Lina (versione di Bishoujo – set Alpha)
#01 –
Anima
Non si chiese neppure per un minuto se avrebbe perduto l’anima: Gourry era il suo mondo, per lui avrebbe rinunciato a
qualsiasi cosa. Qualsiasi cosa. Lina
stese le braccia e iniziò a richiamare su di sé il potere di L.o.N.
#02 -
Seconda volta
La seconda volta che si svegliò in lacrime da un sogno, erano lacrime di gioia. Tutto andava bene, erano salvi, Gourry stava bene e Hellmaster Fibrizo sarebbe presto diventato un ricordo.
#03 –
Uomo
Non era un uomo, quello che le si era parato
davanti, anche se la sua trasformazione era perfetta. Milgatia
si chiamava ed era il drago dorato che le avrebbe permesso di conoscere i
segreti della Claire Bible.
#04 –
Denaro
Fin da bambina aveva avuto ben chiaro in mente il valore del
denaro… e adesso quella testa di medusa si era permesso
di tagliare in due una moneta d’oro davanti ai suoi occhi? Se voleva
impressionarla c’era riuscito… ma non nel
modo che credeva lui.
#05 –
Preghiera
Un'unica preghiera, ripetuta nella sua mente mille e mille volte. “La vita di Gourry, in cambio di
tutta me stessa. Ti prego Madre di Tutte le Cose, ti prego.” Forse Lei, nella Sua misericordia, avrebbe porto
l’orecchio alla sua supplica.
#06 –
Padrone
La vita che voleva era libera, all’avventura. Non voleva un
padrone, che fosse un datore di lavoro, una gilda o un marito. Voleva essere sé stessa e vivere intensamente ogni istante.
#07 –
Attesa
Non aveva pazienza e l’attesa la stava divorando. Amelia sarebbe
riuscita a pagare grazie al sigillo di Saillune tutti
i debiti che aveva(no) contratto nelle varie
osterie???
#08 -
Miglior amico
Fino all’arrivo di Gourry, non aveva mai
avuto un migliore amico. Era stata un’infanzia serena ma piuttosto
atipica la sua. Aveva sempre, da quando aveva memoria, anteposto la sua sete di
conoscenza ai rapporti interpersonali.
#09 –
Notte
Era durante la notte che arrivavano i pensieri più brutti. Quelli
in cui si chiedeva cosa ne sarebbe stato di lei se
avesse finito col perdere Gourry per colpa dei nemici
che si era fatta. Dopotutto non era come se non fosse mai successo.
#10 –
Pazzia
A Saillune la pazzia regnava sovrana. Lina ne
era ormai certa dopo aver incontrato Amelia e suo padre. Erano due bravissime
persone, niente da dire. Però erano pazzi.
#11 –
Fidanzamento
Non aveva mai assistito ad un a cosa del genere:
quello di Martina e Zanglus poteva davvero rientrare
nella categoria dei fidanzamenti lampo.
#12 –
Vita
Era stato quando aveva visto il minuscolo drago nero apparire tra le mani
di Filia che aveva compreso appieno quale miracolo
fosse la vita.
#13 –
Noia
Le lunghe ore di guardia erano di una noia mortale. Appoggiati al muro,
fuori dalla stanza di qualche signorotto, Lina si malediva mentalmente per aver
decimato le bande di briganti: ora a lei e Gourry toccava
fare le guardie del corpo per racimolare qualche soldo.
#14 –
Indifferenza
Dopo tanti anni il pensiero dell’indifferenza di Alfred
nell’infliggere dolore alla sua stessa famiglia e a quella di Amelia
procurava una spiacevole stretta allo stomaco in Lina. Gli esseri umani a volte
potevano essere crudeli come demoni.
#15 –
Letto
Dividere il letto con Amelia poteva rendere la notte davvero
‘intensa’. Lina sapeva per certo che entrambe, la mattina dopo,
sarebbero state tutt’altro che riposate e sicuramente una delle due
(più spesso Amelia) si sarebbe trovata qualche
nuovo livido.
#16 –
Stelle
A Lina piaceva osservare le stelle, la sera, quando non riusciva a
dormire. Spesso Zelgadiss si univa a lei in
silenziosa contemplazione e rimanevano immobili, sotto la volta celeste, ognuno
perso nei suoi pensieri.
#17 –
Minuto
Sarebbe bastato un altro minuto, per finire di recitare il Giga Slave,
quando Sylphiel l’aveva interrotta. Sarebbe
bastato un altro minuto e Copy Rezo non l’avrebbe colpita.
