Veloci movimenti di bacchetta, repentini scatti, il fruscio di un mantello nero come la pece.
<< Arrivano quelli dell’Ordine, tenetevi pronti alla battaglia! >> la voce argentina proveniva da un tasso bianco lucente che si era materializzato in mezzo a loro all’improvviso, il Patronus di Goyle.
E fu un secondo, il rumore di mille materializzazioni ed altrettante scie bianche annunciarono l’arrivo dei buoni, era arrivato il momento di svignarsela.
I suoni parvero ovattarsi, le urla dei suoi uomini sovrastavano ogni altro rumore, erano decisamente in minoranza.
Un improvviso lampo di luce vermiglia lo fece sobbalzare, l’incantesimo era finito a pochi centimetri dalla sua spalla, non avrebbe voluto fuggire ma in quell’occasione non aveva altra scelta, fu così che s’infilò in un vicolo stretto e buio, il primo che riuscì a trovare.
Ora il Marchio Nero bruciava più che mai e lui fu costretto ad appoggiarsi al muro sudicio di una casa.
Arrivano i rinforzi.
In quell’esatto, maledetto, istante  una strana sensazione lo fece voltare.
Una bacchetta sottile era puntata con decisione sulla sua schiena.
Ringraziò il cappuccio del pesante mantello nero che gli copriva gli occhi e si girò.
Stupore.
una cascata di riccioli bruni, fitti come la vegetazione delle foreste pluviali, un paio di occhi cioccolato, profondi come l’anima  che riflettevano, pelle alabastrina, bianca come la spuma delle onde del mare.
Indossava una camicia bianca che spuntava da un mantello blu notte di lana cotta.
Merlino….
Sul suo petto, ricamata con filo dorato, una fenice faceva bella mostra di sé riflettendo la luce tenue del primo sole.
<< Non ti muovere feccia. O ti giuro che ti ammazzo. >> gli disse.
Parole dure e sprezzanti, che non somigliavano affatto a quelle che solo pochi anni prima gli aveva rivolto nei bui corridoi di Hogwarts ma che più si accostavano a quelle che gli aveva sputato addosso a termine dei MAGO.
 
<< Non ho mai creduto nel lieto fine Malfoy. >>
<< Nemmeno io Mezzosangue. >>
<< Allora vattene. >>
 
In un attimo una leggera brezza si alzò nel piccolo vicolo.
Il destino oggi mi sta giocando troppi brutti scherzi.
Sentì il cappuccio scivolare via dalla nuca ancora prima di riuscire ad afferrarlo ed ebbe solo il tempo di essere accecato, non dalla luce del sole, no, ma dallo sguardo di lei.
Sorpresa, paura, sdegno.
<< Ciao Mezzosangue >>
Il respiro della ragazza aumentò di velocità, la bacchetta, ora era salita e puntava minacciosamente alla sua gola.
Dalla strada principale  non proveniva più alcun suono, la battaglia era finita.
<< Hermione? C’è n’è qualcuno nascosto nel vicolo? >>
Una voce atona e lontana, giunta, così pareva, da un altro mondo.
Lei lo guardò per un interminabile secondo, poi la vide alzarsi sulle punte per posargli un leggero bacio a fior di labbra.
<< No Harry, non c’è nessuno qui >>
E fu così che ancora una volta la mezzosangue corse via da lui.



Per la serie "Le mie idee malsane di metà mattina" vi abbiamo presentato una Flash fresca fresca di creazione....bellissima scena, secondo il mio modesto parere....ma naturalmente aspetto, come sempre, il vostro.
LyliRose