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Autore: aplaceformyhead    16/11/2010    5 recensioni
Una nuova fic, su Sirius e James, il primo giorno, quando (secondo me) si conobbero sull'Hogwarts Express, insomma l'inizio di una grande amicizia ... e qui James conosce anche Lily e subito ne è "attratto"!
Dalla fic:
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Non ci credo, non sto più nella pelle, sono così emozionato! Io (IO) James Potter andrò ad Hogwarts. Cioè … io sto per salire su quel magnifico treno che mi porterà ad Hogwarts! I miei genitori me ne hanno parlato tantissimo, sembra davvero favolosa, non vedo l’ora di arrivare lì, conoscere nuova gente …
Sono così pensieroso che nemmeno mi accorgo che sono arrivato alla Stazione di King’s Cross con i miei genitori. La prima cosa magica è che per andare al Binario 9 ¾ si deve attraversare una barriera, situata proprio in una comune stazione Babbana.
“Jam, piccolo, ora prendi la rincorsa insieme al tuo carrello e lanciati dritto contro quel muro, capito?” mi sussurrò mia madre estasiata ma anche in preda alla tristezza, perché da li a poco sarei dovuto partire per un intero anno.
“Non preoccuparti piccolo non ti farai male” disse mio padre. Ma cosa crede che ho tre anni? Bah!
“Papà, non sono piccolo, ho undici anni, andiamo!”
“Come vuoi Jam! Forza prendi la rincorsa, tra cinque minuti il treno parte, non vorrai restare con noi”
A quelle parole scattai. Non che non mi piacesse la mia famiglia, anzi, i miei genitori mi hanno sempre trattato bene e con affetto, alcuni dicono che mi viziano … non lo so, ma io voglio partire per Hogwarts. Solo ora mi accorgo che il mio cuore sta battendo più velocemente del solito e la cosa è alquanto strana. Io non posso avere paura, però l’emozione c’è sempre. Prendo un bel respiro e conto fino a tre nella mia mente, dopodiché corro molto velocemente e mi “schianto” contro la barriera, ma invece di provare un dolore tremendo, come quando giocando a Quiddich in cortile con papà sono andato dritto contro un albero, mi ritrovo dall’altra parte. Resto a bocca aperta per ciò che vedo: un treno rosso scintillante, con un insegna che dice Hogwarts Express, tantissime persone che salutano i loro figli che stanno per partire, carrelli con gabbie che contengono gufi, gatti, topi, rospi (e con questo ricordo il mio gufo marroncino ricevuto per i miei undici anni lo scorso marzo), studenti che si salutano, insomma davvero una cosa straordinaria.
Vi volto verso la barriera che ho appena superato e noto che anche i miei genitori sono dietro di me. Il cuore mi batte sempre più forte, non riesco a tenerlo a bada, sono così emozionato!
Vedo tutti i ragazzi salire sul treno e salutare i genitori. Oh cavolo! È tardi, devo scappare!
“Mamma, papà, vi scriverò appena arrivo, ora è tardi, devo andare!”
“Oh, Jamie ci mancherai tantissimo, tesoro!”
“Anche voi mi mancherete tantissimo … ma in che Casa fin …”
“James vai”
“Ciao!” dico abbracciando i miei genitori, dopodiché mi allontano correndo, salgo sul treno e la porta si chiude dietro di me.
Proseguo tra il corridoio, guardando i vari scompartimenti.
Wow, che bello. Nemmeno uno libero! Cioè IO che non trovo uno scompartimento libero? Ma dove siamo finiti.
Tra gli ultimi del treno ne noto uno in cui è seduto un ragazzo che deve avere la mia età, e non so perché mi ispira. Non fa nulla, non legge, non mangia roba comprata al carrello, è solo in quello scompartimento … è vero che è appena arrivato, ma con tanta gente perché stare soli? Io detesto la solitudine, così apro lo scompartimento.
“Scusa posso sedermi qui?” gli chiedo. Lui mi guarda, con degli occhi grigi, freddi come il ghiaccio. Non sono bravo ad interpretare gli sguardi, tantomeno le persone, ma questo ragazzo aveva qualcosa che mi attirava, un’aria misteriosa …  aveva i capelli neri, come i miei, e qualche ciocca gli ricadeva sul viso. Aveva un’eleganza fuori dal comune.
Scrollò le spalle ed annuì.
Sistemai il mio baule, mentre lui continuava a tacere, semplicemente guardandomi. So di essere affascinante, ma per le ragazze, non per i ragazzi! Perché non chiede nulla? Boh. Mi siedo di fronte a lui.
“Piacere, James Potter” gli dico tendendogli la mano. Lui alza lo sguardo e fissa i suoi occhi grigi nei miei nocciola.
 
