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Autore: Lux lucis    14/11/2010    1 recensioni
Una studentessa di lettere che combatte gli emissari infernali. Il figlio dell'uomo più potente del mondo, allievo del diavolo. Meno si vedono e meglio è. Ma, si sa, è storia vecchia, chi disprezza compra.
Scritta per un concorso (max 5.600 battute).
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TI VA UN CAFFÈ?

 

«Ma guarda chi c’è!»

Una voce maschile sorprese la ragazza china sui libri. Non ci posso credere, non lui.

«Harkany!» il ventunenne moro le sorrise e accennò un inchino ironico «Donati».

Katia Donati, studentessa di Lettere Moderne al secondo anno alla Cattolica di Milano, chiuse i libri e si diresse all’uscita dell’Istituto di Paleografia. Arrivata agli armadietti ritirò la tracolla, riempiendola di volumi. Appena finito lanciò uno sguardo di sfida all’interlocutore che l’aveva seguita silenzioso «Che ci fai qui, Harkany? L’erede dell’impero finanziario più potente del mondo non studia? Pensavo fossi al College» «Non ho obbligo di frequenza. E, se l’avessi, ci sono dei vantaggi nell’essere figlio dei miei genitori» commentò disinvolto.

«Figlio di papà» 

«Assolutamente».

La ragazza sbuffò «Non mi hai detto cosa fai qui. E non mi venire a dire che non mi riguarda, perché non ti credo» «Voglio vedere Haven». Katia non ne fu sorpresa «Non per contraddirti, ma non penso che Ryo voglia vedere te»  
«Non ho detto di volerlo incontrare, voglio solo vedere come si comporta quando vive normalmente»

«Intendi quando non è impegnato a evitare di farsi ammazzare dai tuoi amichetti infernali?» 

«Precisamente».

Mentre si avvicinavano all’uscita alla ragazza cominciò a brontolare lo stomaco; erano le due del pomeriggio passate non aveva ancora messo nulla sotto i denti.

Il suo stomaco borbottò rumorosamente e le labbra del ragazzo si piegarono in un ghigno «Era il tuo stomaco quello, Donati?» «Occupati dei casi tuoi, Harkany» ribatté seccata «Poverina, stai morendo di fame?» «Fatti gli affari tuoi, ho detto. E non usare quel tono accondiscendente con me»

«Come preferisci» finse di arrendersi lui. Perché continuò a seguirla imperterrito fino a che lei non si fermò, decisa a capire che volesse il rivale del suo migliore amico, l’allievo del diavolo.

«Per quale motivo continui a seguirmi?» la ignorò «Dove mangiamo?».

La biondina rimase di sasso. Cos’aveva detto? «Mangiamo? Cosa ti fa credere che intenda mangiare con te?».

Il sorriso sul volto del ragazzo diventò più largo e più maligno «Il fatto che il tuo buon cuore ti impedirà di permettere che io raggiri delle studentesse innocenti. I diavoli mi hanno insegnato molti modi per rovinare una persona e ti assicuro che sono sempre stato un buon allievo». Katia lo guardò con odio e abbassò la voce

« E immagino che Satana ti abbia insegnato anche a ricattare, non è vero?» «Naturalmente. Allora, dove mangiamo?».  Non aveva scelta, perlomeno lei sapeva con chi aveva a che fare. Si incamminò velocemente e dopo poco trovò il bar che cercava. Ci entrò tirandosi dietro il suo fastidioso accompagnatore, che non passò inosservato. Fisicamente era così simile a Ryo che entrambi faticarono a convincere studenti e gestori che si trattava di un’altra persona. Esausti, crollarono sulle sedie di un tavolino e ordinarono.

«Siete dei curiosi, voi italiani» «Vorrei vedere i tuoi amici americani se incontrassero Ryo». Quando arrivarono i panini Katia rimase in silenzio ad osservarlo. Etherion e Yuki avevano ragione: S sarebbe potuto essere il gemello di Ryo. Identici fisicamente e simili caratterialmente, ugualmente forti e con le stesse armi, eppure così diversi.

