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Autore: koukla    11/11/2010    11 recensioni
La guerra è ormai finita da sette anni e tutti hanno ripreso la loro vita. C'è chi si è buttato anima e corpo nel lavoro, chi ha messo su famiglia e chi ha viaggiato in lungo e largo per il mondo. C'è anche chi non è cambiato affatto e passa ancora il tempo ad organizzare grandi pranzi di famiglia e a sferruzzare maglioni da regalare a Natale. Non sempre, però, tutto ciò che avevamo programmato è destinato ad accadere ed è proprio questo che la Signora Weasley deve capire. Tra due persone di nostra conoscenza completamente recalcitranti all'idea del matrimonio ed un piccolo imprevisto che stravolgerà le cose, riuscira Molly a veder realizzato il suo piccolo, innocuo desiderio?
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Un po' tutti | Coppie: Arthur/Molly, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Era un tranquillo pomeriggio di metà ottobre e Molly Weasley sferruzzava seduta sulla sua poltrona preferita, mentre le romantiche note delle canzoni di Celestina Warbeck si diffondevano nella stanza dalla vecchia radio all’angolo. Sebbene l’atmosfera fosse serena e rilassante la donna aveva la fronte aggrottata e l’aria preoccupata.

Stava pensando alla sua famiglia.

Ogni cosa in quella casa era indissolubilmente legata a qualche membro del grande clan Weasley. Libri, fotografie, disegni avevano da raccontare storie ed avventure che venivano ricordate durante le grandi riunioni di famiglia; per non parlare poi, del particolarissimo orologio, che (è il caso di dirlo) aveva magicamente aggiunto lancette con il susseguirsi di matrimoni e nascite. La donna alzò gli occhi dal suo lavoro a maglia ed il suo sguardo si posò proprio su quello strambo oggetto.

Ogni volta che lo vedeva un’ondata di orgoglio e felicità le riempiva il petto, subito però a questo momento di gioia ne seguiva un altro di amara consapevolezza ed una lacrima le solcava il volto paffuto.

Un pensiero andava sempre al suo Fred, il suo ragazzo volato via sette anni prima. Non poteva sopportare quella lancetta perennemente puntata sulla parola “morte”. Come se, per uno strano scherzo del destino, dovesse costantemente ricordare a tutti che lui non c’era più… come se ce ne fosse bisogno, per Merlino!

In casi come questi, Molly immaginava sempre la sua famiglia come un puzzle che a poco a poco cresceva e prendeva forma, ma a cui, per quanto potesse sembrare quasi completo, mancava e sarebbe mancato sempre un pezzettino. Quel pezzettino era il suo Fred!

In ogni caso, quel giorno il motivo della sua preoccupazione era un altro. Da anni, forse da quando era diventata madre per la prima volta, la donna si struggeva riguardo il futuro dei suoi figli e ciò che le premeva di più, al di là dei successi scolastici e professionali, era, ovviamente, la loro felicità. Quella parola, per Molly, era sempre stata sinonimo di famiglia, figli, nipoti: quale gioia maggiore di tornare a casa la sera e trovare la tavola apparecchiata per la cena, il fuoco scoppiettante nel camino e tanti piccoli frugoletti ( dai capelli rossi!) che sgambettavano allegramente sul tappeto?

Tutto ciò era, di fatto, una proiezione della sua esperienza personale, questo doveva ammetterlo. Comunque la donna non desiderava altro per la sua numerosa progenie.

E se si escludeva Charlie, che era completamente refrattario a qualsiasi tipo di unione a lungo termine, l’unico che non aveva ancora un anello al dito era il “piccolo” Ron.

Proprio Ron era al centro dei pensieri di Molly quel pomeriggio.

L’apprensione nasceva dal fatto che il giovane stava insieme ad Hermione Granger da circa 7 anni e ancora non si decideva ad ufficializzare la loro unione.

I due, molto semplicemente, avevano deciso di convivere 4 anni prima e, da allora, la situazione era rimasta invariata.

Inutile dire il colpo subito da Molly quando la coppia, durante un pranzo di famiglia, annunciò di avere delle novità: lei non fece in tempo ad immaginare la Tana addobbata in pompa magna ed il suono delle campane nuziali, che la parola “convivenza” la riportò con forza alla realtà! Inizialmente decise di reggere il loro gioco e si mostrò, stupendo tutti, fin troppo felice ed accondiscendente; poi però, stava iniziando a spazientirsi. Per quanto si sforzasse di essere moderna, non riusciva a digerire che quei due continuassero a vivere in uno stato di concubinato: era una cosa assai disdicevole ed inopportuna e se per i Babbani, ormai, era quasi la consuetudine, nel loro mondo non funzionava così.