                                                                         
                                                                             ***
Ma dico io … cosa vuole questo qui? È entrato improvvisamente nel mio scompartimento, dopo essere giunto qui mezz’ora fa per restare solo. Lo so, ma non sono mai stato abituato ad avere amici, dopotutto la mia famiglia non mi ha mai fatto conoscere nessuno, e mi ha ritenuto sempre “il ragazzo ribelle”.
“Piacere, James Potter” mi dice improvvisamente il tizio, che si è seduto di fronte a me.
Lo guardo negli occhi, i miei grigi nei suoi nocciola. Come mettere ghiaccio nel fuoco. Nei suoi occhi si nota una luce diversa, una luce infantile, James è una persona che ancora non sa cos’è il mondo, non conosce le crudeltà di quest’ultimo, perché lui è ancora un bambino che vive in una sfera che resiste a tutto, grazie alle fantasie.
Faccio qualcosa di inaspettato persino per me stesso. Sorrido lievemente, non “un sorriso esagerato” un semplice sorriso. Si, quel ragazzo mi ispira simpatia.
“Piacere Sirius”gli rispondo, stringendogli la mano. Lui sorride. Ecco quello è un sorriso “esagerato”.
“Sirius … anche tu al primo anno vero?” mi chiede.
Un’altra cosa che mi ha colpito di lui. Tutti quelli che mi conoscono mi chiedono il mio cognome, ma sembra non importargli …
“Si”
“Non sei emozionato?” mi chiede sorridendo.
Emozionato? Io? Sirius Black? Nah! Avrò anche undici anni ma sono mai stato trattato così, alla mia famiglia è sempre e solo importata quella stupidissima purezza di sangue, e che io finissi in Serpeverde. Mi sono sempre ribellato a loro, dicendo che io ero diverso, dicendo che io sono diverso e assolutamente non voglio essere come loro.
“Senza dubbio mi fa piacere andarci, almeno non starò con la mia famiglia” risposi scrollando le spalle. In questo discorso non mi ero accorto che il treno era già partito.
“Cos’ha di male la tua famiglia?” mi chiede ingenuamente.
“Tutto” risposi semplicemente guardando il panorama che lentamente scorreva.
“Sei figlio unico?” mi domanda ancora James. Caspita come è impertinente! Però … però parlando con lui sto bene, non so per quale oscuro motivo.
“No, ho un fratellino di nove anni, Regulus, ma non ci vado tanto d’accordo, sai …”
“E perché?”
“Non lo so, è ancora piccolo, in futuro si vedrà, ma non vado d’accordo con nessuno della mia famiglia, partendo dai miei genitori sino alle mie cugine che frequentano il quinto anno ad Hogwarts, Bellatrix e Narcissa, sono due idiote, insieme a quei ragazzi e ragazze che frequentano”
Lui sospira e per la prima volta da quando è entrato nel mio scompartimento, per buoni dieci minuti non fa nemmeno una domanda. Sarà morto?
 
