Crossover
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Autore: telesette    11/11/2010    1 recensioni
Naruto Baggins, Hafuringu della Konoha, intraprende una pericolosa missione. Assieme ai suoi coraggiosi compagni di viaggio dovrà portare il Sigillo Supremo a Monte Fato e distruggerlo prima che il malvagio Pain torni a gettare la sua ombra.
Ad affiancarlo nell'impresa vi sono diversi alleati: quattro Hafuringu della Konoha ( Rock Lee Gamgee, Moegi e Udon Brandibuck e Konohamaru Tuc ), tre uomini ( Kakashi il Grigio, Nejigorn e Boroshin ), un nano ( Choji ) e un elfo ( Shikamaru ). Insieme affronteranno mille difficoltà pur di riuscire nel loro intento...
Genere: Avventura, Fantasy, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Libri
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il Destino è un'incognita,
i saggi lo ignorano
gli stolti lo temono.
Nessuno può dire dove comincia
o tantomeno dove finisce,
ciò che accadrà deve ancora venire
per questo l'ignoto spaventa a mio dire.
Dove la strada si intreccia e sparisce,
per vie oscure, traverse e confuse,
trovar quella giusta ovunque finisce
può essere specchio di speranze deluse.
Non basta conoscere o vedere il percorso,
occorre imboccarlo e seguirlo è oneroso,
ma giusto o sbagliato che sia quel cammino
rimane mistero del nostro Destino
...





Naruto rincasò poco dopo, e trovò Kakashi seduto al buio, immerso nei suoi pensieri, mentre Pakkun sonnecchiava immobile sul tappeto.

- E' partito ? - chiese.
- Sì - rispose Kakashi. - Alla fine è partito!

Naruto sorrise mestamente.

- Sapevo che lo avrebbe fatto - disse. - La Konoha è sempre stata troppo "piccola" per zio Jiraya... Lui scherzava, certo, rideva e riusciva sempre a fare esasperare chiunque! Ma...

Tacque. Un pensiero, triste e gioioso allo stesso tempo, gli attraversò la mente.

- La verità è che restare qui, lo faceva sentire veramente male: si vedeva da come si comportava; uno come lui, abituato a viaggiare; non poteva certo essere felice chiuso tra queste quattro mura! Mi dispiace solo di non essere tornato prima, almeno avrei potuto salutarlo...

Kakashi si sollevò dalla sedia.

- Credo - esclamò. - Tutto sommato, preferisse sparire silenziosamente... E' nel suo stile, dovresti saperlo ormai, non ha mai amato i lunghi addii!
- Sì però mi manca - rispose Naruto, sforzandosi di trattenere una lacrima.
- Gli volevi molto bene, vero ? - chiese Kakashi, chinandosi davanti a lui e cingendolo per le spalle. - Anche lui te ne voleva: infatti, ti ha lasciato padrone di tutto ciò che è qui dentro... compreso quello!

Asciugandosi in fretta gli occhi, Naruto notò finalmente la busta per terra.

- Vi troverai il suo testamento - spiegò Kakashi. - D'ora in poi, sarai tu il padrone di Villa Rospo, vedrai che non sarà poi così male come sembra!

Naruto si chinò a raccogliere la busta. Kakashi lo osservò attentamente, con una forte preoccupazione, tuttavìa notò con sollievo che il volto di Naruto era tranquillo come sempre.

- Ti suggerisco, mio giovane Naruto, di NON aprire subito quella busta...
- Perché ? - domandò il ragazzo perplesso.
- Niente di speciale, solo...

Kakashi esitò. Era forse il caso di mettere a parte il ragazzo di qualcosa in grado di preoccupare persino lui, il leggendario Jonin Grigio ?!? No, forse non era necessario, forse il "Vaso di Pandora" nelle mani del ragazzo non era così pericoloso se si ignorava semplicemente... o forse no! In ogni caso, non poteva rischiare: aveva promesso a Jiraya di proteggerlo, e così avrebbe fatto.

- Vedi, Naruto - esclamò Kakashi, grattandosi la fronte con l'indice, cercando di trovare una scusa convincente. - Il fatto è che un documento come quello è una cosa complicata: il passaggio di una proprietà richiede la presenza di persone come notai, avvocati... E poi è pieno di termini e parole difficili e spesso noiosissime!

Kakashi si compiacque dell'espressione inorridìta sul volto di Naruto.

