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Autore: Loveman    15/11/2005    14 recensioni
Hermione cresce... capisce che l'amicizia non le basta più per sopprimere l'emozioni che prova... l'istinto è più forte di lei, ma forse è anche una cosa giusta, l'istinto... i problemi iniziano se l'istinto è il cuore... E' la mia prima ff! Fatemi sapere che ne pensate, please... Loveman
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Chang, Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Hermione: ragazza speciale

 

Hermione Diventa Ragazza

 

   Era una calda mattina d’Agosto ed Hermione era stesa sul letto, pancia all’aria, e guardava fisso il soffitto. Girava di tanto in tanto un’occhiata verso la finestra ma poco dopo ritornava a guardare in alto. Pensava… profondamente. Pensava che finalmente stava tornando Hogwarts, che stavano tornando i suoi amici, Harry e Ron. Infatti, quando girò nuovamente il capo verso la finestra, intravide un puntino, lontano, che si avvicinava sempre più in fretta.

   -Oh, finalmente… ma quanto ci ha messo?- affermò seccamente Hermione; si riferiva ad Edvige e alla risposta che tanto aspettava da Harry. Attese nervosamente che la civetta si adagiasse sul cordone della finestra e finalmente la prese; accarezzandole il capo sfilò dolcemente il biglietto legato alla zampa destra. Si precipitò sulla scrivania, strappò il sigillo e lentamente srotolò il foglio… poi iniziò a leggere.

  

   Cara Hermione,

grazie per avermi scritto. Io sto molto bene e mi sto divertendo un mondo, grazie a Ron. Ora sono da lui, mi sono venuti a prendere proprio l’altro ieri, lui, Fred e George, dai Dursley…meno male, non ne potevo più. Qui mi trovo davvero bene, la madre di Ron cucina stupendamente e ti puoi scordare di annoiarti. Però mi manchi molto, e ti vorrei rivedere; lo stesso pensiero l’ha espresso Ron, vuole rivederti al più presto. Perciò abbiamo convinto sua madre. Se i tuoi genitori sono d’accordo, puoi venire da noi, qui, a passare il resto dell’Estate. Poi ce ne andremo tutti ad Hogwarts. Fammi sapere al più presto, ok?

Harry & Ron

P.S. Ah, quasi dimenticavo… porta tutto per la scuola. Non torneremo a casa.

 

   Hermione era felicissima della lettera che aveva ricevuto. La lasciò sulla scrivania e si lanciò sul letto, contentissima. Si mise una mano sul cuore… fremeva terribilmente. Appena si calmò un poco, scese giù prendendo Grattastinchi in braccio e si lanciò in cucina, dove sua madre stava preparando il pranzo… fece tante di quelle prediche che riuscì ad ottenere il permesso per andare a casa di Ron. Risalì in camera sua, ancora più contenta, lasciò Grattastinchi sul letto, prese un foglio di carta e iniziò immediatamente a scrivere:

 

   Cari amici,

grazie dell’invito… e vi dico anche che… ho avuto il permesso! Sono felicissima… verrò da voi domani all’una. Non vedo l‘ora di vedervi!

Baci

Hermione

 

   Fatto ciò, arrotolò il foglio e lo sigillò… poi con un nastrino rosso lo legò alla zampa di Edvige senza stringere troppo, per non fargli male. Poi prese da un barattolo un biscotto e glielo diede… poi con lentezza ma con decisione, accarezzandolo dolcemente gli disse:

   -Mi raccomando, è importantissima questa lettera. Fai più presto che puoi- allora Edvige si alzò in volo facendo volare un po’ di fogli e, appena fuori dalla finestra, si girò verso Hermione con un battito d’ali e fece cenno col capo che aveva capito; poi si librò in volo verso la casa di Ron.

***

   La mattina dopo Hermione era agitatissima. Appena svegliata non era nemmeno scesa per far colazione, aveva subito incominciato a far la valigia, spuntando su un foglio fatto da lei tutti gli oggetti già presi:

   -Libri… presi tutti. Pergamene… allora, una, due, tre, quattro… e cinque dozzine. Perfetto. Bacchetta… ce l’ho. Divisa… ehm… divisa… dov’è?- Hermione si iniziò a guardare attorno… alla fine, stanca di osservare inutilmente, disse simultaneamente ad una rotazione della bacchetta -accio divisa- ed ecco che l’uniforme spuntò dall’armadio e si infilò già ripiegata nel baule. -Ecco… ora è tutto a posto- disse soddisfatta.

