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Autore: LysL    30/10/2010    5 recensioni
A te che sei... Semplicemente sei... Sostanza dei giorni miei, Sostanza dei sogni miei.
Una song-fic sulle note di "A te"
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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A te…


A te che sei l’unica al mondo l’unica ragione
per arrivare fino in fondo ad ogni mio respiro
Quando ti guardo dopo un giorno pieno di parole
senza che tu mi dica niente tutto si fa chiaro




Eccoti, ti guardo camminare per i corridoi durante la ronda, ti giri verso di lui e sorridi, un sorriso per il quale farei pazzie, un sorriso che, anche se non è per me, riesce a dare un senso alla mia giornata, un sorriso innamorato, che concederai a lui, ma non a me. Sono tuo amico Rose, ma non mi basta, quanto vorrei essere quel ragazzo, poterti abbracciare senza che nessuno mi guardi stranito, perché io, Scorpius Hyperion Malfoy, ho una reputazione da tenere alta, ma quando ti vedo tutto non ha più un senso, e mi illudo, che un giorno tu possa essere mia.




A te che mi hai trovato all’angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro pronto a difendermi
Con gli occhi bassi stavo in fila come i disillusi,
tu mi hai accolto come un gatto e mi hai portato con te


Eravamo alla stazione di King’s Cross, tu circondata dalla tua famiglia, io con mio padre che mi raccomandava da te. Io, figlio di un ex-mangiamorte, io che nessuno ha mai considerato più che il figlio di un assassino, nessuno, tranne te, tranne Albus, James, e tutta la vostra meravigliosa famiglia, voi avete fatto di me la persona più felice del mondo, ma io soffro, soffro perché ancora non posso avere ciò che veramente voglio, io voglio te, voglio poterti baciare e consolare, voglio farti ridere e non ti farei mai piangere, perché se piangi tu, piange anche il mio cuore, se tu sei felice sono felice anch’io, ti vedo con quel ragazzo, sembri contenta, ma ti conosco troppo bene per fraintendere i tuoi occhi, blu come il mare, nei quali mi perdo, si vede che tu non lo vuoi, per te è come una sostituzione, cerchi di negarlo a te stessa, ma tu non lo ami.




A te io canto una canzone perché non ho altro
Nient’altro da offrirti di tutto quello che ho.
Prendi il mio tempo e la magia che con un solo salto,
ci fa volare dentro l’aria come bollicine.


Quando sto insieme a te la mia vita è piena, mi sento intero, perdo la cognizione del tempo, ma non me ne curo, quando sono con te nient’altro conta, per me, in quegli attimi rubati alla tua vita da figlia dei Grandi Salvatori, conti solo tu, i tuoi capelli ricci e ramati, che non smetti mai di disprezzare, i tuoi bellissimi occhi, non come i miei, i miei sono di un verde brillante e pallido allo stesso tempo, anonimi; mi fermo a guardare la curva delle tue spalle, dei tuoi fianchi, i fianchi che ogni notte sogno di potere stringere, tu sei l’unica ragione per non abbandonare questo posto, dove tutti mi guardano, vedendo in me l’ombra della causa per la quale sono morti i loro cari, perfino i ritratti mi squadrano male.


A te che sei…
Semplicemente sei…
Sostanza dei giorni miei,
sostanza dei giorni miei.

A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande
E te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore


Certe volte, mentre ti osservo, ho paura, se per puro casi tu mi amassi, avremmo da fare i conti con una cosa molto importante per tutti e due: la famiglia, per me non sarebbe un problema, mia madre capirebbe, mio padre si abituerebbe all’idea, ma tu, io non avrei mai l’egoismo di portarti via la cosa per te più importante, ti voglio avere, ma non voglio che tu sia infelice, ti perderei, questo è vero, ma non ti obbligherei mai a scegliere tra me loro, loro sono tutta la tua vita. Perché anche se non ti piace darlo a vedere, sei fragile, alcune volte non sai quello che vuoi, alcune volte sì. Sai farti valere, non ti fai mai mettere i piedi in testa, ma a te questo non piace, non ti piace essere rispettata solo per i tuo cognome, tu pretendi il rispetto per quello che sei. E così i tuoi cugini.




