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Autore: Minnow19    11/11/2010    6 recensioni
Demi è in una rehab.. come vive lì dentro? cosa pensa? E cos'è successo veramente? Per quale motivo è in clinica? Una FF alternativa, diversa, un frutto della mia fantasia.
Demi si sente molto, MOLTO sola.. un giorno però riceve una visita molto particolare..
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera.. ecco qui la nua One-Shot, che avevo postato, ma non avevo introdotto e non avevo sistemato.. Beh, siamo di nuovo qui con la mia dolce Deh.. una ragazza che adoro con tutto il cuore, e alla quale sono molto affezionata.. una ragazza che mi prende l'anima, quando scrivo su di lei.. una ragazza che mi fa piangere di sera, quando penso a come sta.. una ragazza che non conosco personalmente, ma che sono riuscita a conoscere tramite le sue canzoni, la sua musica..

Deh, questa FF è dedicata tutta a te. Non la leggerai mai, ma io sono qui che prego con tutti i tuoi fan, perchè desidero da morire che tu guarisca presto, perchè voglio rivederti più carica che mai.. non ti conosco, ma TI VOGLIO BENE.. mi trasmetti un sacco di emozioni, migliori le mie giornate.. sei il mio mito.. per alcune persone potrai solo essere una cantante come tante, ma per me sei molto più di un idolo.. sei una persona che fa parte della mia vita.. guarisci presto.. :)

Spero vi piaccia.. un bacio a tutti
Lady Jonas

 

Deh I feel so alone

Sola. Demetria Devonne Lovato era sola. I suoi più terribili incubi si erano avverati. Aveva perso Joe, aveva perso i suoi amici. Non aveva la sua famiglia vicino a sé. Selena e Miley erano lontane. L’unica scelta sensata le era sembrata quella di farsi ricoverare. Era sola e pazza. Ogni giorno riceveva posta da milioni di fan. La posta arrivava a casa sua, e sua madre le mandava ogni giorno una decina di lettere, dove Demi trovava la solidarietà di tutti i suoi fan. Solo in quei rari momenti di lettura, si sentiva un po’ meno sola. Il senso di abbandono però era sempre più forte, si sentiva un peso nel cuore. Le mancava la sua vita. Al di fuori di quella clinica, lei era la famosa e amata Demi Lovato, adorata e anche invidiata dalle sue coetanee per la sua popolarità, la sua bellezza, la sua dolcezza. Ma lì dentro, lei era Demetria, una ragazzina di 18 anni con vari problemi che si erano accumulati nel corso della sua breve vita. Autolesionismo, un tentativo di suicidio, depressione, stress. La sua vita negli ultimi anni era stata un disastro, ma tutto le era sembrato sopportabile, fino a quando Joseph era stato dalla sua parte. Perché lui era sempre stato con lei, nel bene e nel male. Ora però non c’era più. Era sola. Da quando era entrata in quella clinica di sua volontà, era sola. Era Nessuno. Anonima. Senza identità. Da quando era lì dentro, si era tagliata i capelli, che ora le arrivavano sopra le spalle, e li aveva tinti di nuovo di nero. Non si truccava più, e non indossava più abiti vintage o griffati. Il suo guardaroba comprendeva le tre uguali divise della clinica: Una maglietta e dei pantaloni anonimi bianchi.

Ora si trovava nella sua stanza. Da sola. Il suo letto era rivolto verso la finestra munita sbarre, dalla quale entrava qualche filo di luce. Le piaceva guardare fuori, pensando al mondo esterno. Pensando a come se la passavano i suoi amici. Cercava di pensare a Joseph il meno possibile, ma ogni cosa lì dentro glielo ricordava in una maniera impressionante. Tutto era circondato dalla sua assenza. Lo sognava tutte le notti, e piangeva di continuo.

Sembrava un giorno come un altro, quando una giovane infermiera portò a Demetria il solito pacco di lettere giornaliere. La giovane aprì la prima lettera, e notò subito una grafia familiare. Non capiva il motivo di quella lettera. Cosa voleva ancora da lei?