#18 –
Limite
Luna la sgridava spesso, dicendole che non aveva limiti e che doveva
porre un freno ai suoi esperimenti. E quando aveva provato per la prima volta
una forma incompleta del Giga Slave, ed era quasi morta, aveva capito che forse
poteva avere ragione.
#19 –
Cuore
La gente bisbigliava che non avesse un cuore, che fosse una specie di
terribile strega o almeno, erano alcune delle dicerie
sul suo conto. Ma senza farsene un vanto, quale essere
del genere avrebbe salvato dei gattini dal gelo della neve? La gente parlava
per niente.
#20 –
Fede
Aveva fede che tutto sarebbe andato bene. Era da matti ma per lei era
così. Avrebbero avuto anche solo una possibilità di sconfiggere Shabranigudu ma ce l’avrebbero
fatta.
#21 –
Estate
Amava l’estate, il colore del grano maturo e il cielo terso, il
pigro frinire delle cicale e l’odore della frutta matura. Amava il calore
del sole sulla pelle e sonnecchiare oziosamente schiena contro schiena con Gourry.
#22 –
Pioggia
Era ormai bagnata fradicia, neanche la foglia enorme che aveva raccolto
riusciva più a coprirla. Odiava la pioggia profondamente ed era tutta
colpa di quella Nama se adesso si sarebbe buscata il
raffreddore più orrendo della storia.
#23 –
Cielo
La spinta per imparare precocemente il Levitation e il Raywing erano
dati dal suo amore per il cielo, dalla voglia di innalzarsi sopra a tutto e a
tutti e toccarlo con un dito. Letteralmente.
#24 –
Nero
Avrebbe voluto un abito nero, così come neri
erano la sua bandana e il mantello. Ma Luna glielo
aveva sconsigliato, non era bene usarlo come colore distintivo. Avrebbe subito
smascherato la sua abilità con la magia offensiva.
#25 –
Medico
Il medico di cui tutti parlavano… era una bambina? Lina era
esterrefatta. Sarebbe riuscita quella mocciosetta dai
capelli rosa a curarla?
#26 – Parole
Parole, a volte era capace di stordire i nemici
con le parole. In realtà sia Gourry che Zelgadiss avevano rimarcato
più di una volta che ci riusciva benissimo anche con gli amici.
#27 –
Uccidere
Non aveva mai ucciso un bambino. Non aveva mai ucciso… Lina
lasciò cadere il pugnale e crollò in ginocchio. Sylphiel fu subito da lei e la strinse con forza. Era opera
dell’Hellmaster, non aveva compiuto nessun
gesto efferato, non aveva ucciso un bambino.
#28 –
Posto
Dal momento in cui aveva lasciato Zefilia
non aveva più un posto da poter chiamare casa… eppure da quando
c’era Gourry al suo fianco, casa era ovunque.
#29 –
Credere
Quando Gourry aveva detto che Xelloss era un demone non poteva credere che lo spadaccino
ci fosse arrivato prima di lei. Ma forse non era questione di crederci o meno, era lei che non aveva voluto vedere l’evidenza
della natura del misterioso prete.
#30 –
Lontano
“Lontano dagli occhi, lontano dal cuore”, c’era mai
stata una frase più stupida? Da quando Gourry
era stato rapito da Hellmaster Fibrizo,
Lina continuava a chiederselo.
#31 –
Barca
Quando era bambina andava spesso in barca con
suo padre. Era stato lui ad insegnarle come pescare e
lei, crescendo, aveva ricambiato facendogli vedere come rendere con la magia un
capello talmente resistente da fare da lenza.
#32 –
Ricordi
Lina non amava raccontare i suoi ricordi e questa era una delle tante
cose che la accomunava con lo spadaccino. Ieri era ieri, oggi è oggi e
non bisogna rimuginare troppo a lungo sul passato.
#33 –
Morte
Non aveva mai assistito alla morte di un amico, sebbene spesso ci fosse
andata vicina, e quella di Milina l’aveva
lasciata profondamente scossa. Quella
sera non riuscì né a toccare cibo né a chiudere occhio.
#34 –
Peggio
“Poteva andarti peggio!” aveva detto a Gourry,
dopo averlo vestito da donna e acconciato i suoi lunghi capelli in buffi
codini. “Potevo farti le treccine e metterti tra i capelli tutte quelle belle
pietruzze che ho trovato… per non parlare dello smalto!” Il suo
amico l’aveva guardata con occhio lacrimoso mentre lei gli faceva la
lingua.
