A IzziJovi: hai visto che
ce l’ho
fatta? J
Kisses’
lessons
“Secondo te Hermione
ha baciato sul serio Krum?”
Ormai era la ventesima volta in pochi
giorni che Ron ripeteva sempre la stessa domanda, senza ottener risposta, e non
sembrava volersi arrendere fin quando non avrebbe ricevuto conferma dal suo
migliore amico.
“Mmm…” si limitò
a sospirare Harry, ormai stanco, mentre cercava di scrivere un tema molto
difficile per la professoressa McGranitt, che era
stata alquanto severa chiedendo ben
Erano in biblioteca della scuola, fatto per
loro abbastanza insolito: normalmente per i compiti chiedevano aiuto a Hermione e non si preoccupavano di certo di andare a
consultare libri, ma Ronald teneva il broncio alla
ragazza da quel giorno in cui Ginny gli aveva urlato
dietro che lui era l’unico a non aver mai baciato nessuno.
“No, sul serio
amico, tu cosa credi? Secondo te mia sorella diceva sul serio l’altro giorno?”
insistette.
Per Harry era già difficile concentrarsi
sui compiti, e il ricordo di quella sera in cui aveva visto la sua Ginny
baciare Dean non lo aiutava di certo, anzi, gli provocava una forte idea di
vendetta che prevedeva il fare a pezzi piccoli piccoli il nuovo Cacciatore di Grifondoro
e di gettarlo in pasto a Grop.
“Ron, basta”
sospirò, cercando di trattenere la calma.
“No, è importante! Dimmelo!”
Harry lo ignorò completamente e continuò
nel suo imperterrito silenzio, mentre faceva scorrere la pergamena tra le tre
righe d’introduzione che continuava a cancellare e a riscrivere.
“Potter, per l’amor del cielo, vuoi
degnarti di darmi una risposta?!” urlò Ron, facendo
girare molte teste verso di loro. Madama Pince non ci mise più di dieci secondi
a raggiungerli e a sbatterli fuori dalla biblioteca a calci, ordinando al libro
che aveva in mano Harry di picchiarlo durante tutto il tragitto verso la sala
comune.
“Ecco, sei contento
adesso? Me lo fai tu questo tema per caso?!” lo sgridò
una volta arrivato nel dormitorio.
“Beh, potresti anche degnarti di dirmi cosa
ne pensi, sai, invece di mugugnare tutto il tempo” borbottò paonazzo Ron.
“Cosa penso? Senti, ma che problema c’è se Hermione ha pomiciato un po’ con Viktor? Che
t’importa?”
“Quindi lo credi anche tu che si siano
baciati!”
“Non è che per caso ti interessa la nostra
migliore amica?” lo schernì Harry, mentre riponeva i suoi libri accanto al
letto e si toglieva gli occhiali. Con la coda dell’occhio vide l’amico
diventare sempre più rosso, quasi come i suoi capelli.
“No... Non è quello! Ma Harry, se lei ha
baciato Krum allora vuol dire che… Che io…” borbottò.
“Che?” lo esortò Harry.
“Che io sono l’unico a non aver mai baciato
nessuno, tra di noi” finì Ronald, ormai perfettamente intonato al colore del letto
a baldacchino dietro di lui.
Questa affermazione sorprese Harry non
poco, anche se in effetti, pensandoci, lui non aveva mai sentito parlare Ron di
ragazze che non fosse Fleur Delacour
l’anno prima, e di certo da lei non aveva ricevuto niente.
Passarono alcuni secondi di silenzio, poi
il moro scoppiò a ridere più che mai.
“Cosa ridi?! E’ una faccenda seria!” lo rimproverò Ron.
“Scusa! Non ce la faccio!”
cercò di dire Harry tra una risata e l’altra. “Quindi Ginny aveva ragione? Hai la foto
di tua zia Muriel sotto il cuscino?” lo provocò.
Ron serrò pericolosamente i pugni, poi,
invece di arrabbiarsi, si rattristò più che mai e si sedette sul letto
prendendosi la testa tra le mani.
“Guarda che me ne
vergogno, io… Chi vorrà mai baciare un ragazzo che non ha mai fatto nessuna
esperienza? Chi avrà il coraggio di volermi? Se viene fuori
questa storia… E poi, se anche mai una ragazza venisse da me, io non saprò
neanche come comportarmi, come fare, come muovere… la lingua per esempio” e
alle ultime quattro parole abbassò ancor di più lo sguardo e Harry non riuscì
più a distinguere la sua faccia dalle coperte: sembrava diventato un
camaleonte.
Un po’ in colpa, ma
trattenendo ancora una grossa risata, si avvicinò all’amico e gli disse: “Ma
verrà da solo. Cosa credi, anch’io quando ho baciato Cho non avevo idea di come si facesse, ma lei aveva fatto
esperienza con Cedric quindi non ha avuto tanti
problemi a trascinarmi”.
“Quindi secondo te qualcuno con ‘esperienza’ mi insegnerà?” chiese Ron alzando lo sguardo, speranzoso.
