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Autore: Bishoujo Tensai Madoushi    29/10/2010    2 recensioni
Da alcuni meme nati su LiveJournal 50 frasi che nascono da 50 parole per 'raccontare' con la voce di uno o più dei personaggi di Slayers.
Sentitevi liberi di partecipare: cliccando sul link che troverete nel primo capitolo, scegliete un set di 50 parole e lasciate che il pg che amate parli. Può raccontare di cose veramente accadute (nell'anime, manga, nei romanzi) oppure una fantasia (che sia IC). Un solo punto di vista per ogni meme. Potete fare più di un meme anche di personaggi già 'narrati' da altri utenti, usando anche lo stesso set, se vi aggrada. L'unica condizione è quella di non mischiare le parole dei vari set. Enjoy!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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#01 – Anima

 

Lina (versione di Bishoujo – set Alpha)

#01 – Anima

Non si chiese neppure per un minuto se avrebbe perduto l’anima: Gourry era il suo mondo, per lui avrebbe rinunciato a qualsiasi cosa. Qualsiasi cosa. Lina stese le braccia e iniziò a richiamare su di sé il potere di L.o.N.

#02 - Seconda volta

La seconda volta che si svegliò in lacrime da un sogno, erano lacrime di gioia. Tutto andava bene, erano salvi, Gourry stava bene e Hellmaster Fibrizo sarebbe presto diventato un ricordo.

#03 – Uomo

Non era un uomo, quello che le si era parato davanti, anche se la sua trasformazione era perfetta. Milgatia si chiamava ed era il drago dorato che le avrebbe permesso di conoscere i segreti della Claire Bible.

#04 – Denaro

Fin da bambina aveva avuto ben chiaro in mente il valore del denaro… e adesso quella testa di medusa si era permesso di tagliare in due una moneta d’oro davanti ai suoi occhi? Se voleva impressionarla c’era riuscito… ma non nel modo che credeva lui.

#05 – Preghiera

Un'unica preghiera, ripetuta nella sua mente mille e mille volte. “La vita di Gourry, in cambio di tutta me stessa. Ti prego Madre di Tutte le Cose, ti prego. Forse Lei, nella Sua misericordia, avrebbe porto l’orecchio alla sua supplica.

#06 – Padrone

La vita che voleva era libera, all’avventura. Non voleva un padrone, che fosse un datore di lavoro, una gilda o un marito. Voleva essere stessa e vivere intensamente ogni istante.

#07 – Attesa

Non aveva pazienza e l’attesa la stava divorando. Amelia sarebbe riuscita a pagare grazie al sigillo di Saillune tutti i debiti che aveva(no) contratto nelle varie osterie???

#08 - Miglior amico

Fino all’arrivo di Gourry, non aveva mai avuto un migliore amico. Era stata un’infanzia serena ma piuttosto atipica la sua. Aveva sempre, da quando aveva memoria, anteposto la sua sete di conoscenza ai rapporti interpersonali.

#09 – Notte

Era durante la notte che arrivavano i pensieri più brutti. Quelli in cui si chiedeva cosa ne sarebbe stato di lei se avesse finito col perdere Gourry per colpa dei nemici che si era fatta. Dopotutto non era come se non fosse mai successo.

#10 – Pazzia

A Saillune la pazzia regnava sovrana. Lina ne era ormai certa dopo aver incontrato Amelia e suo padre. Erano due bravissime persone, niente da dire. Però erano pazzi.

#11 – Fidanzamento

Non aveva mai assistito ad un a cosa del genere: quello di Martina e Zanglus poteva davvero rientrare nella categoria dei fidanzamenti lampo.

#12 – Vita

Era stato quando aveva visto il minuscolo drago nero apparire tra le mani di Filia che aveva compreso appieno quale miracolo fosse la vita.

#13 – Noia

Le lunghe ore di guardia erano di una noia mortale. Appoggiati al muro, fuori dalla stanza di qualche signorotto, Lina si malediva mentalmente per aver decimato le bande di briganti: ora a lei e Gourry toccava fare le guardie del corpo per racimolare qualche soldo.

#14 – Indifferenza

Dopo tanti anni il pensiero dell’indifferenza di Alfred nell’infliggere dolore alla sua stessa famiglia e a quella di Amelia procurava una spiacevole stretta allo stomaco in Lina. Gli esseri umani a volte potevano essere crudeli come demoni.

#15 – Letto

Dividere il letto con Amelia poteva rendere la notte davvero ‘intensa’. Lina sapeva per certo che entrambe, la mattina dopo, sarebbero state tutt’altro che riposate e sicuramente una delle due (più spesso Amelia) si sarebbe trovata qualche nuovo livido.

