Erano tutti fermi davanti alla grigia e fredda lapide e al nome che recava inciso:

Ash Ketchum - Pokémon Master - Born: 18/08/1949 Died: 29/10/2010

Nessuno aveva la forza di dire nulla, neppure i compagni che lo conoscevano da una vita: Brock, Misty, Vera, Lucinda, Gary...
La foto scelta ritraeva un Ash appena dodicenne, questo perché nel cuore tutti lo avrebbero ricordato così: un ragazzo dal cuore d'oro all'inseguimento di un sogno! Un sogno che Ash riuscì a trasformare in realtà - la sua grinta, il suo coraggio e la sua determinazione avevano infiammato tutti coloro che aveva incontrato durante il suo viaggio. Innumerevoli sfide, combattimenti, sconfitte e vittorie riempivano i cuori di tutti i presenti, dai Capipalestra ai più semplici Allenatori che avevano avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarlo.

Ash Ketchum era il più grande di tutti noi! - pensarono tutti. - Non era un Allenatore come gli altri, aveva messo il cuore e l'anima per inseguire il suo sogno e i suoi Pokémon erano amici, non strumenti, compagni inseparabili che avrebbero condiviso con lui tutto: viaggi, avventure, gioie, dolori, sacrifici, allenamenti, risate, lacrime e momenti indimenticabili...

Nessuno avrebbe mai dimenticato il suo sorriso, il modo in cui lanciava le sue Poké-Ball per dare inizio a incontri entusiasmanti e lotte mozzafiato. Anche Jesse e James e perfino Meowth - i "famigerati Team Rocket" - erano presenti in disparte, con i segni dell'età e le lacrime agli occhi, mentre recitavano per l'ultima volta il loro ritornello...

- Pre... Preparatevi a passare dei guai...
- ...Pe... Perché noi ne abbiamo passati tanti...
- ...Proteggiamo il ricordo del nostro povero cuore...
- ...Lo porteremo dovunque, in ogni Nazione...
- ...e verseremo le Lacrime della Verità e dell'Amore...
- ...Jesse...
- ...James...
- ...Meowth...
- ...Team Rocket saluta il nemico alla velocità della luce...
- ...Piangiamolo adesso, e prepariamoci a vivere, lottare e... SOFFRIRE, Buàààh !!!

Nessuno era mancato nel rivolgere l'ultimo saluto al "Maestro dei Pokémon" che tutti avrebbero voluto essere e non sarebbero mai diventati... Ash era unico, era prima di tutto un amico, un compagno... per lui venivano sempre prima gli altri e non si tirava mai indietro, qualunque fosse l'ostacolo o la sfida da superare... Per questo era così doloroso per ognuno dei presenti, ora che lui non c'era più, confessare a sé stesso quanto importante fosse stato conoscerlo!

Quando giunse ormai l'imbrunìre e tutti si voltarono a guardare la làpide per l'ultima volta, solamente una piccola figura color del sole era rimasta lì...
Il piccolo Pikachu stringeva al petto un piccolo oggetto rotondo: la Poké Ball dove aveva sempre "detestato" venire rinchiuso... Ash lo aveva compreso dall'inizio del loro viaggio insieme quanto fosse fastidioso per lui entrare lì dentro perciò, da amico comprensivo, non glielo fece mai pesare e anzi gli permise sempre di muoversi come meglio credeva, nella più totale libertà. Pikachu depose delicatamente la Poké Ball sulla fredda e grigia pietra e una lacrima scese lungo le rosse sacche elettriche sulle guance...

- Pika Pììì - esclamò, asciugandosi gli occhi.

Il fedele Pikachu non lo avrebbe mai lasciato, sarebbe rimasto accanto al suo amico, sarebbe vissuto per lui e lo avrebbe portato con sé nel suo piccolo cuoricino scintillante... Per sempre !!!


In Memoria di Takeshi Shudo, GRAZIE per aver condiviso sogni e fantasia con tutti noi!

DADO