Episodio 2x08, quindi spoiler-spoiler-spoiler.
Mentre tutti si sbizzarriscono su
Damon e Elena (ammetto che anche io volevo scriverci qualcosa, ma sto
aspettando un’illuminazione D:), io provo il nuovissimo abbinamento
Jeremy/Bonnie (Jonnie?). La decisione parte dal fatto che sto ponderando anche
su Caroline e Tyler, non sono ancora certa di shipparli – risento ancora
della fine Caroline/Matt ): – anche se mi piacciono abbastanza, quindi mi
butto su qualcosa di semplice e su pensieri un po’ nuovi. I pensieri che
precedono un possibile coinvolgimento. Anche se pensare a Jeremy con qualcuno
che non sia Anna… beh, non è esattamente facile. Li amavo quei due
<3 E credo si capirà anche da questa piccola flash fiction.
Il banner l’ho fatto io –
come al solito – e i versi in verde (così come il titolo) sono
presi dalla stupenda “Feel” di Robbie Williams! Anche se è
tagliuzzata qua e là, perché mi sembravano i versi più
adatti a descrivere ciò che pensa Jeremy.
E prima che mi scordi ringrazio chi
ha recensito/preferizzato “Everytime you lie”. Per le recensioni: Mystique (io sto ancora
aspettando la tua shot su Caroline, sono ansiosa di leggerla *__* grazie per il
betaggio, tata <3), Invisible (ti odioooo,
non hai ancora visto VD e quindi non puoi leggere e recensire v.v DEVI guardare
v.v), giraffetta
(la Delena arriverà, davvero! Però almeno ho cambiato punto di
vista – per ora – e ho provato a parlare di qualcuno che non fosse
Caroline :D hahaha, grazie per la recensione. Spero
leggerai e recensirai anche questa!), dark_witch (Grazie mille, sono contenta ti sia piaciuta! x3)
Vi lascio alla lettura, sperando
come al solito in tante recensioni <3
Maria. ♥
A me, perché
oggi è il mio ventesimo
compleanno.
A Hope, che
shippa con me questa nuova coppia.
A Jeremy, e i suoi dubbi.
I just wanna feel ~
“Non è Anna. Non è Anna. Non è Anna. Anna
è morta. Fattene una ragione. Anna ha un paletto ficcato nel cuore. Anna
non tornerà più. Bonnie non
è Anna.”
Si ripeteva quelle parole da ore,
ormai. Sdraiato sul suo letto, scomodamente in attesa che Stefan o Damon
dessero qualche segno di aver trovato Elena. Fissava i capelli e la pelle scura
di Bonnie. Dormiva, forse fin troppo rilassata dopo quello che era accaduto.
Lui non ci sarebbe riuscito neanche volendo. Era come se non volesse chiudere
gli occhi, dopo tutto quello che stava succedendo nella sua vita.
Aveva desiderato per molto essere un
altro, guardarsi intorno e sapere di
far parte di qualcosa di definito e di importante. Ma fino a poco tempo prima
non avrebbe mai immaginato che tutto ciò avrebbe compreso vampiri,
licantropi e streghe.
Ed era stata solo la sua dannata
curiosità a spingerlo a scoprire quel mondo parallelo al suo, fatto di
pericoli, ma anche di scoperte nuove. Prima fra tutte Anna. Il suo ricordo gli faceva ancora male. Non era riuscito a
scacciare neanche per un momento il suo volto in lacrime, mentre la stringeva a
sé e cercava di capire di quale rumore stesse farneticando. Era quella
la parte peggiore, forse. Sapere di avere fatto di tutto per stare con lei,
aver rischiato ogni cosa, fino a pensare di diventare un vampiro… e alla fine ricevere come ultimo ricordo del loro amore il suo volto straziato dal dolore.
Perché ne era sicuro, era stato amore: non un passatempo qualunque, non
una fissazione come Vicky. Vero amore. Vicky non l’aveva mai fatto
sentire in pace con sé stesso come Anna. Era stata l’unica a
fargli credere di non essere solo “il fratellino di Elena”. Era
stato amore. E ripensare alle sue urla prima che la portassero via non aiutava
ad andare avanti e innamorarsi di nuovo.
