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Autore: miss moonlight    15/11/2010    4 recensioni
Sono passati anni dall'ultimo scontro con Galaxia e le guerriere sailor hanno ormai una vita normale. Bunny e Marzio vivono il loro amore. Ma sarà così forte da superare una crisi? E se... Tornasse Seya e chiedesse a Bunny di sposarlo? Marzio come reagirebbe dato la crisi del suo rapporto con Bunny?.. Mia prima produzione!! Spero vi piaccia!
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Prologo:

Si dice che l'orgoglio molto spesso porta le persone a fare delle scelte che magari non avrebbero mai fatto.
L'orgoglio di Marzio in questo caso stava per cambiare la sua vita e inevitabilmente anche quella di Bunny.
Avrebbe potuto lasciare che le cose ormai andassero com'era previsto, ma avrebbe perso molto di più in questo modo.
Lei stava per sposare Seya, ma Marzio sapeva bene che quella scelta era stata quasi forzata.
Ne era sicuro.
Bunny voleva un gran bene a Seya, ma non lo avrebbe amato mai quanto lui.
E dopo tutto sapeva anche che lei stava facendo la cosa migliore infine.
Stava cercando ancora di avere dalla vita un pò di quella felicità che alla fine le spettava, quella felicità che in passato lui le aveva promesso ma che ora, per uno strano scherzo del destino, non poteva più darle.
Il tempo che rimaneva per sistemare le cose era ormai poco, e lei la sera prima in lacrime glielo aveva detto :" Basterebbe solo una tua parola... Non lasciarmi andare".
Era li con la loro foto in mano a pensare, quando distrattamente guardò l'orologio.
Erano già le 10.20



 

1 capitolo: Nuove vite: tra lavoro ed Università.

" Ma ragazze mi spiegate cosa ci facciamo ancora qui a studiare? Sono già 3 ore che siamo su questi dannati libri." Anche quel pomeriggio Bunny si trovava al santuario di Rea a studiare, ma dopo un pò la sua testa non voleva più saperne di studio, come al solito.

"Bunny sai benissimo che lo studio universitario non ha niente a che fare con lo studio che abbiamo svolto al liceo. Ci vuole più impegno e costanza." la solita risposta di Ami.

Erano passati 8 anni dallo scontro con Galaxia. Le vite delle 5 guerrire sailor del sistema solare interno erano trascorse normalmente, così come quelle delle altre. Da 4 anni ormai Ami, Bunny e Marta frequentavano l'università. Per la laurea ormai mancavano pochi esami e presto Marta sarebbe diventata una delle più belle e famose avvocatesse di Tokyo, Ami una biologa e Bunny... una pediatra! Persino i suoi genitori avevano avuto poche speranze il giorno in cui la figlia comunicò loro la sua decisione. In un primo momento cercarono anche di distoglierla da quest' idea, ma Bunny era davvero determinata e convinta di farcela, e poi c'era anche Marzio ad incoraggiarla. Avendo frequentato anche lui l'università di medicina poteva darle una mano nello studio durante il suo tempo libero.

Quel poco tempo libero che riusciva a permettersi dal lavoro, infatti era uno dei migliori neurologi di Tokyo.

" Bhè Ami credo che Bunny questa volta abbia ragione. Tra tutti questi diritti anch'io inizio a perdere un pò la testa..." disse Marta alzando la testa dal suo libro.

" Io credo che invece che Bunny vuole scappare dal suo Marzio.. Comunque Morea a che punto sei con le tu ricette? "

" Oh.. ho quasi finito Rea. Certo poi dovrò applicare la pratica alla teoria nel mio ristorante !" Morea era entusiasta del suo piccolo ristorante che era sempre gremito di gente. Si era lanciata in questa attività da circa un anno ed era pienamente soddisfatta del suo lavoro.
Rea invece era rimasta ad occuparsi del santuario. Non aveva mai provato il desiderio di abbandonarlo per dedicarsi ad altro, forse perchè quel santuario aveva sempre fatto parte della sua vita e ad esso era profondamente legata fin dalla sua infanzia.

" Sai Rea? una volta tanto hai ragione. Mi sa che andrò in ospedale da Marzio, gli farò una sorpresa!"

