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Autore: PrincesMonica    09/11/2010    12 recensioni
Jared soffre da sempre di insonnia. Per combatterla lavora al Pc su uno dei suoi video, o Twittera con i suoi Echelon. E a volte Chatta.
Questa storia ha vinto i seguenti premi al contest #5 di Ti scatterò una foto del forum Dreams Writer: Best OS, Best Author, Best End.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Insonnia
Autore: PrincesMonica
Rating: Verde
Disclaimer: il protagonista della storia non mi appartiene (Sighissimo), ma ci sto lavorando. Sono mie solo le idee e i dialoghi. Non scrivo a scopo di lucro.
Note: FF scritta per il 5 contest "Ti scatterò una foto" del forum Dreams Writers dove ha vinto i seguenti premi
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Dedicata a Michela, perchè come sempre crede più lei in me che io stessa.
E dedicata a Shanna, perchè senza di lei mi sentirei persa molto spesso.


Il cielo è nero sopra New York. E' stato un tuono più forte degli altri a svegliarmi.
Non che sia una cosa così difficile: ho il sonno leggero e basta un niente per farmi aprire gli occhi. Il peggio è che poi non li richiudo più.
Odio l'insonnia.
E già la sento incombere su di me.
Passo una mano davanti la faccia e mi alzo. Nonostante le luci siano spente, la leggera luminosità che proviene dalla strada mi guida fino al bagno. Mi sciaquo il viso e mi guardo allo specchio: vedo solo un'ombra riflessa e forse è meglio così. In questi giorni sono una pallida imitazione di me stesso. Sono dimagrito fin troppo, ho delle occhiaie profonde e negli occhi una stanchezza che non riesco a smaltire.
Eppure ho il cervello in continuo movimento, non riesco a capire perchè non trova mai pace. Faccio tutto quello che mi passa per ogni singolo neurone e pure di più, ma non sono mai soddisfatto.
Torno nella elegante camera d'hotel che abbiamo qui al Park Hyatt e guardo la figura sotto le lenzuola.
E' una ragazza carina, leggermente diversa dai miei soliti standard, dato che è mora, ma ogni volta che passo in questa città, la chiamo. Non è una grupie, è qualcosa che si avvicina abbastanza al mio concetto di amicizia. Ormai io e Kat* ci conosciamo da anni, fare sesso con lei è una soddisfazione, oltre che una sicurezza. So per certo che con lei non ci sarebbero problemi di tipo sentimentale.
Insomma, con lei non devo aver paura di strane richieste di matrimonio via Twitter.**
Mi siedo davanti al portatile e attendo che la connessione mi metta in contatto con il resto del mondo. Dato che so che passerò questa notte senza dormire almeno fino all'alba, tanto vale che faccia qualcosa di buono. Potrei continuare con l'editing di Hurricane o cercare di capire se TIW è veramente pronto o meno. Sono dubbioso.
Come sempre del resto.
So di essere maniacale al limite della malattia mentale, ma non ci posso fare niente.
La finestra di Skype si apre e subito vengo sommerso da decine di segnali acustici che mi avvisano dell'arrivo di messaggi. Chiudo tutte le conversazioni.
Alcune volte ho parlato con alcune di loro, così, tra un lavoro ed un altro. E credo che questo abbia portato ad invidie e gelosie non da poco. Queste cose mi fanno arrabbiare.
Fuori la pioggia continua copiosa, picchia forte sui vetri, mentre seguo le immagini sul monitor.
Passa mezz'ora, quando la finestra di Skype suona nuovamente.
Infastidito, vado per chiuderla, ma mi blocco sorpreso. Sul monitor c'è scritto un messaggio fin troppo chiaro:
"Dovresti dormire, scemo." l'ultima parola è un leggero insulto che capisco anche se scritto in italiano.
"E perchè?" scrivo velocemente, chiudendo la finestra del video.
Vedo la matita che si muove e subito dopo la frase appare.
"Perchè a NY sono le tre di mattina e tu hai un aspetto simile a quello di uno zombie... messo male." Sorrido allo schermo. Schietta fino a sembrare rompiscatole. "Dovresti mangiare e riposare, invece di continuare a cercare."
Cercare....
Strano verbo.
"E che cosa cercherei?"
Vedo la matita, ma sembra ci stia mettendo più del solito a rispondere. Credo che i limiti di lingua le stiano creando qualche problema.
"Non so quello che cerchi, ma a mio parere non è una cosa che puoi trovare nel tuo stato."
"Ah no?"
Di norma discussioni così personali non le sopporto. Anzi, le odio se me le fa Shannon o mia madre, figuriamoci una Echelon a migliaia di chilometri che avrò forse visto in qualche concerto e che è convinta di sapere tutto di me.
"No."
Secca, determinata. Pare che non le interessi che io possa chiudere la conversazione e magari toglierla dai miei contatti.
"Perchè mi dici questo?"
