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Autore: Alexiel Maho    06/11/2010    6 recensioni
Una serie di piccole storie dedicate a Michiru ed Haruka...
Talvolta scritte in prima persona (i pensieri di una), altre invece in terza persona, dove entrambe vivono quel momento, ma in ogni caso sono sempre insieme...
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più serie, Contesto generale/vago
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Una serie di storie dedicate a questa fantastica coppia, Haruka & Michiru

Una serie di storie dedicate a questa fantastica coppia, Haruka & Michiru!

Alcune volte sarà una delle due ragazze a parlare in prima persona, altre invece sarà semplicemente in terza persona, dove verranno narrate una serie di vicende o semplici momenti fra le due giovani.

 

Ringrazio in anticipo:

-         Mai Valentine (che adora follemente questa coppia e che mi ha portato a scrivere storie su di loro ^^)

-         Learco87 (per il commento più che positivo e gentile rivolto alla one shot scritta l’altro giorno, grazie tante!!!)

-         Veronica85 (non solo hai inteso perfettamente quello che volevo esprimere, il che mi rende fiera perché vuol dire che sono riuscita ad interpretarlo come volevo, ma anche perché hai apprezzato molto con un commento più che ottimo!)

 

 

Bene adesso vi auguro buona lettura e grazie in anticipo =) !!!

 

 

 

 

 

LA CAMPANA DI VETRO

 

 

 

 

 

 

 

Quel giorno la mia vita cambiò…

Quel giorno iniziai a comprendere molte cose

che mi erano ancora oscure…

Quel giorno aprii gli occhi,

che fino ad all’ora,

erano avvolti da un sottile manto nero.

Quel giorno capii chi ero veramente…

Quel giorno riuscii a credere in me stessa…

Ma soprattutto,

quel giorno mi innamorai per la prima volta…

 

 

 

 

 

 

 

 

Avevo deciso di sentire il vento che spingeva con prepotenza, mentre correvo sulla mia fedele moto.

Il casco mi proteggeva da quel contatto violento, come se volesse tirarmi dei colpi sul viso per farmi capire che non stavo sognando, ma soprattutto che non dovevo continuare a scappare.

Quello che avevo visto mi aveva lasciato senza parole…

Ancora non riuscivo a darmi una spiegazione razionale a tutto ciò, ma sapevo semplicemente che qualcosa di mistico mi aveva coinvolto.

Il vento era dentro di me…

Perché dico il vento?

Urano mi aveva avvolto, mi sentivo ormai proprio come il vento, anzi sarei capace di dire che io stessa ero il vento che batteva con prepotenza.

Era tutto così strano…

Era tutto così ignoto…

Eppure adesso stavo iniziando a darmi delle risposte…

Quei sogni che ogni notte mi avvolgevano, cercando di avvisarmi, ma soprattutto provando a darmi delle risposte.

Non avevo voluto darci troppo peso, non per paura, ero sempre stata una ragazza pronta a tutto, una persona che si era sempre fregata del giudizio altrui, ma semplicemente non volevo adempiere al mio destino.

Sapevo perfettamente che quel sogno, una volta diventato realtà, mi avrebbe cambiato radicalmente la vita.

Ed io forse non volevo cambiare quella strana vita?

Forse non era proprio strana, ma sicuramente per me non era appagante…

Mi sentivo come prigioniera, e questo era molto strano, visto che il vento non aveva ostacoli, anzi continuava a battere con forza verso maggiore libertà, fino ad unirsi con qualcuno o qualcosa, come il mare ad esempio.

Volevo scappare dalla mia odierna e noiosa vita…

Anche se sembrava tutto perfetto e continuavo a rimanere stabile su quel che svolgevo ed accontentando la mia famiglia, dentro non ero felice, ormai la mia anima non sorrideva più da diverso tempo.

Eppure qualcosa adesso era cambiato…

Qualcuno mi aveva dato la possibilità di cambiare una volta per tutte e scappare da quella campana di cristallo che mi rinchiudeva con prepotenza.

