Destini
intrecciati
Capitolo 1:
Kagome
Era una
giornata come le altre. Le donne del villaggio non avevano al momento
bisogno
di nessun aiuto,Kaede,la sacerdotessa e la protettrice del nostro
villaggio,
era andata a perlustrare per l’ultima volta i dintorni del
villaggio alla
ricerca di demoni superstiti. Dopo una giornata di duro allenamento
avevo
deciso di andare al solito lago a farmi un bagno rinfrescante per
spazzare via
il sudore..mi avviai al lago ma purtroppo dovetti immediatamente
scartare la
mia idea. Indovinate perché?Era arrivato il mio eterno
rivale:lunga chioma
argentata,con una frangia che gli copre gli occhi,buffe e tenere
orecchie
canine da mezzo-demone e occhi color del miele. Inuyasha .I nostri
padri si
sono sempre odiati e diciamo che questa
“tradizione” l’abbiamo ereditata anche
noi.
“Kagome!Finalmente
ti ho trovata!In guardia!”
“Ancora
tu?
Rassegnati per una buona volta!”
Vi starete
sicuramente chiedendo:come mai tutta questa rivalità verso
questo
ragazzo,nonostante non mi abbia fatto ancora niente?Semplice:i nostri
genitori
un giorno,dopo una scommessa,decisero di farci combattere,dato che
entrambi
avevamo un talento innato per la spada. Lo sconfissi facilmente e
lui,da quel
giorno è ossessionato dalla rivincita,perché
semplicemente non sopporta il
fatto di essere stato battuto da una ragazza..come sono stupidi questi
ragazzi
pieni d’orgoglio!
Indietreggiai
di qualche passo,giusto per recuperare la spada in tempo per parare il
suo
attacco. Con un balzo veloce si lanciò su di me,che parai
prontamente il colpo.
“Certo
che
tu non ti stanchi mai!Non si può nemmeno fare un bagno in
santa pace!”
“Taci
e
concentrati,oggi sarà il giorno della tua sconfitta e mio
padre mi renderà la
giusta gloria che mi spetta!”
“Senti
Inuyasha,perché non vai ad uccidere qualche grosso drago e
porti la testa a tuo
padre?Non credo che lui ci tenga poi tanto alla mia testa”
mormorai fra i
denti,parando un altro potente colpo del mio avversario.
“A mio
padre
non interessa proprio la tua testa,sono io che la voglio!”
“Basta
Inuyasha,mi hai proprio stancato!” urlai,dandogli il
“colpo di grazia”e
facendolo cadere all’indietro nel lago.
“Sul
serio,per considerarti ormai un vero guerriero non hai bisogno di
sconfiggermi,almeno..non necessariamente”
“Non
avrò
pace fin quando non ti
sconfiggerò,Kagome,ricordatelo”
“Ma
come sei
paranoico!Non hai qualche hobby da fare quando non sei impegnato a
seguirmi?”
“Come
mai
siamo in vena di spirito oggi?Cosa sono tutte queste battutine
pronte?”
“E’
arrivato
il momento Inuyasha..”
“Di
cosa
diavolo stai parlando?” mormorò evidentemente
confuso.
“Ma
come?Te
ne sei già dimenticato?!”
“Cosa,maledizione!Cosa
mi sono già dimenticato?”
“Inuyasha,ti
sei dimenticato che quando avevo 12 anni ti rivelasti una
cosa?Finalmente sono
arrivata a 18 anni..il segreto di mio padre che dovrei scoprire
adesso..ricordi?”
“Ah
si..ma
tuo padre è morto!Cosa puoi scoprire,ora come ora?”
“Sinceramente..non
lo so,ma mi fido della sua parola. Lui manteneva sempre le promesse che
faceva
e sento che anche dall’altro mondo manterrà la
parola data”
“Inuyashaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!”
Un grido squarciò l’aria,spaventando tutte le
meravigliose creature che
abitavano il bosco lì vicino..Inuyasha,quando non tornava a
casa per la
cena,veniva sempre richiamato dalla cuoca del loro palazzo. Lei non
sopportava
che il “signorino” saltasse la cena..non dopo che
lei aveva impiegato tutto il
pomeriggio per preparare la cena!
“Beh,come
hai già capito devo scappare. Tsè..se no chi la
sente poi quella!”
“Inuyasha
non fare lo stupido,hai la fortuna di avere una donna che mette animo e
cuore
per prepararti da mangiare..e poi che fastidio ti crea?”
“Mi da
fastidio il solo fatto che ci interrompe sempre!”
“Interrompere
cosa,scusa?”
“I-Io,niente
non interrompe assolutamente n-niente!Vado..attenta,potrei sbucarti da
sotto le
lenzuola!”
“Sei
un
pervertitooooooooo!!!”
Sparì
in
breve tempo nell’oscurità,coperto dalla fitta rete
dei rami degli alberi che
circondavano la zona. Beh..addio bagno!Devo andare a preparare la cena
a Shippo
e aiutare Kaede nel coprifuoco.
Arrivai in
breve tempo all’ingresso del villaggio,dato che il lago non
era molto distante
da esso. Entrai nella capanna e Shippo,come di consueto,si
gettò tra le mie
braccia. Gli sorrisi,ricambiando l’abbraccio.
“Oh
Kagome!Mi sei mancata tanto!”
“Anche
tu
piccolo Shippo.Hai fatto il bravo in mia assenza?” gli dissi,cullandolo
leggermente.
“Si!Quando
Kaede è tornata dal giro,mi ha proposto di aiutala a
raccogliere le erbe e io
ovviamente ho accettato”
“Bravissimo
il mio cucciolo”mi complimentai,dopo che gli diedi un
affettuoso bacio sulla
fronte ”Ma ora dov’è Kaede?”