Quello che iniziava a sentire per Bonnie
non sapeva classificarlo in alcun modo. Sapeva solo che i loro sguardi si
incrociavano naturalmente e ogni sorriso che lei gli regalava gli faceva
trattenere istintivamente il respiro.
“Come and
hold my hand, I wanna contact the living
Not sure I understand this role I've been given”
Eppure qualcosa lo bloccava. Bonnie
era la migliore amica di Elena. E anche lei lo vedeva solo come “il
fratello della sua migliore amica”. Non poteva neanche azzardare a
convincersi che c’era una possibilità per loro due. Non
l’avrebbe mai visto solo come Jeremy.
Bonnie mugolò nel sonno,
stringendo inconsapevolmente la manica della felpa di lui. La fissò
accigliato, perdendosi sulle sue labbra socchiuse e il suo respiro regolare,
poi delicatamente Bonnie ritirò la mano e la portò al cuore,
sorridendo nel sogno che stava facendo.
Si lasciò andare ad un
sospiro frustrato: come faceva, tuttavia, a vietare al suo cuore di
considerarla diversa? Come faceva a
non sorridere di fronte al suo sorriso rilassato, dopo che era svenuta quel
pomeriggio? Era stato come rivivere la perdita di Anna. Aveva provato davvero
terrore nel vederla accasciarsi sul letto priva di sensi. Non voleva più
provare quella sofferenza. Non voleva più perdere le persone che amava.
“Amare, Jeremy? Amare
è una parola grossa, lo sai. Ricordati. Lei non è Anna.”
“I don't wanna die but I ain't keen on living either
Before I fall in love I'm preparing to leave her”
Anna aveva una debolezza. Lui. Gliel’aveva confessato. E in
qualche modo si sentiva responsabile di quello che le era accaduto, come se la
sua morte fosse dipesa da lui, dalla sua unica debolezza. Anche Bonnie ne aveva
una, ma non era di certo lui. La sua debolezza era la stregoneria, il sapere di
non essere indistruttibile e che spingersi oltre poteva provocare dei danni
alla sua salute fisica e mentale. E l’aveva pregato di tacere. Di non
confidare a nessuno la sua debolezza. Come poteva la scena ripetersi? Come
potevano chiedergli ancora di stare zitto ed essere il responsabile di un
possibile dolore futuro? Non era sicuro di poter mantenere le promesse che
faceva. Ma nonostante questo aveva giurato che sarebbe rimasto un segreto.
La porta di sotto si aprì e
lui sbarrò gli occhi, -Elena!- chiamò a gran voce, mentre anche
Bonnie si svegliava e scendeva giù dal letto di corsa. Uscì per
prima e lui la vide stringere in un abbraccio Elena, dolorante, i capelli
castano scuro che le cadevano davanti al viso stanco. Le macchie rosse di sangue
sulla maglia rosa stonavano e ricordavano cosa aveva passato in quei due
giorni, -Stai bene?- chiese.
-Sto bene.- un sorriso tirato e un
altro abbraccio, questa volta con suo fratello.
Non lo erano davvero, erano cugini. Ma non gli importava. Era sua sorella. E
forse fu questo a indurla a corrugare le sopracciglia e fissarlo esitante
quando Bonnie gli sorrise fin troppo confidenzialmente. Più dolcemente di come aveva fatto in
passato.
Ricambiò il suo sorriso,
decidendo di non dire niente, di non cedere di fronte agli occhi indagatori e
stanchi di Elena. Non quella sera. In un altro momento, forse, le avrebbe
spiegato. Si sarebbe confidato e avrebbe cercato una soluzione a quei
sentimenti nuovi e contrastanti.
-Buonanotte, Jeremy.- lo
salutò Bonnie, alla porta, dopo essersi accertata che Elena stesse
davvero bene.
-Buonanotte, Bonnie.- inspirò
profondamente la scia di profumo che lasciò dietro di sé e
richiuse la porta a chiave: non l’amava.
“Non ancora.”
“I just
wanna feel real love fill the home that I live in
'Cause I got too much life running through my veins going to waste
And I need to feel real love and the love ever after
I cannot get enough”
{Feel –
Robbie Williams}