Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: Yoney    01/11/2010    2 recensioni
L'aria, l'acqua, cosa sono?
Solamente elementi? Solamente cose da sfruttare, rovinare e gettare via?
No, sono vita. Sono luce. Sono amore.
Sono i creatori di tutto ciò che c'è di bello.
Essere Acqua, essere Aria, chi non l'ha mai desiderato?!
Sulle note della bellissima canzone di Lia, Tori no uta.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cadere, semplicemente cadere e poi rialzarsi.
Farsi male ma continuare, impassibili, come se niente fosse.
Essere forti pur essendo deboli, essere flessibili, sfuggenti, impassibili.
Essere menefreghisti, allegri, giocondi ma comunque tristi.
Essere liberi.

Cadere, semplicemente cadere per spiccare il volo.

 

Ho letto che, le rondini, per librarsi in aria hanno prima bisogno di buttarsi da un posto alto.
 

E’ vero. Sii rondine, cadi, rischia di farti male, per poi sollevare le ali e volare in cielo.
Sii vento, sii aria.
Sii impassibile, gioconda, menefreghista.
Ti prometto che sarai sempre libera.
Ti prometto che vivrai in eterno.
E verrò a prenderti.

 

…………..
 

Bugiardo.
 

Non è vero.

 

Invece si. Non ci sei.
Ora sono aria ma non ci sei.

 

Non sono un bugiardo.

 

Non ci sei.
Non hai mantenuto la promessa.


 

Non piangere..

 

Non sto piangendo.
 

Bugiarda.

 
 

Per favore, vieni..

 

Sii forte, sii aria.


Lo sono!
 

Come?
 

Sono qui sopra, sto per buttarmi.
L’aria è in ogni cellula del mio corpo.


 

Ti scompiglia i capelli?
 

Si, mi afferra.
Mi travolge.

 

Ti fa sentire leggera?
 

Mi fa sentire nulla.
Non mi fa sentire proprio.
Come se non esistessi.

 

 

Ti dice di buttarti?
 

Mi dice di volare.

 

Ti dice di cadere?
 

Mi dice di aprire le ali.

 

Perché non lo fai?


Ci sarai ancora?

 

Sempre.

             Apro le braccia, faccio un passo, due..                                                                                                                                                                                                                                                        ..Cado!

 

Non cadi.


Invece si!

 

Fidati, non cadi.. Voli.
 

Volo?

 

Si, voli. Apri le ali, rondine, aria.
 

Apro le ali?
 

 

Aprile.
 

Apro le braccia, le ali.
Faccio una capriola e mi lascio cadere.
Volare.
Non sprofondo, non cado, non mi faccio male.
Volo.
 

 

Visto?
 

Spalanco le ali e poso il piede su una casa.
Una signora si affaccia.

“Hei tu! Come ci sei finita lì?!
Scendi subito dal mio tetto!”

Faccio una risata argentina,
Piego le gambe, spicco un salto
E volo.

“Ma.. Cosa?!”

Volo, signori, sto volando.

Passo da una casa all’altra,
Da un tetto ad un lampione,
Dai campanili alle scuole.

Non sono ancora appieno in contatto con l’aria.
Mi spoglio, lascio che gli indumenti cadono.
Loro non volano.
Io si, io sono aria.
Io sono un tutt’uno con lei.

Con le mie ali e coperta solo dai miei lunghi capelli d’orati
Volo.
Volo per la città, come ho sempre voluto fare.
Ed attiro le persone
Che mi guardano stupite.
Le attiro tutte, c’è una cosa che devo fare.
Loro mi seguono, stupiti, incantati.

Io, volando, canto.
Canto come fa il pifferaio magico
Con i topi.
Li attira, li porta nell’acqua.
E nel vento.

 

“Abbiamo inseguito
La scia di un aereo che svaniva.
Così come splendeva
Mentre si allontanava.
Così è il rammarico nel lasciare le tue dita.”
Te la ricordi?
Ti ricordi di me?


Come potrei dimenticarla?
Come potrei dimenticarti?
“Kieru hikoukigumo
bokutachi wa miokutta.
Mabushikute nigeta..
Kuyashikute yubi wo hanasu”

Mi poso sul faro.
Ascoltatemi.
Vi amo tutti quanti.
Vi donerò la mia luce prima di sparire.
La mia luce, la mia anima.
Per me terrò solo l’aria.
Donerò tutto a voi.
Per far risplendere ancora speranza nei vostri cuori.

Siete stati creati per amare.
Non odiatevi.
Non odiate la madre terra.
Non odiate il padre fuoco.
Non odiate sorella acqua.
Non odiate il fratello vento..
..Per favore, non lo odiatelo.
 

Fratello, ti amo.
Ti amo tantissimo.
Lo faccio per te.

 

Grazie sorella, ti amo anche io.


Mi hai donato parte di te.
Ora sono acqua ed aria.
Non ho forma, non ho consistenza.
So solo scappare, ma amo,
Accolgo.
Grazie.

 

 

Tu non scappi.
Ti nascondi, hai paura.
Ma sei lì..
Perché ami.
Me, l’ossigeno,
Tutto ciò che riguarda il vento,
Sta svanendo.
L’oscurità mi stava portando via
E mi sono concesso a te.