“Ha
detto
che stasera anticipava il coprifuoco e mi ha raccomandato di dirti di
non
raggiungerla. Staserà farà da sola”
“Bene,se
è
quello che vuole lei..tu và a giocare,che nel frattempo
preparo la cena”
Scese con un
leggero balzo e si precipitò nella sua camera a giocare con
le sue cose.
Non vi ho
raccontato ancora come mai un cucciolo di demone volpe vive con una
sacerdotessa incallita e una “guerriera
stermina intrusi” come me! Mio padre era un
valoroso guerriero,comandante
delle truppe degli esseri umani:il suo desiderio più
profondo era quello di
sterminare i Demoni e i Mezzo-Demoni ;ecco uno dei tanti motivi
dell’odio
eterno che legava mio padre al padre di Inuyasha,che era il comandante
delle
truppe dei demoni. Quando si trattava di sterminare demoni non lo
fermava più
nessuno. Il destino volle che lui distrusse un piccolo villaggio di
demone
volpi,a cui miracolosamente Shippo riuscì a scampare in
tempo. Raggiunsi mio
padre per convincerlo che quei demoni non avevano arrecato
né danno né
disturbo,e il che era effettivamente vero,ma notai con sommo dispiacere
che ero
arrivata troppo tardi. Mio padre era già ripartito con il
suo esercito e per
fortuna non si accorse del piccolo sopravvissuto,che piangeva per la
perdita
dei suoi conoscenti in riva ad un fiume lì vicino. Sapete
anche io ho un cuore
e il mio,al pensiero di quel cucciolo solo e senza nessuno al mondo,non
resistette e così,nascondendolo ovviamente a mio padre
decisi di portarlo con
me e di crescerlo come se fosse mio figlio,e in effetti,anche lui mi
considerava ormai come la sua mamma..Misi il pentolone pieno di
minestra sul
fuoco e aspettai che questo fosse pronto. Una volta che lo vidi
bollire,spensi
il fuoco e chiamai Shippo per la cena. Dopo aver finito di mangiare mi
ringraziò,e si avviò ancora una volta a giocare
pregandomi di avvertirlo quando
avrei deciso di andare a dormire. Presi un’altra scodella,ci
versai la zuppa
rimanente per Kaede e iniziai a lavare il pentolone. Finito anche
questo e
notando che effettivamente mi sentivo molto stanca avvisai Shippo che
stavo per
mettermi il kimono per la notte.
“Kagome,aspetta!Non
è che potrei dormire stanotte con te?Ieri ho fatto un incubo
bruttissimo..”
“Certo
che
puoi,piccolo Shippo.Ma cosa hai sognato di tanto brutto?domandai in
modo
gentile,inginocchiandomi per portare il viso a livello del suo.
“Ho
sognato
che un demone cattivo ti uccideva,e io rimanevo solo..”
“Non
farci
caso Shippo,i sogni brutti li fanno tutti..e dicono che se sogni la
morte di
qualcuno,la vita di quella persona si allunga!”
“Davvero?Allora
la tua vita si è allungata!”
“Proprio
così,ora andiamo a dormire che sono molto stanca”
Non feci in
tempo a entrare in stanza che sentii dei bruschi colpi alla porta.
Pregai
Shippo di aspettarmi a letto e mi precipitai
all’ingresso,dove si udivano
ancora più forti i colpi. Raccolsi la spada,non si
è mai troppo prudenti,e
aprii lentamente la porta. L’ultima persona che avrei potuto
immaginare era
qui,davanti a me.
“Kagomeeeeeeeeeee!Quanto
tempo!”
“Sangooooooooooo!Finalmente!Ormai
pensavo che non saresti più tornata..vedo che hanno riparato
il tuo
Hiraikotsu!”
Lei è
Sango,la mia migliore amica,sterminatrice professionista di demoni.
Sfuggita
anche lei allo sterminio del suo villaggio di sterminatori,come
Shippo,decise
di rifugiarsi nel nostro villaggio,ormai noto per la protezione che
davamo
anche ai vagabondi e ai senzatetto. Dopo il suo arrivo non ci separammo
più,tranne questa volta che,dopo una battaglia con un
potente demone,il suo
Hiraikotsu era andato distrutto ed era andata a farlo riparare. Ma si
sà,il
vecchio Totosai,prima di ripararti una cosa ti sottopone a prove
durissime e
anche se le superi non è detto che ti accontenti.
“Oh
DivinaKagomeeeeeeeee!Che gioia per i miei occhi rivedervi!”
“Brutto
maniaco,non
siamo nemmeno arrivati che già punti gli occhi su
Kagome!”
“Miroku,ciao
anche a te!”
E lui invece
è Miroku.Una sottospecie di monaco deviato,non so nemmeno
come
definirlo..semplicemente appena vede una donna si fionda su di lei
palpandole
il sedere e chiedendogli un figlio,come sta facendo ora con me..
“Miroku,tieni
le mani apposto!” urlai,dandogli un colpo in testa con la
spada.
“Oh
DivinaKagome,non sapete quanto mi è mancato il fatto di
essere picchiato da te
e Sango insieme!”
“Immagino..entrate
che prendete freddo!Vedete,stavo mettendo a letto Shippo”
“Oh
non vedo
l’ora di salutarlo!Chissà come sarà
cresciuto durante la nostra assenza!”
Dopo la
sorpresa dei nostri due amici,vidi Shippo molto più
tranquillo,infatti si
addormentò immediatamente appoggiato al mio grembo. Anche
io,che ormai non
riuscivo a tenere le palpebre aperte,mi addormentai velocemente e Sango
e
Miroku,anche loro stanchi per il viaggio fatto,mi seguirono a ruota.