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Autore: Alchimista    11/11/2010    10 recensioni
Il tempo non rende giustizia agli avvenimenti che lo riempiono: lascia che essi scorrano, insensibile, senza dar loro il giusto peso, anzi sovvertendolo. E così che ore ed ore d’attesa sembrano un’eternità e pochi istanti, invece, distruggono una vita.
È una cosa assurda. Assurda tanto quanto la vita.

Rieccomi in questo fandom con pochi pensieri dopo la visione della scorsa puntata di Distretto...
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Singhiozzo…

 

Senza neanche avere il tempo,

il tempo di provare a far tornare indietro il sole

e senza più rancore

mi ripeti è freddo amore, adesso ho le parole

che vorrei poterti dire

e vorrei poterti dire che son stanco da morire.

 

(Sing-hiozzo ~ Negramaro)

 

 

Il tempo non rende giustizia agli avvenimenti che lo riempiono: lascia che essi scorrano, insensibile, senza dar loro il giusto peso, anzi sovvertendolo. E così che ore ed ore d’attesa sembrano un’eternità e pochi istanti, invece, distruggono una vita.

È una cosa assurda. Assurda tanto quanto la vita.

Tutto ormai è offuscato, il respiro irrimediabilmente mozzato e la presa sulla tua camicia si allenta sempre più, inesorabilmente. Ma tu non vuoi, non vuoi lasciarlo andare. Non può abbandonarli, abbandonarti.

«Remo non mollare che adesso arriva l’ambulanza, eh! Oh, Remo! Questa gliela famo pagà! Insieme. Remo non mollare, non mollare adesso! Bazooka, Bazooka! Oh, Bazooka non mollare adesso, non mollare adesso…»

Parole che ormai non può più ascoltare: il tempo per lui si è fermato e non saranno le tue parole, le tue preghiere a far muovere di nuovo le sue lancette.

«Tu mi servi ancora… amico mio…»

La tua voce è straziata ormai, piegata dal dolore mentre i suoi occhi ti guardano con un apatia, un vuoto che non avevano mai avuto, ti condannano con un verdetto che non potrai cambiare.

Colpevole. Sei colpevole, hai sbagliato! Tu coordinavi tutto ed hai fallito.

Remo è morto tra le tue braccia solo perché eri troppo preso dal voler incastrare Balsamo per fregartene del rischio, per fregartene delle vite che erano in gioco. Avresti dovuto immaginare che non tutto sarebbe scivolato liscio, che qualcuno avrebbe tentato di far fuori l’unico testimone! Sarebbero bastai più uomini, sarebbe bastato un semplice giubbotto anti-proiettile e tutto questo non sarebbe successo.

E invece no! Queste sono le conseguenze delle tue azioni e le meriti. Remo è morto per te, per salvare la vita a te! Ed ora? Ora cosa ti rimane?

Singhiozzi, debole e ferito sul suo cadavere: non vuoi lasciarlo, semplicemente non ci riesci, quasi come se staccandoti da lui determinassi fino in fondo la sua morte.

Vane illusioni. Non c’è nulla che tu possa fare, Luca.

Piccolo, semplice, stupido essere umano! La tua lotta non potrà che vederti perdente come sei già in questo momento, mentre nuovi singhiozzi riempiono l’aria, nuove lacrime bagnano il tuo viso e il suo sangue sporca i tuoi vestiti.

«La vita te la dà sempre una seconda possibilità»

In questo momento quelle tue parole ti sembrano una tale idiozia. Quale possibilità? A che pro offrirgli una possibilità e non dargli il tempo di provare ad usarla per riscattarsi? Semplice beffa di un destino superbo e perverso che si diverte a sentire il muto grido dell’umanità soggetta ineluttabilmente al suo capriccioso volere.

Assurdo. Tutto in questo momento ti pare assurdo.

La sua ultima richiesta è stata quella di vegliare al posto suo su Viola e Marco, almeno fino al suo ritorno.

Quale ritorno, eh Remo? ti trovi a pensare con disperata rabbia Viola ti aspetterà in eterno…

Ma non riesci a sostenere il suo sguardo cielo e calando con dolore le sue palpebre ti accasci su di lui come se non fossi più in grado di tenerti in piedi.

Già una volta avevi dovuto dire a Viola che suo marito era morto, già una volta avevi visto l’incredulità ed il dolore nascere nei suoi occhi scuri; ma ora quell’incredulità, quel dolore sarebbero stati anche i tuoi…

Come se qualcuno avesse preso tra le mani il tuo cuore, ora lo senti stretto in una morsa assurda, impossibile da sopportare, strozzato da un dolore che non può contenere, che non può che ucciderlo, ucciderti.

E la stanchezza scende pensante come un nuovo verdetto, porta via quelle poche forze che il dolore non ha ancora rubato e tu ti ritrovi inerme su di lui senza avere coscienza di ciò che ti circonda, vulnerabile ad ogni evento esterno.

Disperato, anzi, ti trovi a pregare che accada qualcosa, che qualcuno spari; preghi che qualcuno – chiunque – metta fine a quella pena perché sai che non potrai reggerla più, neanche per un istante.

Il freddo permea le tue membra e tu chiudi gli occhi. Sei stanco, stanco di tutto, stanco da morire e vorresti solo seguire Remo, come quando da ragazzini eravate inseparabili, sempre su quel maledetto motorino ad urlare…

Quando riapri gli occhi, però, tutto è ancora lì davanti a te: il cadavere di Remo tra le tue braccia e tra le lacrime riesci anche a distinguere Pietro e Gabriele. Sembrano feriti, ma sono in piedi.

È il terzo verdetto questo, l’ultimo. E dovrai accettarlo come i precedenti, senza possibilità di fuga.

Per te non c’è ancora la morte, non quella del corpo.

Tu morirai con più calma.

Tu morirai dentro.

E così sia.

 

 

 

 

 

 

_____________________

 

 

Salve gente! *-* Era da secoli che non pubblicavo qualcosa in questa sezione… ne ho sentito la mancanza! Ma dopo aver visto la scorsa puntata di Distretto e in particolare il suo finale non ho potuto non scrivere qualcosa di getto… E quindi eccovi qui questa deprimente schifezza…

Che dirvi? La morte di Remo è stata terribile quanto inaspettata… ci sono davvero rimasta male ç____ç

Spero che queste mie parole non vi facciano tanto ribrezzo e che – in ogni caso – abbiate la voglia ed il piacere di lasciarmi qualche riga per dirmi cosa ne pensate ^^

Ringrazio già tutti i lettori, i recensori, chi preferirà o ricorderà… siete la mia forza. Un bacio.

 

Alla prossima…

 

Alchimista  ~ 

   
 
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