Pallido il corpo
freddo, immobile giace
su telo rosso cupo
cascata vermiglia di sangue.
Non vi è vita nella livida pelle
non un muscolo guizza
né uno spasmo.
Silenzio.
Odo un suono, un’eco lontana…
O sono lamenti, grida?
Le anime tormentate delle persone che furono
battono i denti e i pugni sul petto.
Ecco! È lei, la Signora delle Tenebre,
la cara amica dell’uomo,
dona pace ed eterno dormire.
È lei, la Morte Nera.