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Autore: Gixi    31/10/2010    3 recensioni
E' la sera del 31 Ottobre 1981. James e Lily Potter sono morti, uccisi da Voldemort e da Peter. Ma James non potrebbe mai rinnegare i suoi amici e così questi sono i suoi pensieri, dal mio punto di vista, sulla sua vita appena finita, mentre si accinge ad iniziarne una nuova.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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L’ultima cosa che ho sentito è stata una voce fredda come il giorno di Natale che pronunciava due parole: Avada Kedavra.
L’ultima cosa che ho visto è stata una luce verde. Era un verde brillante che per attimo mi ha ricordato gli occhi di Lily e di Harry.
E l’ultima cosa a cui ho pensato è stata lei. Lily. Ho pensato anche ad Harry, il nostro bambino.
Apro gli occhi piano, piano. Non posso essere vivo, visto che sono stato colpito dalla più terribile tra le maledizioni.
Sono sdraiato su una superficie bianca che è talmente pura ed immacolata che mi ci posso riflettere sopra.
In torno a me c’è il vuoto. E’ tutto bianco ed è tutto così surreale.
Allora è questo il luogo che si raggiunge dopo la morte?
Me lo sono chiesto qualche volta, soprattutto in questi tempi di oscurità, mi sono chiesto se fossi morto dove sarei andato.
Non so dove sono, ma di certo questo non è l’inferno.
Mi sento leggero e senza preoccupazioni, persino il fatto che non so cosa è accaduto a Lily e Harry non mi preoccupa. Persino il fatto che Peter è stato torturato per ottenere la nostra posizione non mi preoccupa, persino il fatto che io sono morto non mi fa né caldo né freddo.
So che tutto si sistemerà, e anche se Sirius, Remus, Peter e gli altri dell’Ordine soffriranno per la mia morte, so che andrà tutto bene.
Forse sono in paradiso.  Anche se sarebbe davvero strano. Magari hanno confuso il mio nome con quello di un altro.
-James.- dice una voce che mi sembra familiare.
Mi volto ma non vedo nessuno. Chissà chi è.
-James.- ripete la voce. E’ profonda.
-Merlino- sussurro.
E no, non sto imprecando come ho fatto in questi ventuno anni di vita, è che veramente Merlino è qui.
Forse non vuole veramente che io sia morto. Magari questo è solo un limbo e io potrei tornare a vivere.
-James.- ripete lui, cordiale.
Non mi sembra adirato per le mie bestemmie verso di lui. Magari è veramente venuto a riportarmi in vita.
-Sono morto? Oppure posso tornare? Perché allora io vorrei tornare.- dico senza perdere tempo. Ma lo vedo sorridere, quasi compassionevole.
-Non puoi tornare, sei morto.
-Oh.
Peccato.
-Allora che ci fai qui?  E dove sono gli altri morti? Mi mancano i miei genitori. Pensi che io possa rivederli? E Lily ed Harry come stanno?
-Raggiungerai i tuoi cari tra poco. Ma prima sono venuto a porti una domanda.
C’è un attimo di silenzio. Ricorda tanto quelli che cercavo di creare io per fare scena quando ero a scuola e dovevo dire qualcosa ai miei Malandrini.
-Peter vi ha traditi.- dice Merlino. Trasmette una strana aura di saggezza. Chissà se potrò magiare di nuovo le Bolle Bollenti.
-No. Lui è stato torturato. Non ci avrebbe mai traditi.- ribatto con una punta di fastidio nella voce.
Non lo avrebbe mai fatto.
-Purtroppo James, vi ha traditi. Ha svelato la posizione della vostra casa a Voldemort.- dice dopo un sospiro.
-Oh. Era la spia?- chiedo, ma la risposta è scontata. Sembrava un po’ giù. Gli avevo anche inviato dei cioccolatini. I suoi preferiti.
Merlino annuisce.
-Come mai ci ha traditi? L’ho fatto arrabbiare?- chiedo. Non provo rabbia nei suoi confronti.
Mi sento positivo anche se sono morto.
-No. Ma a volte si fanno delle scelte sbagliate. Prima dicevo che ti volevo porre una domanda. Peter vi ha tradito, eppure è stato tuo amico per più di dieci anni. Insieme voi Malandrini avete passato i momenti più belli e più brutti della vostra vita, eppure lui vi ha tradito e tu sei morto. Ti chiedo, James, saresti disposto a rinunciare a questi ultimi dieci anni di vita? Saresti disposto a rinunciare ai tuoi Malandrini per poi vivere più a lungo?- chiede. Ha una certa curiosità nei suoi piccoli occhi contornati da rughe.
Ma che razza di domande fa? Bisogna davvero avere molto tempo libero qui, se si pensano queste scemenze.
Rinunciare ai miei ultimi dieci anni, rinunciare ai miei Malandrini.