#35 –
Braccia
Il vuoto primordiale, acceso di colori scintillanti,
le braccia di Gourry teneramente avvolte al suo corpo. Il sacrificio che aveva compiuto trovava il suo senso in quella
sensazione di profonda completezza che l’abbraccio dello spadaccino le
comunicava.
#36 –
Elettricità
L’energia del Giga Slave sfrigolava creando una sorta di
elettricità che le faceva pizzicare dalla punta delle dita fino a quasi
l’incavo del braccio. Non faceva male ma anche se non era doloroso sapeva che erano le braccia di L.o.N.
che entravano nelle sue e la guidavano.
#37 –
Cellule
Era stata sua madre a farle vedere come eseguire un Recovery
quando era ancora una bambina piccola. Le aveva raccontato delle cellule che si
risanavano e che facevano guarire le ferite di minor entità e lei lo
aveva trovato spettacolare.
#38 –
Promessa
Dopo aver usato contro Hellmaster Fibrizo il Giga Slave, aveva promesso di non usarlo mai
più e invece eccola lì, di nuovo con le mani alzate ad invocare L.o.N. per tentare di
fermare Dark Star. A sua discolpa poteva dire che era farlo oppure lasciare che
li uccidesse tutti.
#39 –
Speranza
Guardando negli occhi stanchi dei suoi amici, aveva capito che riponevano
la loro speranza in lei, per sconfiggere Shabranigdu.
Avevano combattuto fino allo stremo delle forze e adesso era il suo turno.
#40 –
Buco
Il colpo infertole da Copy Rezo le aveva fatto
un buco appena sotto lo sterno. Lina non lo aveva mai visto perché era
svenuta subito ma, nonostante il Recovery
e il Resurrection, le era rimasta una macchia rosata
grossa come una monetina lì dove c’era stata la ferita.
#41 –
Rivelazione
Che Zelgadiss fosse nipote di Aka Houshi Rezo
fu una vera rivelazione, per Lina. Nessuno aveva mai saputo che il famoso
Monaco avesse dei parenti in vita.
#42 –
Volontà
Fu solo per la forza della sua volontà che Lina si mise a rincorrere Gourry, quando Hellmaster Fibrizo lo aveva catturato. Ogni fibra del suo essere la
spingeva ad inseguirlo mentre il suo corpo esausto le
gridava di fermarsi, fermarsi immediatamente o sarebbe morta.
#43 –
Facile
“Facile!” esclamò la piccola Lina dopo aver castato per la prima volta la forma completa del Dragon
Slave. Il suo maestro la guardava esterrefatto e i suoi compagni erano
invidiosi e un po’ spaventati. Aveva da poco compiuto dieci anni.
#44 –
Terrore
Il terrore, nel vedere la gente di Sairaag
comandata da Hellmaster Fibrizo le fece capire senza ombra di dubbio che sarebbe
stata la battaglia più dura della sua vita.
#45 –
Fuoco
Quando era molto piccola si era scottata col
fuoco ma invece di rimanerne traumatizzata, ne era rimasta affascinata. Le
piaceva il colore, il calore e la potenza. Forse era per quello che la magia
che coinvolgeva quell’elemento le riusciva particolarmente bene.
#46 –
Risposta
Con Gourry non aveva avuto bisogno di risposte.
Il suo sguardo glielo aveva detto chiaramente, sarebbe
stato con lei ‘all’inferno e ritorno’.
#47 –
Chiaro
Quando fu chiaro che Zelgadiss era manovrato da
Rezo, Lina non si fece remore nel combatterlo.
#48 –
Insieme
Guardò alla sua destra e vide Gourry.
Alla sua sinistra c’erano Amelia e Zelgadiss.
Alle spalle era sopraggiunta Sylphiel. Ognuno di loro
le fece un cenno d’intesa. Erano insieme e avrebbero vinto.
#49 –
Mente
Tutti le dicevano che aveva una mente brillante, soprattutto quando frequentava
la scuola di magia. Lei lo sapeva benissimo anche da sola ma al suo ego faceva
sempre piacere. Peccato non aver mai ricevuto un complimento
del genere da sua sorella.
#50 – Strada
Per
la strada, sempre in viaggio, protagonisti di nuove avventure… era questa
la vita che Lina aveva sognato, era questa la vita che Lina voleva.