Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Ricorda la storia  |      
Autore: Amy89    10/11/2010    3 recensioni
"Quando da piccolo, prima di addormentarti, ascolti le favole della buona notte spesso ti immagini di essere la principessa della storia che ti stanno narrando… o il principe, a seconda dei casi...La principessa e il ranocchio…la tua favola preferita... Ogni volta che ti raccontavano la parte in cui la principessa perde il suo gioco tu rimanevi con il fiato sospeso, timoroso di sentire che non l’avrebbe mai più riavuto...ma alla fine del racconto ti addormantavi felice di sapere che la storia non era cambiata. Che il principe-ranocchio era ancora il principe-ranocchio e la principessa ancora la principessa..." Ma Fran si renderà conto che che la storia è assolutamente cambiata!
Come si può capire la storia è ispirata dalla ben nota favola ma, come sempre quando si tratta dei Varia, nulla va come ci si apetta e Fran lo capirà presto avendo a che fare con il suo Sempai!
Spero di avervi incuriosito...Buona lettura!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Belphagor, Fran
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa è la mia prima BelXFran^^… devo ammettere che ho trovato piuttosto difficile cercare di mantenere Ic Bel!^^
I personaggi non mi appartengono e questa storia ha un fine esclusivamente ludico.
Questa fan fiction è dedicata a due dei miei tesori: Marta (che mi ha dato ottimi consigli su Bel!^^) e Lety (che è riuscita a betarmela in tempo da record!X3) Grazie mille a tutte e due tesori, un bacione!
Ora vi lascio alla storia,senza aggiungere altro se non… Buona Lettura!^^







The Prince and the Frog



Quando da piccolo, prima di addormentarti, ascolti le favole della buona notte spesso ti immagini di essere la principessa della storia che ti stanno narrando… o il principe, a seconda dei casi.


La principessina andava nel bosco e sedeva sul ciglio della fresca sorgente;
e quando si annoiava, prendeva una palla d'oro, la buttava in alto e la ripigliava;
e questo era il suo gioco preferito.




Ci sono volte in cui ti immedesimi tanto da immaginarti i personaggi come se fossero, ad interpretare la storia, proprio li… davanti a te! Attori in carne e ossa…



Ora, avvenne un giorno che la palla d'oro della principessa non ricadde nella manina ch'essa tendeva in alto,
ma cadde a terra e rotolò proprio nell'acqua.
La principessa la seguì con lo sguardo, ma la palla sparì, e la sorgente era profonda,
profonda a perdita d'occhio.



La principessa e il ranocchio…la tua favola preferita.

Ogni volta che ti raccontavano la parte in cui la principessa perde il suo gioco tu rimanevi con il fiato sospeso, timoroso di sentire che non l’avrebbe mai più riavuto... anche se sapevi benissimo la continuazione della favola: il ranocchio arriva, fa il patto con la principessina, le riporta la palla, ritorna ad essere un principe, si posano e… vissero tutti felici e contenti!
Fine.
Nanna!
E tu ti addormentavi felice di sapere che la storia non era cambiata. Che il principe-ranocchio era ancora il principe-ranocchio e la principessa ancora la principessa.

Ma quando ti svegli con quella vocina fastidiosa ed inquietante che, nelle orecchie, ti dice ‘Ushishishi…Rana! Il principe si sta annoiando!’ e ti ritrovi Belphegor seduto sul letto che gioca con uno dei suoi coltellini in bilico sulla punta dell’indice e tu che sei mezzo addormentato e, cavolo, mezzo svestito…anzi no, praticamente nudo… be, allora capisci che la storia è assolutamente cambiata.

“Va bene…c’è sempre il principe... ma allora perché sono io la rana? Perché non la fa lui la rana?!”
- Bel-sempai… ho sonno… mi hai tenuto sveglio tutta notte!

Ti tiri le coperte sopra la testa richiudendo gli occhi e sperando che ti lasci in pace… anche se ovviamente sai che non ti lascerà mai in pace!

- Rana…mi sto annoiando!
- Sempai… per favore vai a giocare con qualcun altro.

