Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: gwapple    17/11/2010    4 recensioni
San Valentino è la festa degli innamorati: profuma di cioccolato e frasi sdolcinate che rintronano i nostri sensi. Prendete un Watanuki depresso che sfoga la sua frustrazione per l'amore non ricambiato di Himawari sul cibo e un Doumeki che si ritrova a passare di là per caso.
Un'attrazione che nasce in fretta -e misteriosamente dopo aver mangiato degli strani cioccolattini- e due stregoni che hanno tutta l'intenzione di divertirsi alle spalle del povero Wata-chan.
Mescolateli a delirio, follia e una sana voglia di romanticismo e di perversione. Risultato?
Si dice che non bisogna mai accettare le caramelle dagli sconosciuti.
E presto Watanuki farà di un semplice proverbio un motto di vita.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Clow Reed, Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki , Un po' tutti, Yūko Ichihara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Accidentaly in love 4
Titolo: Accidentaly In Love. E' anche il titolo di una canzone, lo sapevate? °°
Rating: Arancio-rossastro. Arancione che potrebbe sfociare nel rosso. Potrebbe. Ma date le nostre menti perverse è molto probabile. °^°
Genere: Comico, Commedia, Romantico, ma...sì da brave seguaci delle CLAMP non possiamo ommettere qualche possibile scena angst.
Personaggi: Watanuki (il nostro Wata-chan! :D), Doumeki, Yuuko, Clow, un po' tutti, dipende da come ce la pensiamo...
Riassunto: "San Valentino è la festa degli innamorati: profuma di cioccolato e frasi sdolcinate che rintronano i nostri sensi. Prendete un Watanuki depresso che sfoga la sua frustrazione per l'amore non ricambiato di Himawari sul cibo e un Doumeki che si ritrova a passare di là per caso.
Un'attrazione che nasce in fretta -e misteriosamente dopo aver ,mangiato degli strani cioccolattini- e due stregoni che hanno tutta l'intenzione di divertirsi alle spalle del povero Wata-chan.
Mescolateli a delirio, follia e una sana voglia di romanticismo e di perversione. Risultato?
Si dice che non bisogna mai accettare le caramelle dagli sconosciuti.
E presto Watanuki farà di un semplice proverbio un motto di vita. "
Note: Shonen-ai °-°
Avvertimenti: questi [fantastici] personaggi non appartengono a noi ma a quelle pazze sclerate bravissime donne chiamate CLAMP.
P.s: questa storia la finiremo, non la interromperemo come la scorsa, parola di scout! V.v anche se nessuna di noi è una scout, dettagli. Ma una promessa è una promessa u_ù
P.p.s: Vi lasciamo alla lettura di questa follia nata per caso! °°
 

