[NdA:solo due parole, spero che vi piaccia ovvio, e spero di ricevere qualche commento, la storia come si può notare a molte scene ispirate al mondo cinematografico del film"Il favoloso mondo di Amélie"scritto e diretto da jean-Pierre Jeunet. Film che mi fa sempre sorridere e sognare, a chi non lo ha ancora visto consiglio la visione...ed ora vi lascio alla storia.....commentateXD!!!
P.S.: mi scuso ancora spero sia la stesura finale, dato i consigli di una lettrice sto rivedendo la punteggiatura e alcune parti]
INTRO
E’ il ventidue Settembre dell’anno corrente, sono le undici e trentadue minuti e otto secondi, di una mattinata soleggiata ed il professor Poulain il cui volto è ormai segnato dall’età siede con aria pacata sulla panchina di un viale di Hyde Park come di consueto al primo sorso del suo caffèlatte d’asporto i baffi presentano un delizioso contorno di schiuma nella parte inferiore...
Nel medesimo istante un insignificante sacchetto di plastica sta danzando indisturbato in aria nella zona di Whitechapel...
Pochi secondi più tardi il cane di piccola taglia della edicolante di Earls Court sta lasciando un ricordino inappropriato sulla stampa giornaliera all’insaputa dell’anziana padrona, in quel momento un impiegata giovanile ed esuberante sta consegnando, con volto di cortesia, delle comunissimi chiavi nelle mani di una ventenne, dall’aria stravolta, di nome Camilla Marzi.
Una comunissima ed anonima ragazza di origini italiane, presumibilmente di provenienza da un piccolo medio centro, comunque non rilevante hai fini di questa storia.
Nel medesimo istante un insignificante sacchetto di plastica sta danzando indisturbato in aria nella zona di Whitechapel...
Pochi secondi più tardi il cane di piccola taglia della edicolante di Earls Court sta lasciando un ricordino inappropriato sulla stampa giornaliera all’insaputa dell’anziana padrona, in quel momento un impiegata giovanile ed esuberante sta consegnando, con volto di cortesia, delle comunissimi chiavi nelle mani di una ventenne, dall’aria stravolta, di nome Camilla Marzi.
Una comunissima ed anonima ragazza di origini italiane, presumibilmente di provenienza da un piccolo medio centro, comunque non rilevante hai fini di questa storia.
-Sono certa vi troverete benissimo, avete il mio numero, ricordate ogni primo del mese ritiriamo ,l’affitto!!Arrivederci- con questo frettoloso discorso buttato un po’ la come capita l’avvenente impiegata dell’agenzia sta scappando giù per la tromba delle scale, ed così con un aria confusa Camilla richiude con gesto non curante la porta di camera alle sue spalle, il borsone viene gettato, e la ragazza sconfitta dalla gravita si riversa col volto contro un angolo letto, esausta.
Per il momento pare sia il caso di lasciare qui la nostra protagonista, domani è un altro giorno si consolava Rossella e domani per noi è un'altra storia….