Gli rispondi con voce quasi supplichevole… ma figuriamoci se Belphegor ti ascolta!
Anzi, non solo non ti ascolta e tu ti becchi comunque un coltellino dove lui pensa ci sia la tua schiena, e quindi nella scapola… ma lo senti anche chiedere il perché non indossi quell’assurdo cappello da anfibio.
Non sai se rispondergli male, e finalmente avere un po’ di pace, anche se eterna, o finalmente alzarti come ti sta chiedendo e infilarti quell’odioso copricapo.

- Bel-sempai, non tengo il cappello mentre dormo… e poi me lo hai tolto tu ieri sera!
- Ushishishi… male, rana!

Ancora da sotto le lenzuola alzi gli occhi al cielo… Raccogli la poca voglia che hai di alzarti, ti levi il pugnale dalla scapola, anche se un po’ impacciato dalla stoffa delle coltri, e praticamente cominci a rotolare per scendere dal letto, dalla parte opposta a quella in cui pensi ci sia il tuo Sempai… peccato che ti sia sfuggito un passaggio.
Nel momento in cui ti ha chiesto del cappello, prima di tirarti il coltellino, Bel si era alzato e, recuperato quell’insano e ridicolo ‘indumento’, si è seduto esattamente dalla parte opposta rispetto a quella precedente, pronto a calcartelo in testa.
Ed ora… tu rotoli lo stesso da quella parte… e ne tu ne lui vi aspettate l’impatto.
Morale della storia?
Cadete entrambi dal letto. Tu sopra, avvoltolato nelle coperte che ancora ti coprono il viso.
Quando riesci a districarti, anche se con un po’ di fatica, dalla stoffa che ti impedisce i movimenti ti ritrovi, stranito, con il volto, e il ghigno, del tuo Sempai ad una manciata di centimetri dal tuo.
Arrossisci di colpo, mentre lui ridacchia come al solito.
Cerchi di tirarti in piedi ma… pessima idea Fran, le gambe non le hai liberate dalle spire della coperta…
Ricaschi addosso al principe come un sacco di patate… questa volta ti va anche peggio di prima perché, non riuscendo a frenare la caduta, non solo gli frani addosso ma le tue labbra vanno anche ad incontrare le sue!
Sgrani gli occhi e quasi ti prendi un colpo.
Ti stacchi di scatto da lui e questa volta, finalmente, riesci a scostarti senza combinare casini e a metterti seduto.

- Bel-sempai…

Non finisci nemmeno la frase che arrossisci ancora di più e cominci ad agitarti… Ti aspetti come minimo una decina di coltelli, se non altro, ed invece Belphgor si alza, ancora con quello stupido cappello tra le mani e te lo infila in testa come se nulla fosse!

- Ushishishi… non devi mai toglierti il cappello, se non te lo dico io… ushishishi la prossima volta ci resterà dentro la tua testa, rana!

E continuando a ridere, il principe, si dirige verso la porta, come se si fosse ricordato qualcosa di importante, e ti lascia li, ancora mezzo intrappolato nella coperta, rosso come un pomodoro. Possibile che giunti al punto in cui siete ancora arrossisci come una stupida liceale?! Che cavolo!
La cosa più strana, però, ti risulta il comportamento di Belphegor… ti saresti aspettato che si mettesse a fare tiro al bersaglio con quei suoi malefici e detestabili coltellini o che avrebbe cominciato a torturarti perché, come aveva sottolineato, si stava annoiando… be, a dire il vero, non è che la tortura che ti riserva solitamente il principe ti dispiaccia poi tanto, almeno quando non prevede pugnali o cose strane.

Rimani dubbioso, indeciso su che cosa fare… la notte in bianco appena passata ti suggerirebbe di tornartene a dormire, ma la curiosità ti spinge a seguire Belphegor… chissà cosa si starà inventando questa volta?
Alla fine ha il sopravvento l’interesse. Indossi la divisa, che è sparsa un po’ per tutta la stanza, e pensandoci un secondo prendi una spazzola dal comodino e ti levi il cappello.
Va bene che ti ha detto che non devi mai farlo… ma che cavolo almeno pettinarti i capelli ti sarà concesso, no? Risposta ovvia, no… ed infatti cerchi di terminare l’operazione nel minor tempo possibile, rimettendoti immediatamente il copricapo, chissà mai che Sua Altezza spunti fuori da dietro qualche angolo!
Devi ammetterlo, però, in realtà è più per una questione di principio che, ora, ti lamenti dello stravagante indumento. Ti ci sei un po’ affezionato e poi questo ti assicura più attenzioni da parte del Sempai… Hey solo un PO’ affezionato, però, neanche tanto!