Chiuse i libri e li mise nella sua borsa in furia, aveva proprio bisogno di vederlo. Ultimamente tra lavoro e università passavano quasi più tempo a sentirsi al telefono che vedersi. Con un gesto meccanico prese le chiavi della sua macchina , una graziosa Citroen c3 color rosso, quando Rea gliele afferrò e sventolandole davanti ai suoi occhi le disse:

" Va piano con questo affare! Ricorda che è da meno di un mese che hai la patente!"

" Ma dai Rea non esagerare! Non ho ancora messo sotto nessuno per il momento...... cioè.. apparte l'altro giorno che stavo per prendere sotto un cane con un bimbo che lo portava a spasso...."

E subito 4 paia di occhi la guardarono sconvolti!

" Caspita ragazze! stavo scherzando! " aggiunse con la sua risata cristallina.

"Sarà ma fa comunque attenzione! "

"Va bene Rea" afferrò le chiavi e si diresse alla porta " Ci sentiamo ragazze. Arrivederci!"

"Ciao Bunny, a presto" le risposero.

Dopo che fu uscita Marta aggiunse: " Inutile ragazze, nonostante in questi anni sia maturata davvero tanto, Bunny farà sempre di testa sua!"

E una risata generale venne sponteanea a quelle parole.

Il traffico di Tokyo era sempre una seccatura, perciò Bunny per rendere il viaggio in auto più sopportabile alzò il volume della radio e iniziò a canticchiare.

"Chissà cosa penserà Marzio quandrò mi vedrà lì. Certo mi ha detto di avvisarlo ogni volta che passo a salutarlo, ho provato a chiamarlo ma il suo cellulare è staccato. Forse sarà scarico. Pazienza, sono quasi arrivata tanto." pensò mentre prendeva la strada per l'ospedale.

Una volta entrata nell'ospedale si diresse nello studio di Marzio ma notando che era vuoto si diresse al bancone che si trovava subito dopo l'entrata. Lì ogni giorno vi erano a turno 2 infermiere che davano informazioni, Bunny si rivolse a quella più vicina :" Mi scusi infermiera Jill saprebbe dirmi se il dottor Chiba è al momento libero?"

"Scusi signorina, lei è.....?" le chiese in risposta, guardando su un quadernone. Molto probabilmente era usato per segnare le visite e gli impegni di ogni dottore dell'ospedale.

"Si, scusi. Sono la sua ragazza, mi chiamo Bunny Tsukino."

"Ah capito, al momento il dottor Chiba è impegnato in sala operatoria in un intervento molto delicato. Credo che ci vorranno ore prima che possa finire."

"Oh.. capito. Sarebbe così gentile da dirgli che sono passata perfavore?"

"Certamente.."

"Grazie mille, arrivederci!"

"Buona giornata signorina!"

 

In macchina Bunny si trovò a riflettere..

" Certo, era ovvio. Ecco perchè il cellulare era staccato! Che stupida.. ma ci tenevo tanto a vederlo. Potrei aspettarlo a casa! E magari posso preparargli qualcosa da mangiare anche. Sicuramente sarà esausto quando tornerà dal lavoro. Inoltre credo che mi convenga andare prima a casa a lasciare i libri e la macchina. Farò prima ad arrivare a piedi a casa sua, oggi mezze strade sono chiuse per lavori e con questo traffico non si può proprio guidare.."

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"Mamma sono a casa!!"

"Bunny sei tornata giusto in tempo per la cena. Tra due minuti è pronto" sua madre, Isuko , le rispose dalla cucina.

"Grazie mamma non ceno qui oggi, vedi Marzio non è ancora tornato dal lavoro perciò ho deciso di andare a casa sua e di cucinargli qualcosa per quando torna a casa. Probabilmente farò tardi mamma, ma non ti preoccupare ho le chiavi di casa tanto."

"Va bene cara, sii gentile e portagli i miei saluti, è da tanto che non lo vedo.."

"Certo mamma. Ormai lavora a tempo pieno, molte sere è veramente esausto" disse Bunny dirigendosi in salotto a salutare suo padre.

Lui, Keiji, nascosto dietro il giornale che stava leggendo non potè fare a meno di dire " Neanche fosse il dottore migliore del mondo. Gli dovranno pur concedere un giorno libero, a meno che il signor dottor Chiba non voglia fare i lavori extra per dimostrare a tutti che è il migliore, magari vorrà sorprenderci, chi lo sa.." Avrebbe continuato per ore, ma Bunny sapeva bene che ciò che diceva sua padre non erano pensieri veri.

