Una
serie di storie dedicate a questa fantastica coppia, Haruka & Michiru!
Alcune volte sarà
una delle due ragazze a parlare in prima persona, altre invece sarà
semplicemente in terza persona, dove verranno narrate una serie di vicende o
semplici momenti fra le due giovani.
Ringrazio in
anticipo:
-
Mai Valentine (che
adora follemente questa coppia e che mi ha portato a scrivere storie su di loro
^^)
-
Learco87 (per il
commento più che positivo e gentile rivolto alla one shot scritta l’altro
giorno, grazie tante!!!)
-
Veronica85 (non solo
hai inteso perfettamente quello che volevo esprimere, il che mi rende fiera
perché vuol dire che sono riuscita ad interpretarlo come volevo, ma anche
perché hai apprezzato molto con un commento più che ottimo!)
Bene adesso vi auguro
buona lettura e grazie in anticipo =) !!!
LA CAMPANA DI VETRO
Quel giorno la mia vita cambiò…
Quel giorno iniziai a comprendere molte
cose
che mi erano ancora oscure…
Quel giorno aprii gli occhi,
che fino ad all’ora,
erano avvolti da un sottile manto nero.
Quel giorno capii chi ero veramente…
Quel giorno riuscii a credere in me stessa…
Ma soprattutto,
quel giorno mi innamorai per la prima
volta…
Avevo deciso di
sentire il vento che spingeva con prepotenza, mentre correvo sulla mia fedele
moto.
Il casco mi
proteggeva da quel contatto violento, come se volesse tirarmi dei colpi sul
viso per farmi capire che non stavo sognando, ma soprattutto che non dovevo
continuare a scappare.
Quello che avevo
visto mi aveva lasciato senza parole…
Ancora non
riuscivo a darmi una spiegazione razionale a tutto ciò, ma sapevo semplicemente
che qualcosa di mistico mi aveva coinvolto.
Il vento era
dentro di me…
Perché dico il
vento?
Urano mi aveva
avvolto, mi sentivo ormai proprio come il vento, anzi sarei capace di dire che
io stessa ero il vento che batteva con prepotenza.
Era tutto così
strano…
Era tutto così
ignoto…
Eppure adesso
stavo iniziando a darmi delle risposte…
Quei sogni che
ogni notte mi avvolgevano, cercando di avvisarmi, ma soprattutto provando a
darmi delle risposte.
Non avevo voluto
darci troppo peso, non per paura, ero sempre stata una ragazza pronta a tutto,
una persona che si era sempre fregata del giudizio altrui, ma semplicemente non
volevo adempiere al mio destino.
Sapevo
perfettamente che quel sogno, una volta diventato realtà, mi avrebbe cambiato
radicalmente la vita.
Ed io forse non
volevo cambiare quella strana vita?
Forse non era
proprio strana, ma sicuramente per me non era appagante…
Mi sentivo come
prigioniera, e questo era molto strano, visto che il vento non aveva ostacoli,
anzi continuava a battere con forza verso maggiore libertà, fino ad unirsi con
qualcuno o qualcosa, come il mare ad esempio.
Volevo scappare
dalla mia odierna e noiosa vita…
Anche se sembrava
tutto perfetto e continuavo a rimanere stabile su quel che svolgevo ed
accontentando la mia famiglia, dentro non ero felice, ormai la mia anima non
sorrideva più da diverso tempo.
Eppure qualcosa
adesso era cambiato…
Qualcuno mi aveva
dato la possibilità di cambiare una volta per tutte e scappare da quella
campana di cristallo che mi rinchiudeva con prepotenza.
Per quanto
continuassi a colpirla con violenza ed a gridare che volevo essere libera, non
riuscivo ad ottenere niente, nessuna risposta.
Forse perché io
stessa ero sorda della mia anima…
Anima libera come
il vento…
Corpo freddo come
il ghiaccio…
Anima forte come
una bomba…
Corpo immobile
come una pietra…
Non riuscivo ad
unire entrambe le cose, e neppure io riuscivo a capirlo a dire la verità.
Volevo che tutto
cambiasse, volevo stare meglio e sentirmi felice, ma non riuscivo.
Era davvero tutto
così complicato…
Finchè quel giorno
la mia vita cambiò…
Il sogno mi aveva
avvisato, ma nonostante tutto, come ogni volta, avevo ignorato andando avanti,
anche se il pensiero mi attanagliava.
Quando il pericolo
mi accolse a braccia aperte…
Pensavo che fosse
arrivata la mia ora, ero impotente di reagire, non perché mi mancasse la forza,
quella ne avevo sempre avuta sin da piccola, ma semplicemente perché non volevo
reagire, avevo appreso di aver sbagliato tutto.
Finalmente avevo
capito che dovevo dare retta a quei sogni che mi avvertivano, a quella voce
melodiosa che mi richiamava, avvisandomi che presto avrei dovuto adempiere al
mio dovere.
Ma quale era il
mio compito?
Che dovere avevo?
Ma soprattutto,
nei confronti di chi?
Io proprio non
riuscivo a rispondermi, ma dentro sapevo che era realmente così, anche se
continuavo ad ignorare, come era mio solito fare.
Quella strana
creatura mi stava per colpire, ormai potevo dichiararmi persa, eppure qualcosa
cambiò in così pochi secondi, anche se quegli attimi per me furono incessanti,
non solo per la preoccupazione che mi aveva avvolto, quanto per la figura che
mi si presentò davanti.
<< Nettuto è il mio pianeta,
sono una combattente che veste alla marinara!
Adesso sei finito mostro!
Non ti lascerò scappare,
ho un dovere da svolgere e lo porterò fino in fondo!