Esci dalla camera e cominci a cercare quel principe caduto. Infondo se non lo trovi tu sarà lui a trovarti… magari di spalle e chi ti potrà salvare da una delle, tanto carine quanto assolutamente odiose, lame del coronato biondo? Va bene che il fatto di avere costantemente a fianco… davanti… dietro… a meno di tre chilometri… Belphegor, esprime già di per sé un non basso grado di masochismo ma a tutto c’è un limite, per quanto sia difficile da calcolare.
Percorri la villa in lungo e in largo e mentre lo cerchi, come è giusto che sia, incontri gli altri Varia… Il Boss deve essere piuttosto irritato oggi, anche perché incroci uno Squalo assolutamente di malumore intento a levarsi pezzi e schegge di cristallo dai capelli… addio ad un altro set di bicchieri! Oh be!
Lussuria… dalle esclamazioni di gioia che senti giungere dalla sua stanza immagini che stia provando qualche nuovo acquisto di vestiario, probabilmente qualche boa di piume nuovo… meglio evitare di saperlo. Levi è in missione. Il Boss, considerando come ne è uscito ridotto Squalo meglio girare alla larga oggi!
Ma, alla fine, dove si è andato a cacciare quell’assurdo pricipe? E chi lo sa!
Rinunci al tuo intento e decidi di farti un giro. Arrivi, girovagando senza una meta precisa, fino ad un laghetto. Avevi sentito della sua esistenza, ma è la prima volta che lo vedi. È piuttosto piccolo a dire la verità e non sapresti dire se artificiale o meno, ma di certo c’è una cosa… è senza dubbio calmo, qui.
Sospiri.
La pace di questo luogo, in qualche modo ti tranquillizza… ma, anche se non sai bene perché, continui ad avere la sensazione di dover assolutamente trovare il tuo Sempai. Neanche ne andasse della tua sanità fisica o mentale.
Ignorando questo strano presentimento ti siedi sulla riva di questo laghetto. Assapori la sensazione di essere da solo, di non doverti guardare le spalle da possibili lame volanti dirette alla tua povera schiena, di non aver altro pensiero se non quell’assoluta calma che ti circonda… ma allora perché ancora quella sgradevole sensazione di dover stare allerta?
Improvvisamente senti un tonfo e alcuni schizzi di acqua fredda ti raggiungono. Eppure li intorno non c’è nessuno, o no?
Cerchi di capire la provenienza del rumore e dell’acqua e quasi pensi sia uno scherzo quando vedi una palla color oro galleggiare sulla superficie. Ok, questa qualcuno te la deve spiegare… e hai l’inquietante presentimento di sapere anche chi!
Raggiungi la palla e la afferri … e chissene frega della divisa che si bagna… te la rigiri fra le mani e, indeciso, non sai se startene ancora li sulle rive di quel laghetto o tornare alla villa a chiedere spiegazioni a quell’idiota di un principe caduto. Senti una rana, una rana vera e non quella orribile cosa che Belphegor ti obbliga a portare, gracidare quasi ti prendesse in giro.
Soppesi quella stupida palla d’oro, fissandola con un misto di stupore ed irritazione.
La decisione è molto semplice… Sbuffi e decidi di ricominciare a cercare il tuo Sempai.
Sei sicuro che quel principe dannato sta tramando qualcosa.
Ammetti che Belphegor ti fa quasi più paura quando non ha nulla da fare piuttosto di quando passa la sua intera giornata a trucidare gente in modo sadico e piuttosto sanguinolento.
Nel primo caso è imprevedibile, nessuno può anticipare le folli trovate del suo bacato cervello da genio… nel secondo invece, anche se ti fa un po’ schifo il suo modo di agire – tu preferisci fare impazzire le tue vittime giocando con paure e fobie, piuttosto che trucidarle con fendenti di lama- almeno sai che cosa aspettarti.
Ti sistemi il Rana-cappello che ti è scivolato, in modo fastidioso, sulla fronte...Quanto detesti quel “coso”! Mentre ti avvii per tornare alla villa, perché per qualche ragione hai ma sensazione che il Sempai non si sia allontanato dalla sua camera quanto tu avevi precedentemente immaginato, un brivido gelido ti corre lungo la schiena.

