Ma alla fine cos’è la
speranza? Nient’altro che
un’illsuione, un’autoconvinzione che possa andare
tutto bene un giorno, che
passerà.
Ma alla fine non passa un cazzo. È da mesi che le
sensazioni non cambiano. Voglia di capire di più e non poter
ottenere abbastanza
informazioni per il tuo cervello, come sempre insoddisfatto di tutto
quello che
sai già.
Voglia di poter fare qualcosa con le tue mani, ma non ne
sei più capace. Tutto d’un tratto i disegni che
facevi una volta, non riesci
più a farli. La matita ti cade dalle mani e si rompe in
due... e cominci con i
tuoi attacchi isterici che non sei buono a nulla, non sai fare niente
di utile.
Vuoi fare qualcosa ma non ci riesci.
La chitarra ormai l’hai abbandonata, a che ti serve, se
non riesci più a suonare nemmeno le prime canzoni che hai
imparato anni fa,
quelle con quattro accordi in croce.
A che ti serve quel povero oggetto di legno? La guardi, è
piena di polvere, immobile ormai da mesi.
La tua mente secca non riesce più a produrre un cazzo di
racconto di quelli che scrivevi tempo fa, con la speranza di poter
pubblicare
un libro un giorno.
Ma la speranza che fine ha fatto? È svanita, era solo
un’illusione.
A che serve l’arte se non riesci più ad
esprimerti? Non
sai ormai nemmeno come ti senti, di sentimenti ormai non ne provi
più.
Non sai più cosa voglia dire essere allegro e sorridere
guardando l’arcobaleno, non sai più che voglia
dire essere triste guardando una
silenziosa pioggia, immerso nei tuoi pensieri.
Sei un robot, non servi a nulla. Ti alzi la mattina, non
esci nemmeno di casa, non avendo un cazzo di amici, passi la tua
giornata in
casa a non fare un cazzo. Le giornate volano una dietro
l’altra.
E così passano mesi... mesi unitili, in fondo a che
servi? A nulla. Non sai più fare niente... eppure sai di
essere un umano per
poter fare appunto qualcosa di utile, ma non ci riesci.
Allora che senso ha rimanere una specie di oggetto che
non fa un cazzo e se ne sta lì fermo, a non fare niente?
Ormai non parli più con nessuno, non ne hai voglia e non
ce n’è bisogno. Tutti ti continuano a dire
“Dai, su col morale che ti passa.”,
ma il problema è che non sei nemmeno giù di
morale, perchè ti sei scordato cosa
voglia dire. Ti scendono pian piano le lacrime sul viso, ma non ha
senso, non
sei triste, è che il tuo corpo si è abituato a
reagire così in situazioni come
questa.
Alla fine è facile, pensi. Finalmente ti alzi da quella
cazzo di sedia, apri le finestre, fai entrare la luce, ma sei solo in
casa.
Allora pensi di fare qualcosa di utile. Ti chiudi nella stanza, prendi
quella
dannata pistola, la avvicini al tuo cranio, con la mano tremante premi
il
grilletto, e... BOOM! Prima che te ne accorga sei già steso
per terra, pieno di
sangue, finalmente sei diventato un oggetto inanimato. Ciò
che eri destinato a
diventare in fondo.