Cara Demi, Come stai? Mi manchi molto. So già che non serve nemmeno che scriva il mio nome, perché si capisce già dalla grafia chi sono. Com’è la vita in rehab? Manchi a tutti noi. Dovrei dire, a tutti tranne che ad Ashley. Te ne sei andata così in fretta che non sono nemmeno riuscito a scusarmi con te. Mi dispiace davvero per il male che ti ho causato. Mi dispiace, perché è colpa mia se tu ora sei lì dentro. È solo colpa mia. In questi momenti vorrei solo stare da solo a pensare, ma Ashley mi soffoca un po’ con la sua presenza. Mi mancano i nostri momenti assieme, quando ci guardavamo negli occhi senza dire nulla. Grandi silenzi pieni di significato. Ti ricordi Deh? Ma più di tutto, mi manchi tu. Vedo ovunque la tu assenza. Mi sento perso senza di te qui. Anche se prima non parlavamo molto, eri il mio punto di riferimento. Me ne sono reso conto troppo tardi, mi dispiace. Posso venire a trovarti Deh? Voglio vederti. Ho bisogno di vederti. Ogni giorno chiamo tua madre per avere tue notizie. Ora sono io che sto impazzendo, in silenzio. Ti volevo dire di stare attenta, perché qui fuori Shorty sta facendo un gran casino per la faccenda del pugno. Sta cercando di metterti tutti contro, ma non ti preoccupare: i tuoi fan sono sempre dalla tua parte, dove starò sempre anche io, anche se non ho ancora avuto l’opportunità di dirtelo. Con me non sei sola.

Un bacio, Joe.

Demi prese il foglio zuppo di lacrime tra le mani, e lo gettò nel cestino. Ma cosa voleva essere quella lettera? Cosa voleva ancora da lei Joe? Non le aveva già rovinato abbastanza la vita? Se n’era andata per dimenticarlo, per colpa sua, e lui le scriveva una lettera? Dopo tutto quello che avevano passato? Dopo tutto quello che si erano detti? Demi tornò con i pensieri al giorno in cui era iniziata la sua fine, due settimane prima.

La stanza della clinica diventò il suo bellissimo camerino, i capelli si allungarono e si schiarirono, i vestiti tornarono quelli di sempre, e il suo viso era perfettamente curato, mentre attendeva con ansia l’inizio dello show. Come sempre era da sola. Di solito in quei momenti passava il tempo con Joe, ma da quando si erano lasciati, niente era più come prima, e da mesi si era rassegnata a passare l’ora precedente alla sua entrata in scena da sola. Uscì per prendere un bicchiere d’acqua e passò davanti al camerino di Joe, sentendo che stava discutendo con Ashley. Sembrava proprio una lite, e di questo Demi poteva essere solo contenta. Non le piaceva Ashley. E a lei non piaceva Demi. Sorrise per quella strana gelosia che provavano l’una nei confronti dell’altra. Si fermò ad ascoltare.

“Ash, la devi smettere una volta per tutte con questa storia di Demi. Devi smettere di dirmi che non la sopporti, e non puoi cercare di convincere mio padre a cacciarla! Lei è mia amica! Come puoi aver provato a fare una cosa del genere? Con tutte quelle false accuse per giunta! Come hai potuto?” Joe era furioso.

“Ma, JOE! Non capisci che l’ho fatto solo per noi? Con lei in mezzo a noi, non riusciamo nemmeno ad avere una relazione normale!! È sempre lì che mi guarda male, e quando sono da sola mi fa delle scenate! È gelosa! È troppo gelosa. Cazzo Joe non ce la faccio più a vivere così. Devi scegliere. O me, o lei.” Rispose Ashley con quella sua vocetta fastidiosa. Che bugiarda. Non le aveva mai, e sottolineo MAI rivolto la parola.

“Smettila, Ash, sono io non ce la faccio più con tutte queste bugie! Prima dici a mio padre che lei si taglia, ora che fa mille scenate di gelosia, quando sappiamo entrambi che non è vero! Dove trovi il coraggio per guardarti allo specchio, dopo tutto quello che mi racconti!? Dov’è la ragazza che ho conosciuto? Dov’è la ragazza di cui mi sono innamorato?”