#16 – Stelle

A Lina piaceva osservare le stelle, la sera, quando non riusciva a dormire. Spesso Zelgadiss si univa a lei in silenziosa contemplazione e rimanevano immobili, sotto la volta celeste, ognuno perso nei suoi pensieri.

#17 – Minuto

Sarebbe bastato un altro minuto, per finire di recitare il Giga Slave, quando Sylphiel l’aveva interrotta. Sarebbe bastato un altro minuto e Copy Rezo non l’avrebbe colpita.

#18 – Limite

Luna la sgridava spesso, dicendole che non aveva limiti e che doveva porre un freno ai suoi esperimenti. E quando aveva provato per la prima volta una forma incompleta del Giga Slave, ed era quasi morta, aveva capito che forse poteva avere ragione.

#19 – Cuore

La gente bisbigliava che non avesse un cuore, che fosse una specie di terribile strega o almeno, erano alcune delle dicerie sul suo conto. Ma senza farsene un vanto, quale essere del genere avrebbe salvato dei gattini dal gelo della neve? La gente parlava per niente.

#20 – Fede

Aveva fede che tutto sarebbe andato bene. Era da matti ma per lei era così. Avrebbero avuto anche solo una possibilità di sconfiggere Shabranigudu ma ce l’avrebbero fatta.

#21 – Estate

Amava l’estate, il colore del grano maturo e il cielo terso, il pigro frinire delle cicale e l’odore della frutta matura. Amava il calore del sole sulla pelle e sonnecchiare oziosamente schiena contro schiena con Gourry.

#22 – Pioggia

Era ormai bagnata fradicia, neanche la foglia enorme che aveva raccolto riusciva più a coprirla. Odiava la pioggia profondamente  ed era tutta colpa di quella Nama se adesso si sarebbe buscata il raffreddore più orrendo della storia.

#23 – Cielo

La spinta per imparare precocemente il Levitation e il Raywing erano dati dal suo amore per il cielo, dalla voglia di innalzarsi sopra a tutto e a tutti e toccarlo con un dito. Letteralmente.

#24 – Nero

Avrebbe voluto un abito nero, così come neri erano la sua bandana e il mantello. Ma Luna glielo aveva sconsigliato, non era bene usarlo come colore distintivo. Avrebbe subito smascherato la sua abilità con la magia offensiva.

#25 – Medico

Il medico di cui tutti parlavano… era una bambina? Lina era esterrefatta. Sarebbe riuscita quella mocciosetta dai capelli rosa a curarla?

#26 – Parole

Parole, a volte era capace di stordire i nemici con le parole. In realtà sia Gourry che Zelgadiss avevano rimarcato più di una volta che ci riusciva benissimo anche con gli amici.

#27 – Uccidere

Non aveva mai ucciso un bambino. Non aveva mai ucciso… Lina lasciò cadere il pugnale e crollò in ginocchio. Sylphiel fu subito da lei e la strinse con forza. Era opera dell’Hellmaster, non aveva compiuto nessun gesto efferato, non aveva ucciso un bambino.

#28 – Posto

Dal momento in cui aveva lasciato Zefilia non aveva più un posto da poter chiamare casa… eppure da quando c’era Gourry al suo fianco, casa era ovunque.

#29 – Credere

Quando Gourry aveva detto che Xelloss era un demone non poteva credere che lo spadaccino ci fosse arrivato prima di lei. Ma forse non era questione di crederci o meno, era lei che non aveva voluto vedere l’evidenza della natura del misterioso prete.

#30 – Lontano

“Lontano dagli occhi, lontano dal cuore”, c’era mai stata una frase più stupida? Da quando Gourry era stato rapito da Hellmaster Fibrizo, Lina continuava a chiederselo.

#31 – Barca

Quando era bambina andava spesso in barca con suo padre. Era stato lui ad insegnarle come pescare e lei, crescendo, aveva ricambiato facendogli vedere come rendere con la magia un capello talmente resistente da fare da lenza.

#32 – Ricordi

Lina non amava raccontare i suoi ricordi e questa era una delle tante cose che la accomunava con lo spadaccino. Ieri era ieri, oggi è oggi e non bisogna rimuginare troppo a lungo sul passato.

#33 – Morte

Non aveva mai assistito alla morte di un amico, sebbene spesso ci fosse andata vicina, e quella di Milina l’aveva lasciata profondamente scossa.                                                                             Quella sera non riuscì né a toccare cibo né a chiudere occhio.

