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Autore: Iurin    08/11/2010    0 recensioni
Oramai è risaputo che presto uscirà nelle nostre sale Potc4, e, nell'attesa, ho scritto questa fanfiction, inventandomi di sana pianta il continuo di Pirati dei Caraibi 3. =)
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, ragazze, ci stiamo sempre avvicinando di più alla storia di questa fanfic ^^
Spero che il capitolo vi piaccia! Un baciooooooooooooo


Port Royal


Da quant'è che stavo in compagnia di Jack e della sua ciurma? Pochi giorni, anche se a me parevano mesi, se non anni...era successo tutto così in fretta...tutte quelle emozioni che si sono susseguite in un arco di tempo così breve rischiavano di farmi impazzire da un momento all'altro. Beh, ormai ero sicura che altre emozioni troppo intense non ci sarebbero state perchè avevo la netta sensazione che il nostro peregrinare in tutta fretta stesse per finire. Fu la mattina successiva che ci accorgemmo di essere arrivati a Port Royal; Jack allora fece togliere la bandiera e disse che sarebbe sceso a terra a portare il ciondolo ad Elizabeth…e a proposito vorrei dire che ero in qualche modo curiosa di conoscere questa ragazza…infatti proprio per questo mentre Jack si stava per imbarcare sulla scialuppa gli dissi di voler scendere con lui, e inaspettatamente si volle unire anche Barbossa!
“Scusa ma tu che c’entri?” gli disse allora Jack
“Che vuol dire?” rispose Barbossa “Adesso solo tu puoi andare da Elizabeth per consegnarle il regalo di Will?”
“Dico solo che poi potremmo dare nell’occhio…molto nell’occhio, dato che qua ci conoscono benissimo!”
“Oh, parla per te…a me neanche hanno visto mai in faccia!”
Eh…anche la vita da pirati ha i suoi problemi…comunque alla fine si decise che saremmo scesi a terra tutti e tre insieme; salimmo quindi sulla barcaccia e raggiungemmo il porto. Io naturalmente camminavo normalmente, e Barbossa pure, anche se ogni tanto si guardava in giro sospettoso; Jack invece era un caso totalmente un caso a parte: sobbalzava se qualcuno lo fissava per più di due secondi, e di conseguenza si infilava tra me e Barbossa cercando di nascondersi. Se! Facendo così attirava ancora di più l’attenzione! Comunque tra una stranezza e un’altra raggiungemmo finalmente casa di Elizabeth: era enorme! Una casa così tutta per lei! Esagerata…
Barbossa bussò alla porta, e quando questa venne aperta ci apparve la figura di una ragazza…che fosse lei Elizabeth? Barbossa prese subito la parola:
“Salve. Cerchiamo miss Swann.”
No…evidentemente Elizabeth non era lei…
“Chi devo annunciare a miss Swann?” chiese la ragazza
“Amici.” Risposi io.
Jack naturalmente non disse una parola, perché rimase tutto il tempo nascosto dietro a Barbossa…che soggetto!
“Accomodatevi” fece la ragazza, che poco dopo andò via, e solo quando si fu allontanata entrammo nell’ingresso, attendendo l’arrivo di Elizabeth. Mentre eravamo lì mi guardai intorno: che casa elegante! Oltre che enorme era pure bella! Mamma mia…ce l’avessi avuta io una casa così! E oltretutto era gremita di camerieri! Gente che andava e che veniva in continuazione!...infatti Jack ogni volta che passava qualcuno si copriva la faccia…eh…beata quell’Elizabeth…comunque, parlando appunto di Elizabeth, aspettammo solo pochi minuti, perché sentimmo subito i passi di una persona che si precipitava letteralmente giù dalle scale…e presto detto venne da noi una giovane donna sui vent’anni: aveva i capelli biondi legati in cima alla nuca e indossava un vestito elaborato e molto probabilmente anche piuttosto costoso, praticamente tutto l’opposto del mio! Ciò che indossavo oramai era consumato, sporco e scolorito! Figuriamoci! Iniziai a sentirmi rispetto ad Elizabeth nettamente inferiore….era una vergogna per me essermi presentata da lei in quel modo…continuando a raccontare, comunque, appena Elizabeth ci raggiunse esclamò:
