Perdendosi
Si
tenevano per mano. Ed erano persi uno dell’altra.
Si
guardavano e si riguardavano.
Lei
tremava, ma non aveva freddo. Il caldo afoso era funesto, ma lei
tremava.
Lui,
invece, la guardava e le spogliava l’anima divorandole
ignorante il cuore.
Misurava e assaggiava ogni suo battito, ogni suo respiro.
E
si guardavano spacciati.
Il
suo seno, la sua pelle bronzea, le sue dita affusolate che in quel
momento
segnavano cerchi silenziosi sul suo petto scolpito da addominali
visibili.
Purtroppo,
come una composizione chimica, non potevano più ritornare ad
un momento prima
che la passione sconvolgente si impossessasse del loro senno
già precario. Non
erano più Lei e Lui.
Si
erano uniti, coincidevano in ogni punto, fino a formare quello
stramaledetto Noi.
Non
si erano mossi. Erano immobili ed eterni, ma non più
identificabili. Infatti le
loro anime erano state giunte, cucite e adornate da quei brividi e dal
desiderio di consumarsi gustando il nettare di vita
dell’altro.
E
si guardavano... perdendosi.