   Più tardi, dopo aver portato il baule nell’ingresso, si diresse in cucina. Dopo una rapida colazione si andò a lavare e a sistemare. Dopo le fasi di preparazione che per ogni ragazza sono sempre e comunque obbligatori (trucco, lucidalabbra, ecc.) si sentì pronta. All’incirca alle undici e mezza era già giù, aveva caricato il baule in macchina e si era seduta davanti, già con la cintura allacciata, impaziente, aspettando il padre; quando arrivò il suo nervosismo svanì e diede origine al sorriso più gioioso del mondo. Poco dopo Hermione pensò ‘amici, sto arrivando’.

 

 

   All’una e cinque Hermione era arrivata alla casa di Ron e freneticamente si lanciò fuori dalla macchina mentre il padre si era diretto verso la madre di Ron:

   -Signora Weasley, è un piacere. Spero che la presenza di Hemione non la disturbi-

   -Ma no, si figuri. Hermione è una ragazza tanto tranquilla, mi è solo di piacere averla a casa.- mentre parlavano, Hermione stava ancora correndo vogliosa di rivedere Harry e Ron. Poco dopo li scorse, seduti su due ceppi di alberi. Appena loro la videro, si alzarono e corsero verso di lei. Appena furono vicinissimi un abbraccio li unì tutti e tre e poi Hermione, in segno di grandissima amicizia, diede un bacio sulla guancia a tutti e due. Ron arrossì…

   -Non vi permettete più a non farvi vedere per così tanto tempo!- gridò felice Hermione.

***

   Passarono giorni indimenticabili per i tre. Le giornate che vivevano erano fantastiche. Pochi giorni prima della partenza ad Hogwarts, Ron stava preparando la valigia. A quel punto Hermione e Harry arrivarono e gli chiesero -vuoi una mano?- Ron annuì, mentre cercava la sua bacchetta. Si misero tutti all’opera. Harry si occupava di libri, Hermione delle pergamene e Ron degli abiti. Ma, poco dopo si sentì:

   -Harry, caro, puoi scendere un attimo per favore?- chiese la signora Weasley dalla cucina.

Harry chiese scusa agli amici e scese. In quel momento Ron era a mille… ‘io da solo con Hermione?!? Wow…’ pensò sognante… ma poiché guardava in aria con lo sguardo vuoto, era impossibile non notarlo ed Hermione gli disse:

   -Ma… che hai?-

   A quel punto Ron uscì dalla fase “shock” e guardando Hermione disse:

   -Oh, niente… pensavo…-

   -A cosa…-

   -Bè… Ehm…- gli diventarono tutte le orecchie rosse -Hermione… bè, io-

   Hermione aveva capito, ma non lo fece comprendere a Ron. Voleva vedere se riusciva a dirgli qualcosa lui…

   -Hermione… è da un po’ di tempo che… bè, che ci conosciamo e ti… ti volevo dire che… che…- Ron non trovava il coraggio, ci provò ma non ci riuscì, allora alla fine minimizzò

   -…ti volevo dire che sei molto simpatica-

   -Ah, bè… grazie, Ron… anche tu sei… bè, sei molto simpatico- rispose un po’ delusa. Si aspettava altro da Ron.

***

   Qualche giorno dopo erano tutti pronti, in uniforme, al binario 9 e ¾. Misero i bagagli sul treno e come al solito si sedettero tutti insieme in uno scomparto. Salutarono i genitori di Ron con gesti con la mano e incominciarono già a parlare, ridere ma soprattutto, cosa che preferivano, giocare. Il viaggio fu divertentissimo. Non ci fu un momento in cui i tre non ridessero… poi, finalmente, dopo due ore e mezzo di viaggio, il treno frenò e si arrivò ad Hogwarts.

 

 

     Appena arrivati ad Hogwarts Harry,Ron ed Hermione si precipitarono subito nella sala comune e si divisero nei loro dormitori, maschili e femminili.

 

   Più tardi, dopo la cena, i tre si ritrovarono nuovamente nella sala comune e stavano discutendo sul nuovo orario scolastico, sulle materie da studiare di più ma soprattutto del più e del meno… infine, quando arrivarono le undici e mezza, Hermione esclamò:

   -Ragazzi, voi fate ciò che volete ma io ho un sonno bestiale e vado a letto. Buonanotte-

   -Va bene buonanotte- disse Harry

   -Buonanotte Hermione… ehm- e a quel punto Ron si fece scappare tre parole che non aveva proprio il coraggio di dire -… ehm… ti voglio bene…-

   Hermione si fermò di scatto, impietrita, poi si girò lentamente verso Ron. Si vedeva pure da lontano che aveva le guance rosse… poi si girò nuovamente e salì nel suo dormitorio.

***

   Il mattino dopo Hermione si svegliò con un leggero mal di testa, ma non ci fece caso. Si levò il pigiama e si vestì. Poi si diresse verso la Sala Grande dove incontrò Harry e Ron.