#34 – Peggio

“Poteva andarti peggio!” aveva detto a Gourry, dopo averlo vestito da donna e acconciato i suoi lunghi capelli in buffi codini. “Potevo farti le treccine e metterti tra i  capelli tutte quelle belle pietruzze che ho trovato… per non parlare dello smalto!” Il suo amico l’aveva guardata con occhio lacrimoso mentre lei gli faceva la lingua.

#35 – Braccia

Il vuoto primordiale, acceso di colori scintillanti, le braccia di Gourry teneramente avvolte al suo corpo. Il sacrificio che aveva compiuto trovava il suo senso in quella sensazione di profonda completezza che l’abbraccio dello spadaccino le comunicava.

#36 – Elettricità

L’energia del Giga Slave sfrigolava creando una sorta di elettricità che le faceva pizzicare dalla punta delle dita fino a quasi l’incavo del braccio. Non faceva male ma anche se non era doloroso sapeva che erano le braccia di L.o.N. che entravano nelle sue e la guidavano.

#37 – Cellule

Era stata sua madre a farle vedere come eseguire un Recovery quando era ancora una bambina piccola. Le aveva raccontato delle cellule che si risanavano e che facevano guarire le ferite di minor entità e lei lo aveva trovato spettacolare.

#38 – Promessa

Dopo aver usato contro Hellmaster Fibrizo il Giga Slave, aveva promesso di non usarlo mai più e invece eccola lì, di nuovo con le mani alzate ad invocare L.o.N. per tentare di fermare Dark Star. A sua discolpa poteva dire che era farlo oppure lasciare che li uccidesse tutti.

#39 – Speranza

Guardando negli occhi stanchi dei suoi amici, aveva capito che riponevano la loro speranza in lei, per sconfiggere Shabranigdu. Avevano combattuto fino allo stremo delle forze e adesso era il suo turno.

#40 – Buco

Il colpo infertole da Copy Rezo le aveva fatto un buco appena sotto lo sterno. Lina non lo aveva mai visto perché era svenuta subito ma, nonostante il Recovery e il Resurrection, le era rimasta una macchia rosata grossa come una monetina lì dove c’era stata la ferita.

#41 – Rivelazione

Che Zelgadiss fosse nipote di Aka Houshi Rezo fu una vera rivelazione, per Lina. Nessuno aveva mai saputo che il famoso Monaco avesse dei parenti in vita.

#42 – Volontà

Fu solo per la forza della sua volontà che Lina si mise a rincorrere  Gourry, quando Hellmaster Fibrizo lo aveva catturato. Ogni fibra del suo essere la spingeva ad inseguirlo mentre il suo corpo esausto le gridava di fermarsi, fermarsi immediatamente o sarebbe morta.

#43 – Facile

“Facile!” esclamò la piccola Lina dopo aver castato per la prima volta la forma completa del Dragon Slave. Il suo maestro la guardava esterrefatto e i suoi compagni erano invidiosi e un po’ spaventati. Aveva da poco compiuto dieci anni.

#44 – Terrore

Il terrore, nel vedere la gente di Sairaag comandata da Hellmaster Fibrizo le fece capire senza ombra di dubbio che sarebbe stata la battaglia più dura della sua vita.

#45 – Fuoco

Quando era molto piccola si era scottata col fuoco ma invece di rimanerne traumatizzata, ne era rimasta affascinata. Le piaceva il colore, il calore e la potenza. Forse era per quello che la magia che coinvolgeva quell’elemento le riusciva particolarmente bene.

 

#46 – Risposta

Con Gourry non aveva avuto bisogno di risposte. Il suo sguardo glielo aveva detto chiaramente, sarebbe stato con lei ‘all’inferno e ritorno’.

#47 – Chiaro

Quando fu chiaro che Zelgadiss era manovrato da Rezo, Lina non si fece remore nel combatterlo.

#48 – Insieme

Guardò alla sua destra e vide Gourry. Alla sua sinistra c’erano Amelia e Zelgadiss. Alle spalle era sopraggiunta Sylphiel. Ognuno di loro le fece un cenno d’intesa. Erano insieme e avrebbero vinto.

#49 – Mente

Tutti le dicevano che aveva una mente brillante, soprattutto quando frequentava la scuola di magia. Lei lo sapeva benissimo anche da sola ma al suo ego faceva sempre piacere. Peccato non aver mai ricevuto un complimento del genere da sua sorella.

#50 – Strada

 

Per la strada, sempre in viaggio, protagonisti di nuove avventure… era questa la vita che Lina aveva sognato, era questa la vita che Lina voleva.

  
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