LA SOLITUDINE


 

Ti amo, eppure ti odio. E lo sai perchè? Perchè è sbagliato. Tu non provi niente per me oltre l'affetto. Affetto che ho ucciso con le mie parole. Affetto che è morto a cause delle mie azioni. Tutti credevano provassi qualcosa per me, tutti mi avevano illusa.

E io, come una sciocca, ho deciso di venire a parlarti e dirti quello che provavo. Ero euforica, felice, elettrizzata. Sapevo che probabilmente avresti detto di si, e non riuscivo a smettere di pensare a noi due felici. Immagini di un possibile appuntamento mi offuscavano la mente. I pensieri lucidi, quelli realistici, la vocina interiore che ti avverte di un pericolo erano stati imbavagliati. Niente e nessuno poteva rovinarmi l'umore.

Poi, la dura verità: ami la mia migliore amica. E io lo sapevo, me ne ero accorta. Vedevo gli sguardi che vi lanciavate, vedevo come ti comportavi con lei.

Eppure lei non ti ama, non lo ha mai fatto. Lei ama un altro. E ora siamo tutti e due con il cuore spezzato. Cosa ti costava amarmi? Cosa ti costava darmi una possibilità? Lo so che con me ti trovi bene, allora perchè non cercare di trasformare tutto in amore?

Quando te l'ho chiesto, hai risposto che non volevi illudermi. Ci tenevi a me, mi volevi bene.

Ora invece è tutto perso. Mi prendi in giro, quando parli di me con un altro ragazzo, hai la faccia e il tono disgustato. E questo mi fa male. Ho tentato di chiederti un'amicizia: solo amici, niente di più.

Ma tu no, non ne hai voluto saperne niente. Per te sono la stupida ragazza con una stupida cotta per te che non mi passerà mai.

Quanto ti odio quando tenti di fare il duro. Lo so che eri sconvolto. Nessuno ti ha mai amato. Non hai mai avuto una ragazza, mai una relazione seria. Però pensavo fossi più maturo.

Ti sto guardando ora. Sei seduto dall'altra parte della classe. Stai ridendo e scherzando con alcuni nostri compagni. Sei bravo a fingere che tutto vada bene ed a nascondere i tuoi sentimenti.

Eppure io lo vedo che stai fingendo. Ma nonostante ciò continuo a scrivere poesie, canzoni e testi su tutto ciò che l'amore porta, da tutto ciò che mi stai facendo provare.

È da un po' che non esco mai dal mondo della carta. Preferisco sognare e sfogarmi con una penna.

Ma poi arrivano da me due persone. No, anzi, tre. Mi sorridono e iniziano a parlarmi.

Mi fanno tornare il sorriso con le loro battute, mi fanno arrabbiare e alzarmi di scatto, mi fanno tornare a giocare come una bambina. E allora inizio a dimenticare e a tornare a sperare.

La nebbia nella mia mente scompare, pensieri coerenti affollano la mia mente.

Finalmente lascio la penna e i fogli e vado con loro. Usciamo dalla classe e non ci interessa se il supplente ci urla dietro. Abbiamo solo due minuti rimanenti, preferiamo andare agli armadietti e fare gli stupidi.

Capisco che queste tre persone tentando di distrarmi, mi vogliono aiutare perchè mi vogliono bene. E nonostante il fatto che mi faranno spendere tutto il credito sul cellulare, non posso fare a meno di pensare alla mia felicità.

E allora ti vedo arrivare: ti guardo, ma stavolta con occhi diversi. Sei solo e io no. Menti, fingi, hail cuore spezzato e non ti fidi più di nessuno.

Mi guardi e cerchi di avvicinarti. Vuoi parlarmi, magari vuoi darmi una possibilità. Stavolta io non rinuncio al mio cuore, stavolta voglio essere felice con i miei amici, non mi importa più di te.

Io sto crescendo e maturando. E tu?

Eccomi di nuovo qui! Diciamo che scrivere one-shot tristi ormai è il mio hobby preferito. Beh, era!

Spero che vi piaccia. L'hoo scritta una sera di delirio (quando è che non scrivo presa dal delirio? MAI! xD) e non so cosa ne sia uscita fuori.

Baci baci

(Commentate!)

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