A te che io ho visto piangere nella mia mano,
fragile che potrei ucciderti solo stringendoti un po’.
E poi ti ho visto con la forza di un aereoplano
prendere in mano la tua vita e trascinarla in alto




Mi ricordo quando durante la notte, prima di diventare capiscuola, prendevi il mantello di tuo cugino, mentre lui dormiva della grossa, e insieme sgattaiolavamo fuori dai dormitori durante la notte, quante avventure abbiamo passato, una volta ho preso una punizione perché ci siamo fatto beccare da Gazza, tu sei riuscita ad allontanarti, ma io no. Mi ricordo che non è stata una punizione sofferta, ti avevo salvata dalle grinfie di quel custode pazzo e questo mi bastava, quella volta ricevemmo una bella lavata di capo da Albus, tra noi tre era quello che capiva meglio la gravità dell’infrangere le regole, al contrario delle aspettative, tu sei una vera ribelle.




A te che mi hai insegnato i sogni
nell’arte dell’avventura.
A te che credi ne coraggio e anche nella paura.
A te che sei la miglior cosa che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
e resti sempre la stessa.


E ora giro intondo, non mi sono nemmeno fermato a rimproverare due piccoli ragazzini del secondo anno, mi guardano quasi mi stessero adorando, ma io non l’ho fatto per loro, sono concentrato su ben altri pensieri, ora dietro di me ti sento ridere in lontananza, non sopportavo più di starti vicino, di sentire le frasi sdolcinate che vi scambiate con il tuo ragazzo, io non sarei così, essere sdolcinata non è nella tua natura Rosie, io non ti cambierei mai, io ti amo per come sei. Giro l’angolo, mi accascio a terra, la testa mi scoppia, una lacrima bollente rotola giù senza che io possa fermarla, arriva alle labbra, è amara, rispecchia il mio stato d’animo, la asciugo con il palmo e mi rannicchio su me stesso, ora chiunque mi vedrà, penserà che sono solo un bambino viziato che piange quando non può avere quello che vuole. E capisco che senza di te non posso vivere. Tu sei il mio limite, un limite che mai raggiungerò.


A te che sei…
Semplicemente sei…
Sostanza dei giorni miei,
Sostanza dei sogni miei…
E a te che sei…
Essenzialmente sei…
Sostanza dei sogni miei,
Sostanza dei giorni miei…


Nella mia mente lampeggia la tua immagine, come a sfidarmi a tornare da te e sferrare un pugno sul naso a lui, lui che ti può avere. Mi torna in testa il tuo volto mentre ti concentri su un compito particolarmente difficile, mi piace tutto di te: la tua posizione, seduta un po’ piegata sul tavolo, i tuoi ricci, che ti incorniciano il viso come fiamme fulve, le due piccole fossette in mezzo alle sopracciglia, segno che sei molto concentrata, non alzi mai lo sguardo finché non finisci, un’altra cosa perfetta in te: la determinazione, sei determinata, anche quando giochi a Quidditch contro la mia squadra, non ti risparmi per nessuno, le stesse fossette per la concentrazione, quelle fossette che una volta mi hanno fatto perdere il boccino. Quando passi davanti agli specchi nei corridoi, non fai che criticare i tuoi capelli, il tuo corpo, a detta tua troppo grosso, le tue meravigliose ed affusolate mani, ed io zitto per paura di confessare che per me sei perfetta. Mi alzo e continuo dritto, incontro il caposcuola di Tassorosso, si limita a farmi un cenno con il mento. Ha perso il nonno durante la battaglia di Hogwarts per mano della mia prozia Bellatrix, ormai defunta.


