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Autore: HarryJo    14/11/2010    11 recensioni
Ron ha appena scoperto che Hermione ha baciato Krum e che quindi è rimasto l'unico del trio a non aver mai dato il primo bacio. Come reagirà? Che cosa vorrà da Harry?
“Quindi secondo te qualcuno con ‘esperienza’ mi insegnerà?” chiese Ron alzando lo sguardo, speranzoso.
“Sì!” gli rispose Harry, dandogli una pacca sulla spalla, poi si alzò e prese un po’ di succo di zucca dal suo comodino che teneva lì per quando si svegliava la notte con la gola secca.
“Harry…”
“Sì?”
“Mi insegneresti tu?”
Harry sputò tutto quello che stava bevendo sulle coperte, azzardò un passo indietro e fece cadere tutto ciò che aveva sopra il comodino, compresa la lampada che si ruppe e il resto del succo che cominciò a spandersi per il dormitorio. Paonazzo e incredulo, pulì tutto con un “Gratta e netta” e riaggiustò la lampada con un nervoso “Reparo”. Poi, imbarazzato, si rivolse all’amico: “Cosa?! Ma… Sei sicuro di aver pensato quello che mi hai appena chiesto?!”
L’altro annuì.
“Sei il mio migliore amico, chi meglio di te può insegnarmelo? Ti prego…” lo supplicò.

A IzzyJovi, fatti quattro risate!
Settima classificata al Kisses Contest di itachi_love
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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A IzziJovi: hai visto che ce l’ho fatta

A IzziJovi: hai visto che ce l’ho fatta? J

 

 

Kisses’ lessons

 

 

“Secondo te Hermione ha baciato sul serio Krum?”

Ormai era la ventesima volta in pochi giorni che Ron ripeteva sempre la stessa domanda, senza ottener risposta, e non sembrava volersi arrendere fin quando non avrebbe ricevuto conferma dal suo migliore amico.

Mmm…” si limitò a sospirare Harry, ormai stanco, mentre cercava di scrivere un tema molto difficile per la professoressa McGranitt, che era stata alquanto severa chiedendo ben 70 cm di rotolo di pergamena sulla Legge della Trasfigurazione degli Elementi.

Erano in biblioteca della scuola, fatto per loro abbastanza insolito: normalmente per i compiti chiedevano aiuto a Hermione e non si preoccupavano di certo di andare a consultare libri, ma Ronald teneva il broncio alla ragazza da quel giorno in cui Ginny gli aveva urlato dietro che lui era l’unico a non aver mai baciato nessuno.

“No, sul serio amico, tu cosa credi? Secondo te mia sorella diceva sul serio l’altro giorno?” insistette.

Per Harry era già difficile concentrarsi sui compiti, e il ricordo di quella sera in cui aveva visto la sua Ginny baciare Dean non lo aiutava di certo, anzi, gli provocava una forte idea di vendetta che prevedeva il fare a pezzi piccoli piccoli il nuovo Cacciatore di Grifondoro e di gettarlo in pasto a Grop.

Ron, basta” sospirò, cercando di trattenere la calma.

“No, è importante! Dimmelo!”

Harry lo ignorò completamente e continuò nel suo imperterrito silenzio, mentre faceva scorrere la pergamena tra le tre righe d’introduzione che continuava a cancellare e a riscrivere.

“Potter, per l’amor del cielo, vuoi degnarti di darmi una risposta?!” urlò Ron, facendo girare molte teste verso di loro. Madama Pince non ci mise più di dieci secondi a raggiungerli e a sbatterli fuori dalla biblioteca a calci, ordinando al libro che aveva in mano Harry di picchiarlo durante tutto il tragitto verso la sala comune.

“Ecco, sei contento adesso? Me lo fai tu questo tema per caso?!” lo sgridò una volta arrivato nel dormitorio.

“Beh, potresti anche degnarti di dirmi cosa ne pensi, sai, invece di mugugnare tutto il tempo” borbottò paonazzo Ron.

“Cosa penso? Senti, ma che problema c’è se Hermione ha pomiciato un po’ con Viktor? Che t’importa?”

“Quindi lo credi anche tu che si siano baciati!”

“Non è che per caso ti interessa la nostra migliore amica?” lo schernì Harry, mentre riponeva i suoi libri accanto al letto e si toglieva gli occhiali. Con la coda dell’occhio vide l’amico diventare sempre più rosso, quasi come i suoi capelli.

“No... Non è quello! Ma Harry, se lei ha baciato Krum allora vuol dire che… Che io…” borbottò.

“Che?” lo esortò Harry.

“Che io sono l’unico a non aver mai baciato nessuno, tra di noi” finì Ronald, ormai perfettamente intonato al colore del letto a baldacchino dietro di lui.

Questa affermazione sorprese Harry non poco, anche se in effetti, pensandoci, lui non aveva mai sentito parlare Ron di ragazze che non fosse Fleur Delacour l’anno prima, e di certo da lei non aveva ricevuto niente.

Passarono alcuni secondi di silenzio, poi il moro scoppiò a ridere più che mai.

“Cosa ridi?! E’ una faccenda seria!” lo rimproverò Ron.

“Scusa! Non ce la faccio!” cercò di dire Harry tra una risata e l’altra. “Quindi Ginny aveva ragione? Hai la foto di tua zia Muriel sotto il cuscino?” lo provocò.

Ron serrò pericolosamente i pugni, poi, invece di arrabbiarsi, si rattristò più che mai e si sedette sul letto prendendosi la testa tra le mani.

