So che avevo detto di non pubblicare la mia nuova storia, però delle persone mi hanno contattato su facebook chiedendomi se la potevo pubblicare e allora eccola qui...
questa volta ho deciso di raccontare il mio telefilm preferito, dato che non mi è piaciuto il finale, ne invento uno tutto mio. spero vi piaccia fatemi sapere..baci baci
RORY
Ormai sono passati tre anni
da quando avevo deciso di andare via da la mia piccola cittadina e andare nella
“Grande Mela”, ero diventata una
bella giornalista famosa, partecipavo ad ogni conferenza stampa del Presidente
Barack Obama, non potevo chiedere altro dalla vita, ero super felice. L’unica
persona che mi mancava tantissimo era mia madre, l’unica persona che aveva
sempre creduto in me, non la vedevo da circa un anno, da quando era nato il mio
piccolo fratellino, un piccolo maschietto nella famiglia Gilmore/Danes, per me
e mia madre era una totale novità. Ero talmente impegnata con il lavoro, che
non riuscivo a tornare a casa nemmeno nei giorni di festa come Natale. Devo
dire la verità Stars Hollow mi mancava veramente tanto, avevo perso i contatti
con tutti, anche con la mia migliore amica Lane, a lei le cose non erano andate
molto bene, infatti dopo due anni il suo matrimonio naufragò rimanendo sola con
due bambini Jack e Robert, due bambini stupendi, ma che facevano impazzire la
mia povera amica. Avevo bisogno di staccare un po’ da questa vita così
frenetica, volevo tornare da mia madre e il mio piccolo fratellino, ero stanca
di stare lontana dai miei affetti. Il giorno dopo decisi di andare a chiedere
al mio capo un trasferimento al quotidiano di Stars Hollow. << Ma come
signorina Gilmore? Lei che è così brava vorrebbe sprecare le sue potenzialità
in un quotidiano di una piccola cittadina come Stars Hollow?>> <<
Si lo so che le sembra così strano, ma ho bisogno di tornare dalle persone a me
care mi mancano veramente tanto>> ci misi un po’ di tempo per convincere
il mio capo, ma dopo tanto cedette e mi diede il trasferimento da me tanto
desiderato. Arrivata a casa la valigia era già pronta non mancava nulla, avevo
anche il biglietto pronto. Il viaggio filò liscio, non avevo detto nulla a
mamma perché doveva essere una sorpresa. Arrivai in città e rivedere quel
gazebo il market dove aveva lavorato per tanto tempo Dean, il mio primo amore
non lo potrò mai dimenticare, in questi tre anni lo avevo rivisto a New York,
lui era lì con la sua famiglia e gli invitai a cena a casa mia per ricordare i
vecchi tempo. Come mi era mancata questa città e tutti i suoi abitanti. Passai
davanti il negozio di Luke e vi entrai, tutto era rimasto come tre anni fa,
quando Luke mi organizzò la festa per la mia laurea, no che mi aspettassi
qualche cambiamento dato che Luke non amava molto i cambiamenti e forse per
questi tre anni ne aveva avuti fin troppi; un matrimonio e un bambino erano dei
grandi cambiamenti. Mi sedetti al mio solito tavolo, vicino la porta,chissà
come avrebbe reagito Luke vedendomi, conoscendolo non avrebbe aperto bocca
dall’emozione e avrebbe fatto chiamare immediatamente mamma. << Allora
signorina cosa desidera?>>. Non potevo credere ai miei occhi, cosa ci
faceva lui qui? Perché non mi avevano mai detto di questa novità? Perché il mio
cuore batteva molto velocemente, non riuscivo a calmarmi, forse le persone che
pensavo di aver dimenticato non le avevo dimenticate. Non c’era altra
spiegazione, eppure in questi tre anni avevo provato ad avere delle relazioni
serie, ma nessuna di queste era andata a buon fine. << Allora signorina
vuole mangiare qualcosa?>> << Logan sei tu?>>, finalmente
alzò gli occhi e mi fissò intensamente, il suo sguardo mi pietrificò, un misto
tra sorpresa e spavento, non capivo quello che volesse dirmi con lo sguardo
<< Rory…scusami tanto non ti avevo proprio riconosciuta, sono stato un
vero maleducato>> mi abbracciò, come mi era mancato Logan, cercavo di
nasconderlo a me stessa, ma appena lo rividi capii che non era così, che lui
ancora era presente nel mio cuore. << Dai vieni su così parliamo un po’ e
chiami anche tua madre che sarà felicissima di saperti qui>> ogni mio
singolo muscolo voleva abbracciarlo, baciarlo ma non potevo farlo, non era
giusto nei suoi confronti, gli avevo fatto troppo male in questi anni, così
male che per circa due anni non rispondeva a nessuno dei biglietti d’auguri che
gli mandavo. Eppure adesso sembrava cambiato, forse mi stava dando un’altra
possibilità. << Si certo, anche perché voglio sapere come mai adesso tu
lavori qui>>