Hai un brutto, bruttissimo presentimento!

Con quel ridicolo giocattolo tra le mani ti affretti a ritornare sui tuoi passi e trafelato, infine, raggiungi la stessa stanza di questa mattina… la sua. Rimani interdetto… avresti scommesso di trovare Belphegor davanti alla porta ed invece nulla, non c’è nessuno, né li né in quel corridoio.
Ti guardi intorno… ma nulla.
Ad un tratto però senti una di quelle fastidiosissime, fredde ed abbastanza dolorose stupide lame infilzarsi nella tua schiena.
E’ da tempo che te lo sei fissato come promemoria “mai rivolgere le spalle a Belphegor” ma chissà com’è che, dallo stesso tempo, anche se te ne ricordi continuamente non riesci mai a mettere in pratica quello che ti sei prefissato.

- Ushishishi è tornato il mio giocattolo! Che gentile, rana, mi hai anche riportato la mia palla d’oro, ushishishi!

Come volevasi dimostrare.
Di chi poteva mai essere un oggetto così stupido, se non suo?
Hey aspetta… rifletti per qualche decimo di secondo sulle esatte parole di Bel…
“ Con il termine “giocattolo” non si stava rivolgendo alla palla… Oh cazzo!”
Non fai in tempo a girarti che lo senti avvicinarsi a te… la tua schiena contro il suo petto.
Trattieni il fiato mentre il filo della lama che Belphegor ha in mano ti sfiora la guancia e le sue labbra si posano sul tuo collo…

- Sai, rana, mi sto ancora annoiando.
- Sempai…
- Si, rana?
- …

Le labbra si muovono sul tuo collo e il tuo cervello si sta gradualmente sconnettendo.
Sospirando pieghi la testa lateralmente per dargli maggiore accesso alla pelle sensibile del collo, facendo attenzione però a non rimanere ferito dal pugnale e non farti scivolare il cappello.
Ad occhi chiusi, senti la mano libera del Sempai slacciare i primi bottoni della tua divisa e andare a scostare lo scollo della maglietta per accarezzare la pelle nuda.
Ti appoggi maggiormente al suo petto mentre senti un piccolo tonfo…il pugnale che prima era in mano a Belphegor ora è stato scagliato a conficcarsi nell’infisso, di legno, della porta della tua camera, qualche metro più avanti.
Senti i suoi capelli solleticarti il viso e la sua mano, ora non più occupata dall’intralcio del coltello posarsi sul tuo fianco… ancora sospiri quasi completamente abbandonato al suo volere. Sai che è una delle cose più pericolose che tu possa fare in vita tua quella di affidarti totalmente alla sua volontà, ogni suo capriccio potresti pagarlo caro, ma ogni volta che ti tocca non riesci ad impedirtelo.
Ad un tratto lo senti sghignazzare contro la tua pelle ma, conoscendolo, non ci fai molto caso… fino a quando non lo senti parlare…

- Ushishishi, sai mi sono preso la libertà di far modificare un po’ la tua camera, rana… ushishishi ora l’ambiente dovrebbe essere più consono a te…

Ci impieghi qualche secondo in più del solito a renderti conto di quanto quella frase ti dovrebbe inquietare… ed ora, si, ti inquieta e anche parecchio!

- In…in che senso modificare, Sempai?

Belphegor sghignazza mentre tu con un abbastanza evidente sforzo di volontà ti allontani un po’ da lui per poterlo guardare in volto.
Ancora con un braccio intorno ai tuoi fianchi, Bel, ti fa avvicinare alla porta della Tua camera…

- Vedrai, rana, ti sentirai a casa…ushishishi!

