La mia prima Draco/Harry-
Scritta per caso una sera, cercando di fare una song-fic.
Trovo che i Simple Plan siano perfetti come accompagnamento per la scrittura.
Vi chiedo un'unica cosa.
Anche se non vi piacciono, ascoltate la canzone mentre leggete.
Potrei dirvi che è fondamentale, ma non sarebbe vero. Dico solo che è parte integrante della storia.
Detto questo, buona lettura (e buon ascolto) ^^
“How could this
happen to me
I made my mistakes
I’ve got no where to run
The night goes on
As I’m fading away
I’m sick of this
life
I just wanna scream
How could this happen to me
Everybody’s screaming
I try to make a sound but no one
hears me
I’m slipping off the edge
I’m hanging by a
thread
I wanna start this over again
So I try to hold
onto a time when nothing mattered
And I can’t explain what
happened
And I can’t erase the things that I’ve done
No I
can’t “
[Untitled – Simple Plan]
Untitled.
Come un
libro senza titolo, che nessuno raccoglie, rimango fermo sulla
strada.
Il mondo
scompare.
Le luci
delle ambulanze, i volti intorno a me.
Vedo
solo lui.
Il suo
volto dalla pelle rosata che ho sempre associato ad un bambino
nonostante la corta ed ispida barba che la punteggia delicatamente.
I
capelli neri in riccioli leggeri sulla fronte.
Se gli
occhi fossero aperti, rivelerebbero quell'intenso verde che amo
tanto.
Sembra
addormentato, come tante volte l'ho osservato disteso accanto a me..
Quelle
tante volte dopo un po' di amore che si addormentava e rimanevo
sveglio a fissarlo con un sorriso.
Ora non
riesco a sorridere.
Le
lacrime scendono copiose.
Nessuno
si avvicina, nessuno prova a consolarmi.
Vedo il
sottile rivolo di sangue che scende dalle labbra socchiuse.
Labbra
attraverso le quali non passa più il respiro.
Labbra
che mi sorridevano fino a un secondo prima dell'impatto.
Labbra
rosee, morbide.
Labbra
che ormai il pallore della morte sta facendo diventare blu.
Morte.
Lo so,
lo vedo.
Vorrei
urlare ai medici di smetterla.
Di
posare il defibrillatore e lasciarlo in pace.
Provo ad
urlare, ma la mia voce roca e rotta di pianto si perde fra le grida
dei medici, della gente intorno, fra il rumore assordante che riempie
quel pezzo di autostrada.
Allora
urlo in me, nella mia testa, dove nessuno può sentirmi.
In un
posot dove forse solo lui, da lassù, può sentirmi.
Oh, sono
sicuro che sia in Paradiso, se un Paradiso esiste.
Un'anima
come lui deve essere lì.
Lui era
un angelo in vita, lo sarà anche nella morte.
So che
piange, me lo sento.
So che
soffre a vedermi così.
Ma non
posso farne a meno.
Urlo,
piango, immobile sull'asfalto umido.
Nessuno
mi sente, nessuno mi vede.
Nessuno
prova pietà per me.
No,
tutti sono chiusi nel proprio dolore
Voglio
qualcuno da picchiare, qualcuno a cui dare la colpa.
La mia
coscienza brucia.
Mi
fissa, ghignando maligna.
Picchiati allora, la
colpa è solo tua suggerisce con
voce suadente.
Oh, lo
farei!
Se ne
avessi la forza lo farei.
Se ne
avessi la forza mi alzerei e mi butterei dritto dal ripido pendio
oltre l'orlo della strada.
Un altro
colpo di defibrillatore sul corpo ormai svuotato del mio ragazzo.
Del mio
primo, unico e vero amore.
Quel
colpo sul suo vecchio corpo, quel colpo su di me.
Mi alzo,
come un sonnambulo, mi dirigo verso il bordo della strada.
Nessuno
mi ferma.
Vorrei
urlare ancora, ma impiego tutta la mia concentrazione per non cadere
di nuovo a terra.
Appoggio
le mani al freddo parapetto di metallo e cado.
In
ginocchio sull'asfalto piango.
Vorrei
buttarmi, cadere dall'altra parte, volare da lui.
Vorrei
morire a raggiungerlo.
Ma no,
non me lo merito.
Devo
rimanere qui a soffrire!
Devo
pagare per i miei peccati prima di poter essere degno di
riabbracciarlo di nuovo.
Urlo,
grido, afferro convulsamente la camicia ormai fradicia di pioggia e
lacrime.
Le mie
mani graffiano il nulla, furiosamente.
Vorrei
squarciarmi il petto, vorrei frustare la mia carne pallida.
Vorrei
pagare per quello che gli ho fatto.
Vorrei
che quei cazzo di biglietti non fossero mai arrivati.
I
biglietti per quel concerto a cui lui non voleva andare.
Quei
biglietti che lo hanno portato alla morte.
Io l'ho
costretto a venire.
Io,
bevendo, l'ho costretto a guidare al ritorno verso casa.
