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Autore: LibbyRed19    06/11/2010    2 recensioni
Qual è la cosa peggiore che può capitare a un ragazzo troppo ingenuo dopo essere stato sconfitto a mahjong?
Hikaru Hinata, sedicenne dai tratti non proprio virilissimi (il classico uke, tanto per intenderci) lo scoprirà a proprie spese...
Sopravviverà?
Attenzione! Presenza di shonen ai (bxb) e crossdressing. Siete avvisati, quindi, se non vi piace non leggete!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!

Questa è la mia prima fanfiction e sono un po' nervosa...

Come ho già detto, saranno presenti sia shounen ai che crossdressing, quindi, se non vi piace, non leggete!

Io vi ho avvisato, eh?

Siete ancora qui?

E allora cominciamo!

 

 

 

 

Contò fino a tre e trattenne il fiato... giusto il tempo per poggiare sul tavolo che aveva di fronte a sè un vassoio pieno di bicchieri contenenti chissà quale intruglio alcolico per poi allontanarsi, tornando nuovamente a respirare... ancora per poco.

Il fumo di pessime sigarette gli giunse subito alle narici...

Probabilmente, se fosse stato in lui non avrebbe esitato ad allontanarsi con il viso contratto in una smorfia disgustata, magari lanciando qualche parola poco carina a quell'irrispettoso fumatore...

E invece no.

Quella sera non era lui.

Non era più lui in tutti i sensi.

Lui era Hikaru Hinata, un ragazzo di sedici anni, un pò confusionario, ma tutto sommato normale e soprattutto maschio...

Si fissò per un attimo nello specchio appeso alla parete di quel pub degli orrori.

Cosa aveva di maschile??!!

Già i suoi lineamenti erano abbastanza femminei di per sè, ma quella sera era tutta un altra cosa.

Che fosse l'indecente costume da cameriera sexy che aveva addosso a dargli quell'impressione?

Beh, il sospetto era più che legittimo.

Scosse la testa per allontanare la sua mente da quel triste pensiero, per poi portare una delle mani ora libere all'orlo della vertiginosissima minigonna a pieghe, in un vano tentativo di allungarla appena un po' per coprire le gambe su cui facevano bella mostra di sè degli indicibili autoreggenti.

 

-Più svelta, Hikaru-chan, i clienti non aspettano,- dichiarò il giovanissimo padrone del locale, sottolineando la frase con una certa soddisfazione, -e lascia stare la gonna, tanto le gambe ti si vedrebbero comunque...-

 

Hikaru ingoiò senza dire una parola quel commento sarcastico, prese un nuovo vassoio e si diresse nuovamente a uno dei tavoli, rischiando di incespicare a causa dei tacchi troppo alti.

A quell'ennesima mancata caduta, gli vennero le lacrime agli occhi.

Come diavolo aveva fatto a cacciarsi in quella situazione assurda?!

Si dette mentalmente dell'idiota, pensando che tutto era nato da una stupidissima partita a mahjong con alcuni compagni di classe... non aveva mai giocato prima, però la partita l'aveva preso, con l'unico risultato di farlo ritrovare in poco tempo con una montagna di debiti, dovuta a una serie di clamorose sconfitte...

Fu così che Haguchi, l'unico ragazzo cha aveva beneficiato dalla partita, gli aveva proposto di saldare il debito lavorando per quella sera nel pub di suo padre, approfittando dell'assenza di quest'ultimo.

Hikaru strinse il vassoio che aveva fra le mani fino a farsi diventare le nocche bianche, incapace di comprendere come avesse potuto ritrovarsi conciato con quel vestito così indecente.

Come aveva fatto a farsi incastrare così??

Sospirò, in un vano tentativo di calmarsi.

Ormai non c'era più nulla che poteva fare, se non impegnarsi per far finire il più presto possibile quella maledetta serata.

 

-Scusate l'attesa, ecco la vostra ord... -

 

La mano di un giovane cliente, probabilmente già sbronzo, gli si poggiò flaccidamente su una gamba, strappandogli un grido di sorpresa.

Rapido, si scostò dalla mano come se scottasse, incredulo di quello che era appena successo, scatenando l'ilarità di quelli che avevano assistito alla scena.

 

-Ehi, scusa tanto... non ti faccio niente...- biascicò il proprietario della mano, prima di scoppiare a ridere con gli altri.

 

Calma. Doveva mantenere assolutamente la calma.

Di certo non poteva mandare quell'idiota dove meritava così come non poteva scoppiare in lacrime, scappando via, lontano, dove nessuno avrebbe mai più potuto riconoscerlo...

Con una fermezza che non pensava di avere, si voltò senza dire una parola, per ritornare al suo incarico, tuttavia qualcosa gli impedì di proseguire il cammino.

Si girò di scatto, incapace di liberare il polso dalla stretta che lo costringeva.

L'avventore con cui aveva appena avuto la sfortuna di avere a che fare gli aveva intrappolato il braccio in una viscida morsa e stava tentando di attirarlo verso di sè.

Ora poteva iniziare a tremare davvero...

 

 

 

 

 

 

Cosa succederà a Hikaru?

Chi arriverà nel secondo capitolo?

Dov'è lo shounen-ai?

Ma, soprattutto, perchè l'autrice non si ritira?

Tutto questo e altro ancora nel prossimo capitolo!

Ringrazio tutti quelli che sono arrivati a leggere fino a qui, siete stati davvero coraggiosi!, e grazie a tutti quelli che commenteranno!

A presto!


 

 

Per Kiriku: grazie mille per il commento e l'incoraggiamento, sei davvero troppo buona ^///^! Sono contenta di averti incuriosito e spero che il seguito non ti deluderà...

In quanto allo shonen ai, arriverà prestissimo (sempre se riuscirò ad aggiornare in tempi decenti...)

Grazie ancora e al prossimo capitolo! 

  
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