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Autore: PsicoSoul    14/11/2010    3 recensioni
E' mattino in casa Sacchi, E, come al solito, Carolina non accenna ad alzarsi. La luce filtra dalla grande finestra.
[...]
E' mattino anche in casa Reboni. Nel buio della sua stanza Alex si gira nel letto. Per terra, affianco ad esso, c'è ancora quella siringa, mezza piena.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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It‘s the story of him, is the story of her.

 

 

Carolina Sacchi .

 

È mattino a casa Sacchi. E, come al solito, Carolina non accenna ad alzarsi.

La luce filtra dalla grande finestra, coperta da delle tende lilla.

La ragazza si rigira nel grande letto, nel suo piumone celeste, sollevando i lamenti del povero gatto, Matisse, che stava acciambellato sui piedi della padroncina.

“Signorina, alzati che fai tardi a scuola.” Le urla la signora Sacchi, dal corridoio.

Carolina finalmente apre gli occhi, scocciata. Si alza velocemente, avvolgendosi nella sua vestaglia di stoffa rossa. Si affaccia alla porta della sua grande camera, e vede la madre, intenta a parlare all’auricolare con un cliente, mentre cerca di mettersi una scarpa con un tacco forse troppo alto, e nella mano destra stringe una borsa griffata e un palmare.

“Carolina, muoviti, oggi prendi la tua macchina per andare a scuola, io non faccio in tempo” dice la madre, pigiando nervosamente i tasti sul suo cellulare.

“Va bene” risponde fredda la ragazza. Non si aspettava certo nessun tipo di altra attenzione dalla madre.

“Non torno per cena, ti ho ricaricato la carta di credito, e anche tuo padre ti ha ricaricato l’altra, ciao. Scappo che sono in ritardo” urla la madre, già giù dalle scale, afferrando il soprabito beige.

La ragazza si dirige nella grande cucina, mai usata dalla madre. Già perché ci pensa Carmen a cucinare, la signora che va tutti i giorni in casa Sacchi a lavorare.

Non fa colazione, non vuole rovinare la linea, che ha già perfetta. Afferra solo un cracker ai cereali, con un sorso d’acqua, giusto per non svenire a scuola.

Ci mette un po’ a decidere cosa mettere, ma alla fine esce di casa, con la borsa in mano.

Apre il garage e s’infila dentro la sua decapottabile metallizzata, un regalo del padre, per perdonare tutti i suoi sbagli, e tutti i momenti in cui non è stato presente nella vita di Carolina, ma a lei non importa, in fondo ha un’auto favolosa, che fa invidia a tutti i ragazzi della sua scuola, come del resto tutti invidiano la sua vita.

Preme sull’acceleratore, il rombo del motore rumoreggia nell’abitacolo.

Esce dal giardino di casa sua, dirigendosi al suo liceo.

Arriva al liceo classico Giosuè Carducci, a Milano. Parcheggia la sua Decapottabile nel parcheggio privato, per gli alunni e professori.

Eccola lì. Carolina sacchi, diciott’anni appena compiuti. Penultimo anno di liceo classico. Agita la sua chioma castana, consapevole che almeno qualcuno la stia guardando. Chiude la portiera dell’auto, mettendosi sugli occhi grigio perla un paio di occhiali da sole griffati Gucci.

Cammina con andatura leggera ed elegante fino alle sue due amiche, uguali a lei. Chiara e Marina. Eccole lì. Tutte e tre, come delle regine.

Carolina in mezzo, indossa dei jeans a vita bassa Dolce e Gabbana, una dolcevita, semplice di cashmire, un giubbottino imbottito, che le arriva appena sopra i fianchi, sempre firmato. Cammina nelle sue Serafino viola, come se tutti dovessero guardare lei, e basta. Infatti è consapevole dell’effetto che fa sulle persone.

Entrano in classe, con dieci minuti di abbondante ritardo. Il professore di greco non dice niente. Infatti una delle famiglie che contribuisce maggiormente al riempimento delle casse della scuola Carducci è proprio quella di Carolina che, grazie a questo piccolo particolare, ha sempre un trattamento più... riservato rispetto agli altri studenti, anche se anche loro pagano comunque le loro rate.

Ma lei è sempre al di sopra degli altri.

Perché lei è Carolina Sacchi. La ragazza che per i suoi diciott’anni ha ricevuto una carta di credito, così piena che sarebbe potuta scoppiare. La Carolina Sacchi che riesce sempre avere i vestiti prima che sbarchino nelle passerelle italiane dal resto del mondo.

La Carolina Sacchi che ha i genitori con alle spalle un bruttissimo divorzio, e che cercano sempre di comprare l’amore della figlia coprendola di mille regali, uno più costoso dell’altro.

La Carolina Sacchi che in classe messaggia distrattamente con il suo Iphone, in cerca di qualche ultima novità dalle passerelle Parigine.

La Carolina Sacchi che ha una casa fuori Milano con una piscina enorme e una cuoca personale.

Sì.

Lei è proprio quella Carolina Sacchi, che forse un po’ tutti, e un po’ nessuno vorrebbero essere.

Le lezioni volano via in fretta, ed è già ora di rientrare a casa, ma non per tutti.

Infatti le tre ragazze salgono sull’auto di Carolina, per un pomeriggio di shopping in Monte Napoleone, la via in cui ogni ragazza vorrebbe passare un pomeriggio, la via più chic di Milano.

Eccole di nuovo lì, le possiamo benissimo vedere camminare in mezzo ai passanti, e ai turisti che si soffermano davanti alle vetrine.

“Devo ritirare un pacco di mia madre da Tiffany” dice a un certo punto Chiara, fermandosi davanti alla gioielleria.

“Va bene, noi entriamo da Dolce e Gabbana, che avevo visto delle scarpe che mi piacevano” risponde distrattamente Carolina, affiancata dall’altra amica.

Insieme entrano in quel negozio, con le carte di credito nuove nei portafogli.

Sì, questa è Carolina Sacchi.

 

Il Mio Angolino:

Questa nuova FF mi è venuta in mente

Ascoltando “Romanzo Criminale” di Emis Killa.

Non so perché, ma subito mi è venuta una certa ideuzza.

Bhe, lascio a voi il giudizio!

PeaceLoveAndRock <3

*P s i c o S o u l .

 

  
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