Vedo frenetica la matita muoversi sullo schermo, danza veloce, lasciando i suoi puntini, fino a quando le lettere appaiono. E hanno anche un ottimo senso compiuto.
"Ho talmente poche possibilità di parlarti sinceramente e non presa in controtempo da te, che lo faccio e basta. In fondo Internet serve proprio per questo, creare dei legami senza la suddittanza della personalità di chi ti sta davanti." Annuisco senza neppure accorgermene.
"E quindi? Cosa cercherei."
La finestra resta muta. Non vedo neanche la matita. O ha chiuso la connessione, o sta pensando molto seriamente a quello che mi vuole dire. Ci mette coì tanto tempo che io, nel frattempo, sono andato a controllare il BB appoggiato al comodino, mi sono preso una bottiglia d'acqua dal frigo bar ed infine chiamato il servizio in camera dell'hotel per farmi portare un panino. Ovviamente con qualche mugugno.
"Non è che poi te la prendi?"
"Prometto che non mi arrabbio."
La risposta, evidentemente preparata, mi arriva a valanga.
"Tu cerchi una accettazione completa dal mondo. Senti il bisogno estremo di sentirti dire che sei bravo. E finchè TUTTI non te lo diranno, non ti fermerai mai. Inoltre ti butti così tanto sul lavoro perchè hai un'incredibile paura di doverti di nuovo lasciarti andare ai sentimenti. Quindi tieni tutti a distanza, con la scusa del continuo lavoro. Solo che questo porta a non fermarti mai...quindi a te che assomigli ad uno zombie."
Osservo muto il panino che mi guarda. Sento Kat che si muove sotto le lenzuola e neppure l'idea del suo corpo morbido mi fa passare questa improvvisa consapevolezza.
Questa ragazza ha la stoffa per fare la psicanalista, ma di certo con me ha sbagliato.
Io non ho bisogno di sentirmi dire che sono bravo.
Io SO di esserlo.
E non è vero che tengo a distanza la gente...
Sospiro gettando il panino nel cestino. Ma chi voglio prendere in giro? Ha ragione... questa  sconosciuta, ha perfettamente ragione.
Ormai sono quasi dieci anni che non ho una relazione stabile. Si certo, tante donne, non faccio fatica ad ammetterlo, una diversa per ogni città. E anche più di una per serata.
Ma LA relazione, quella che ti cambia, quella donna che ti ama e che tu ami... no, è da troppo che non provo una cosa del genre. E perchè dovrei? Cameron mi ha distrutto sia fisicamente, che psicologicamente. Mi sono azzerato sentimentalmente, perchè quello che ho provato, mi fa ancora male. E non voglio doverlo provare nuovamente. Ho dovuto aspettare 8 anni per sradicare la mia rabbia e spanderla tra Hurricane ed Alibi. Non sono pronto per un nuovo stillicidio di dolore e sofferenza. E non lo sarò mai.
Ci sono persone nate per amare ed essere amate. Altre no.
E' ovvio che io faccio parte della seconda categoria. *^*
Vedo la finestra di Skype che si agita furiosa.
"Sapevo che ti avevo fatto incazzare. Mi sa che è meglio se vado."
"Non sono arrabbiato. Stavo solo pensando."
"Che sono una rompipalle?"
":P no, che forse, ma badabene, forse... qualche ragione ce l'hai. Però, This is who I really am***, quindi non posso cambiare."
"..."
"Non mi sembri soddisfatta."
"Non lo sono. Cioè, tu sei libero di fare quello che ti pare, la vita è tua, così come la felicità. Anzi, la Serenità. Qualsiasi cosa deciderai di fare io sarò qui a supportarti. No, noi saremo qui, perchè in una maniera strana e pazzoide, ti vogliamo bene. Anche se continuo a consigliarti di riposare un paio di giorni. Ti invito qui: è talmente fuori dal mondo che non ti troverebbe nessuno XDXDXD"
Mi viene da ridere e riesco perfino a sbadigliare. Forse è l'ora di riposare come mi sta dicendo questa pazza scriteriata.
"Grazie dei consigli. Comincio a seguirli da adesso. Vado a dormire un po'."
"*___* bravo!!!!! E io invece vado a bermi un caffè al bar."
Spengo il Pc, guardo un'ultima volta la città bagnata da questo temporale e mi metto a letto. Sorrido pensando alle parole schiette e vere di una ragazza lontana e senza paura.
Ho quasi quarant'anni e ormai quello che sono non lo posso cambiare radicalmente. Magari posso smussare qualche particolare del mio carattere, ma non posso chiedere miracoli. Posso fare del mio meglio, per non arrendermi, per essere un uomo migliore. Per puntare in alto, come ho sempre professato.
E chissà, magari per sconfiggere l'insonnia.
Sorrido nuovamente.
E mi addormento.

FINE

*Omaggio al personaggio di Behind the Mask, scritta da Micky86
**Cosa effettivamente successa dopo che Jared ha postato una foto ritraente degli sposi.
*** La frase lasciata in inglese è ovviamente presa da The Kill.
*^*è una mia autocitazione, presa dalla FF di "The Moonlight of my life, every night". è un pensiero riguardo a Jared che trovo molto forte.
   
 
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