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Autore: Ami_chan    30/10/2010    2 recensioni
Heiji, lo credi davvero?
Ne sei davvero sicuro?
[.]
Perché rovinare un momento cosí..perfetto?
Dedicata a LittleKazuha~Dedicata a <_*_Ran-neechan_*_>
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a LittleKazuha
Dedicata a <_*_Ran-neechan_*_>
Sono delle grandi amiche
A cui voglio un mondo di bene.



 

I personaggi non sono miei, ma di Gosho-sensei, non ho scritto questa shot per motivi di lucro, ma solo per scopo di divertimento.

Venerdí diciasette



 

Kazuha é sul letto dell`amica , in camera, a pensare, mentre Ran é seduta sul grande cuscino, posto accanto al letto, per terra.
Le due, ormai convivevano da un anno, per entrambe, si avvicinavano i vent`anni, e Ran, appena finito il liceo, decise di frequentare il corso di lettere dell`universitá di Osaka, e Kazuha, aveva avuto l`idea di convivere, come studentesse universitarie.
Tutto funzionava e le due erano molto felici, finalmente, avevano tutto quello che avevano desiderato sin da quando si sono conosciute. Stavano insieme, senza dover aspettare tanto per potersi vedere, bastava andare una nella stanza dell`altra e andare a sfogarsi, se succedeva qualcosa con i rispettivi fidanzato o semplicemente per parlare.
Insomma, non c`era piú la rottura dei genitori, niente piú coprifuoco, niente di niente, solo libertá, felicitá, amicizia e amore. Vita perfetta, se non fosse per il calendario.
Era pieno d`impegni, ma c`era un punto, in cui qualcosa era stato cancellato, piú volte, come per essere dimenticato.
<< Non posso crederci! Venerdí diciasette!>> ripeteva l`ennesima volta, Kazuha.
La mora, intenta a leggere uno dei romanzi prestatole dall`altra, Cime Tempestose, lo richiuse, pensando che, uno di questi giorno sarebbe dovuta andare a fare delle ricerche, per scoprire chi é che ha detto, che venerdí diciasette debba essere un giorno di sfiga nera.
Chi é l`idiota, ad aver inventato queste stupide idiozie? pensó.
<< Kazu, per l`ennesima volta, e non farmelo piú ripetere; venerdí diciasette, é un giorno come gli atri! Quando lo capirai? Chiedilo a Heiji!>> disse, cercando di mantenere calma e sangue freddo. Kazuha, sbuffa e la guarda con aria afflitta.
<< Non posso! Mi prenderebbe per scema! Ran, non azzardarti a riaprire il libro, ascoltami bene. DOMANI É VENERDÍ DICIASETTE!>>
Si sente un tonfo.
<< Ma che fai! Quello é Cime Temperstose, il mio libro preferito! Ahia…mi hai fatto male! Sei manesca…come non lo invidio Kudo-kun>> dice la ragazza con la coda, massagiandosi la fronte dolorante.
Ran, si va a riprendere il libro, roteando gli occhi, che cadono sul calendario sopra al letto.
Pur essendo camera sua, il suo calendario, Kazu, scriveva lo stesso i suoi impegni.
Rettifichiamo, pur avendo un suo calendario, Kazuha scriveva lo stesso su quello dell`amica.
Ran ormai, ci aveva fatto l`abitudine, e non le importava molto.
<< Oddio, adesso ho capito!>> dice lei, cose me avesse avuto un`illuminazione.
<< Finalmente!>> esclama l`altra, felice che alla buon`ora l`amica avesse capito quale fosse il suo reale problema.
<< Non sai cosa regalare a Hattori! Il diciotto é il vostro mesiversario, no?>>
Kazuha, scuote la testa, avvilita.
In certi momento, le veniva da chiedersi, come poteva essere cosí ingenua l`amica, come poteva non aver ancora capito?, si domandó.
<< Ok, allora venerdí diciasette é prima del mio mesiversario con Heiji! Adesso hai capito? É sfiga pura! Sono sicura che andrá qualcosa storto!>> le spiegó.
Ran per tutta rispota, non disse nulla, se ne andó.

Giorno dopo.
Venerdí 17.