Accidentaly In Love

x.1.x


Cioccolato




Doumeki odiava il giorno di San Valentino per molte ragioni.
Prima di tutto perchè era accompagnato sempre da ragazzine che tentavano quasi di infilargli a forza nella bocca il cioccolato comprato in chissà quale pasticceria.
E poi perchè Watanuki era totalmente preso da Himawari-chan, un goffo tentativo di dichiararle i suoi sentimenti, da non considerarlo. Niente litigi quindi, non poteva nemmeno distrarsi.
L'arciere sbuffò per l'ennesima volta nella giornata, annoiato, andando alla ricerca di Kunogi e di quel casinista che aveva come hobby il fracassargli l'apparato uditivo con quegli strilli degni di una donna insterica.
Non che non ci trovasse gusto in quelle litigate con Watanuki.
In qualche modo, sapere che lui era lì e che avrebbero litigato almeno una volta, gli dava fiducia.
Non era solo.
Perchè, se anche era bravo a nasconderlo, Doumeki capiva bene che lui e Watanuki erano dannatamente simili sotto molti punti di vista: e quel senso di solitudine che gli stringeva il petto era una prova lampante.
Immerso in quei pensieri il ragazzo si trovò a giarare l'angolo, trovandosi davanti Watanuki intento a rimpinzarsi di...
Sbagliava o quella era una scatola di cioccolattini?
Cos'era, sfogava la delusione amorosa - ennesima- sul cibo?
«Oi» lo richiamò incolore, fermandosi in mezzo alla strada.
Come svegliatosi da un sogno Watanuki alzò lo sguardo su di lui e sussultò sbiancando improvvisamente «Do-doumeki! Che ci fai qui?!»
Doumeki rimase impassibile, assistendo alla penosa scena del ragazzo che, imbarazzato, nascondeva i cioccolattini dietro la schiena.
«Ma ti sembra modo questo di spuntare all'improvviso?!?!?»
«Sì.»
«E' UNA DOMANDA RETORICA!»
Limitandosi a battere le palpebre Doumeki avanzò verso l'altro, d'altronde era ormai abituato a quelle urla e quei movimenti strani.
«Come sono?» gli chiese indicandogli il pacchetto, e Watanuki rispose con una smorfia, mostrando la scatola a forma di cuore «Buoni.» rispose senza guardarlo.
«Intendevo il ripieno...»
«MA PERCHE' NON LI ASSAGGI ALLORA!» gli urlò furioso l'occhialuto, mettendogli praticamente sul naso quel cuore di cartone, ricolmo di dolci dall'aspetto delizioso...o meglio ce n'era solo uno.
Doumeki lo afferrò in mano e lo osservò con sguardo critico «Chi ti ha regalato la scatola?»
«Che ti interessa!»
Si portò un cioccolattino al naso, annusandolo con cura.
Sentiva un profumo di fragole sprigionarsi dal cioccolattino, mischiandosi dolcemente al cioccolato bianco che lo ricopriva.
Un gusto del tutto inusuale.
Specie perchè, come suo nonno gli aveva detto, cioccolato e fragole sono potenti afrodisiaci.
Lanciò un'occhiata a Watanuki, scoprendolo intento a fissarlo, le guancie tinte deliziosamente di rosso.
Alzò un sopracciglio.
«Oi.»
Come se lo avesse scrollato con impieto Watanuki lo guardò male.
«Non mi chiamo Oi, idiota.» gli fece notare, acido. Tuttavia l'occhialuto si trovò a sbattere le palpebre, confuso, quando Doumeki gli presentò davanti un cioccolattino.
«Mangia e addolcisciti.»
Watanuki lo guardò male. Ma certo, cosa si era aspettato? Una frase filosofica? Un commento qualsiasi? Una dichiarazione d'amore?
...
Un momento.
Lui NON voleva dichiarazioni d'amore!
Da Doumeki, poi.
Colui che gli voleva portare via Himawari-chan, la sua splendida Himawari-chan!
Watanuki si ritrovò a guardare il vuoto con sguardo sognante, sotto quello confuso di Doumeki che tuttavia, come era solito, nascose tutto dietro la solita maschera di imparzialità.
«Sei sicuro di stare bene?»
«Certo che sto bene!»
«No perché sei strano...»
«Io strano?! Ah, senti chi parla!» lo rimbrottò per poi scimmiottarlo, incrociando le braccia al petto «Strano dice...»
«Lo vuoi mangiare o no? Altrimenti lo prendo io» gli fece invece l'arcere, indicando il cioccolattino che aveva in mano. Quella sola frase sembrò attirare l'improvvisa attenzione del diciassettene che come un fulmine si voltò lanciandogli un'occhiataccia degna di un serial killer.
«Quello è l'ultimo rimasto..»
«Sì.»
«Prova a mangiarlo e sei morto...»
«Ma a te farebbe male, ne hai mangiati troppi.»
«Hai sentito quello che ho detto?!»
Nessuna risposta.
«Doumeki!»
Nessuna risposta.
«Se provi a mangiarlo ti strangolo!»
Sperò di risultare piuttosto minaccioso, ma a quanto pare non funzionò perché l'altro, dopo averlo guardato senza battere ciglio per diversi secondi, alzò le spalle e avvicinò il cioccolattino alle labbra.
A quel punto fu un gesto veloce, esagerato, quello che Watanuki compì per strappargli il dolcetto dalle mani e masticarlo con gusto quasi teatrale.
Tuttavia ad un tratto, dopo aver ingoiato, trasalì e spalancò gli occhi, come se avesse visto uno spirito dietro la spalla di Doumeki. L'arcere, improvvisamente preoccupato si voltò per difendere l'amico, ma non trovò nulla dietro di sè, se non i petali di ciliegio che cadevano dagli alberi medesimi.
Nel voltarsi di nuovo scorse Watanuki intento a fissarlo, come se non lo riconoscesse.
«Stai bene?»
Domanda piuttosto normale, ma allora perché l'altro era arrossito vistosamente, abbassando improvvisamente lo sguardo??
Doumeki si chiese spesso, anni più tardi, perchè non avesse chiamato immediatamente un dottore.
Insomma: quell'improvviso rossore o era dovuto a un trauma cranico, alla febbre o al caldo, ma trovandosi a Febbraio era da escludere categoricamente quell'ultima possibilità.
«Oi?» chiese, alzando le sopracciglia. Domanda che per lui aveva lo stesso valore di chiamarlo per nome.
Niente.
Come parlare col muro.
Beh, poteva capire che, essendo un tipo di poche parole, non si potesse definire adatto a giudicare.
Ma Watanuki...
Watanuki era sempre iperattivo. Un pò fastidioso, ma allegro.
Quel silenzio...
Quel rossore...
Gli mise una mano sulla spalla.
«Mi dici che...»
«UH COM'E' TARDI!» strillò l'altro, balzando in piedi. Prima che potesse chiedergli spiegazioni era già andato.
Doumeki restò da solo.
No, non lo capiva.
Era troppo casinista.
O forse Yuuko gli aveva messo qualcosa nel the quella mattina?