Ce l’ho fatta?
Sono riuscita ad aiutarti?
Sono stata utile?


Sei stata indispensabile, sorella.
Sei indispensabile.
Dai vita.


Tu dai libertà.


Siamo entrambi indispensabili.
Siamo entrambi necessari ad i nostri figli.
Moriamo per mano loro.
Ma li amiamo.


Io..
Nonostante mi stiano uccidendo
Mi inquinano, mi oscurano..
Non sento di odiarli.
Continuo a volergli bene.


Dovresti ribellarti.

Dovresti farlo anche tu.


Ma io li amo.

Anche io.


Allora donagli la nostra luce.
Sorella Acqua, donagli la nostra anima.
Vivremo nei nostri figli.


Insieme, fratello Vento?
Me lo prometti?


Si, te lo giuro.
Perché ti amo.


Anche io ti amo.
Vento.


Vai, Acqua.
Mi fido di te.


Si..

Apro le braccia
E trasformo in luce il nostro cuore.
La nostra anima, la nostra essenza.
Trasformo tutto in vita.
“Vi amo, tutti quanti, vi amo..
Nonostante mi uccidiate,
Nonostante fate finta che non vi doni niente,
Nonostante mi sporcate, mi inquinate.
Nonostante mi usate senza mai dirmi grazie
O senza mai considerare che sono importante..
Io vi amo.
Vi amo tantissimo,

Figli miei.”

Spicco un salto e rimango sospesa in cielo.
Canto e, cantando,
Mando loro la mia essenza.

“Il luogo che non possiamo raggiungere
È ancora lontano.
Nascondendo un solo desiderio
Lo osservo..
I bambini che camminano
Lungo i binari dell’estate.
Hanno nelle mani il desiderio di volare.”

“Todokanai basho
ga mada tooku ni aru.
Negai dake himete mitsumeteru
Kodomotachi wa natsu no senro aruku
Ryoute ni wa tobidatsu kibou wo.”

Vi amiamo.
Vi amiamo moltissimo.


“Kieru hikouki gumo
Oikakete oikakete
Kono oka wo koeta
ano hi kara kawarazu
Itsumademo.
Massugu ni bokutachi wa aru your ni
Watatsumi no your na
tsuyosa wo mamoreru yo
Kitto.”

Ci doniamo a voi.
Vi salviamo.
Perché?
Perché vi amiamo.

“Seguendo la scia
Di un aereo che svanisce all’orizzonte.
Abbiamo attraversato questa collina,
Che non è cambiata da quel giorno.
Come l’onestà che c’è sempre tra noi.
Così ti proteggerò
Con una forza come quella del mare,
Sicuramente.”

Vi amiamo,
E quindi vi proteggeremo..
E’ una promessa.
Staremo sempre con voi.
Vi ameremo per l’eternità.
Pur essendo leggeri ed invisibili..
..Noi ci saremo
E ci poseremo su di voi.
Come l’aria sulla spuma del mare.





Angolo dell’autrice:
Salve a tutti.
Premetto di sapere perfettamente che non ha senso.
Né struttura, bellezza e né, tautomero, storia.
O, meglio, nella mia testa una storia c’è ma non credo di essere riuscita a farvela capire, anche perché è abbastanza strana, complessa, e.. non so proprio come definirla, in effetti.
Penso non conosciate la canzone che Acqua e Vento cantano.. Si chiama Tori No Uta, di Lia.
E’ la sigla dell’anime “Air”, anche per questo ho deciso di chiamare così la fanfic.
Oltre che, secondo me, è un nome molto bello.
Ultimamente mi sto appassionando moltissimo all’aria..
L’altro giorno ero in cima ad un palazzo e guardavo sotto, non pensando a qualcosa di preciso, e sentii l’aria scompigliarmi i capelli, come se mi chiamasse e provai un forte desiderio di buttarmi. Ovviamente non lo feci, ci mancherebbe, ma pensai che mi sarebbe davvero piaciuto moltissimo volare.
Io vi consiglio davvero di ascoltarvela, questa canzone, perché è davvero, davvero bella.
A me viene da piangere ogni volta che la ascolto perché, anche se triste, non so, ti fa provare delle strane sensazioni.
Ovviamente questo vale per me.
Ah, c’è una cosa che vorrei dire.
E’ la prima volta che una mia protagonista è bionda (OO), non pensavo sarebbe mai successo.
Di solito le faccio sempre brune, o, al massimo, more. Ma bionde proprio mai.
Ma anche a questo c’è una spiegazione.
Non penso conosciate Air, comunque la protagonista, Misuzu Kamio, ha lunghissimi capelli biondi. Quindi, anche se con Acqua il biondo non è che centrasse molto, ho voluto farla così.
Chissà perché, ma io una ragazza magra, leggera, con le ali e dalla voce argentina me la immagino bionda. Guardo troppi anime.. ^^
Vabbene, ora basta.
E’ in assoluto l’angolo dell’autrice in cui ho messo meno faccine (yeee).
Vi saluto, spero davvero che questa strana cosa uscita fuori in una domenica mattina da non si sa dove e senza un minimo di senso vi sia piaciuta.
Mui bien, torno a vedermi Negima in streaming e vi lascio in pace (yeee).
Un bacio.
Vostra


Ellena.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: Yoney