3 giorni dopo a casa di Gibbs.



Com'era solito fare durante la notte,Gibbs stava nel suo scantinato e metteva appoto la sua barca in compagnia di una birra fredda e un pò di vecchia musica country che usciva da una vecchia radio d'epoca.
Il suonare del campanello interruppe quell tranquillità che lui amava.Corse su a vedere chi fosse,aprì il grande portone in tinta verde.
-Abby?-
-Gibbs!- l'abbracciò al collo lei.
-Che ci fai qui a quest'ora e...e perchè sei in pigiama?-
-Posso entrare?-
-Si certo scusa!-
-Lavoravi alla tua barca?-
-Si!Andiamo giù!-

I due scesero le scale buie che portavano allo scantinato.
-Vuoi una birra?-
-Mmm....hai un pò di caffè?-
Lui sorrise -Vado su a prendertelo.Aspettami qui.-
Tornò subito con un caffè caldo.
-Grazie Gibbs!-
Lui riprese in mano la spatola e continuò il suo lavoro.
-Allora?Mi dici perchè sei qui?-
-Gibbs non mi vuoi più con te?- si imbronciò Abby.
Lui rise con tono. -Abby puoi venire quando vuoi qui!Solamente che non ti aspettavo!-
-Ah..pensavo!Comunque..sono qui perchè non riuscivo a dormire!-
-Oh e come mai?-
-Pensavo-
-A cosa?-
Lei esitò a rispondere...
-A noi....-
Gibbs si fermò dall'allisciare la trave della brca,sospirò e si girò verso di lei.Fece un passo e si ritrovò a pochi centimetri dal suo naso,dalla sua bocca.
Abbassò lo sguardo e le prese la mano,la guardò e ne baciò il palmo,poi si diede uno schiaffo violento al viso.
-Gibbs ma cosa...!- disse Abby dopo aver assistito a quel comportamento così strano.
-Perchè lo hai fatto?- domandò con voce molto tesa.
-Questo è ciò che è giusto ora.-
-No!Io....-
-Forse non te ne sei accorta-
-Ma di cosa?Non ti comprendo Gib...!-
L'uomo le interruppe la frase mettendole davanti il suo dito indice in segno di silenzio,poi baciò delicatamente la sua guancia calda.Fece 2 passi indietro e si tolse la maglia color cenere che portava addosso lasciandoli così scoperto il petto e intanto la ragazza,immobile,lo osservava incredula con sguardo interrogativo in cerca di una risposta.
-Guarda-
-Cosa devo guardare?-
-Me.Il mio corpo!Guardami Abby!-
-Davvero non capisco!.Sei tu.Sei sempre lo stesso da quando ti conosco.Sei lo stesso dell'altra notte...la notte in cui abbiamo...-
-Togliti il maglione per favore.-
Abby faceva tutto ciò che le veniva detto pur non sapendo quale scopo l'uomo volesse raggiungere,ma si fidava di lui.
Si tolse la parte superiore del suo pigiama.
-Ecco.-
-Ora?-
-Io sono una donna e tu un uomo,lo so!-
Gibbs scosse il capo e tornò di fronte a lei.Le prese i fianchi e poi la sua mano andò su per la chiusura del reggiseno.In quel momento per Abby fu come se il cuore si fosse fermato.Le fece calare giù il reggiseno lasciandole il busto nudo,poi le baciò la spalla e la mollò.
-Guarda bene la mia palle,guarda bene la tua-
-Si...-
-Il mio corpo ormai è morto,cosumato dagli anni che avanzano...Hai ancora tutta una vita davanti e io non voglio che tu la bruci con me.Non è giusto!-
-Questa è la fine della nostra poesia.Va bene.Non condivido la tua decisione ma la accetto e me ne faccio una ragione perchè so che per te tutto ciò è dienuto un peso.-
Gibbs sapeva che la sua Abby aveva capito a cosa lui si riferiva e per questo abbassò il volto il segno di assenso.Lei si avvicinò a lui,gli mise il braccio intorno al collo per abbracciarlo.Lui sentì i suoi seni freddi sfiorargli il suo petto,la sua pelle bollente e rabbrividì.Lei posò delicatamente le proprie labbra sulle sue baciandolo piano per non rompere quel silenzio solenne che gli avvolgeva in quel momento.Si staccò da lui,si rivestì e salì le scale mentre lui la seguiva con lo sguardo.Si bloccò in cima alla gradinata..
-Buonanotte Gibbs!-
Lui sorrise e lei varkò la porta.Poco dopo sentì il portone in tinta verde chiudersi.
Gibbs sospirò,poi raccolse da terra la maglia e se la rinfilò,ripose la spatola nella cassetta degli attrezzi,prese la sua birra ormai qusi finita e il caffè lasciato da Abby e li lasciò cadere in mezzo ai rifiuti.
Spense la luce e andò verso la sua camera a consumare quella sua notte,ancora una notte da solo.