Frutto della mia mente malata e deprimente. E fa anche rima.
Questa è una breve OS abbastanza vecchia -e orrida-, un po' simile alla Bike che ho postato precedentemente, sia come stile che, più o meno, come contenuti. Chiedo scusa per le continue ripetizioni che uso sempre, ma penso che servano a rendere meglio il concetto. ._. Sono deprimente, sì. Basta. Mi odio. D:

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“Importa qualcosa, ormai?
Non guardarmi così. Non ridere. Parlo seriamente, adesso.
A te importa, Gerard? Ti importa qualcosa di me?
Quando noti il luccichio nei miei occhi mentre ti dico che ti amo, quando ti accorgi che mi perdo al suono della tua voce, quando vedi che mi tremano le mani se sei vicino a me; quando senti il mio petto aderire al tuo, quando i miei sospiri diventano gemiti, quando mi baci dolcemente accarezzandomi i capelli? Ti importa di me, Gerard?
Ti importa quando senti i miei singhiozzi giungere dal camerino, quando le lacrime iniziano a scorrere sul mio viso? Ti importa di me quando me le asciughi con il palmo della mano, Gerard?
Ti importa di me quando, dopo aver fatto l’amore, scappi per tornare da LynZ? Quando le menti su dove sei stato, su cosa hai fatto, quando le dici che non mi senti da giorni, che non mi vedi da giorni, che non hai idea di dove io sia?
Ti importa di me? O sono solo un passatempo? Pensi che io ci sarò per sempre, vero? Pensi che io sia qui per te, in ogni istante della mia vita, pensi di essere in diritto di venire a casa mia e di scoparmi sul divano quando ti pare, di poter usarmi fino allo sfinimento, pensi di potermi consumare. E, be’, l’hai fatto. Mi hai consumato, Gerard.
Ti importa se sono consumato? Ti importa se la mia anima è ridotta a brandelli, per colpa tua. Tua, Gerard. Tua, solo tua.
Io morivo, tu ridevi.
E sai qual è la cosa peggiore?
Lo sai, Gerard?
È che a me importa. Mi importa di te e mi maledico ogni giorno per questo.
Mi importa di te quando ti preparo il caffè la mattina, quando sei così dolcemente irascibile, quando ti alzi cercando di sistemare quella tua morbida zazzera nera, senza risultato; mi importa di te quando mi prendi per mano e mi stringi forte, quando sfoghi la tua rabbia con il mondo, quando ti confidi con me, il tuo migliore amico, il tuo amante, da anni, Gerard, da una vita. Lo sai? Una vita. È da una vita che mi usi, da una vita che non ti importa. Dio santo, non so più cosa fare.
Una parte di me mi spinge a lasciarmi consumare, sai? Perché ti amo. Perché ti amo in una maniera dannatamente irrecuperabile. Ti amo, te l’ho sempre detto, non l’ho mai negato, a te, a me, a nessuno, Gerard. L’ho sempre detto con il cuore, io. Con l’anima. Con la mente, con tutto me stesso, cazzo.
Allora dovrei lasciarmi consumare da te. Dovrei lasciarmi usare, perché non voglio perderti, non posso permettermelo.
Senza di me, tu saresti un grande cantante, un bel fumettista, marito eccellente, padre perfetto.
Lo sai cosa sarei io senza di te, Gerard?
Niente.
Non socchiudere gli occhi così, Way.
Sarei niente senza di te, lo capisci? La mia unica speranza sei tu. Tu, tu e nient’altro, tu e nessun altro. Dio, quanto ti odio, Gerard. Quanto cazzo di odio.
Cosa c’è?
Non chiudere gli occhi così, Way.
Gerard?
Gerard, stai piangendo?”

“Vaffanculo, Frank.”

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Non odiatemi, perché io vi amo tutti! D:
XOXO.