“Guarda che me ne vergogno, io… Chi vorrà mai baciare un ragazzo che non ha mai fatto nessuna esperienza? Chi avrà il coraggio di volermi? Se viene fuori questa storia… E poi, se anche mai una ragazza venisse da me, io non saprò neanche come comportarmi, come fare, come muovere… la lingua per esempio” e alle ultime quattro parole abbassò ancor di più lo sguardo e Harry non riuscì più a distinguere la sua faccia dalle coperte: sembrava diventato un camaleonte.

Un po’ in colpa, ma trattenendo ancora una grossa risata, si avvicinò all’amico e gli disse: “Ma verrà da solo. Cosa credi, anch’io quando ho baciato Cho non avevo idea di come si facesse, ma lei aveva fatto esperienza con Cedric quindi non ha avuto tanti problemi a trascinarmi”.

“Quindi secondo te qualcuno conesperienza’ mi insegnerà?” chiese Ron alzando lo sguardo, speranzoso.

“Sì!” gli rispose Harry, dandogli una pacca sulla spalla, poi si alzò e prese un po’ di succo di zucca dal suo comodino che teneva lì per quando si svegliava la notte con la gola secca.

“Harry…”

“Sì?”

“Mi insegneresti tu?”

Harry sputò tutto quello che stava bevendo sulle coperte, azzardò un passo indietro e fece cadere tutto ciò che aveva sopra il comodino, compresa la lampada che si ruppe e il resto del succo che cominciò a spandersi per il dormitorio. Paonazzo e incredulo, pulì tutto con un “Gratta e netta” e riaggiustò la lampada con un nervoso “Reparo”. Poi, imbarazzato, si rivolse all’amico: “Cosa?! Ma… Sei sicuro di aver pensato quello che mi hai appena chiesto?!

 L’altro annuì.

“Sei il mio migliore amico, chi meglio di te può insegnarmelo? Ti prego…” lo supplicò.

Harry cominciava a sentirsi davvero molto idiota mentre si avvicinava al letto dell’amico, ma prima che potesse sedersi al suo fianco, Ron si alzò in piedi e si mise davanti a lui, davvero molto (troppo) vicino.

“Sei sicuro?” gli chiese ancora una volta, sperando di potersi tirare indietro per una volta nella sua vita, sperando di poter ancora sentirsi affibbiare il soprannome di “Ragazzo-Che-E-Sopravvissuto”. Era sfuggito per cinque volte a Lord Voldemort ed ora doveva dar lezioni su come baciare al suo migliore amico? Ma che cos’aveva fatto di male nella sua vita passata per meritarsi tutto questo?

“Sicurissimo” rispose l’altro, con una decisione che fece cresce ancora di più l’ansia e la paura dentro Harry.

Entrambi si avvicinarono, e Harry chiuse gli occhi più per disgusto che per altro, e poi, con una lentezza pari a quelle delle lumache, arrivarono a sfiorarsi le labbra. Ron deglutì, mentre Harry pensò al fatto che stava baciando il fratello della ragazza per cui aveva un debole. Ginny

Il pensiero di lei gli fece battere il cuore, e con gran foga cominciò a baciare Ron, avvicinandosi sempre di più al corpo di lui, fino a quando i loro corpi furono completamente a contatto. In poco tempo iniziò un veloce ma deciso gioco di mani, le dita di uno si incuneavano tra i capelli dell’altro, lungo la schiena, con ardore. Harry cominciò a rendere il bacio più interessante con i trucchetti insegnatogli dalla Chang, e Ron, dapprima molto insicuro, cominciò a rispondere con impeto ed energia. Senza che se ne fossero resi conto erano anche andati a sbattere contro il muro.

Poi, ad un certo punto, Harry sentì qualcosa in una parte del corpo, e si staccò di brutto dall’amico, ridendo a crepapelle.

“Mi sa che ci hai trovato troppo gusto amico” gli disse, indicandogli un punto preciso nei pantaloni.

Ron, già sconvolto dalla passione appena scoperta, guardandosi, diventò di un strano colore violaceo, mentre Harry continuava a ridere, anche se si sentiva davvero molto strano.

“Beh, questo rimane tra noi, sia chiaro. E metti a riposo l’amico, io ora vado a implorare Hermione di farmi guardare il suo tema” gli disse, mentre Ron annuiva quasi impercettibilmente.

“Speriamo solo che sia servito” fu il commento di Harry mentre chiudeva la porta del dormitorio e si chiedeva quale fosse il metodo per cancellare quello che era appena accaduto con un incantesimo di memoria. Si annotò mentalmente di chiamare Allock non appena avesse avuto un po’ di tempo.

 

***

 

“Sembra che se la stia mangiando, vero? Ma dovrà affinare la tecnica” gli disse Ginny, indicando Ron e Lavanda mentre erano nel bel mezzo di un’esplorazione alquanto profonda e disgustosa delle loro bocche.

Harry stava per dire qualcosa, ma si trattenne. A quanto pareva Ron non aveva imparato nulla, anche se non gli sembrava di esser stato un pessimo insegnante, anzi, gli era sembrata piacevole tutto sommato quella lezione.

 

 

 

 

{ Spazio HarryJo.

Ok, prima volta che scrivo nel fandom di Harry Potter, prima volta che mi viene un’idea talmente folle da scrivere. Insomma, questa one-shot è tutta una prima volta, quindi se fa schifo tenete conto anche di questo.

Vabbè, era solo per vedere come me la cavavo! Amo Harry Potter ed è da tempo che vorrei scriverci, ma so di non essere bravissima quindi ho rinviato sempre finché non ce l’ho più fatta, quest’idea mi torturava!!

Ok, basta, la finisco qui. Ditemi cosa ne pensate se vi va.

A presto (forse),

Erica

   
 
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