A te che non ti piaci mai e sei una meraviglia
Le forza della natura si concentrano in te
Che sei una roccia,
Sei una pianta,
Sei un uragano,
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano



Sei la mia unica amica, l’unica persona capace di capirmi, ci intendiamo con uno sguardo noi, ma sono stato bravo, ti ho tenuto nascosto il mio amore per quattro anni, è stato atroce, ma ce l’ho fatta, ora devo tenere duro quest’ultimo anno, e poi lasceremo Hogwarts, lasceremo il ricordo di una bellissima amicizia. Solo un’amicizia, non ti ho fatto soffrire, almeno spero, non vorrei mai averti fatto soffrire, sarebbe terribile scoprire che tutto quello che ho fatto alla fine non ha raggiunto il suo scopo.




A te che sei che sei l’unica amica che io posso avere…
L’unico amore che vorrei se io ti avessi con me
A te che hai reso la mia vita bella da morire
Te che sai rendere la fatica, un immenso piacere




Non guardo dove vado e all’improvviso sbatto, non ho bisogno di alzare gli occhi per capire chi sia, un profumo di Marzapane si diffonde e va a solleticarmi la gola, so che se la guarderò negli occhi a questa vicinanza non sarà la cosa più salutare, ma non voglio più soffrire per questo, ho diritto anch’io ad un po’ di pace, una pace che per quattro anni mi è stata negata. Alzo il viso e incontro tutto l’oceano concentrato in un sguardo. Mi giro e lo vedo, colui che ha il diritto di stringerti a se e consolarti, diritti che io non ho, mi guarda sprezzante come se avessi interrotto qualcosa di importante. Ti guardo meglio e vedo che non hai la tua solita giacchettina… Tutte le mie speranze vanno in fumo. -Ros…- il resto mi muore in gola, mi faccio coraggio e guardo il tuo mare:- Sono felice per te Rose, se lo sei tu, lo sono anch’io… Da quattro anni mi tengo dentro due parole, che possono sembrare semplici, ma che sono difficili da pronunciare, perché hanno una forza pazzesca…- -Falla breve, io e Rosie dobbiamo continuare ciò che hai interrotto.- Mi dice il ragazzo. -Scorp…- sembri disorientata. -La faccio breve: Rose TI AMO! Sono arrivato tardi, lo so, ormai è troppo tardi, mi ero ripromesso di non dirtelo, non volevo che tu soffrissi, ma non riuscivo più a tenermi tutto dentro, avrei finito per impazzire e… E…- Mi manca il fiato, lascio i tuoi occhi e scappo via. Salgo diverse rampe di scale, alla fine arrivo alla torre di Astronomia, mi incuneo tra due bastioni e guardo la luna.


A te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore
A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo senza misuralo,
A te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore.



Un brivido mi corre attraverso la schiena, sento dei passi, spero ardentemente che sia il tuo ragazzo, almeno metterò fine più velocemente alle mie sofferenze, mi giro a testa bassa aspettandomi di essere colpito, ma quella che arriva non è una mano con l’intenzione di farmi male, arriva una mano liscia e affusolata che mi solleva il mento e mi costringe a guardare due occhi blu i tuoi occhi blu. Allontano la visuale e vedo un sorriso, quel sorriso, e capisco di essere in paradiso, poi ti avvicini, è tutto troppo vero, mi baci, se ero vivo prima ora sono morto. Ho raggiunto il traguardo, sei lì, tra le mie braccia, ti posso stringere, sei tu, semplicemente tu.




A te che sei…
Semplicemente sei…
Sostanza dei giorni miei,
Sostanza dei sogni miei
E a TE che sei…
Semplicemente sei…
Sostanza dei giorni miei,
Sostanza dei sogni miei!!







Ciao a tutti, premettiamo che non so se il testo è giusto, perché il video dal quale l'ho copiato non era totalmente affidabile, ma era l'unico che si vedeva u.u.
Comunque è la mia prima fic, lasciate un commentino, anche critiche, che fanno sempre bene. ma non siate troppo severi!! Baci a tutti
Lally_97

  
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