Per quanto continuassi a colpirla con violenza ed a gridare che volevo essere libera, non riuscivo ad ottenere niente, nessuna risposta.

Forse perché io stessa ero sorda della mia anima…

Anima libera come il vento…

Corpo freddo come il ghiaccio…

Anima forte come una bomba…

Corpo immobile come una pietra…

Non riuscivo ad unire entrambe le cose, e neppure io riuscivo a capirlo a dire la verità.

Volevo che tutto cambiasse, volevo stare meglio e sentirmi felice, ma non riuscivo.

Era davvero tutto così complicato…

Finchè quel giorno la mia vita cambiò…

Il sogno mi aveva avvisato, ma nonostante tutto, come ogni volta, avevo ignorato andando avanti, anche se il pensiero mi attanagliava.

Quando il pericolo mi accolse a braccia aperte…

Pensavo che fosse arrivata la mia ora, ero impotente di reagire, non perché mi mancasse la forza, quella ne avevo sempre avuta sin da piccola, ma semplicemente perché non volevo reagire, avevo appreso di aver sbagliato tutto.

Finalmente avevo capito che dovevo dare retta a quei sogni che mi avvertivano, a quella voce melodiosa che mi richiamava, avvisandomi che presto avrei dovuto adempiere al mio dovere.

Ma quale era il mio compito?

Che dovere avevo?

Ma soprattutto, nei confronti di chi?

Io proprio non riuscivo a rispondermi, ma dentro sapevo che era realmente così, anche se continuavo ad ignorare, come era mio solito fare.

Quella strana creatura mi stava per colpire, ormai potevo dichiararmi persa, eppure qualcosa cambiò in così pochi secondi, anche se quegli attimi per me furono incessanti, non solo per la preoccupazione che mi aveva avvolto, quanto per la figura che mi si presentò davanti.

 

 

<< Nettuto è il mio pianeta,

sono una combattente che veste alla marinara!

Adesso sei finito mostro!

Non ti lascerò scappare,

ho un dovere da svolgere e lo porterò fino in fondo!

Preparati ad essere sconfitto! >>

 

 

 

Quella figura così esile e perfetta…

Quella ragazza che stava combattendo sotto il nome di Nettuto…

Quei lunghi capelli color verde acqua intenso, proprio come i suoi occhi blu, così veri e profondi, ma soprattutto forti e battaglieri.

Non smisi di fissarla neanche per un secondo, ero ormai colpita da lei.

Era bellissima…

Il mio cuore iniziò a battere forte, stavo provando una strana sensazione che neppure io sapevo spiegarmi.

Anche adesso, che era finito tutto, e correvo con la mia moto, al solo pensiero continuavo a sentirmi strana, quasi stupida.

Non avevo mai provato niente di simile!
Continuava a battermi il cuore, tanto che non feci a meno di sorridere.

La guerriera, il cui nome era Sailor Neptune si preparò allo scontro!

Con grande forza e determinazione, riuscì a mettere in difficoltà il nemico, ma non era abbastanza, anche perché sembrava che quella strana creatura ce l’avesse con me.

Ad un certo punto sentii una grande forza dentro pervadermi, quando vidi che la guerriera sailor venne colpita con ferocia, tanto che cadde al suolo ferita.

Non potevo accettare ciò!

Mi sentii avvolgere dal vento, ma soprattutto una grande energia mi diede la forza giusta, tanto da riuscire a gridare dentro di me.

Quel grido riuscì a spaccare la campana di vetro…

Ad un certo punto sentii una forte energia, tanto che percepii qualcosa di diverso, sembrava che qualcosa si stesse risvegliando nella mia anima, fu a quel punto che la mia fronte iniziò a bruciare.

Comparve un simbolo, lo capii dalle parole di quella ragazza, ma soprattutto quando di fronte ai miei occhi si materializzò un piccolo oggetto con rappresentato il simbolo di Urano.