“Jack! Barbossa! Che ci fate qui!”
E si buttò praticamente al collo di Jack…va bene, ok…non si dava arie da gran signora…però comportarsi da ragazzina…vabbè, ok, la faccio finita…è che ero un po’ gelosa di lei, anzi, molto: aveva una casa splendida, era bella, era sposata con un ragazzo fantastico che l’amava tantissimo…e io cos’avevo rispetto a lei? Poco e niente…alla fine, quando si fu staccata da Jack Elizabeth disse:
“Allora? Cosa ci fate qui?”
“Siamo venuti a consegnarti un regalino da parte di Will…” disse Barbossa
“Will? Avete visto Will? E avete un ragalo da parte sua?”
“proprio così!” fece Jack, e allora lui tirò fuori dalla tasca il ciondolo e lo mise in mano ad Elizabeth, che lo guardò a bocca aperta, senza dire nulla…si vedeva che amava il suo Will…dopo qualche secondo si strinse quel regalo all’altezza del cuore e disse:
“Sono…sono tanto contenta…vi ringrazio moltissimo di essere venuti…”
Detto questo guardò me, come se si fosse accorta solo allora della mia presenza e disse:
“Oh, mi dispiace di non essermi neanche presentata…ero presa dal momento…sono Elizabeth Swann…e voi presumo siate loro amica.” Fece indicando Jack e Barbossa…
Stavo appunto per rispondere quando qualcuno parlò al posto mio:
“Si chiama Julia, è nella mia ciurma.”
Era stato Jack a parlare, ed Elizabeth gli stava chiedendo:
“Quindi fa parte dell’equipaggio…ok, capito.”
“Sì sì, è dell’equipaggio…” fece Jack
Sì sì è dell’equipaggio?!? Che…che razza di bugia enorme! Perché mentire su chi fossi? Si…si vergognava di me? Era l’unica spiegazione, perché altrimenti perchènon dire che ero semplicemente sua figlia? Ah no! Una cosa del genere non mi stava bene neanche un po’! ma guarda te…potevo capire che magari non riusciva ancora ad accettare questo dannato fatto, come d'altronde non ci riuscivo neanche io…ma mentire così! Ci rimasi malissimo…guardai allora Jack con aria interrogativa, ma lui era troppo occupato a contemplarsi la punta degli stivali…
“Benvenuta a Port Royal, allora!” fece Elizabeth ridestandosi dalla mia contemplazione della stupidità di Jack…
“Oh, grazie!” dissi “è un cittadina molto carina, sapete?”
“Si lo penso anch’io” mi rispose lei “è più che altro accogliente, no?”
“O-oh, sì…”
Improvvisamente sentii il bisogno di andarmene, di stare da sola per sbollentare la rabbia che mi stava crescendo dentro sempre più…e allora aggiunsi:
“però sicuramente la casa più accogliente è questo! È davvero stupenda…”
“Vi ringrazio…”
“per non parlare del giardino! L’ho visto di sfuggita prima d’entrare…potrei andare a dargli un’occhiata?”
“Sìm certamente! Venite, ve lo mostro…”
Elizabeth stava già iniziando a indicarmi la strada, quando dissi:
“No no! Siete molto gentile, ma preferirei ammirarlo da sola…per coglierne meglio l’essenza, insomma…” che poetessa “e poi immagino che voi tre abbiate un mucchio di cose da dirvi, quindi…”
“Oh, ma se volete potete partecipare anche voi alla conversazione!”
“No…disturberei e basta…e poi…” aggiunsi guardando Jack “Sono solo un membro dell’ equipaggio, no?”
Sa Jack non ci fu la ben che minima reazione, solo un piccolo brevissimo sguardo negli occhi tra di noi, e così mi girai decisa e a testa alta me ne andai in giardino oltrepassando lentamente una porta-finestra aperta.

   
 
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