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Autore: Vally san    08/11/2010    3 recensioni
Si dice che ci accorgiamo di quanto è importante per noi una persona, solo nel momento in cui la perdiamo, che frase stupida... che frase dannatamente stupida... dannatamente vera...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Rukia non è tornata a Karakura nemmeno una volta” era questo il pensiero che sempre più spesso assillava Ichigo, ormai semplice studente delle superiori.

Come se non bastasse quella mattina a scuola quell'idiota di Asano si era messo a parlare di lei, del fatto che era triste che non si fosse più fatta vedere, gli aveva addirittura chiesto se non si sentiva solo... ma che cavolo di domanda era?

Finalmente aveva ottenuto la vita che desiderava, niente poteri e niente scocciature, solo la sua vita da adolescente, e lei... beh lei non aveva nessun motivo per tornare in città se non aveva incarichi, proprio nessun altro motivo... eppure perchè pensare questo ora gli faceva male...?

Ichigo sbuffò, infastidito dai suoi stessi pensieri cercando di tornare a concentrarsi sulla lettura, dalla finestra aperta della camera entrava una delicata brezza e c'era quiete, però dentro di lui quella “quiete” era molto diversa, aveva un qualcosa di opprimente che lui non sapeva ancora spiegarsi e che cercava in tutti i modi di ignorare.

Aveva sempre pensato che sarebbe stato facile avere una vita normale, come tutti gli altri, che era la cosa che più desiderava... invece ora doveva sforzarsi per adattarsi alla nuova situazione, che, tanto nuova non era visto che ormai i suoi poteri erano scomparsi da più di un anno.

Si era dedicato allo studio, ai club sportivi della scuola, aveva addirittura un lavoro anche se, effettivamente, lo trascurava un po'... insomma ce la stava mettendo tutta ma senza la vecchia grinta di un tempo, senza essere veramente motivato ma come se fossero tutte cose che doveva fare perchè era così che la gente normale viveva.

“Vuoto...” questa parola echeggiò nella sua mente e gli fece provare una sensazione fastidiosa, si... era così che si sentiva, non poteva non sentirlo per questo si era messo a fare mille cose, doveva essere impegnato così da non pensarci, così da colmare quel vuoto che però non voleva proprio sparire e che anzi si faceva sempre più profondo, oscuro... angosciante.

Non lanciò il libro che aveva tra le mani come avrebbe fatto in passato con la sua solita irruenza, lo lasciò semplicemente scivolare sul letto sul quale era seduto, il volto era impassibile... ormai rare espressione trapelavano dai suoi lineamenti perchè non ve ne erano nel suo cuore.

Era questa la normalità che tanto aveva bramato?

La risposta a questa domanda la sapeva già da tempo, ma mai lo avrebbe ammesso davanti agli altri, ai suoi amici... nessuno doveva sapere come realmente si sentiva, certo, non poteva più ingannare se stesso ma non voleva nemmeno essere compatito.

Avrebbe continuato a recitare la sua parte da semplice umano, convivendo con quel vuoto e con quella sensazione che ha solo chi, ormai sconfitto, si arrende...

“Stolto!” gli avrebbe gridato lei vedendolo così incapace di reagire, ma lei non c'era, lei non lo avrebbe più spronato, lei non gli avrebbe più dato motivi per continuare a lottare... lei non avrebbe più fermato la pioggia che ora regnava sovrana nel suo cuore.

Si dice che ci accorgiamo di quanto è importante per noi una persona, solo nel momento in cui la perdiamo, che frase stupida... che frase dannatamente stupida... dannatamente vera...

Pensando a ciò il ragazzo guardò fuori dalla finestra, era già sera e le stelle iniziavano a fare la loro comparsa in cielo per far compagnia alla luna piena, “Rukia...” sussurrò senza quasi accorgersene, in quello stesso istante da qualche parte nel Serentei una figura esile dai capelli corvini sentì l'impulso di guardare il cielo stellato, la luna era particolarmente bella quella sera, “Ichigo...”disse in un soffio prima di sparire nella notte..

 

 

 

Ni-hao!

Dunque... in teoria volevo mettere un finale meno vago e triste... però mi è uscito questo di getto e rileggendo il tutto non ho voluto modificarlo.

Non so se il giorno e la notte coincidono nel mondo reale e nella Soul Society ma qui mi serviva la cara e romantica luna per fare da tramite a questi due cuori tristi... spero sia di vostro gradimento, come per le altre due attendo commenti/critiche, Arigatou ^___^

  
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