Il primo passo verso
la felicità…
Me ne andai di corsa, il mio dolore doveva essere solo mio, nn dovevo comunicarlo agli altri, da un lato sarebbe stato meglio condividerlo, saperlo meno pesante sulle mie spalle, era troppo, pure per gli altri.
Mi diressi verso la classe, anche se la lezione nn era
incominciata mi sedetti e aspettai. Con calma.
Piano pianola classe
si riempi.
- Devo dirti una cosa
- era il mio vecchio amico – Funny e Eric hanno litigato, lui ti vuole ancora
bene, ma ricordati nn si separeranno mai - mi disse con cattiveria.
- lo so - dissi tranquilla, non capivo cosa voleva da me.
Finita la scuola mi
alzai di corsa, per andarmene,in tempo record ero già nel cortile, molte persone come me correvano,
uscire dalla scuola era come togliersi un enorme peso dalle spalle, pensai.
Delle lacrime
cominciarono a scendere senza nessuno motivo, sul mio viso, loro erono la mia unica compagnia,
ma un tratto qualcuno mi afferrò per la spalla e mi fece voltare.
Era – Eric- dissi piano.
- devo parlarti-
- perché?- chiesi sconcertata.
- dobbiamo chiarire
Sana, un volta per tutte- mi disse guardandomi negli occhi, negli occhi che amavo.
Ci
dirigemmo verso il
parco e ci sedemmo a terra, lontano da tutti –
perché quell’urlo?- mi chiese giocando con i fili d'erba.
- anche io sono
umana, ricordatelo- gli dissi.
- soffri?- mi chiese con non chalanche.
- si tanto- abbassi lo sguardo, mi stavo vergognando?!
- mi dispiace,
veramente, ma dimmi sono io la causa dei tuoi problemi?-
Voglio mentirti, pensai, non
ti meriti la mia sofferenza – no-
Avevo
alzato lo sguardo, ma lo distolsi subito dal suo - sei un
imbrogliona, Sana, sono io, e non me lo vuoi dire, credi che
potrei soffrire ed è giusto, ma so anche essere ragionevole- mi
disse con una maturità che non conoscevo.
- ti ha reso lei cosi
forte e deciso, ti ha mutato totalmente, ha fatto il mio lavoro, lei c’è
riuscita in pochi mesi, io in 5 anni no, ho fallito, nn sono riuscita a
cambiarti- dissi tristemente.
- ti sbagli-
- mi sbaglio?- ripresi sorpresa, e alzando lo sguardo.
- si, lei nn mi ha
cambiato sei stata tu, la nostra separazione mi ha reso cosi, significa che hai
fatto un ottimo lavoro-
-peccato che questa
forza non l’abbia avuta io, starei cento volte meglio adesso- dissi cercandomi di consolare sa sola.
- ma tu sei forte,
che fine ha fatta l’attrice che non ha paura di niente?- mi chiese cercando di sorridere.
- è morta de tanto
tempo, anzi credo di essere un cadavere ormai, penso di essere morta da tanto
tempo- gli risposi accennando un piccolo sorriso.
- nn dire cosi, nn sei morta per me-
-No, sono morta con te,
quando mi hai lasciato-
Ed all'improvviso come niente cominciai a piangere,
mi misi le mani in faccia ero disperata, e lui mi abbracciò – mi sono mancati i
tuoi abbracci - dissi fra le lacrime.
- mi sei mancata tu
Sana -
- Eric - non dovevo lasciarmi
trascinare da quell’abbraccio,eppure lo feci, lo amo pensai – ti amo- dissi quasi in un sussurro.
O no lo detto, mi tolsi da quell’abbraccio e corsi via, solo dopo che mi alzai lui aveva
capito quello che avevo detto, e mi insegui.
Mi prese e mi
abbracciò, mi strinse a lui, stavolta nn voleva lasciarmi andare.
Ci guardammo negli
occhi e io sorrisi per la prima volta dopo mesi - Sana, ti amo anch’io -
Fece una pausa - sei
la mia vita, forse Funny serviva solo a sostituirti, ma io voglio stare con te,
nn con lei -
- veramente?- dissi.
- si -
Mi baciò.
I suoi baci erano
sempre i suoi baci, uguali a quelli di quand’eravamo alle elementari, noi ci amiamo
come allora.