Una ragazza mora, con la coda di cavallo é intenta a provare una minigonna appena comprato.
Sospira, felice che i suoi presentimenti, su venerdí diciasette, fossero rimasti solo tali.
Si guardó e decise di sciogliere i capelli per quella volta.
Ran entró in camera e rimase a bocca aperta per la bellezza dell`amica e cominció a farle i complimenti.
<< Heiji sará letteralmente ai tuoi piedi. Me lo sento! Fai il giro, Voglio vedere come ti sta dietro>> e dopo averlo detto, sulla sua faccia compare un`espressione a metá tra la sorpresa e il divertito. Una macchia piuttosto visible agli occhi era dietro al vestito.
Appena Kazuha ne venne a conosscenza, emise un urlo, da far spaventare chiunque, e persino da essere mandata a quel paese dall`altra. << Come? No, non puó essere! Dimmi che stai scherzando!>> disse, dopo essersi calmata un po`.
<< Toglitelo. Guarda, é qui! Aspetta, che ti trovo qualcosa qui dentro >> rispose l`amica.
Lei, non le diede retta, si mise sul letto e le lacrime cominciano a bagnarle il viso, rovinandole il mascara e il filo di ombretto che si era messa per provare.
<< Che faccio? Domani é l`appuntamento, alle sei! Non si asciughera mai in tempo, e poi ci é finito il coso con cui lavarla! E domani che mi metto? Oggi é venerdí diciasette… cazzo... Ran, lascia stare, diró a Heiji che sto male>> le dice, dopo che le lacrime si sono fermate.
L`amica scuote la testa.
<< No, non se ne parla! Un mesiversario é pur sempre un mesiversario! Su, smettila di piangere e vieni ad aiutarmi, tra tutti questi vestiti, in due ci sará qualcosa>> le sorride, tirandola sú. Passarono l`intera serata a buttare vestita a destra e a manca, trovando alla fine, un`altra  mini-gonna jeans.
Ran se ne tornó in camera, continuando il romanzo classico, finché non ricevette un messaggio.
 

Domani, sei libera?
Vengo a trovarti, Heiji porta fuori Kazuha, no?
S.


 

Lei sorrise leggendolo, e risponse con un semplice “Ok”.

Giorno dopo.
Mesiversario.
17:50


<< RAN! Vieni qui!>> si sente gridare.
Appena varcata la porta, viene letteralmente stritolata dall`abbraccio della ragazza.
Era stupenda.
<< Te l`avevo detto. Niente ti rovinerá la serata, stanne certa. Tra dieci minuti, dovrebbe arrivare, no? >> disse, controllando l`orologio al polso. << Grazie, non so come farei senza di te>> 

Dieci minuti dopo
 Le 18:00


Puntualmente suonó il campanello, e Kazuha aprí.
<< Ah, Kudo, entra pure...>>
Lui sorrise imbarazzato e vedendo la faccia della ragazza, decise di rassicurarla dicendo che Heiji stava arrivando.
<< Ok, si, non c`é problema >> risponde, delusa.
Passa un`ora e del suo fidanzato non c`é traccia
. Ran e Shinichi, non sapevano cosa dirle, era intrattabile.
<< Il solito idiota…dovevo saperlo, dopotutto ieri era venerdí diciasette…>> Kudo rimase a bocca aperta. << Kazuha, non dirmi che credi in queste cose! E` tutto frutto della superstizione, stupide cose inventate, senza nulla di fondato!>> esclamó.
Ran alzó le mani al cielo e ironicamente disse << Ma vá! L`altro ieri cosa le avevo detto?!>> e sbuffó.
Kazuha scuote la testa e cerca di trattenere le lacrime.
<< Ehi, che ci fai lí seduta? Non un appuntamento?>> disse una voce. << Heiji... ma...>> cercó di dire. << Scema! Dove hai la testa? E il cellulare? Ti ho mandato un messaggio, con scritto di aspettarmi alla fontana!>> La ragazza, lo guardó senza capire, con in mano il cellulare...scarico.
Sorrise, imbarazzata. << Andiamo...- disse prendendola per mano- dimenticavo, venerdí diciasette, é un giorno come gli altri, mi hai capito?>>

 

Heiji, lo credi davvero?
Ne sei davvero sicuro?
 Kazuha, in quel momento voleva fargli queste domande, ma si zittí. Perché rovinare un momento cosí..perfetto?

 

N\A

Morning!
Allora, questa one-shot, fa schifo e lo so bene, quindi se volete concordare in questo, siete i benvenuti! = D
L`avevo postata anche nel DCF, e adesso mi sono resa conto che é piena di errori, appena ho tempo, li ricorreggieró, ma anticipo giáche nei verbi faccio SCHIFO!
Adesso devo scappare, quindi, vi saluto!
Alla prossima



 

Ami ~
 

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