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Autore: AngeliqueDelPlessis    16/11/2010    6 recensioni
Edward e Bella parlano di cosa vuol dire essere un vampiro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Confini Confini

Vorrei saperlo”.
“Non so se ne sono capace…”.
“Sforzati”.
“Facile per te!Mica è come descrivere una quadro!”.
“Provaci almeno, voglio capire!”.
“Non ci riusciresti comunque, come potresti?”.
“Così mi offendi!Sono così stupida?”.
“Al contrario, il mio è un complimento e non ho mai pensato che fossi stupida.”.
“Stai cambiando discorso…”.
“Testarda”.
“Fallo per me…per favoree…”.
“Sei scorretta. Scorretta e sleale!”
“Ho poche armi, devo usarle al meglio. Allora? Sto aspettando…”.
“Non so da dove iniziare…”.
“Inizia da ora, è ancora così?”.
“Certo, lo è sempre”.
“Ma meno forte”.
“Al contrario, è sempre maggiore…”.
“Maggiore?...Allora credo che tu debba ricominciare dal principio”.
“Te l’avevo detto che non era facile.”.
“Non ho mai pensato che lo fosse. Ma andiamo per gradi. La prima volta?”.
“Oddio!La prima volta è stata…è stata... sconvolgente”.
“Sconvolgente?”.
“Si, è come se mi si fosse rivoltato il cuore”.
“Non credo di capire”.
“Ovvio. E' come se fino ad allora il mio cuore fosse stato dalla parte buona, per ribaltarsi, in un battito di ciglia, in quella più crudele e cattiva”.
“Wow”.
“Si, come no, proprio wow”.
“Bhè, deve essere stata un’emozione fortissima”.
“Mai provato niente di simile fino ad allora”.
“E poi? Che successe?”.
“Sai bene che non successe nulla, almeno al di fuori”.
“Hai ragione, intendevo continua”.
“Ti volevo…ti volevo sopra ogni cosa”.
“…..”.
“Avevo l’acquolina in bocca, il pensiero di sentirlo scendere, vischioso, morbido e caldo dentro di me, rischiava di farmi…”.
“Di farti?”.
“Arghhh…non posso dirtelo.”.
“Dimmelo!”.
“No!”.
“Dimmelo!! Non puoi lasciare le frasi così sospese!”.
“Va bene…rischiava…rischiava di farmi venire…ecco…”.
“Venire?...Intendi?!”.
“Si, intendo proprio quello”.
“…….”.
“Il solo pensarlo mi mandava in estasi, ma c’era anche l’odio che bruciava, l’odio per quello che mi stavi facendo….e l’odio alimentava tutto il resto. Il bisogno, il desiderio, la sete, la lussuria che quell’idea scatenava in me”.
“Non me le avevi mai dette queste cose…”.
“Già, non sono proprio argomenti di conversazione, non credi?”.
“A me interessano”.
“Sei morbosa.”.
“No! Non è vero! Voglio solo capire!”.
“Ma come puoi capire cosa si prova a …a succhiare, e leccare, ad affondare…annegare, quasi, in quei suoni, è come perdersi…”.
“Invece posso, è come nel sesso…è così? Ho indovinato?”.
“Nel sesso?...Forse, ma deve essere dell’ottimo sesso e comunque non sarebbe lo stesso…”.
“Perché?”.
“Perché se anche il desiderio del sangue può essere simile a quello sessuale, subentrano anche altri aspetti che…che amplificano tutto”.
“Quali?”.
“Uff….”.
“Quali!!!??”.
“Il battito del cuore…rallenta e tu lo senti…come se fosse il tuo…ad ogni sorsata, perde un colpo e tu sai che sta morendo, ma…ma il pensiero ti eccita ancora di più…perché…perché…”.
“Perché?”.
“….perchè la sua vita scorre in te…è tua.”.
“Mio Dio…ne parli come se…”.

“Come se?...”.
“Come se fosse la cosa più bella del mondo.”.
“Per molti di noi lo è, infatti, e lo sarebbe anche per me, se non avessi una coscienza tanto scrupolosa.”.
“Mi hai fatto quasi venire voglia di poterlo provare…”.
“Non dirlo neanche per scherzo!”.
“Scusami”.
“......”.
“Continua ti prego.E il sangue?”.
“Il sangue?”.
“Si”.
“Anche quello è qualcosa che nel sesso non c’è, può esserci il dolore, certo, ma…”.
“Ma?”.
“Ma, il calore del sangue non è paragonabile a nessuna pratica sessuale…”.
“……..”.
“La sensazione…”.
“Quale?.”.
“E' come se un velo di seta rivestisse istantaneamente ogni tua singola vena…come l’eroina”.
“E' quello che hai provato quando mi hai succhiato il veleno?”.
“In quel momento c’era solo disperazione in me lo sai…”.
“Si, ma…ora…a mente lucida…..”.
“Non chiedermelo, non voglio spaventarti….per favore…”.
“Non lo farai….dimmelo…”.
(sospira)
“Il ricordo che ho del tuo sangue non ha niente a che vedere con l’eroina…”.
“Cosa allora?”.
“E’ stato come…come….”.
“Come?”.
“Come bere direttamente dalla sorgente della vita….”.
“Santo cielo...”.
“Era oro liquido che colava nella mia gola, bruciava, in un miscuglio di dolore e piacere….un’agonia talmente dolce che ancora mi chiedo come ho fatto…con quale forza…”.
"Con quella dell’amore...”.
“Si…”.
“Ma allora non capisco, perché hai detto che ora è maggiore? Cosa intendi?”.
“E’ maggiore perché ora voglio tutto di te” .
“Continuo a non capire”.
“Ti desidero…in ogni modo possibile…”.
“Ed è un male?”.
“Ahahah…non è questo il punto”.
“E qual è?”.
“E’ solo più difficile”.
“Ma perché?”.
“Perché quando facciamo l’amore, il suono del tuo cuore accelerato mi ricorda…il sapore del tuo sangue e, nello stesso momento, il profumo del tuo sangue, mi ricorda il rumore sordo del tuo cuore quando ti prendo…”.
“Non immaginavo…io…davvero…non pensavo che potesse essere così”.
“Neanche io…ma hai ragione sai?”.
“Su cosa?”.
“Il momento in cui raggiungiamo l’apice del piacere è molto simile…”.
“Simile a cosa?”.
“A l’estasi di possedere un’altra vita…di sentirla scorrere in te…”.
“Curioso…”.
“Cosa?”.
“Che il momento in cui prendi una vita sia così simile a quello in cui la crei…”.

“Hai ragione…ma in fondo, il bene e il male, hanno confini così labili, non credi?”.

   
 
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