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Autore: holmes88    10/11/2010    1 recensioni
"È da 2 anni che le cose sono cambiate, che quella luce non risplende più su di me."
Dieci anni sono passati..
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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attenzione: questo pezzo é EROTICO-LEMON.
chi non volesse leggerlo può tranquillamente passare al prossimo in quanto questo è stato scritto alla fine come aggiunta per interrompere "lo strappa-lacrime". NON altera il rapporto tra i personaggi ne altera il finale



-Professore, vorrei dormire qui stanotte. Non ce la faccio ad andare a casa.

-ma certo, Shinichi, non c’è problema.

Subito mi prepara qualcosa di caldo mentre le mie occhiaie scure sono ancora più visibili alla luce al neon della cucina; vedendomi riflesso nello specchio mi rendo conto di sembrare un fantasma.

Ho bisogno di stare solo. Scappo in camera: non accendo neanche la luce lasciando che la stanza venga illuminata dal pallido chiarore della luna, che si riflette nei miei occhi, ormai sempre più scuri e dolenti.

Improvvisamente un abbraccio mi stringe le spalle, un abbraccio impacciato di qualcuno che non ha mai provato a dare sicurezza ad un altro; eppure per quanto sia maldestro riesce a far esplodere tutta la mia frustrazione.

E poi senza neanche sapere come mi ritrovo ad osservare i suoi occhi color ghiaccio, ad accarezzare i suoi capelli rossicci,  a sfiorare le sue labbra con le mie.

Il suo corpo sussulta in ogni sua parte.

E quel movimento distrugge completamente il mio autocontrollo, come se tutto il mio dolore e la mia rabbia esplodessero in una bolla di energia pura. In un attimo la spingo con violenza sul letto mentre le nostre labbra si mordono furiose,  due minuscole gocce scarlatte ne colano e le nostre lingue calde si fanno spazio con forza nelle nostre bocche; le mie mani finiscono sui suoi fianchi, stringendoli con una forza inaudita,  mentre le sue mani  mi afferrano le spalle muscolose , completamente tese per non pesarle addosso.

Non riesco ad essere delicato.

Le strappo  la camicia immacolata: i bottoni finiscono dappertutto mentre lei sospira al contatto dei miei denti con i suoi seni candidi. I  capezzoli le si inturgidiscono sotto le mie labbra e sento il mio eccitamento aumentare ad ogni secondo che passa.  Mentre il sudore inizia a imperlarle la pelle avverto una spasmodico desiderio di baciarla ancora: alzo il viso e capisco che lei non aspettava altro.

Le sue mani si infilano tra i miei capelli ormai umidi, la lingua delicata di lei mi cerca furiosamente mentre  un verso roco mi esce dalla gola al contatto tra i nostri bacini; i nostri vestiti sono per terra in pochi secondi.

La mia lingua scorre ormai su tutto il suo pallido corpo, scosso da mille brividi di piacere; apre le cosce di scatto, forse involontariamente, completamente dominata dagli istinti, quando sente la presenza delle mie labbra proprio lì.  La sua schiena si inarca per il piacere, senza vergognarsi, mentre lecco lentamente la sua parte più sensibile; poi mi alzo da lei ormai completamente bagnata.

- Shin..ichi! Quasi non riesce a pronunciare il mio nome.

Mi siedo a gambe larghe e prendendola per il bacino, entro prepotentemente dentro di lei.

Un lamento  si diffonde nella stanza.

La mia presa è talmente decisa che per quanto dolore provi non potrebbe mai spostarsi. Allora inizio a spingere con tutte le mia forze, sempre più velocemente: ogni volta che esco e rientro in lei si lascia sfuggire un urlo piuttosto debole ma perfettamente udibile dalla stanza poco lontana del dottore.  Le sue unghie sono conficcate nella mia pelle mentre butta la testa all’indietro e socchiude gli occhi, completamente assuefatta da me. La sento ansimare sempre più forte mentre il mio fiato caldo asciuga le gocce di sudore che le scendono lungo il collo.

La schiena le cede improvvisamente per il piacere mentre con un ultimo verso roco vengo.

Non so più neanche come sono arrivato ad un tale trasporto.

Lei non ha ancora finito: mi fa sdraiare sotto di lei ,premendo sui miei addominali, e rimango affascinato dalla sua audacia,  dal suo bacino che si soddisfa da solo finché con un ultimo gemito non cade di peso sopra di me. Le mie braccia muscolose circondano le sue piccole spalle.

Rimaniamo così,  abbracciati e sudati senza sapere ne come ne perché.

Mi sento in dovere di dire qualcosa.

-Haibara, io..

-Kudo-kun..shhh..lo so. Non ti devi scusare.

Quando mi sveglio vedo solo il caro vecchio che ci guarda sconvolto e disgustato.

-Ma che diavolo..Beh potevi anche farla urlare meno, Shinichi. Non ho chiuso occhio!

E scomparve dalla mia vista sbattendo la porta. 
  
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