Lui era stato sempre molto legato alla sua unica figlia femmina e come tutti i padri l'avrebbe vista sempre come la sua piccola bambina. E Bunny questo lo sapeva bene.

"Dai su paparino! Non essere duro con lui, dopo tutto e uno di migliori dottori di Tokyo, e lo sai bene. E poi sono convinta che se Sam avesse la ragazza non sarebbe un problema per te."

"Ma.. con tuo fratello è diverso!"

"Si si, certo. Comunque scappo, ciao!" schioccò un bacio sulla guancia a suo padre e uscì.

 

"Caspita che aria fresca. E siamo agli inizi di Ottobre, ho l'impressione che quest'anno l'inverno sarà gelido. Quest'anno mi piacerebbe passare da sola il natale con Marzio! Magari potremmo andare in vacanza insieme in qualche posto. Non necessariamente molto lontano, l'importante è stare sola con lui! Mmm .. sarebbe il caso che iniziassi a pensare anche a cosa posso regalargli per Natale.." Bunny si perse in questa serie di pensieri mentre si dirigeva al suo condominio, e una volta arrivata si diresse nel suo appartamento. Girò le chiavi nella serratura ed entrò.

L'appartamento era in ordine, vi era solo un leggero strato di polvere sui mobili e qualche piccola faccenda domestica trascurata. Andò in camera da letto, come aveva immaginato il letto era disfatto. Lo sistemò e poi si diresse in cucina a preparare qualcosa.
Notò subito la tazza nel lavandino. Erano tutti segni che le fecerò capire che orami la mattina Marzio aveva a mala pena il tempo di fare colazione. Sospirò e si mise al lavoro.
Aveva deciso di preparare una tipica ricetta giapponese, una minestra di pollo e dashi. La difficoltà di preparazione non era neanche tanta perciò poteva essere sicura di non fallire, e poi erano oramai le 19 e una minestrina era anche abbastanza leggera e digeribile. Nonostante la semplice preparazione, distratta com'era riuscì a tagliarsi un dito. Fortuna che il suo ragazzo era un dottore! Nella sua casa i cerotti non mancavano di certo.Dopo che la minestra fu pronta la lasciò in padella in modo che si mantenesse calda e iniziò a lavare le stoviglie. Poi si diede da fare per rimuovere anche il minimo acaro di polvere ed infine si occupò anchè di dare una sistemata al bagno. Erano quasi le otto e un quarto e come aveva immaginato Marzio stava tardando, perciò si distese sul divano, appoggiando la testa su uno dei braccioli e accese la tv su un canale dove trasmettevano una commedia. Non se ne rese conto ma dopo un bel pò fu sopraffata dalla stanchezza (tra università, studio e altro era stata una giornata pesante anche per lei )perciò lentamente chiuse gli occhi e si addormentò.

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Un giovane dottore si avvicinò al bancone delle informazioni.

"Infermiera Joe per oggi ho finito. Per favore domani mattina chiami questo numero, le risponderà la mamma di un bambino che dovrà fare una tac, prenda appuntamento con lei e poi lunedì mi comunichi il giorno , dato che domani ho la giornata libera. Ah ancora una cosa.. tra dieci minuti passi dal paziente della 122 per vedere se è tutto a posto."

"Certamente dottor Chiba."

"Bene vado allora..."

"Dottor Chiba un ultima cosa! Mentre era in sala operatoria la signorina Bunny Tsukino è stata qui, le ho detto che era impegnato in un intervento delicato.."

"Ha lasciato qualche messaggio per me?"

"No dottore, ha solo detto di riferirle che era passata.."

"Grazie mille infermiera, vado allora. Le auguro di passare una buona domenica"

"Altrettanto. Arrivederci dottore."

Marzio uscì dall'ospedale e salì nella sua auto, un' alfa gt grigia dotata di molti comformot, e si appoggiò al sedile in pelle. Accese il cellulare e vide le 4 chiamate di Bunny.

"E così è passata in ospedale. Sono già quattro giorni che non riesco a trovare un minuto di tempo per vederla, sono un pessimo esempio di ragazzo. Una volta arrivato a casa la chiamerò, ora voglio solo andare via da qui." Mise in moto e si diresse verso casa.