“Sì!” gli rispose Harry, dandogli una pacca
sulla spalla, poi si alzò e prese un po’ di succo di zucca dal suo comodino che
teneva lì per quando si svegliava la notte con la gola secca.
“Harry…”
“Sì?”
“Mi insegneresti tu?”
Harry sputò tutto quello che stava bevendo
sulle coperte, azzardò un passo indietro e fece cadere tutto ciò che aveva
sopra il comodino, compresa la lampada che si ruppe e il resto del succo che
cominciò a spandersi per il dormitorio. Paonazzo e incredulo, pulì tutto con un
“Gratta e netta” e riaggiustò la lampada con un nervoso “Reparo”.
Poi, imbarazzato, si rivolse all’amico: “Cosa?! Ma…
Sei sicuro di aver pensato quello che mi hai appena chiesto?!”
L’altro annuì.
“Sei il mio
migliore amico, chi meglio di te può insegnarmelo? Ti prego…” lo supplicò.
Harry cominciava a sentirsi davvero molto
idiota mentre si avvicinava al letto dell’amico, ma prima che potesse sedersi
al suo fianco, Ron si alzò in piedi e si mise davanti a lui, davvero molto
(troppo) vicino.
“Sei sicuro?” gli chiese ancora una volta,
sperando di potersi tirare indietro per una volta nella sua vita, sperando di
poter ancora sentirsi affibbiare il soprannome di “Ragazzo-Che-E’-Sopravvissuto”.
Era sfuggito per cinque volte a Lord Voldemort ed ora
doveva dar lezioni su come baciare al suo migliore amico? Ma che cos’aveva
fatto di male nella sua vita passata per meritarsi tutto questo?
“Sicurissimo” rispose l’altro, con una
decisione che fece cresce ancora di più l’ansia e la paura dentro Harry.
Entrambi si avvicinarono, e Harry chiuse
gli occhi più per disgusto che per altro, e poi, con una lentezza pari a quelle
delle lumache, arrivarono a sfiorarsi le labbra. Ron deglutì, mentre Harry
pensò al fatto che stava baciando il fratello della ragazza per cui aveva un debole.
Ginny…
Il pensiero di lei gli fece battere il
cuore, e con gran foga cominciò a baciare Ron, avvicinandosi sempre di più al
corpo di lui, fino a quando i loro corpi furono completamente a contatto. In
poco tempo iniziò un veloce ma deciso gioco di mani, le dita di uno si
incuneavano tra i capelli dell’altro, lungo la schiena, con ardore. Harry
cominciò a rendere il bacio più interessante con i trucchetti
insegnatogli dalla Chang, e Ron, dapprima molto
insicuro, cominciò a rispondere con impeto ed energia. Senza che se ne fossero resi conto erano anche andati a sbattere contro il muro.
Poi, ad un certo punto, Harry sentì
qualcosa in una parte del corpo, e si staccò di brutto dall’amico, ridendo a
crepapelle.
“Mi sa che ci hai trovato troppo gusto
amico” gli disse, indicandogli un punto preciso nei pantaloni.
Ron, già sconvolto dalla passione appena
scoperta, guardandosi, diventò di un strano colore
violaceo, mentre Harry continuava a ridere, anche se si sentiva davvero molto
strano.
“Beh, questo rimane
tra noi, sia chiaro. E metti a riposo l’amico, io ora vado a implorare Hermione di farmi guardare il suo tema” gli disse, mentre
Ron annuiva quasi impercettibilmente.
“Speriamo solo che sia servito” fu il
commento di Harry mentre chiudeva la porta del dormitorio e si chiedeva quale
fosse il metodo per cancellare quello che era appena accaduto con un
incantesimo di memoria. Si annotò mentalmente di chiamare Allock
non appena avesse avuto un po’ di tempo.
***
“Sembra che se la
stia mangiando, vero? Ma dovrà affinare la tecnica” gli disse Ginny, indicando Ron e Lavanda mentre erano nel bel mezzo
di un’esplorazione alquanto profonda e disgustosa delle loro bocche.
Harry stava per dire qualcosa, ma si
trattenne. A quanto pareva Ron non aveva imparato nulla, anche se non gli
sembrava di esser stato un pessimo insegnante, anzi, gli era sembrata piacevole
tutto sommato quella lezione.
{ Spazio HarryJo.
Ok, prima volta che scrivo nel fandom
di Harry Potter, prima volta che mi viene un’idea talmente folle da scrivere.
Insomma, questa one-shot è
tutta una prima volta, quindi se fa schifo tenete conto anche di questo.
Vabbè, era solo per vedere come me la
cavavo! Amo Harry Potter ed è da tempo che vorrei scriverci, ma so di non
essere bravissima quindi ho rinviato sempre finché non ce l’ho più fatta, quest’idea
mi torturava!!
Ok, basta, la finisco qui. Ditemi cosa ne pensate se vi va.
A presto (forse),
Erica