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Autore: _WishingWell12    16/11/2010    5 recensioni
"Non te l'ho mai detto, tu mi sembravi felice, avevi lui..."
questa storia è nata per caso e fonde i pensieri dei due personaggi con la musica
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Castle

 

Quando sono tornato non m rivolgevi neanke la parola e io non sapevo trovare un perchè. Poi ho avuto un'illuminazione e ho capito il mio errore, lo avevi lasciato per me e io ti avevo abbandonata. Così alla fine del caso ti ho raggiunto alla tua scrivania e mi sono scusato cantandoti una canzone dei Sum 41, “Best of me”:“ I'm sorry...It's all that I can say...You mean so much...And I'd fix all that I've done...If I could start again...I'd throw it all away...To the shadows of regrets...And you would have the best of me...”... e ho aggiunto: “forse è troppo tardi, ma... ti amo, Kate.”

Tu mi ha risposto, sussurrandomi: “Non è mai troppo tardi per te Castle. L'ho capito quando sei tornato, appena ti ho visto tutto l'odio che provavo per te è svanito e ho provato quella strana sensazione che provavo quando mi stavo per aprire a te...”

E io sono rimasto immobile... Com'è possibile che dopo tutto il male che ti avevo fatto tu avessi ancora voglia di perdonarmi? Ti ho posto questa domanda e tu mi hai risposto cantandomi il ritornello di una canzone dei Secondhand Serenade, “Your call”: “'Cause I was born...to tell you I love you...and I am torn to do what I have to... to make you mine...Stay with me tonight...” e hai aggiunto “scusami se non...”, ma ti ho interrotta immediatamente. Non volevo rompere la bellezza di questo momento, allora ti ho avvicinata a me e prendendoti il viso con le mani ti ho baciato. Dolcemente e delicatamente ho sfiorato le tue morbide labbra.

Quando ci siamo allontanati ci siamo guardati dritti neglio occhi e abbiamo sorriso imbarazzati. Mi sono avvicinato per sussurrarti: “Posso stare con te stanotte?” e tu mi hai detto entusiasta: “Ricorda quel che ti ho detto nella canzone...”.

 

 

Beckett

 

Il primo giorno di autunno, come avevi promesso sei tornato, ma non potevo dartela vinta. Così non ti ho rivolto la parola per tutto il giorno. Mi avevi ferita, ma appena ti avevo rivisto qualcosa era combiato, mi sentivo diversa: tutto l'odio che provavo verso di te è come svanito. Tu non capivi il motivo della mia scelta, del perchè non ti parlavo...

Poi mi hai lasciata senza parole, scusandoti in un modo particolarissimo che mi fece riprovare quello che sentivo per te prima che partissi e che ti volevo svelare quella sera. Hai cantato il ritornello di una delle mie canzoni preferite “Best of me” dei Sum 41, diceva :”...mi dispiace/è tutto quello che posso dire/significhi così tanto per me/e risolverò tutto quello che ho fatto/se potrò iniziare da capo/getterò tutto via/alle ombre dei rimpianti/e avrai il meglio di me...”. Mi hai lasciata senza parole. Poi hai pronunciato tre parole che mi hanno aiutato a capire una cosa, i sentimenti ke provavo io erano uguali ai tuoi...

Così ho detto ke per te non era mai troppo tardi per te, o meglio per noi e tu rimanesti stupito da queste parole... Ricordo ancora la tua espressione dopo le mie parole, forse dopo molto tempo avevi capito quello che avevo compreso io poco fa, forse non ti aspettavi una risposta così da una come me... rimasi lì ad osservare il tuo viso per qualche istante, finchè tu non mi domandasti: “Come mai mi perdoni così facilmente?”e io ti risposi nella maniera più sincera possibile con il ritornello di “Your call” dei Secondhand Serenade: “sono nata per dirti ti amo/e sono decisa a fare quello che devo fare/per averti resta con me stanotte...”, poi stavo cercando di spiegarti tutto... quando tu mi hai interrotto. Ti sei avvicinato lentamente e io mi sono bloccata, ti sei chinato su di me e hai sfiorato le mie labbra. Finalmente era accaduto quello che ormai sognavo da mesi. Ricordo che appena ci siamo allontanati ci siamo guardati imbarazzati, ma nei nostri occhi non si leggeva altro che felicità poiché avevamo realizzato il nostro desiderio. Poi scherzando e richiamando la canzone che ti avevo appena cantato, mi domandasti>: “Can I stay with you tonight?”, io annuii, non dissi altro... Sapevo che da quel momento la mia vita sarebbe cambiata in modo radicale. 

   
 
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