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Autore: schmiddt    12/11/2010    3 recensioni
I fiocchi di neve volteggiavano leggeri al di sopra della sua testa, sospinti dal vento. Rose Weasley rabbrividì quando uno di questi le si posò su una guancia, sciogliendosi immediatamente a contatto con la pelle. Si lasciò cadere su un mucchietto di neve sospirando.
Detestava l’inverno.
La neve, il Natale e le vacanze trascorse alla Tana, i pranzi e le cene con la sua famiglia, le uscite con i cugini, tutto.
Ma più di ogni altra cosa, lui.
Lo disprezzava.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James Sirius/Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Snow

 

 I fiocchi di neve volteggiavano leggeri al di sopra della sua testa, sospinti dal vento. Rose Weasley rabbrividì quando uno di questi le si posò su una guancia, sciogliendosi immediatamente a contatto con la sua pelle. Si lasciò cadere su un mucchietto di neve sospirando.

 Detestava l’inverno.

La neve, il Natale e le vacanze trascorse alla Tana, i pranzi e le cene con la sua famiglia, le uscite con i cugini, tutto.

Ma più di ogni altra cosa, lui.

Lo disprezzava.

 Lanciò rabbiosamente una manciata di ghiaccio contro lo steccato, prima di voltarsi e fulminare con lo sguardo il “lui” in questione. La stava spiando, ancora.

Oltre il vetro della finestra James Potter finse goffamente di essere affaccendato con le decorazioni della torta natalizia, nonna Molly alle sue spalle gli tirò uno scappellotto togliendogli dalle mani il pasticcio che aveva combinato.

Sul volto di Rose nacque un sorriso spontaneo, non sarebbe cambiato mai, James.

 Lui le sorrise timido di rimando, mentre faceva cadere la pila di piatti che la nonna gli aveva appena consegnato nella speranza che andasse ad apparecchiare.

A quel punto Rose rise apertamente, dimenticando per un attimo il motivo del suo rancore.

Dimenticando per un attimo quel giorno…

 

James Potter e Rose Weasley, i due assi del Quidditch, volavano a parecchi metri da terra. Il vento freddo sferzava loro le gote mentre la neve cadeva giù posandosi sulla quella distesa di neve che era il giardino della Tana. Lo facevano spesso, soprattutto quando avevano qualcosa di cui confidarsi, proprio come quella volta.

 - Sai, mi vedo con qualcuno… - aveva cominciato James imbarazzato, sfregando nervosamente le mani contro i pantaloni. Rose, che era quasi caduta dalla scopa per lo stupore, lo aveva guardato a bocca spalancata. James non aveva mai avuto nessun interesse oltre il Quidditch.

 – Una r-ragazza? – Aveva balbettato prima di scoppiare a ridere, James sembrava quasi offeso.

 – Si. – le aveva risposto secco incrociando le braccia al petto. – E’ Katie Vane. – aveva poi sussurrato colpevole abbassando il capo, come in attesa di una sfuriata che non tardò ad arrivare.

– Quella Vane?! – aveva infatti urlato Rose. – Quell’oca giuliva che ti sbava dietro e che non sa neanche cosa sia il Quidditch? – James si torse le mani nervosamente.

- In effetti… - aveva sussurrato incerto, dopo un attimo di esitazione – Forse Katie non è il mio tipo… - Rose aveva annuito vigorosamente.

- Vuole portarmi da Madama Piediburro… - continuò ed entrambi rabbrividirono inorriditi. – E pretende che io trascuri gli allenamenti per lei. –

- Non puoi permetterglielo! – aveva esclamato Rose fuori di sé. – Noi odiamo le ragazze come lei. Non dovresti frequentarla, Jamie. –

- E tu dovresti smetterla di usare quello stupido nomignolo, sono un uomo ormai. – sbottò James seccato. Lei aveva abbassato la testa lentamente, non dando a vedere quanto quelle parole le facessero male.

James stava crescendo.

 Non avrebbe avuto più tempo per lei, per le loro partite a Quidditch, per le loro passeggiate, per i loro stupidi scherzi ai Serpeverde…

Era stato lui, infine, a spezzare quel silenzio carico di tensione. – Se non fossi mia cugina, Rosie – aveva detto serio. – Credo che saresti tu il mio ideale di ragazza perfetta, con te potrei essere me stesso senza temere un tuo giudizio. – James si era portato una mano tra i capelli proprio come quando era nervoso e senza darle il tempo di rispondere, era sceso in picchiata. Rose fissava davanti a sé senza riuscire a muovere un muscolo.

 

 

 

Peccato che, neanche una settimana dopo, James Potter fosse stato visto in compagnia di Katie Vane proprio davanti alla sala da the di Madama Piediburro.

Non glielo avrebbe mai perdonato.

Non dopo quello che le aveva confessato.

Dannato Potter.

   
 
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