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Autore: Slits    14/11/2010    5 recensioni
« Mh. » borbottò con un moto di stizza lo spadaccino.
Sanji, senza mostrare particolare sorpresa, si accese una sigaretta. Vide Zoro puntellare i gomiti sulla balaustra e continuare a fissare il mare. Il lato sfregiato del volto luccicava sotto i raggi del sole. Ancora non era guarito.
Per lo meno, considerò, l’idiota aveva affinato l’udito in quegli ultimi due anni.
La marina però, a differenza sua, non di certo avrebbe calcato i passi di proposito.

I limiti son fatti per tracciare nuove linee di confine.
[Zoro-centric; no-pairing]
[!Spoiler; Introspettivo]
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Can't see through


Stava osservando carpentiere e capitano pescare in controluce quando lo sentì. Con un’andatura come quella, anche un sordo lo avrebbe sentito. Il cuoco si stava avvicinando rasente il parapetto della nave.
- Mh. – borbottò con un moto di stizza lo spadaccino.
Sanji, senza mostrare particolare sorpresa, si accese una sigaretta. Vide Zoro puntellare i gomiti sulla balaustra e continuare a fissare il mare. Il lato sfregiato del volto luccicava sotto i raggi del sole. Ancora non era guarito.
Per lo meno, considerò, l’idiota aveva affinato l’udito in quegli ultimi due anni.
La marina però, a differenza sua, non di certo avrebbe calcato i passi di proposito.
Il biondo fece un cenno col capo ed affiancò lo spadaccino. Lo guardò in attesa di una risposta ma l’altro non si mosse. Un attimo dopo Usopp attraversò di corsa il ponte della nave e raggiunse il capitano, nella zattera al fianco della Sunny. Quando entrò nel campo visivo dell’occhio sinistro, Zoro spostò lo sguardo e lo seguì per alcuni istanti, ma ormai il cecchino si era calato in mare.
Sanji sospirò, spegnendo la sigaretta. Aveva visto giusto; la vista di quel demente era diventata limitata quasi quanto la sua capacità di giudizio.
- Lì non te la faranno così facile. Ed io non ho alcuna intenzione di pararti il culo per tutta la vita. -
- Lo so. – mentì – Non sono ancora così disperato. -
Si girò, cercando di sostenere lo sguardo serafico dello spadaccino. Gli lesse negli occhi la fredda serenità di chi va incontro al proprio destino a viso scoperto.
Indubbiamente una faccia degna di esser staccata di netto dal collo con un calcio soltanto, pensò, con una punta di fastidio.
Per parecchi secondi nessuno dei due disse niente. Poi le urla di Rufy li riportarono alla realtà. Sanji si chinò sulla balaustra e diede una rapida occhiata all’imbarcazione sottostante. Il carico faceva lagnare le assi ad ogni nuova aggiunta. Una preda dopo l’altra il legno affondava sempre più. Il biondo sbottò spazientito e fece segno con la mano di fermare la pesca, in direzione della scialuppa improvvisata. Rufy annuì, seppur poco convinto, sei piovre giganti chiazzate nella tasca dei pantaloni.
Un mare di pescato dondolava davanti a loro. Il cuoco sentì un paio di frasi smozzicate del capitano e capì che quella massa informe sarebbe dovuta essere il loro pranzo.
Senza perdere altro tempo, fece dietro front e si diresse verso la cucina.
Prima di entrare si accese una sigaretta.
- Oi! - spense l'accendino e l'odore di gas per un attimo perforò l'aria. Con una mano reggeva la sigaretta. Con l'altra lanciò il cerino allo spadaccino, ad indirizzo del lato cieco. - Per fare un po' di luce in quel buco nero che ti ritrovi per cranio. -
Zoro lo afferrò senza neanche voltarsi e rimase a fissarlo per qualche istante. Poteva quasi sentire il sorriso di quell'idiota che si allargava sempre più alle sue spalle, da un orecchio all'altro. Indubbiamente non era un bello spettacolo. Corrugò la fronte e lasciò cadere l'accendino in acqua. A quel gesto, il ghigno del biondo per un attimo si gelò.
- Con te è fin'ora è servito a ben poco. - disse pacato.
- Fottiti. - esclamò l'altro, ad un passo dalla cucina.
Poteva quasi sentire il sorriso storto dello spadaccino che si allargava alle sue spalle.
Indubbiamente insopportabile.



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M
i mancava scrivere qualcosa su questi due che non fosse puro e semplice yaoi. Alla fine, vuoi quella benedetta cicatrice, vuoi Giolitti che mi sorride sornione dal libro di storia, vuoi altre migliaia di cose che dovrei fare, è nata lei.
Senza neanche troppe pretese, peraltro. Un delirio su una menomazione che probabilmente neanche c'è.
E va be.
Oh, cara gioventù buttata giù per lo scarico del wc.
   
 
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