Non riuscivo a capire…

Non lo toccai, lo fissai solamente ancora incredula!

I miei occhi erano spalancati…

Stavo tramando…

Ancora adesso tremo e stringo a forza il manubrio della mia moto.

 

 

<< Sei la guerriera di Urano! Colei che governa il vento…

Prendilo e trasformati…

So che è troppo dirti che devi fidarti di me,

ma credimi,

non ti sto prendendo in giro!

Lo sto dicendo seriamente…

Trasformati e combatti insieme a me guerriera di Urano!

Abbiamo una missione da svolgere,

non possiamo tirarci indietro…

Accompagnami in questa impresa!

Non ti assicuro che sarà facile,

e neanche ti posso dire che andrà tutto bene,

ma unite possiamo farcela…

Fidati e seguimi…

ti prego… >>

 

 

 

 

Quello sguardo così sincero…

Quegli occhi così profondi…

Quel semi sorriso così vero…

Non riuscii a spiegarmelo neanche io, ma impugnai quell’oggetto ed improvvisamente mi trasformai, diventando la guerriera di Urano.

Fu una strana sensazione…

Ancora non ci potevo credere!

Non solo perché ero diventa una guerriera di un pianeta, ma soprattutto perché avevo ascoltato le parole di quella ragazza non conoscendola, io che non mi fidavo di nessuno, neanche di me stessa.

Insieme riuscimmo a sconfiggere il nemico, finchè una volta terminato lo scontro, la ragazza si avvicinò a me, ringraziandomi, e mi porse la mano.

-Piacere, il mio nome è Michiru Kaiho… come hai già capito sono la guerriera di Nettuno! E tu come ti chiami? – Mi sorrise dolcemente.

-H-Haruka… il mio nome è Haruka Tenou…

Ero ancora confusa per quello che era appena successo, continuavo a fissarmi le mani e tremavo.

Michiru avvolse le mie mani con le sue, con una stretta forte ma delicata al tempo stesso.

Alzò lo sguardo e con un dolce sorriso iniziò a parlare…

-Non avere paura… andrà tutto bene… noi combatteremo insieme! Abbiamo una missione da svolgere… anzi grazie per esserti fidata di me…

Mi levai velocemente dalla presa, ed ancora confusa e con lo sguardo perso corsi via.

Salii in sella mia moto ed a tutta velocità scappai…

Perché era quello che stavo facendo, ma soprattutto che facevo meglio…

Dopo una folle corsa, decisi di fermarmi lungo la strada, si vedeva un ottimo panorama, potevo fissare il mare.

Mi levai il casco e mi feci accarezzare dal vento…

Chiusi gli occhi e sospirai…

-Cosa sto facendo? – Sussurrai.

Portai una mano lungo il mio viso e con l’altra continuai a stringere il casco.

Non feci a meno di mordermi il labbro inferiore…

Non potevo continuare a scappare, ormai la mia vita era cambiata, adesso dovevo solo combattere ed unirmi a Michiru.

-BASTA SCAPPARE! NON LO FARO’ PIU’ !!! ADESSO COMBATTERO’ FINO ALLA FINE !! VOGLIO ESSERE LIBERAAAAAAAAAAAA !!!

Un urlo forte ed inteso…

Gridai con tutto il fiato che avevo in corpo…

Sentii il mio cuore battere molto forte, ma soprattutto sentii che la mia anima era libera, la campana di vetro si era rotta, una volta per tutte.

Sorrisi…

Adesso stavo meglio…

Decisi di salire in sella alla mia moto e correre da quella ragazza che avrebbe combattuto al mio fianco.

Non l’avrei lasciata per niente al mondo!

Non solo perché ormai eravamo compagne in questa ardua sfida, ma anche perché il mio cuore al suo nome aveva cambiato il modo di battere, e sapevo bene che cosa volesse significare.

-Michiru sto tornando da te… aspettami…

 

 

 

  
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