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Autore: glosoli    30/10/2010    0 recensioni
"Perchè hai voluto spiccare il volo, amore mio?" pensò Riccardo "Dolores, Dolores! Quanta sofferenza in un solo nome."
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Non riesco ad aprirla, Sofia.
Riccardo si voltò lentamente cercando l'aiuto della figlia, gli occhi azzurri velati dalle lacrime.
Sofia accarezzò la piccola testa di Nina e attraversò il prato fino al limitare dell'alta scogliera.
Nel porgerle l'urna, le mani nodose del padre la sfiorarono delicatamente. I  loro sguardi si incrociarono per qualche secondo, poi volarono verso l'orizzonte.
Una folata di vento si levò dall'oceano grigio pallido che ferocemente batteva contro gli scogli e il freddo di marzo le entrò nelle ossa. Era arrivato il momento.
Sofia aprì la scatoletta di legno intagliato e regalò al vento e alle onde le ceneri di sua madre.
"Sei libera, finalmente". Il pensiero le fece affiorare un sorriso mentre calde lacrime silenziose le rigavano le guance.
Per qualche minuto il piccolo gruppo vestito di nero continuò a fissare l'infinito, poi cominciò ad incamminarsi lentamente lungo lo stretto sentiero battuto, attraverso il mare d'erba.
Sofia aveva sempre amato quel luogo: quando era bambina sua madre Dolores la portava a farci i pic nic almeno una volta ogni estate. Le sembrava di sentire ancora il profumo dell'immancabile empanada di tonno.
Dopo quasi mezz'ora di strada raggiunsero Ovio, 80 anime in tutto, una perla incastonata tra cielo e mare ai piedi dei Picos de Europa. Queste erano le Asturie, la Spagna verde, la terra in cui affondavano le sue radici materne: montagne scoscese e spiagge oceaniche.

La piccola sala era ciò che di più accogliente si potesse immaginare: il pavimento di legno grezzo, il divano in pelle marrone, consumato dal tempo, le tende panna alle finestre... ogni dettaglio dava un tocco di calore all'ambiente.
Mentre gli altri prendevano posto attorno al camino in pietra, tia Erminia e Carmen si trasferirono subito in cucina e misero sul fuoco l'acqua per un the.
Nina corse dal nonno, voleva sedersi assieme a lui sulla sedia a dondolo. Riccardo la accolse tra le braccia e la bambina appoggiò la fronte al suo petto per sentire meglio l'odore di pipa che impregnava i vestiti del vecchio.
- Sono certo che se mamà fosse qui si metterebbe a cantare.
Fu Diego a rompere il silenzio, era la prima volta dopo tanto tempo che Sofia lo sentiva parlare in spagnolo.

Sua fratello si alzò dalla poltrona a quadretti nell'angolo e accese il vecchio giradischi: una musica d'altri tempi invase la stanza.

Penso che un sogno così non ritorni mai più
mi dipingevo le mani e la faccia di blu

Riccardo abbozzò un sorriso, Dolores amava quella canzone.

poi d'improvviso venivo dal vento rapito
e incominciavo a volare nel cielo infinito

Le ultime immagini di sua moglie gli affollarono la mente: Dolores che prepara le tostadas col burro per colazione, avvolta nella sua soffice vestaglia rosa; Dolores che pettina i folti capelli ormai grigi seduta davanti alla specchiera; Dolores che pota le ortensie in giardino...

Volare oh, oh

I presenti, i due José, fratello e nipote di Dolores, la sua amica Rocio, i suoi figli, iniziarono a canticchiare.

cantare oh, oh

Anche tia Ermina e Carmen, affacciate alla porta della cucina, si aggiunsero al coro.

nel blu dipinto di blu
felice di stare lassù

"Perchè hai voluto spiccare il volo, amore mio?" pensò Riccardo "Dolores, Dolores! Quanta sofferenza in un solo nome." 

  
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