   -Buongiorno!- disse tutta vispa

   Ricambiarono. Poi andarono a far colazione. Dopo nemmeno un quarto d’ora erano già a lezione di Difesa contro le Arti Oscure.

 

   Dopo interminabili ore di lezione il trio si ritrovò fuori dall’aula ed incontrò Draco e i suoi scagnozzi.

   -Oh, guarda guarda… Potter e Weasley… non sapevo che andaste ancora a braccetto insieme- ghignò Malfoy.

   -Stà zitto Malfoy- disse Harry

   -Chè c’è Potter, ti va di fare il duro con me?- disse nuovamente ghignando Malfoy

   -Stà zitto!- ribadì duramente

   -Potter, non ti hanno insegnato l’educazione a casa mamma e papà?... ah, no, scusa, ora ricordo… tu non hai mamma e papà!Ahah…- Malfoy rise beffardamente;

   E qui Harry esplose -Mi fai schifo, Malfoy-

   Malfoy si girò verso Tiger e Goyle e gli fece l’occhiolino. Poi disse

   -Sai, pure se si è a numeri uguali- e in quel momento Tiger e Goyle levarono la bacchetta ad Harry -è la forza che conta. Pietrificus Totalus!-

   Harry venne colpito dal raggio luminoso e si immobilizzò, poi lentamente cadde a terra…

   Dopo nemmeno tre minuti Harry era già in Infermeria, ma Ron, Hermione, Malfoy, Tiger e Goyle erano rimasti sul posto.

   -Perché lo hai fatto?- urlò Hermione

   -Nessuno ti ha dato il diritto di parlare, sporca lurida mezzosangue…

   Ron strinse i pugni ed incominciò a diventare rossastro.

   -Sì, hai capito bene Granger, sei una mezzosangue- ribadì Malfoy.

   A quel punto Ron vide una limpida e fredda lacrima uscire dall’occhio sinistro di Hermione, e lì andò su tutte le furie.

   -Malfoy… e dimmi…a te, chi ha dato il diritto di parlare??- e con questo gli tirò un pugno sul naso con tutte le sue forze tanto da fargli uscire il sangue. Poco dopo Malfoy e gli scagnozzi erano scappati. Ron prese per il polso Hermione e la portò in un posto appartato.

   Quando si fermò la vide, piena di lacrime, che andava avanti a singhiozzi.

   -Hermione, non starlo ad ascoltare. E’ solo un bullo… tu non sei mezzosangue…-

   -E invece sì- urlò Hermione

   -No, Hermione, no…- le accarezzò una guancia e le asciugò le lacrime con la maglietta

   -no, Hermione, tu sei più pura di un fiore, non puoi abbassarti al livello di Malfoy… gli dai soddisfazione se piangi… io… vorrei essere più grande. Ho paura di dire cose che potrebbero ferirti.-

   -No, Ron… non mi ferisci… sniff…mi piaci così.-

   -Hermione… bè, io…- si avvicinò, tanto che il suo naso toccava il suo… poi inclinò la testa, ma a quel punto Hermione si girò verso destra e disse

   -Non mi sento pronta, Ron. Perdonami, è presto- dopo qualche secondo, con sincerità disse

   -Ti va di parlare?

   -Certo, Hermione…certo…-

   Camminarono per un ora. Parlarono soprattutto di Harry, ma poi parlavano anche di loro, dei loro interessi… quando arrivarono all’argomento amore e lo finirono si trovarono sotto un albero secolare, all’ombra, sdraiati… Hermione aveva capito tutto… si girò verso Ron, lo fissò negli occhi e disse:

   -Grazie Ron… sei un grande amico… volevo sfogarmi. Sei l’unico che mi capisce, l’unico che mi apprezza, l’unico…- si fermò un istante, prese fiato e ricominciò

   -Ma perché ti preoccupi per me? Avresti potuto lasciarci la pelle con quei tre?-

   -Non lo so, Hermione…- la guardò, poi disse -cioè, lo so… tu mi piaci, Hermione-

   Allora Hermione riflettè, aspettò un po’ e poi disse sottovoce:

   -V…vuoi… riprovare?-

   -Cosa?- Ron non capiva. Hermione abbassò la testa e rialzandola si avvicinò di più… aveva gli occhi in direzione degli occhi di Ron, e si avvicinava sempre più… Ron capì. Le loro labbra erano vicinissime. Alla fine si unirono… si sentiva in un turbine d’amore, in un fuoco acceso impossibile da spegnere… sentiva vivamente il suo cuore pulsare come un matto, sentiva fortemente la lingua di Ron fremere contro la sua, sentiva Ron, lo sentiva nella sua testa, nel suo cuore… si credeva in un sogno, ma capì che era realtà, da come lo guardava. Si avvicinò di più, senza staccarsi dalle sue labbra e l’abbracciò più stretto che poteva… era unito a lui, finalmente, dopo anni e anni di attesa. Lo baciava appassionatamente, senza staccarsi… Ron ricambiava… pulsando sempre più la sua lingua contro la sua… stringendola forte… e alla fine si girò e si mise stesa totalmente su Ron… era eccitatissima… poi si staccò per un momento… Ron voleva dirgli qualcosa…

   -Hermione… era un po’ che…- ma venne bloccato subito.