Anche quella sera era più tardi del solito. Guardò l'orologio, erano le 22. Entrando in casa si insospettì sentendo la tv accesa, lui era sicuro di averla spenta la mattina prima di uscire. Si affacciò nel salotto. Alla fievole luce che proveniva dalla tv, riuscì a vedere dei lunghi capelli biondi cadere dolcemente dal bracciolo del divano.
Non immaginava che lo avesse aspettato.
Lasciò a terra la cartella, e si diresse in salotto. Fece il giro del divano, si abbassò davanti a lei e finalmete la ebbe davanti ai suoi occhi.
Era li che dormiva seranamente e respirava in modo lento e regolare, era poggiata di lato ed era il ritratto della pace. Stette li a guardarla un paio di minuti pensando.
Erano passati anni ormai da quando si erano incontrati la prima volta, lei aveva 14 anni, era una ragazzina. Ora invece aveva 24 anni era diventata una donna, era maturata davvero tanto e soprattutto ogni giorno che passava ai suoi occhi era sempre più bella. Quegli occhi, ora dolcemente chiusi, erano sempre di un azzurro vivo, le sue guance diventavano rosse spesso poichè riusciva ancora ad imbarazzarsi per piccole cose, la sua pelle sempre liscia e profumata, e le sue labbra... morbide e calde.
Avrebbe voluto sapere cosa stava sognando, e avrebbe voluto anche non svegliarla, ma la voglia di baciarla vinse su entrambi i desideri e così dolcemente poggiò le labbra sulle sue.

"..... .. ..uhmm.. Marzio? Che ci fai qui?... ..."

"Buon giorno bella addormentata .." Sorrise. Stava proprio dormendo profondamente per non rendersi conto di dove si trovava.

" Oh. Che sciocca mi sono addormentata!" si alzò, si sgranchì le ossa e poi inaspettatamente si buttò su di lui facendogli quasi perdere l'equilibrio. Lo guardò. Era straordinariamente bello! I capelli neri e lisci, quello sguardo così seducente, il suo fisico perfetto, le spalle larghe... Per Bunny era come avere l'umo più bello dell'universo tra le sue braccia.

"Che bello finalmente sei arrivato! hai avuto una giornata pesante amore, vero? Ma ora penserà a tutto la tua Bunny! Dottor Chiba ora mi prenderò io cura di lei! Prego, mi dia giacca e cravatta!"

Lui rise, ma come risposta fece ben altro.
Si avvicinò a lei, la prese per i fianchi e la baciò ancora una volta fino a toglierle quasi il respiro. E Bunny si scioglieva sempre per ogni suo bacio. Il cuore le batteva a mille e i pensieri in quei momenti diventavano incoerenti. Il resto del mondo non esisteva quando era tra le sue braccia.

".. Io no avevo ancora finito di baciarti prima amore mio. Ecco, tieni la giacca. La cravatta la slacci tu per favore?" le disse, con la voce profonda.

"Certo, a modo mio però!" lo afferrò proprio per la cravatta e lo tirò a se, per poi alzarsi in punta di piedi e dargli un ennesimo bacio. Marzio adorava giocare in questo modo con Bunny, specialmente quando era lei, come in questo caso, a prendere l'iniziativa!

Dopo avergli tolto la cravatta gli disse :" Amore hai fame? ti ho cucinato una minestra immaginando che fossi troppo stanco per cucinare."

"Amore mi hai letto nel pensiero, hai avuto un'ottima idea. Solo che prima vorrei fare una doccia."

"Fa pure, io intanto apparecchio e poi ceniamo insieme!"

"Grazie amore!" Marzio si diresse in bagno, Bunny apparecchiò il tavolo e si mise ad aspettarlo in cucina. Dopo un pò lo vide uscire dal bagno in accappatoio mentre si asciugava i capelli con un asciugamano. Si diresse in camera da letto, evidentemente per vestirsi. Bunny rimase a guardarlo .. era così sexy!

" Magari un giorno, quando saremo sposati , faremo la doccia insieme.. o mi permetterà di lavargli la schiena.. o....." stava pensando a ciò quando Marzio entrò in cucina.

"Bunny amore, a cosa pensi? ...Guarda la tua faccia, sei diventata rossa come un pomodoro!" le disse lui scherzosamente e sedendosi a tavola.

"A niente! Niente di importanza rilevante! Amore è una minestrina di pollo e dashi, spero ti piaccia!" si avvicinò con la padella in mano a riempiere i piatti, e lui notò un piccolo particolare.

"Bunny che hai fatto alla mano?"

"Oh .. questo! E' solo un piccolo taglietto. Devo imparare a tenere bene i coltelli in mano mentre cucino, ahaha.." gli rispose lei tranquilla e ridendo.