Ecco… ora non sei solo inquietato, sei più che intimorito dall’idea di ciò che il suo cervello tarato possa aver ideato.
Quasi terrorizzato da ciò può aver combinato alla tua povera camera, mentre ancora il tuo Sempai sghignazza come un matto, cosa che non ti rassicura per nulla, fai forza sulla maniglia ed apri la porta.
Quando vedi l’interno della stanza rimani come paralizzato dall’orrore.
È…è completamente verde!
Le figure di enormi ninfee bianche e rosa campeggiano sui muri attorniate da giunchi e libellule.
A terra, alcuni tappeti a forma di foglia sembrano galleggiare sulla superficie del legno smaltato dello stesso strano blu dell’acqua dello stagno dal quale sei rimasto quasi incantato questo stesso pomeriggio.
Oddio…è un incubo!
Tutta la camera è la perfetta riproduzione di uno stagno!
Anche il letto… il letto è coperto da lenzuola verdi, anche se verde smeraldo! Cominci già ad odiarlo, il verde, e mentalmente ti appunti che la prima cosa da fare è, appunto, cambiare almeno le lenzuola anche se ci metteresti la mano sul fuoco che, come per magia, tutte le tue lenzuola saranno diventate del medesimo colore… be, te ne farai prestare qualcuna da Lussuria. No, a ripensarci meglio forse non da Lussuria… te le andrai a comprare di nuove, personalmente!

- Questo è un incubo…
- Ushishishi…sei una rana e le rane vivono negli stagni! Ushishishi… quindi la tua camera deve essere uno stagno…è un ragionamento logico, non trovi, rana?Ushishishi.
- Bel- Sempai…

Avresti una voglia matta di insultarlo come mai in vita tua, mentre lui continua a ridacchiare tanto che tra qualche istante ti aspetti di vederlo cominciare a rotolarsi a terra.
Inaspettatamente invece di buttarsi a terra a ridere, ritorna serio come al solito, ti si avvicina e, mentre tu sei ancora paralizzato dallo scempio perpetrato ai danni della tua camera, ti posa l’indice della mano destra sulle labbra facendolo poi scorrere, verso il basso, a sforarti, da sopra la divisa, il mento, il collo, il torace, il ventre fino a fermarsi il corrispondenza dell’ombelico, mentre tu, ora dimentico della stanza, rabbrividisci e chiudi gli occhi, per l’ennesima volta…
“Cazzo non è possibile che fino a mezzo secondo prima sono furioso con lui e basta che mi si avvicini e anche solo mi sfiori che vado in brodo di giuggiole! Ma porca… sono peggio di una liceale alla sua prima volta! E questa non è la prima volta!”
Avvicina il volto al tuo…

- Rana…
- Sempai… continui ad annoiarti?- la tua domanda è quasi impercettibile.
- Si, Ranocchio… hai una stanza nuova ed una stanza nuova va inaugurata, non pensi?

Non gli rispondi nemmeno… fai un passo in avanti, eliminando la poca distanza che ti separa da lui e dopo avergli scostato i capelli d’oro che gli coprono gli occhi fai combaciare le vostre labbra, mentre lui già sta, lentamente, facendo scivolare ogni bottone fuori dall’asola corrispondente e, nel contempo, ti fa indietreggiare fino al bordo del letto.
In qualche minuto il cappello rotola a terra, cadendo dal letto… Bel non se ne accorge nemmeno, o non gli importa, anche se domani mattina sarai sicuramente di un altro avviso… Be, a te sta più che bene così!

Qualcuno una volta ti ha detto che bisogna conoscere l’inferno per apprezzare il paradiso… e non ti è difficile affermare che l’inferno ti può capitare di attraversarlo ogni giorno… Se devi scegliere, be, tu conosci già l’inferno… un inferno che ora ti giace addormentato accanto. Il paradiso? Hai come la sensazione che per quanto bello possa essere saresti tu ad annoiarti questa volta.
Scostando una ciocca dalla guancia del principe, sorridi… si, decisamente meglio il tuo bellissimo, anche se pericoloso, inferno personale piuttosto che uno splendido, ma noioso e monotono, paradiso.
Afferri le lenzuola e vi copri entrambi… e prima di addormentarti al suo fianco fai la considerazione che forse non ti fa proprio schifo, il verde che, Lui, ha scelto!









La cosa che mi ‘inquieta’ di questa fan fiction è che ho trovato semplice muovere FranXD (sperando di averlo mantenuto IC!^^)
Ringrazio tutti coloro che hanno letto e che magari avranno voglia di farmi sapere che cosa ne pensano!^^
Un bacio.
Amy ^^
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Amy89