“È ancora qui Joe, ma si sente minacciata, e ha paura di perdere una delle persone più importanti della sua vita! Lo sai tutto quello che ho passato, sai come Jack (Jackson Rathbone) mi ha trattata, e come mi ha quasi ucciso il fatto che mi avesse tradita. Poi ti ho conosciuto e mi sono innamorata di te. Ma non posso non sentirmi minacciata da LEI. È ancora innamorata di te Joe. Come fai ad essere così cieco?” rispose Ash adirata.

“Basta Ashley, basta! Non ce la faccio più ad ascoltarti. Vattene. Ne parliamo dopo. Ora voglio restare da solo.” Joe la cacciò. Demi sentì i suoi passi muoversi verso la porta, quindi corse verso il suo camerino e per fortuna Ash non la vide. La sentì passare per il corridoio con il passo lento e trascinato. Aprì la porta e vide che se n’era andata, quindi si diresse verso il distributore, per prendere una bottiglia d’acqua.

Demi stava bevendo tranquillamente quando arrivò Shorty, una delle ballerine del suo corpo di ballo. Il suo vero nome era Alex, ma era così piccola che tutti la chiamavano Shorty. Era una ballerina davvero incredibile. Avevano lavorato molto ultimamente. Shorty era apparsa nel video musicale di Bounce, e faceva parte dei ballerini di Camp Rock 2, quindi ora era in tour con lei (Per chi non l’avesse capito, è quella ballerina con i capelli arancioni, TINTI. Ora invece i capelli ce li ha rossi.). Non erano mai andate particolarmente d’accordo. Anzi, per niente. La verità è che Shorty era sempre stata gelosa del rapporto tra Demi e i fratelli Jonas, perché collaboravano assieme da parecchio tempo, ma solo Demi era diventata loro amica, loro VERA amica. Lei era solo una figura di sfondo. Per questo motivo la torturava verbalmente ogni volta che poteva.

“Lovato. Sempre tra i piedi vedo.” Disse Alex.

“Welch. Sempre a seguirmi vedo.” Rispose tranquillamente Demi.

“Sei soddisfatta? Di quello che hai fatto ad Ashley? Lo sai che la sua relazione con Joe è quasi scoppiata oggi? Lo sai che hanno litigato pesantemente? E solo per colpa tua. Di una stupida, patetica, fallita ragazzina di 18 anni che si crede Miss Mondo.” Mi sono scordata di dirvi che Alex è la migliore amica di Ashley Greene. Ma penso fosse ovvio, dato che Demi odia Ash, allora Alex sta dalla parte di Ash.

Demi si sentiva sempre più arrabbiata, ma cercava di contenersi. Doveva farlo.

Shorty continuò “E sinceramente, non capisco nemmeno come faccia ad essere gelosa di te. Insomma, guardati. Non sei niente per Joe, per lui non vali niente. Non ti ha mai amata, sei solo un peso. Una palla al piede. NON SEI NIENTE.”

Non sei niente. Non sei niente. Quelle parole non riuscivano ad uscirle dalla testa. Pulsavano con forza nella sua mente.

Non ci vide più, e la colpì forte con un pugno su un occhio. Come si permetteva a dire che per Joe non ero nulla? Come si permetteva? Ci eravamo lasciati, ma io ero importante per lui. Pensava Demi, senza rendersi conto di ciò che aveva appena fatto.

Shorty cadde all’indietro e cominciò a urlare.

“Brutta puttana!! Questa me la paghi cara! Come hai osato? Sei pazza, sei fuori di testa! Ti faccio causa, hai capito? Questa me la paghi davvero, stronza. QUESTA ME LA PAGHI!!” si avventò contro Demi urlando, e la prese per i capelli. La ragazza sentì un dolore allucinante alla cute, e cominciò a urlare anche lei.

Joe corse fuori dal suo camerino e le vide picchiarsi. Si intromise prendendo Demi di spalle e circondandola con le sue braccia. Lei cominciò a dimenare le gambe, cercando di liberarsi, e riconobbe subito le braccia calde e familiari del ragazzo che tanto amava, si sentì un po’ meglio, ma ciò non trattenne le lacrime. Joe non riusciva a calmarla. Fece la cosa che gli sembrava la più naturale del mondo: le baciò una guancia cercando di asciugarle le lacrime. La verità era che anche lui provava ancora qualcosa per Demi, ma era troppo tardi per la loro storia. Era un capitolo della sua vita chiuso, anche se con molti, troppi, rimpianti.