Lui invece la guardava e non poteva fare a meno di convincersi di quanto era straordinaria la ragazza che lui aveva al suo fianco. Lei gli dimostrava ogni giorno sempre di più quanto lo amava e ci teneva a lui. Lui invece in quel periodo si stava sempre di più convincendo che non era abbastanza per lei. Passava ormai poco tempo con lei, non perchè lo volesse lui, ma per cause di forza maggiore. Sapeva bene che avrebbe dovuto essere più presente nella sua vita, specialmente ora che stava per laurearsi e dinanzi a lei si sarebbero aperte le porte del mondo del lavoro. Avrebbe voluto fare molto per la sua Bunny, ma da un pò di tempo non riusciva a concludere niente di buono. E lei meritava di meglio.
Cenarono insieme e parlarono un pò. Marzio le raccontò della sua giornata, Bunny invece gli disse a che punto era con i suoi studi. Quando Marzio finì di mangiare, portò la testa indietro appoggiandola alla sedia e sospirò. Bunny si alzò, andò da lui e gli massaggiò un pò la schiena.

"Amore mio, penso che prima o poi dovrai prenderti una bella vacanza!"

"Già.. intanto domani potrò dormire e riposare fino a tardi, e poi dovrò dare una sistemata a questo appartamento. Dopo se ti va possiamo fare qualcosa insieme, amore. "

"Certo amore. Comunque per quanto riguarda l'appartamento ci ho già pensato io prima!"

Lui si guardò intorno, ed era vero. Sembrava tutto più in ordine. Si lasciò cadere di nuovo indietro, dove le mani fatate di Bunny lo aspettavano per continuare il massaggio.

"Sei fantastica Bunny......."

"Ah. La mamma ti manda i suoi saluti."

"Sono un mostro. Sarà circa un mese che non vengo a casa tua."

"Amore ti capiscono, sanno che sei impegnato. Lo sa anche papà! Comunque che ne dici di venire a pranzo da noi domani? Così stiamo insieme anche."

"Grazie, l'invito non mi dispiace affatto!"

Lei rise, ma dopo un pò si accorse che si era fatto un pò troppo tardi ed era meglio tornare a casa.

"Marzio amore, mi sa tanto che devo andare.."

"... Che ore sono?"

"E' mezza notte passata."

Lui si alzò e le diede un bacio. Avrebbe voluto tenerla per sempre tra le sue braccia, baciarla e dimostrarle più spesso quanto la amava. Lui, un pò per il suo vissuto, un pò per il suo carattere, non era mai stato bravo ad esprimere i sentimenti che provava. Aveva paura di sembrare freddo anche a lei, la persona che amava più di se stesso.

"Ti prendo le chiavi della macchina allora, dove sono?" Le chiese.

"No, sono venuta a piedi amore. Lavo i piatti e poi vado."

Lui la guardò negli occhi deciso :" Credi che a quest'ora ti lasci andare a piedi da sola? Ti accompagno io. Prendo le chiavi. Per quanto riguarda queste cose me ne occupo io, tu mi hai già coccolato troppo" detto questo, la baciò ancora una volta.

"..Ma.. sei.. stanco.. ... E io .. sono Sailor Moon... so difendermi.... e..." cercò di dirgli, ma era difficile disciplinare i suoi pensieri in certi momenti. Era consapevole del fatto che quando voleva, Marzio sapeva convincerla. E questo era un dei modi che preferiva.

"Niente ma ..." si staccò da lei e con uno sguardo divertito la guardò. Lei, detrminata come sempre, aveva ceduto alle sue volontà. "Andiamo testolina buffa, prima che tuo padre mandi l' FBI a cercarti"

"Giusto dottor Chiba!".
Ridendo insieme uscirono dall'appartamento.


Arrivati davanti la casa di Bunny, Marzio spense la macchina.

"Gesto alquanto strano. Di solito non la spegne quando mi riaccompagna." pensò Bunny. Stava per salutarlo ma Marzio la precedette.

"Bunny prima che tu vada vorrei dirti due cose."

Lei restò in silenzio, ad aspettere che lui parlasse.

