Era l'ora del tramonto a Karakura, su un tetto due figure osservavano in silenzio il cielo ricco di calde sfumature.

Ichigo stava riacquistando i poteri da shinigami e a Rukia era stato affidato un incarico che l'avrebbe costretta a passare un po' di tempo in città.

Era passato più di un anno da quando, dopo la grande battaglia contro Aizen, si erano detti addio, ed eccoli di nuovo insieme, fianco a fianco alle prese con i loro doveri di Dei della morte.

C'era silenzio intorno a loro e nessuno dei due aveva intenzione di spezzare quel clima di quiete che si era creato non appena erano rimasti soli, Ichigo guardò la ragazza con la coda dell'occhio, per non farsi notare, a parte i capelli corvini che ora erano un po' più lunghi e l'espressione che forse, se possibile, era più severa non era cambiata... restava sempre la stessa Rukia, colei che l'aveva salvato e guidato... e per la quale lui si era battuto più e più volte, per la quale era diventato forte.

Per un attimo una valanga di ricordi e emozioni travolse il cuore del giovane, ricordi che parlavano di lui, di lei... di loro.

“Bentornata” disse incerto ritornando a guardare, o a fare finta di guardare, il cielo che si avvicinava alla sera.

Sorpresa da quelle parole la shinigami lo guardò e rimase spiazzata vedendo l'espressione seria e quasi dolce nello sguardo del ragazzo che continuava imperterrito a scrutare il cielo.

“Ti sono mancata così tanto stolto?” disse con un ghigno furbesco per mascherare l'imbarazzo che l'aveva colta.

“Ah! Che cavolo dici! Mi sembra normale dire bentornata ad una persona che non vedo da più di un anno.” replicò scocciato lui, assumendo la sua classica espressione truce che sfoggiava spesso quando non voleva dare ad intendere certe cose, specie se queste cose riguardavano lei, e dandole la schiena.

Rukia sorrise vedendo la buffa reazione dell'amico, era sempre il solito Ichigo, mentre pensava a questo arrivò un ordine dalla Soul Society, era tempo di ritornare al lavoro.

“Devo andare, ci vediamo Kurosaki Ichigo.” ma non fece in tempo ad allontanarsi che si sentì afferrare per il polso, si bloccò senza girarsi, Ichigo la stava trattenendo con fermezza, poi piano piano la stretta calda diminuì e così pure la distanza tra loro.

Il ragazzo l'abbracciò da dietro, in modo delicato e goffo e in quell'istante la tensione, che si era impadronita di lei quando lui l'aveva fermata, svanì... Rukia chiuse gli occhi e si abbandonò tra quelle braccia forti che tante volte l'avevano protetta.

Sentiva il respiro caldo e il cuore di lui battere alla velocità del suo.

“Non sparire più dal mio mondo”

“E tu non sparire dal mio... stolto”

Questa volta fu lui a sorridere mentre scioglieva quell'abbraccio, che tanto avevano desiderato entrambi, lasciandola andare.

Non si guardarono e non si dissero nient'altro, tutti e due ormai sapevano che niente e nessuno li avrebbe mai più divisi.

Questa è la prima storia breve che scrivo in assoluto, ma visto che amo pazzamente questi due personaggi ho provato ed ecco qui sopra il risultato ^___^

Spero di leggere i vostri commenti/critiche, Arigatou!