Shorty assisteva alla scena basita.

“Me la pagherai anche tu Jonas. Ashley non te la meriti!”

E così Demi si ritrovò tra le braccia di Joe, sola contro tutti. Si sentì male, la testa cominciò a girarle e iniziò a piangere senza riuscire a smettere. Sembrava in preda ad una vera e propria crisi isterica. Joe era preoccupato ma non sapeva cosa fare, si limitò a stare lì con lei, a cercare  di proteggerla, anche se sentiva uno strano presentimento.

Qualche ora più tardi, il concerto era finito. Demi si sentiva ancora male, ed entrò nel suo camerino per distendersi nel solito divanetto per sentirsi un po’ meglio. Chiuse gli occhi e cominciò a rilassarsi, quando sentì bussare alla porta.

“Gli autografi dopo per favore, non sono dell’umore giusto.” Rispose pensando che fosse la sua agente.

“Sono Paul, posso entrare?” mi chiese papà Jonas.

“Certo, certo. Entra pure.” Disse.

Paul Jonas entrò nel camerino serio, e si vedeva dalla sua espressione che voleva iniziare un discorso serio e spiacevole.

“Demetria, dobbiamo parlare.” Ebbene sì. Da quando lei e Joe si erano lasciati, Paul aveva cominciato a chiamarla Demetria, come se fossero dei perfetti sconosciuti.

“Dimmi pure” rispose Demi, leggermente infastidita dal sentirsi chiamare così.

“Non so come dirtelo, perciò te lo dirò senza giri di parole. Tu lasci il tour Demetria.”

“Che cosa?”

“Sei stata revocata. A seguito di spiacevoli avvenimenti, io e gli altri organizzatori abbiamo deciso di farti tornare a casa, o meglio, in una rehab. Hai bisogno di riabilitazione. Sappiamo tutte le cose che ti sono successe, e riteniamo sia meglio così.”

“Che cosa sarebbe successo, scusa? Mi sfugge un particolare. Cosa ho fatto?” Demi parlava con la voce incrinata, e per la prima volta si sentì preoccupata.

“Lo sappiamo Demetria, e negarlo non facilita la situazione. Sappiamo che hai più volte, diciamo usufruito, delle lamette. Sappiamo che ti tagli insomma. E che hai picchiato Shorty. Come ti è venuto in mente?”

Possibile che Joe non gli avesse detto nulla?

“Ma io non ho fatto nulla!! Non mi potete cacciare così!”

“Oh, sì che possiamo invece! La decisione è stata presa. Mostrami i polsi. Subito.”

“Che cosa?” Demi era incredula.

“Se dici di non tagliarti più, voglio le prove.”

Gli mostrai i polsi, lieta che quella parte della mia vita fosse finita.

“Non vedo tagli nuovi, ma queste.. queste sono cicatrici Demetria. Non lo fai ora, ma l’hai fatto! Non sei un buon esempio. E questo non mi garantisce che non lo farai più in futuro. Inoltre c’è quel litigio con Alex, e i problemi che stai causando ad Ashley. Te ne devi andare da qui. Non ti preoccupare, abbiamo prenotato a nome tuo un posto in una rehab lontana da qui. Alla stampa verrà detto che sei entrata di tua volontà. E in un po’ di tempo potrai tornare alla tua vita lontana dai riflettori. Cercheremo un rimpiazzo, e poi si vedrà.”

“Non mi puoi portare via tutto! Questa è la mia vita! La mia carriera! Non puoi decidere per me!! Non puoi cacciarmi solo perché io e tuo figlio ci siamo lasciati! Non mi caccerai mai! Questo è il mio mondo. Io sono la star! Non sei nessuno, non puoi cacciarmi!”

“La decisione è stata presa. Sei fuori signorina Lovato. Non metterla sul piano personale. Vogliamo solo il meglio per te.”