Guardando davanti a lui Marzio parlò con una voce bassa: "Vedi Bunny , so benissimo che negli ultimi mesi non sono stato il massimo come ragazzo. Il lavoro in ospedale occupa molto del mio tempo, ma ho bisogno di aiutare le persone. Sai bene che ho scelto di diventare neurologo anche perchè dopo l'incidente di quando ero bambino, in cui sono morti i miei genitori, ho perso la memoria. Per quanto mi è possibile cerco di non far accadere la stessa cosa a tutti i pazienti, o meglio alle persone che mi trovo ad operare, a curare, a visitare.. E so che questa è una scusa alquanto banale per giustifiacare il mio comportamento ma vedi.."

"Shhh.. Marzio per favore, basta." Lei lo interruppe. "Guardami.."

Si voltò verso di lei che in quel momento gli strinse la mano. I suoi occhi lo guardarono intensamente.

"Ascolta, quello che fai non ha bisogno di giustificazioni! Ogni giorno salvi delle vite, non è una cosa da niente Marzio! Per quanto riguarda noi, sai benissimo che abbiamo passato periodi peggiori. E io sarò sempre qui per te amore. Eravamo consapevoli entrambi che avremmo avuto poco tempo per noi, sia quando io ho scelto di frequentare l'università, sia quando sei stato assunto all'ospedale. Perciò amore mio, non giustificarti. Non serve.."
Si avvicinò a lui e lo baciò. Sentiva che la sua testa, i suoi pensieri erano altrove. Ma era convinta anche stesse attraversando un periodo difficile. Non era facile per lui affrontare ogni giorno in ospedale, persone che, a seconda delle varie patologie, rischiavano di perdere i ricordi, proprio come glie era accuduto da piccolo.
Perciò doveva stare accanto a lui ogni momento e convincerlo di quanto lo amasse.

"Ora è meglio che vada." gli disse, lui annuì.

"Ci vediamo domani allora. Buona notte amore mio."

Lui si avvicinò, le diede un bacio sulle labbra e le disse " Buona notte mia principessa..ti amo"
Ci volle tutta la forza di volontà che Bunny aveva, per staccarsi da lui e scendere dalla macchina. Rimase sulla porta a guardarlo finchè non fu ormai lontano.Sospirò ed entrò in casa.
Era tardi, e tutti erano andati a dormire, perciò salendo in camera sua cercò di fare meno rumore possibile. Chiuse la porta della sua cameretta alle spalle.

"Finalmente Bunny! Sai, inziavo a preoccuparmi. Stavo quasi per venire a cercarti! Avresti almeno potuto avvisarmi con il sailorofono che ti ho dato!"

"AH! " Bunny sussultò! Non si aspettava che proprio lei, Luna, la sua gatta nera parlante e ambasciatrice della luna, fosse sveglia. Seduta sul suo letto la guardava con aria seria.

"Shhh Bunny finirai per svegliare tutti! " la rimproverò.

"Scusa ma ti sembrano modi questi? MIi hai fatto spaventare.. comunque sono stata da Marzio fino a poco fa. E' tornato tardi da lavoro e..."

" Si si, so già tutto. Ho sentito tua madre parlarne con tuo padre."

"Tu invece dove sei stata, Luna? Non ti ho vista per niente oggi." ora era Bunny a rimproverare la sua gatta.

"Sono stata tutto il giorno con Artemis, in giro qua e la." le rispose lei.

Ormai Luna era ufficialmente fidanzata con Artemis, il gatto dal pelo bianco di Marta.

"Sono stai in giro tutto il giorno. E certo, sono furtunati loro. Non hanno impegni lavorativi e di studio a tenerli lontani.." pensò Bunny

"Scusa Luna ma sono esausta. Mi piacerebbe parlare della tua giornata ma non mi reggo più in piedi dal sonno..." sbadigliando indosso il suo piagiama e si mise sotto le coperte.

"Certo Bunny, hai ragione, meglio dormire..." disse Luna, rannicchiandosi sul letto, accanto la sua padroncina.

Passarono un paio di minuti, poi il sonno le colse entrambe.


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Salve a tutti! Mi presento! =) Mi chiamo Debora e questa è la mia prima storia! Spero che vi piaccia e vi appassioni =) ..

Comunque in caso avreste qualsiasi tipo di problema, consiglio o altro non esitate a contattarmi!!

Sono ben accetti tutti i tipi di consigli! Non fatevi problemi perciò se ritenete che la storia non sia il massimo, sono convinta che anche le critiche servano per maturare. Detto questo vi auguro una buona lettura se deciderete di seguirmi anche nei prossimi capitoli che cercherò di scrivere il più presto possibile!Un bacio!... 

   
 
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