Io non
ho fatto niente per impedire che quella macchina argentata ci venisse
contro.
Io non
ho fatto niente per avvertirlo del pericolo.
Ma come potevi sussurra
la stessa coscienza, addolcita.
Non lo
so!
Grido
verso il cielo.
Cado
sulla strada.
L'asfalto
ruvido mi graffia la schiena.
Bene,
soffri assassino!
Provo un
odio bruciante.
Verso
tutto.
Verso
me, verso l'alcool, verso quell'uomo che guidava anche se ubriaco,
verso la strada scivolosa, verso la pioggia che ha reso tutto più
difficile, verso la vita, che ancora batte in me, e che ha lasciato
lui.
La vita
che vorrei togliermi, ma che mi tengo stretta.
La vita
che mi fa sentire il dolore.
Mi
crogiolo nel dolore, nei miei sensi di colpa.
Stringo
gli occhi, le lacrime che non hanno mai cessato di scendere si
confondono con la pioggia che si fa più fitta.
Affogami, se hai un po'
di pietà, affogami.
Imploro
a qualcuno in cui stranamente, ora credo più che mai.
Ci
credo, ma non credo a quelle cazzate sul fatto che sia buono e che
perdoni tutto.
No,
questo qualcuno la fa pagare cara, quando meno te lo aspetti, e ti fa
soffrire come un cane.
Lo so,
perché non c'è altra spiegazione.
Questa è
una punizione, per me.
Per gli
errori che ho commesso nella mia vita, per cui non mai chiesto scusa.
Per
averlo ignorato, per aver peccato, per aver amato.
Per aver
dato la mia anima al mio Dio in terra.
A
l'unica persona che ho mai venerato.
Questa è
la punizione.
Portarmelo
via.
Portarmi
via la mia anima, il mio amore, tutto ciò che avevo e che amavo.
E
lasciarmi solo a dilaniare quel che resta di me, della mia mente,
della mia anima a metà.
No, metà
è troppo, la mia anima ormai è solo un piccolo frammento consunto
adagiato nel posto più remoto della mia mente.
Lontano
da cuore.
Il cuore
batte, forte, irregolare.
Il mio
cuore batte!
Ed il
suo non più!
Ed è
colpa mia!
Solo
mia!
Fanculo
vita, fanculo a tutto.
Io
voglio essere come lui, con lui.
Voglio
strapparmi questo cuore e gettarlo lontano.
Voglio
darglielo, perché gli è sempre appartenuto.
E non è
giusto che adesso sia così lontano da lui.
Qualcuno
urla il mio nome.
No, non
vengo.
Non
tornerò mai più laggiù.
Io
voglio andare da lui.
Basterebbe
un po' di sforzo per alzarmi e poi potrei lasciarmi cadere dall'altra
parte.
Ti amo,
Harry.
Ti amo.
Quanto
suonano ipocrite queste parole nella mia mente.
Io ti
amo. L'ho sempre fatto.
Lo
faccio anche adesso, dilaniato dal dolore.
Ti amo,
come giurai quel giorno, anche dopo la morte.
Non
avrei mai immaginato di sopravviverti.
Non lo
posso immaginare.
Una vita
senza di te, non è degna di essere vissuta.
Questo
essere ipocrita, peccaminoso, innamorato, che piange sulla strada che
ti ha tolto la vita, che si crogiola nel suo dolore bruciante, io,
non voglio più vivere.
Non
sopravviverò un solo istante di più su una terra che non è abitata
da te.
Mi volto
verso la piccola folla vicino alle ambulanze.
Ti mando
un bacio con la mano, come tutte le volte prima che tu partissi per
una missione.
Sto per raggiungerti,
amore.
Qualche
passo indietro.
Desidero
di avere più spazio.
O forse
solo più tempo?
Il mio
corpo cade, rotola fra sassi, rami e fango.
Vive
ancora, ma è vuoto.
La mia
anima vola, fuori da me, verso di te.
Qualcuno
urla, tanti corrono sul parapetto per vedermi cadere.
Vedo il
tuo volto che mi sorride triste e comprensivo fra le nuvole nere.
«Ti
amo!» grida il mio corpo giungendo alla fine della scarpata.
L'acqua
del mare bagna le sue ferite, impregna suoi abiti di sale, lo
trascina a fondo.
La
mia anima, io, sono lontano, in alto, volo leggero tra fulmini e la
pioggia, e torno da te.
Ti
amo.
Un
ultimo sguardo in basso.
Tutti
piangono, i medici imprecano, il tuo corpo fragile e vuoto sembra
sorridere.
Lentamente
il mio corpo va a fondo, e muore.
Dolcemente le nostre anime si ricongiungono, senza uno sguardo a quella
terra di dolore, sena alcun pensiero che non sia la felicità del
ritrovarsi.
È lunga lo so, ma spero che abbiate avuto la pazienza di leggerla tutta.
Se recensite non verrete brutalmente divorati da un Ungaro Spinato, tanto per informarvi ^^
Alla prossima
Piuma_rosaEbianca