Ed ecco il motivo per cui Demi si trovava tutta sola in quella rehab. Lui, il padre del suo ex ragazzo l’aveva cacciata. Perché Joe non gli aveva detto nulla? Perché era stato zitto e l’aveva lasciata subire tutto? Lei stava male, era vero, ma non meritava di perdere tutto così. La sua carriera, il suo futuro, ogni cosa era persa. Lei stessa si era persa. Non sapeva più cosa fare.

La solita infermiera entrò portando il pranzo e annunciando che le visite giornaliere sarebbero iniziate. Come se a lei fosse importato qualcosa delle visite. Non andava mai nessuno a trovarla. A sua madre era stato proibito per un mese, e quindi nemmeno le sue sorelle o il suo patrigno potevano andarci. La settimana precedente era andata a trovarla Miley, ma ora era in tour, quindi non ci sarebbe stato nessuno per lei.

Sentì bussare alla porta e lui era lì.

“È permesso? ” chiese Joe.

“Joe? Cosa ci fai qui? Vattene” rispose Demi sentendo gli occhi che si facevano lucidi.

“Perché? Perché non vuoi vedermi?” sembrava davvero triste.

“Non voglio che tu mi veda così, ti prego. Già mi faccio pena da sola. Non serve che tu venga qui, a vedere come sia sprofondata nel buio.”

“Deh, ma tu sei sprofondata nel buio. Tu.. stai bene.. non capisco ancora perché sei qui dentro. Te ne sei andata senza dirmi nulla. Non capisco. Non mi hai nemmeno salutato.”

“Ma come hai fatto a trovarmi? Nessuno sa che sono qui..”

“Me l’ha detto tua madre.. la stresso ogni giorno.. ma rispondi alla mia domanda? Perché hai deciso di venire qui dentro? Pensavo stessi meglio rispetto a..” non aveva nemmeno il coraggio di dire rispetto a quando ti tagliavi dopo aver lasciato Trace, non voleva neanche pensare a quei brutti momenti che aveva passato al fianco di quella ragazza.

“Mi ha cacciata Joe. Mi ha cacciata.”

“Chi?”

“Non te lo posso dire.. non mi crederesti.”

“Dimmelo Deh, ti prego.”

“No.”

“Per favore. Ti scongiuro.”

“Tuo padre Joe!! Tuo padre mi ha rinchiuso qui dentro! Mi ha cacciata perché diceva che vi provocavo un sacco di problemi!” Demi ricominciò a piangere e Joe si avvicinò a lei e la prese tra le braccia, come non faceva da tanto TANTO tempo.

“Deh, non ci posso credere.” Sussurrò accarezzandole i capelli.

“Lo sapevo che non mi avresti mai creduto. Ma ti giuro, su ciò che ho più caro al mondo, lo giuro su di te Joe Jonas, che è vero.” E continuò a piangere, sapendo che il ragazzo non le avrebbe mai creduto.

Inaspettatamente Joe si sedette vicino a lei in quel piccolo letto e le prese la mano, poggiandovi un bacio leggero sul dorso. Le era mancata da morire.

“Aspetta, Deh. Io.. sembra assurdo, ma ti credo. Non ce la faccio più a vederti così. Sto male dentro. Ieri sera al concerto ho pianto come un bambino cantando Hello Beautiful. Mi manchi Deh. E ne usciremo assieme. Io sono qui per te. Non sei più sola. Sai, una volta mi hanno detto che bisogna combattere per le cose a cui si tiene di più. E per te Deh, vale la pena di combattere. Vale la pena di lottare con tutte le mie forze, per non perderti. Perché se ti perdessi, come farei ad uscire da questo labirinto che chiamiamo vita? Io ho bisogno di te.”

E così dicendo, fece sorridere la giovane, che non sorrideva così sinceramente da troppo tempo. Le si inumidirono gli occhi, e finalmente si sentì meno sola. Ora Joe era con lei. Lo era sempre stato, ma non se n’era mai resa conto. Tutto cominciò a farsi più semplice, cristallino. Con Joe, lei poteva rinascere. Pensava di aver toccato il fondo, e proprio quando stava per abbandonarsi a sé stessa, lui era arrivato e le aveva teso la mano.
Sentì un suono piacevole e strano in tutta la stanza. Un suono che non sentiva da tanto tempo. La sua dolce risata.

 

 

Deh Smiles

 

   
 
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