   -Shhh- sibilò Hermione mettendogli l’indice sulle labbra -So tutto… avevo capito, da tempo- e dopo ciò, sorrise e, chiudendo gli occhi, lo baciò, lentamente… un lungo bacio, appassionato e pieno d’amore.

 

 

 

   La mattina seguente Hermione si svegliò in modo molto più roseo di come si svegliava di solito… sì vestì con calma e scese giù nella sala comune, ripensando alla stupenda giornata passata. Appena arrivò incontrò Ron e Harry. Quando arrivò vicino schioccò un bacio sulla guancia a Ron… Harry rimase un po’ perplesso…Allora Hermione si dedicò a lui. Parlarono delle cure che Madama Chips aveva dato, della noiosissima giornata in Infermeria ma soprattutto, alla fine, parlarono della giornata precedente:

   -Davvero?- chiese allibito Harry

   -Sì.- risposero all’unisono Ron ed Hermione -Stiamo insieme… e sono felice- esclamò Hermione.

   Parlarono ancora, per molto, molto tempo…

 

Intanto l’anno passava inesorabile e i tre si ritrovarono a dover partecipare alla festa da ballo di fine anno. Harry aveva trovato la sua compagna, Cho Chang, che finalmente si era arresa al suo fascino. In quanto Ron ed Hermione, bè quella sera erano entusiasti del ballo, ma Hermione era davvero strana.

   La musica iniziò. Con Silente come Dj la festa era assicurata.

   -Hermione, sei una forza stasera- esclamò Ron. Infatti Hermione era bellissima… i capelli erano tirati a lucido ed erano liscissimi, la faccia era più bella che mai, si era messo un lucidalabbra che rifletteva tutta la luce, un vestito aderente azzurro e dei jeans aderenti.

   -Però ti vedo un po’ strana… c’è qualcosa che non va?- dopo ciò Hermione si tirò Ron fuori dalla Sala Grande e gli disse, tutta arrossata -Ron, non vorrei costringerti, non vorrei rovinare il nostro rapporto, ma vorrei tanto fare di nuovo ciò che abbiamo fatto l’altro giorno sotto l’albero, ma molto più appassionatamente…-

   -Bè… Hermione… posso dirti solo di sì. Per una ragazza bella come te… si fa di tutto-

   Hermione sorrise e poi tutti e due salirono su per la sala comune, e poi per il dormitorio delle ragazze. Appena chiuso a chiave Hermione disse

   -Adesso… sono tua-

   -Hermione, ti amo… più di ogni altra cosa al mondo. Grazie di esistere.-

   A quelle parole Hermione si scaraventò su Ron baciandolo come mai lo aveva baciato… erano avvolti in un favoloso mondo. Il mondo dell’amore. Tutti e due erano eccitatissimi. Ron la accarezzava ovunque, tanto da arrivare fino alla pancia, ai fianchi… Hermione aveva le braccia attorno al collo di Ron, era stimolata tanto che si decise… lentamente sfilò le mani dal collo di Ron e si slacciò il vestito e rimase solo col reggiseno. Allora Ron la portò lentamente sul letto, senza staccarsi da lei; continuarono a baciarsi, per ore e ore… prima c’era Hermione che si avventava su Ron, poi invece era Ron che si avventava su di lei… insomma, era davvero una favola… la più bella della loro vita. Infine si ritrovarono tutti e due nel letto di Hermione, solo con l’intimo, abbracciati e ancora baciandosi, si calmarono… prima di addormentarsi, nello stesso momento, pensarono “questo è il giorno più bello della mia vita”

 

 

   Qualche giorno dopo bisognava tornare a casa. Caricati i bagagli e saliti nello scomparto ricominciarono a parlare e si scoprì che Harry aveva avuto la stessa esperienza con Cho Chang. Ma Hermione era soddisfatta, felice, ma soprattutto… piena d’amore.

 

Nei mesi seguenti si crearono le uscite in coppia: Ron ed Hermione e Harry e Cho Chang… e devo dire, che rimasero e rimarranno così per molto, molto tempo...

 

fine…

 

E’la prima fanfiction che scrivo… mi dispiace se non è ricca di contenuti o l’avete trovata noiosa. Per favore scrivetemi, così potrò migliorarmi… quindi… RECENSITE!!!

luigimascolo@libero.it

 

 

 

 

 

 

  
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