Era, poi, sinceramente rammaricata perché Hermione era l’unica a non essere ancora presente nell’orologio di famiglia, dato che, ufficialmente, non era una “Weasley”.

Le dispiaceva, soprattutto, perché la ragazza era per lei come una figlia e, detto francamente, anche se questo Molly non lo avrebbe MAI ammesso, era la sua nuora preferita. La ragazza era entrata in casa sua che aveva appena 13 anni e, da quel momento, aveva trascorso con loro quasi tutte le estati, i Natali, le Pasque e qualsiasi altra festività! Però era estremamente testarda e Molly non era ancora riuscita a convincerla che quel matrimonio andava celebrato.

La donna era così immersa nei suoi pensieri da non accorgersi che si erano fatte le 6 e che suo marito era appena tornato dal Ministero. Il signor Weasley osservava la moglie divertito mentre quest’ultima borbottava tra sé frasi appena udibili di cui, al povero Arthur, arrivavano stralci confusi come: “Convivenza, pfui!”, “E’ assolutamente inopportuno” oppure “Come spereranno di darmi un nipotino se continuano così?”

“Lolly Molly!”

“Oh!” esclamò la signora Weasley, lasciando cadere il suo lavoro a maglia. “Arthur, sei tornato! Non ti avevo sentito….ma sono già le sei, Santi Numi!! Devo ancora preparare la cena e…”.

 Si alzò di scatto e stava per dirigersi in cucina quando il marito la zittì. “Molly fermati per favore. Sbaglio o prima stavi ancora pensando a Ron ed Hermione?”

“Cosa? Assolutamente no, Arthur caro! Ma come ti salta in mente? Sbaglio o avevamo deciso che hanno tutto il diritto di fare ciò che vogliono e noi non possiamo che essere felici per loro? Ma se tu hai cambiato idea….”

“Molly! Io ne sono perfettamente consapevole. E tu? Capisco che ti è difficile accettare questa cosa ma è la loro vita e noi non abbiamo il diritto di giudicarli o di intrometterci… pensa a quello che abbiamo fatto noi, cosa sarebbe successo se le nostre famiglie si fossero immischiate?”

“Lo so, lo so; però non riesco a capire come mai ogni volta tirate tutti in ballo la nostra storia. Erano tempi diversi! C’era la guerra e non avevamo altra scelta, se non fossimo fuggiti insieme e avessimo messo le nostre famiglie davanti al fatto compiuto probabilmente non saremmo qui adesso. Oggi è diverso:c’è la libertà, la pace. Perché quei due non hanno intenzione di mettere su famiglia come si deve?”

“Forse non ancora pronti, Molly! In fondo hanno 25 anni…”

“Noi alla loro età avevamo già quasi tutti i nostri figli! E lo stesso vale per Bill, Percy, George e Ginny….tutti hanno almeno un bambino!”

“Molly ora basta!” Il signor Weasley si stava spazientendo e zittì la moglie in modo brusco, cosa alquanto strana, essendo lui un uomo pacato ed infinitamente paziente. “Davvero, non ti capisco. Quando Bill doveva sposarsi con Fleur per te era troppo presto e ti lamentavi che fossero troppo giovani, ora invece ti lamenti per l’esatto contrario. La verità è che non accetti che i tuoi figli siano cresciuti e iniziano a fare le loro scelte con la loro testa! So che è difficile da accettare e ti chiedo scusa se sono stato duro con te ma, davvero, non ne posso più di sentirti parlare continuamente di Ron e Hermione!”

La signora Weasley lo guardò boccheggiando, incapace di proferire parola, poi inspirando profondamente disse: “Forse hai ragione tu, non riesco ancora a realizzare che ormai sono cresciuti e sono andati per la loro strada ma stai certo che se oso intromettermi è solo perché voglio che siano felici! Come lo siamo stati noi… Comunque sai che ti dico? Credo proprio che domenica inviterò tutta la tribù a pranzo; è da tanto che non siamo qui riuniti come ai vecchi tempi!”

Così dicendo Molly salì di corsa le scale per andare a prendere piuma e pergamene, mentre uno stupito Arthur fissava basito il punto in cui la moglie stava poco prima. Chissà perché aveva il presentimento  che la sua dolce consorte stesse escogitando qualcosa e che dietro quel pranzo di famiglia ci fosse qualcosa di più!

 

 

 

   
 
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