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Autore: Annette85    09/11/2010    6 recensioni
C’è una prima volta per tutto e questo Lily Evans lo sapeva molto bene.
C’era stata una prima volta per sbucciarsi le ginocchia, per giocare a nascondino, per fare una magia e per comprare una bacchetta magica.
Non c’era ancora stata una prima volta per essere convocata dal Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. [...]

Long James/Lily (perché mancava alla lista delle mie storie) con Marauders al seguito.
[Attenzione: i nomi dei personaggi all'interno della storia sono quelli originali della versione inglese, perché mi sono leggermente scocciata di quelli italiani =D]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Marauding Years'
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Nota: Ed ecco qui una nuova long (anche se ne devo finire due u.u), non so con che periodicità aggiornerò i vari capitoli, quindi non preoccupatevi se non avrete notizie per svariati mesi.
Ma perché iniziare una long se non si sa di poterla aggiornare in tempi umani? Semplicemente perché al mio attivo mancava una storia a capitoli sui Malandirini e tendenzialmente James/Lily e poi perché ho una scaletta pronta da qualche tempo (in teoria avrebbe dovuto essere per un contest a turni, ma non sarei riuscita a scrivere con una periodicità fissa u.u) e finalmente sono riuscita a metterla nero su bianco in modo più esteso.
Non voglio dilungarmi oltre e chiedo scusa fin da ora se la storia sembrerà piena di cliché, ma spero vi piaccia comunque.
Buona lettura^^


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The Last Opportunity

Prologo


C’è una prima volta per tutto e questo Lily Evans lo sapeva molto bene.

C’era stata una prima volta per sbucciarsi le ginocchia, per giocare a nascondino, per fare una magia e per comprare una bacchetta magica.

Non c’era ancora stata una prima volta per essere convocata dal Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Non fino a quella sera, almeno.

Camminava a passo svelto dopo aver ricevuto l’avviso dalla professoressa McGonagall e, dalla faccia che aveva fatto, sembrava una cosa parecchio grave. Per tutto il tragitto dalla Sala Grande al Gargoyle di pietra posto all’ingresso dell’Ufficio del Preside, Lily non fece altro che pensare alle possibili disgrazie accorse ad amici e parenti Babbani. Non erano certo tempi facili per loro e le notizie che arrivavano ogni giorno non facevano che aumentare la tensione.

La voce di Dumbledore arrivò come se tra loro ci fossero miglia e miglia di distanza, nonostante li separasse soltanto una porta. Aprì lentamente l’uscio ed entrò nello studio, quasi intimorita; non si guardò molto intorno, preferendo tenere gli occhi inchiodati sul Preside.

«Signorina Evans», la salutò con garbo e sorridendo. «Accomodati pure. Deduco che la professoressa McGonagall ti abbia detto che volevo parlarti».

Lily si limitò ad annuire, mentre prendeva posto su una delle sedie davanti alla scrivania. «La professoressa mi ha detto che doveva parlarmi di una cosa importante. Spero non sia successo nulla di grave alla mia famiglia».

Dumbledore scosse il capo, prima di sorridere di nuovo: «No, non preoccuparti, sono tutti vivi e vegeti», disse guardando la faccia preoccupata della Grifondoro. «Ti ho convocata perché il tuo collega Caposcuola ha avuto un piccolo incidente con gli Avvincini del Lago Nero».

«Un piccolo incidente?» chiese allarmata Lily conoscendo la fama di quelle creature, mentre si immaginava già a dover gestire tutti i Prefetti da sola.

«Si riprenderà presto», la rassicurò Dumbledore. «Nel frattempo abbiamo dovuto trovare un sostituto e quindi sarai affiancata da uno degli studenti che più si sono distinti durante gli esami finali dell’anno scorso».

Lily lo guardò dubbiosa per qualche istante, prima di sorridere, rincuorata sia dal fatto di avere un altro collega, sia intuendo chi potesse essere.

«Ti farà ancora più piacere sapere che è un tuo compagno di Casa», riprese Dumbledore. «E abbiamo pensato che James Potter fosse il più adatto e qualificato per questo compito».

Il sorriso di Lily si spense in un attimo: quel ragazzino immaturo come poteva essere il “più adatto e qualificato” a svolgere il compito di Caposcuola? Era uno scherzo, non poteva essere altrimenti. E di sicuro era riuscito a coinvolgere Dumbledore e gli altri professori per prendersi gioco di lei per l’ennesima volta. Un altro piano del caro Potter per farla cadere finalmente ai propri piedi: non c’erano dubbi che avesse causato apposta l’incidente nel Lago Nero del povero Caposcuola, pur di avere il suo posto e stare ancora più appiccicato a lei.

Lily strinse la gonna della divisa tra le mani, nervosa, mentre cercava di mantenere quanto più possibile il controllo e non fare una sfuriata davanti al Preside. Si schiarì la voce e cercò di ritornare a un’espressione più normale e serena.

«Sta scherzando, vero?» la domanda le uscì di bocca senza che lei lo volesse veramente, ma fu l’unica cosa di senso compiuto che riuscì a dire dopo quella doccia fredda.

«No, signorina Evans, non sto scherzando», rispose pacato Dumbledore, appoggiando i gomiti sulla scrivania e incrociando le mani davanti al viso. «Sono sicuro che tu e il signor Potter chiarirete i vostri dissidi e lavorerete pacificamente in questo anno scolastico».

La bocca di Lily si spalancò a dismisura: che ne era stato del buon vecchio Dumbledore, colui il quale non si lasciava certo abbindolare da qualche ragazzino per loschi scopi pur di far capitolare una ragazza? Doveva essere di sicuro sotto Imperio per poter affermare delle cose del genere.

«Oh, signor Potter», la voce di Dumbledore le arrivò come uno schiaffo in pieno viso, quando il suo sguardo si spostò da lei alla porta. «Stavo parlando proprio di te con la tua collega».

Lily si girò lentamente e scorse la figura del compagno di Casa; James si fece avanti sorridendo per poi salutare calorosamente il professore.

«Bene, direi che non c’è bisogno che vi presentiate», disse ancora il Preside con un sorriso, che a Lily sembrò terribilmente inquietante. «Mi aspetto grandi cose da voi due e, soprattutto, che non mandiate in cenere la scuola».

«Non si deve preoccupare di questo», intervenne James sicuro di sé.

«Molto bene», sorrise di nuovo. «Potete andare, ma prima vi ricordo che la riunione con i Prefetti si terrà domani sera alle venti e trenta nell’ufficio della professoressa McGonagall».

Lily annuì e salutò Dumbledore, non badando minimamente a James, cercò di andarsene dallo studio il più velocemente possibile: non aveva alcuna intenzione di stare insieme nella stessa stanza col compagno di Casa e, ora, suo collega Caposcuola un altro solo istante.


Continua...

   
 
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