- Fai come ti dico, mettilo via con cura da qualche parte e aspettami fino a quando non sarò di ritorno - tagliò corto Kakashi. - Dal momento che Jiraya è andato via e che nessuno ad Hafurville è in grado di reclamare la proprietà di questa casa, non credo che avrai delle noie...
- ... Non dimentichi qualcosa, Kakashi - osservò Pakkun, svegliatosi a causa della conversazione. - Con tutti quei debiti, i creditori lo butteranno fuori di qui nel giro di ventiquattr'ore!

Kakashi si massaggiò la nuca.

- E' vero, dimenticavo... Mio caro Naruto, credo che farai meglio a sbarazzarti di un po' di quello che c'è qui dentro: vendendo qualche mobile o qualche suppellettile, ricaverai quanto basta per vivere e per regolare tutte le pendenze!
- Sul serio, grande - esclamò Naruto con un grande sorriso. - Era da anni che sognavo di NON vedere più quelle orribili teste di drago nel salotto, mettono un'ansia addosso...
- Condivido - fece eco Pakkun con una smorfia, guardandosi attorno.
- Molto bene - fece Kakashi. - Adesso devo proprio andare...
- Di già ?!?
- Sì, ho alcuni affari urgenti da sbrigare, e poi voglio scambiare quattro chiacchiere col capo del mio Ordine dei Jonin...

Pakkun non riuscì a trattenere una smorfia disgustata.

- Te lo scordi, Kakashi, non ho intenzione di andare a trovare quel serpent... Ehm, quel "saggio signore" molto POCO simpatico!
- Pakkun - mormorò Kakashi, voltando la testa severamente verso di lui.

Dapprima il povero cagnolino fece una leggera resistenza ma, vista l'espressione eloquente di Kakashi il Grigio, alla fine dovette cedere.

- Va bene - disse infine, senza entusiasmo. - Spero solo di NON dovermene pentire...
- Allora siamo intesi, Naruto ? Abbi cura di quella busta e, mi raccomando, non perderla assolutamente! Quando tornerò, mi sarò assicurato di risolvere tutte quelle "scocciature" burocràtiche... Abbi pazienza!
- Va bene, Maestro Kakashi, grazie - rispose Naruto riconoscente.

Mentre Kakashi fece per andarsene, Naruto si ricordò improvvisamente di una cosa.

- Ah, Maestro Kakashi!
- Sì ?
- Mi sono ricordato che zio Jiraya aveva lasciato qui un pensierino anche per lei!
- Sul serio, di che si tratta ?

Naruto incrociò le braccia dietro la testa con una smorfia.

- Ah, niente di speciale - esclamò. - Uno di quei suoi libri "noiosi" e "pesanti", dove ci si capisce poco o niente...

Kakashi impallidì.

- Posso... Posso vederlo ?!?
- Ci avrei scommesso - sbuffò Pakkun contrariato.
- Se ci tiene... Aspetti, vado a prenderlo!

Naruto scomparve per qualche istante nella stanza accanto, per poi ritornare con in mano un grosso volume finemente rilegato in rosso con il timbro del vietato ai minori impresso sopra. Kakashi lo afferrò con mani tremanti, leggendo il titolo sulla copertina.

- N... Non ci posso credere - esclamò. - La... La prima edizione de "Il Rosso Tramonto delle Pomiciàte d'Estate"... E pure AUTOGRAFàTO !!!

Naruto lo guardò perplesso.

- Come fa a piacerle questa roba, Maestro ? Io avrò provato a leggerlo almeno venti volte, ma non ci ho capito assolutamente niente...
- Ehm - si riprese in fretta Kakashi. - Non fa nulla, lascia stare, te lo spiegherò un'altra volta!
- Ci sono momenti - commentò Pakkun sottovoce. - Che ringrazio il cielo di essere cane! Certi uomini sono uno spettacolo rivoltànte...

Naruto salutò il Maestro Kakashi, il quale non vedeva l'ora di andare a leggersi il suo meraviglioso regalo. Tuttavìa, mentre Naruto rimase sulla porta ad osservare il Jonin e il suo fedele compagno a quattro zampe che si allontanavano, la busta che il ragazzo stringeva in mano per un attimo emanò uno strano bagliòre rossàstro.

( continua )



Nota dell'Autore:
Salve a tutti, XD chiedo scusa per la "lentèzza" con cui aggiorno questa e le altre fanfic, purtroppo il tempo è tiranno e gli impegni ANCHE... Saluto affettuosamente tutti coloro che leggeranno questa storia, sperando che continueranno a seguirla con lo stesso interesse con cui cerco di scriverla...
Grazie a tutti!

DADO

 

   
 
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