No, non potrei mai farlo. Non potrei mai rinunciare a tutte le emozioni e i bei momenti che ho provato in questi anni. Anche adesso che Peter ha scelto da che parte stare, anche adesso che ci ha tradito, che mi ha ucciso, io non rinuncerei mai a loro. So che senza di loro non sarei James. Non sarei me.
La persona che sono è in parte merito loro. Il James di adesso è il prodotto di dieci anni di sforzi, di sofferenze, di risate.
A che cosa servirebbe rinunciare a dieci bellissimi anni per non morire ora, se poi tanto si deve morire comunque?
E Lily e Harry, loro non ci sarebbero nemmeno stati senza i Malandrini.
-No. Non rinuncerei mai ai miei Malandrini, a nessuno di loro, nemmeno che ora Peter ci ha traditi. – rispondo. Mi sembra di averci riflettuto pochi istanti, ma è difficile dirlo: non sembra esserci il tempo qui.
Mi sento stranamente euforico. Potrebbe essere un effetto di questo posto? È forse dovuto all’inalazione di questo strano fumo bianco che aleggia in torno a noi?
Abbasso la testa e mi vedo nel pavimento riflesso.
Sono proprio io, James. E sorrido. Sono  proprio io. Ed è grazie a loro se sono chi sono. Se ho fatto le scelte che ho fatto.
Mi scende una calda lacrima giù per la guancia. Pensando che forse è meglio che io sia morto, perché se fossi sopravissuto mi sarei ritrovato a perdonare Peter. Pensando che mi sarei ritrovato a ridere.
-Non so se puoi capirmi, ma senza di loro non sarei chi sono. Sono morto senza bacchetta, senza aver combattuto, sono morto pieno d’angoscia per la mia famiglia e sono morto a solo ventuno anni. Eppure non cambierei una singola virgola della mia vita. Se potessi magari mi metterei un po’ prima con Lily, anche se mi andava bene osservarla da lontano.- dico e mi accorgo che sto piangendo ormai.
Merlino annuisce.
-Dove sono?
-Sei nel regno dei beati. Troverai qui tutti i morti. Riabbraccerai i tuoi cari, quelli che hai perso.
-Ci saranno anche Lily e Harry?- chiedo mentre mi asciugo le lacrime e sento che un gran peso all’altezza dello stomaco.
-No.- Dice. Il peso sembra sciogliersi –Harry è sopravissuto. Ma troverai qui la tua cara Lily.-  continua.
-Oh.- Il peso si è sciolto anche se adesso ho una strana consapevolezza addosso. In fondo sapevamo che saremo morti. Chissà come ha fatto a salvare Harry.
Ma in fondo la amo perché è imprevedibile. E geniale.
-Merlino, ma è qui che vanno i morti, alla fine?- chiedo.
-No, solo le loro anime. I corpi si decompongono sottoterra.-
Faccio una strana smorfia, un po’ disgustata, e annuisco.
Spero che mettano una lapide bianca sulla mia tomba. Ho sempre pensato che potesse rassicurare la gente, il bianco.
-Chi si occuperà di Harry?
-Silente.
-E di Sirius e Remus? E Peter?- mi costringo ad aggiungere.
Merlino sospira.
-Vedrai, prima o poi si sistemerà tutto.- dice.
Ma quanto dura il prima o poi? E quante persone moriranno ancora?
-Vuoi seguirmi James?
Io mi affianco a lui.
-Ho sempre saputo che oltre la carne eravamo anche anima.- dico. L’ho scoperto quanto ho sentito veramente per la prima volta l’amore, quello serio, quello vero.
-Mi dispiace averti bestemmiato contro, in tutti questi anni.
-Si, me lo dicono tutti alla fine- risponde Merlino un po’ sconsolato mente ci incamminiamo verso non so dove. Forse nemmeno c’è una destinazione.
-Non vedo l’ora di rivedere Lily. Adesso sì che staremo insieme per l’eternità.
Non che prima avessi dubbi.
Il silenzio accoglie la mia affermazione.
Mmmm.... Forse troppo silenzio.
Ma ho tutta l’eternità per rimediare.





Allora, oggi è il giorno della morte di Lily e James e io non potevo non scrivere qualcosa. Mi sarei sentita troppo in colpa. E’ come quando si vanno a trovare i parenti al cimitero nell’anniversario della morte oppure nel giorno dei morti. Io invece ho scritto, visto che non c’è un cimitero da visitare.
Ci tengo a precisare che non so cosa c’è dopo la morte e ho un’idea un po’ confusa riguardo questo punto. Non so se le nostre anime (ammesso di averle) vadano da qualche parte, oppure muoiano con il nostro corpo.  Però  mi è piaciuto scrivere questa one-shot. Magari sarà veramente così. Comunque, spero che vi sia piaciuta, se vi va lasciate una recensione.



  
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