                                                                          ***
 
“Speriamo che tu sia una Serpeverde” sento dire ad un ragazzo nello scompartimento accanto. Mi volto per guardarlo. Ha la pelle giallastra, occhi neri e capelli unticci e già indossa la divisa per la scuola. Accanto a lui c’è una ragazzina della mia età, con capelli vermigli e occhi a mandorla verdi … istintivamente provo antipatia per quel ragazzino e simpatia per la ragazza.
“Serpeverde?” dico ad alta voce in modo da farmi sentire anche da loro due. Sirius, il ragazzo che ho conosciuto da poco, è afflosciato sul sediolino e guarda un punto indefinito fuori dal finestrino, ma quando mi sente si volta verso di me.
 “Chi vuole diventare un Serpeverde? Io credo che lascerei la scuola, e tu?” Continuo, guardando Sirius, che però non sorride come speravo. Perché non sorride?
“Tutta la mia famiglia è stata in Serpeverde”
 Ah, ecco perché.
“Oh, cavolo” rispondo, passandomi una mano tra i miei capelli già scompigliati. “E dire che mi sembravi a posto!” esclamo, ma questa volta Sirius ghigna … malvagio, ecco come descriverei quel ghigno. Malvagio e … malandrino, ma allo stesso tempo divertito. Quella persona è stupenda!
“Forse io andrò contro la tradizione. Dove vorresti finire, se potessi scegliere?” mi chiede, ed è la prima volta che mi fa una domanda. Ci penso un po’ su, senza riflettere realmente, perché il mio cuore mi sussurra solo una parola: Grifondoro. Allora alzo “una spada invisibile”.
Grifondoro, culla dei coraggiosi di cuore! Come mio padre” dico orgoglioso. Il tipo fa un verso sprezzante e allora lo guardo ancora.
“Qualcosa che non va?” chiedo.
“No” mi risponde, ma il suo ghigno dice il contrario. “Se preferisci i muscoli al cervello …”
Ma non gli feci terminare la frase, perché scoppiai in una risata fragorosa.
“Andiamo, Severus, cerchiamo un altro scompartimento” dice ad un certo punto la ragazza, raddrizzandosi nel sedile e guardando me e Sirius disgustata. Per la prima volta la guardo negli occhi e per qualche secondo mi perdo in essi, perdo la concezione del tempo … cosa mi succede? Ok, James, tutto a posto, risvegliati.
“Ooooooooh ...” dico allora, insieme a Sirius, imitando la sua voce altezzosa. Poi mentre ci passano davanti cerco di mettere le sgambetto a “Severus” (Che schifo di nome! Con che coraggio una madre mette un nome del genere ad un bambino? Ovvio che nasce sfigato!)
“Ci si vede, Mocciosus!” gridò Sirius una volta che la ragazza chiuse lo scompartimento.
“Bella questa Sirius!” gli dico, continuando a ridere assieme a lui. “Ma … posso farti una domanda?” gli dico.
“Certo” risponde, scrollando le spalle, come suo solito fare, almeno da quanto ho potuto vedere in queste ore di viaggio.
“Hai detto che tutta la tua famiglia è stata in Serpeverde … conosco solo due famiglie purosangue così … sei un Black o un Malfoy?”
Lui mi guarda, chissà a cosa sta pensando … forse non è un argomento piacevole per lui, ha detto che odia la sua famiglia.
“Black” dice sprezzante. “Importa il mio “stato di sangue”?”
“No certo che no” mi affretto a rispondere. “Non sono così idiota da considerare una persona solo per quello, nella gente mi preoccupo di guardare altre cose”
Lui mi sorride.
Lo sentivo, questo era l’inizio di una grande amicizia. 



Note d'autrice:
Salve lettori (se ci sono xD) Eccomi con una nuova fic, questa volta ho pensato all'inizio dell'amicizia dei miei personaggi preferiti e a mio parere la più bella amicizia che ci sia ...
Non ho molto da dire in proposito, e si ... qui James conosce anche Lily, anche se non sa il suo nome, non sa chi è, ma le piace fin da subito, ma secondo me è ancora troppo piccolo per sapere cosa sia l'amore, e ovviamente la "sbruffonaggine" c'è sempre!
Secondo me James e Sirius vengono da due realtà apposte: James viziato e adorato dai genitori, in quanto figlio unico; Sirius viene da una famiglia di purosangue convinti, e lui odiava tutti in casa, si sentiva già diverso... insomma spero di essermi spiegata bene xD (No invece xD)
Be' spero che vi sia piaciuta! ^^ Me lo lasciate un commentino? xD
Malandrina_97
P.S.= Inizialmente la volevo chiamare "Questione di sguardi..." siccome qui... si guardano tutti negli occhi! xD

   
 
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