E’ la prima volta che pubblico qualcosa di mio, forse sarà anche l’ultima, certo dipende da me, ma in fondo anche da voi. Le recensioni sono sempre ben accette, quindi fatemi sapere cosa pensate di questo piccolo, se non misero, sfogo personale, niente di speciale.

Oggi è un anno. Per la verità domani saranno passati numero 365 giorni esatti, ma non importa.

Oggi festeggio il secondo giovedì di questo mese. Perché il giorno in cui la mia vita è cambiata era un giovedì. Il secondo, di novembre. Le lacrime le rimando a domani, perché già la data che scriverò in alto, sul foglio bianco di ogni materia, mi assillerà costantemente. Perché il 12 Novembre, un anno fa, ero in un luogo che, a ricordare, la mia mente soffre. Non parliamo del cuore. Tanto quello non l’ho più, ha voluto rimanere là, a casa, dice, ma i miei occhi mi impediscono di tornarci, se non, un’altra volta, per vedere Loro.

No, le lacrime oggi no. Oggi festeggio, perché torneranno ancora, e ancora la mia vita cambierà. Ritroverò il mio cuore ancora, e ancora mi abbandonerà la notte stessa.

E’ anche (quasi) un anno che sono qui su EFP, ma esclusivamente come lettrice, fino ad oggi. Non penso di essere abbastanza all’altezza di potermi permettere di pubblicare quello che il mio disastrato cervello partorisce. Non lo penso, ma oggi ho deciso che nella vita bisogna sempre sentirsi in grado di fare qualsiasi cosa. Ovviamente sono tanto brava a parole, ma è nei fatti che si giudica una persona, no? Allora è nei fatti che si capisce quanto io sia effettivamente una vigliacca. O forse no. Forse non si dovrebbe giudicare, e basta.

Grazie a tutti per aver dedicato un po’ del vostro tempo a leggere queste due righe, così importanti per me.