Preparati ad essere sconfitto! >>
Quella figura così esile e
perfetta…
Quella ragazza che stava
combattendo sotto il nome di Nettuto…
Quei lunghi capelli color
verde acqua intenso, proprio come i suoi occhi blu, così veri e profondi, ma
soprattutto forti e battaglieri.
Non smisi di fissarla
neanche per un secondo, ero ormai colpita da lei.
Era bellissima…
Il mio cuore iniziò a
battere forte, stavo provando una strana sensazione che neppure io sapevo
spiegarmi.
Anche adesso, che era
finito tutto, e correvo con la mia moto, al solo pensiero continuavo a sentirmi
strana, quasi stupida.
Non avevo mai provato niente
di simile!
Continuava a battermi il cuore, tanto che non feci a meno di sorridere.
La guerriera, il cui nome
era Sailor Neptune si preparò allo scontro!
Con grande forza e
determinazione, riuscì a mettere in difficoltà il nemico, ma non era abbastanza,
anche perché sembrava che quella strana creatura ce l’avesse con me.
Ad un certo punto sentii
una grande forza dentro pervadermi, quando vidi che la guerriera sailor venne
colpita con ferocia, tanto che cadde al suolo ferita.
Non potevo accettare ciò!
Mi sentii avvolgere dal
vento, ma soprattutto una grande energia mi diede la forza giusta, tanto da
riuscire a gridare dentro di me.
Quel grido riuscì a
spaccare la campana di vetro…
Ad un certo punto sentii
una forte energia, tanto che percepii qualcosa di diverso, sembrava che
qualcosa si stesse risvegliando nella mia anima, fu a quel punto che la mia
fronte iniziò a bruciare.
Comparve un simbolo, lo
capii dalle parole di quella ragazza, ma soprattutto quando di fronte ai miei
occhi si materializzò un piccolo oggetto con rappresentato il simbolo di Urano.
Non riuscivo a capire…
Non lo toccai, lo fissai
solamente ancora incredula!
I miei occhi erano
spalancati…
Stavo tramando…
Ancora adesso tremo e
stringo a forza il manubrio della mia moto.
<< Sei la guerriera di Urano! Colei che governa il vento…
Prendilo e trasformati…
So che è troppo dirti che devi fidarti di me,
ma credimi,
non ti sto prendendo in giro!
Lo sto dicendo seriamente…
Trasformati e combatti insieme a me guerriera di Urano!
Abbiamo una missione da svolgere,
non possiamo tirarci indietro…
Accompagnami in questa impresa!
Non ti assicuro che sarà facile,
e neanche ti posso dire che andrà tutto bene,
ma unite possiamo farcela…
Fidati e seguimi…
ti prego… >>
Quello sguardo così
sincero…
Quegli occhi così
profondi…
Quel semi sorriso così
vero…
Non riuscii a spiegarmelo
neanche io, ma impugnai quell’oggetto ed improvvisamente mi trasformai,
diventando la guerriera di Urano.
Fu una strana sensazione…
Ancora non ci potevo
credere!
Non solo perché ero
diventa una guerriera di un pianeta, ma soprattutto perché avevo ascoltato le
parole di quella ragazza non conoscendola, io che non mi fidavo di nessuno,
neanche di me stessa.
Insieme riuscimmo a
sconfiggere il nemico, finchè una volta terminato lo scontro, la ragazza si
avvicinò a me, ringraziandomi, e mi porse la mano.
-Piacere, il mio nome è
Michiru Kaiho… come hai già capito sono la guerriera di Nettuno! E tu come ti
chiami? – Mi sorrise dolcemente.
-H-Haruka… il mio nome è
Haruka Tenou…
Ero ancora confusa
per quello che era appena successo, continuavo a fissarmi le mani e tremavo.
Michiru avvolse le
mie mani con le sue, con una stretta forte ma delicata al tempo stesso.
Alzò lo sguardo e
con un dolce sorriso iniziò a parlare…
-Non avere paura…
andrà tutto bene… noi combatteremo insieme! Abbiamo una missione da svolgere…
anzi grazie per esserti fidata di me…
Mi levai
velocemente dalla presa, ed ancora confusa e con lo sguardo perso corsi via.
Salii in sella mia
moto ed a tutta velocità scappai…
Perché era quello
che stavo facendo, ma soprattutto che facevo meglio…
Dopo una folle
corsa, decisi di fermarmi lungo la strada, si vedeva un ottimo panorama, potevo
fissare il mare.
Mi levai il casco
e mi feci accarezzare dal vento…
Chiusi gli occhi e
sospirai…
-Cosa sto facendo?
– Sussurrai.
Portai una mano
lungo il mio viso e con l’altra continuai a stringere il casco.
Non feci a meno di
mordermi il labbro inferiore…
Non potevo
continuare a scappare, ormai la mia vita era cambiata, adesso dovevo solo
combattere ed unirmi a Michiru.
-BASTA SCAPPARE!
NON LO FARO’ PIU’ !!! ADESSO COMBATTERO’ FINO ALLA FINE !! VOGLIO ESSERE
LIBERAAAAAAAAAAAA !!!
Un urlo forte ed
inteso…
Gridai con tutto
il fiato che avevo in corpo…
Sentii il mio
cuore battere molto forte, ma soprattutto sentii che la mia anima era libera,
la campana di vetro si era rotta, una volta per tutte.
Sorrisi…
Adesso stavo
meglio…
Decisi di salire
in sella alla mia moto e correre da quella ragazza che avrebbe combattuto al
mio fianco.
Non l’avrei
lasciata per niente al mondo!
Non solo perché
ormai eravamo compagne in questa ardua sfida, ma anche perché il mio cuore al
suo nome aveva cambiato il modo di battere, e sapevo bene che cosa volesse
significare.
-Michiru sto
tornando da te… aspettami…