S era un manipolatore, un bugiardo, alle volte crudele e spietato. Le faceva impressione. Scosse la testa: quello imparava dal diavolo, che si aspettava?

«Ti ricordo così tanto Haven?» Lei si riscosse «Come, scusa?»

«Gli somiglio così tanto?»

«Sì. Non farà piacere a nessuno dei due, ma fa quasi male vedere quanto siate simili»

«Capisco».

Quasi senza che se ne rendessero conto passarono un’intera ora a chiacchierare. Volavano frecciate e commenti pungenti, ma chiacchieravano. Di lezioni, di divertimenti, di stupidaggini. A Katia piacque moltissimo.

Quando ebbero pagato tornarono in università e si sistemarono su una delle panchine del secondo chiostro, e Katia dovette trascinarlo via, sogghignate, dalle sue compagne di corso, sempre molto socievoli con i bei ragazzi.              

«Harkany?» cominciò, titubante «Posso chiederti perché ti chiami solo “S”?» «Perché i miei genitori biologici avevano scelto solo l’iniziale del nome; volevano darmelo solo dopo avermi guardato bene. Sono morti prima di poterlo fare» «Ed è per questo che segui il diavolo anche se sai cosa comporterà?» «Mi ha salvato la vita. Glielo devo».                                  
Le spiegò ogni cosa circa la sua nascita e l’affido ai suoi attuali genitori e lei sentì crescere l’interesse per quel ragazzo cresciuto tra i potenti e i demoni.

Rimase immobile a pensare quando lui si allontanò, forse definitivamente.

«Ti va un caffè?»

«Sì, grazie» gli rispose con naturalezza, senza più chiedersi cosa stesse tramando.

«Fra tutte le cose che mi piacciono dell’Italia, il caffè è al primo posto»

«Chissà che differenza tra un espresso e quell’acqua sporca che voi americani avete il coraggio di chiamare caffè». Le sorrise «Già».

Rimasero insieme fino all’aeroporto, dove lei aspettava il volo per Roma e lui il jet privato di famiglia.  
Fu allora che la ragazza ebbe una folgorazione «S!» disse, usando per la prima volta il suo nome «Sì?» 
«Avevi detto di voler vedere Ryo, ma sei rimasto tutto il giorno con me!». 

Il giovane le sorrise ancora «Beh, forse ho mentito e volevo vedere te». 

Alla sua espressione attonita le si avvicinò rapido e la baciò. Poi corse all’imbarco «Ci vediamo, Katia!»

 

 

 

 

 

 

Attenzione: questa è la seconda shot che scrivo sulla mia saga “A.D. 2025”, incentrata, come la precedente, su una delle coppie della saga (work in progress).

Piccola spiegazione dei personaggi:

Katia Donati è una dei “Guardiani della  Porta”, gruppo di ventenni che difende i luoghi più importanti del cristianesimo da Satana e dai suoi diavoli. Vive a Roma, in Vaticano, ma è studentessa della Cattolica di Milano e sale solo per dare gli esami.

S Aristos Lima Harkany è invece figlio adottivo dell’uomo più potente del pianeta, che manovra per ordine del diavolo la politica e l’economia mondiali con il suo impero finanziario e la sua influenza. È stato trovato appena nato dal diavolo e dai suoi in una baracca delle favela di Brasilia, e affidato agli Harkany, allora senza eredi. Dai demoni e dai genitori ha imparato tutto: a combattere, a manipolare, a distruggere una nazione con delle leggi disgraziate … tutto.

Infine, Ryo Haven, il mio protagonista, in questa shot solo accennato, è il leader dei “Guardiani”. Combatte contro Satana negli scontri cruciali ed è rivale naturale di S.

Ultima,  fondamentale, nota: il tutto si svolge negli ultimi sei mesi del 2024, prima dell’apertura del Giubileo.  

  
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