x.X.x

Watanuki avanzava veloce e deciso attraverso quelle strade che ormai conosceva praticamente a memoria, tante le volte che le aveva attraversate.
Ma ora era arrabbiato, anzi, furioso, e stringeva i pugni sbuffando imprecazioni tra i denti.
Doveva assolutamente chiedere delle spiegazioni alla strega! Da quando trovava Doumeki...carino?
E da quando si era incantato a fissarlo?!
Stava perdendo la ragione completamente!
E voleva, anzi, pretendeva, delle spiegazioni.
Già immaginava il discorso da farle.
«Senti un pò, strega, che ti è saltato in mente di fare?!»
Fece una smorfia: ripensandoci, doveva apparire tenero e dolce, forse un «Ciao quel kimono ti dona...ed è dello stesso colore dei cioccolattini che mi hai consigliato! A proposito, ci hai fatto qualche incantesimo?»
In ogni caso, forse non era neanche colpa della strega, ma sua...


Stava camminando per la scuola, cercando Himawari-chan.
Già immaginava la sua faccia quando le avrebbe dato i cioccolattini, si sarebbero baciati...Awww, tutto assolutamente perfetto.
Senonchè...
Gli era capitato spesso di vedere venditori ambulanti di cioccolattini il giorno di San Valentino. Anche se quello NON aveva l'aria di uno che vendeva cioccolattini ambulanti...
«Consegna per Watanuki Kimihiro.» disse l'uomo incapucciato, parlando con voce spettrale
Watanuki deglutì.
«Sono io.» mormorò. Che fosse uno spirito?
L'uomo gli ficcò in mano una scatola a forma di cuore, sparendo in un fil di fumo.
Sì, era uno spirito.


Accorgendosi di essersi fermato scosse furiosamente il capo, continuando a correre verso il negozio.
Aprì la porta.
«Buon pomeriggio!»  salutò venendo accolto da due festanti Maru e Moro che gli saltarono addosso, facendolo cadere.
«Buon pomeriggio!» ripeterono in coro.
«FUORI DA QUI!»
Sentì una risata cristallina, poi un'uomo dal codino nero e gli occhi blu cerchiati correre inseguito dalla strega che si premurava di scagliargli contro vari oggetti. Usando, ovviamente, la magia.
Agrottò le sopracciglia, non capendo cosa stesse succedendo.
«Su Yuuko...Continuando così...Ti verranno le rughe!» disse l'uomo, ridendo.
Per tutta risposta la strega lo guardò male.
«CHI CAVOLO TE L'HA CHIESTO?!» gli strillò contro lei, rabbiosa.
Watanuki pensò che quei due ricordavano lui e Doumeki.
Il secondo dopo si pentì del pensiero.
Infatti alla fine l'uomo aveva afferrato la donna per i fianchi baciandola poco castamente sul collo.
Arrossì furiosamente, dandosi dell'idiota.
Lui e Doumeki...non si baciavano sul collo!
«Emh...»
«Watanuki!» quasi urlò la donna spostando via l'uomo che finì contro un divano, ridendo.
«Yuuko, andiamo, è un liceale! Non si scandalizza certo di queste cose!»
«Clow» sibilò la donna quasi stancamente. Si ricompose i capelli, sistemò il chimono per poi, alla fine, sorridere placidamente al ragazzo, come se non fosse successo esattamente niente.
«Watanuki, che sorpresa, non ti aspettavo così presto!»
«L'ho notato...» fu il commento sarcastico, che tuttavia non smosse di una virgola l'espressione della donna.
Proprio come Doumeki che, per quanto si sforzasse, non riusciva a cambiare espressione nemmeno per un secondo.
Un momento! Ma perché stava pensando ancora a quell'idiota?
«Ops, mi rimangio quello che ho detto, mi sa che è sconvolto.» rispose Clow con la voce di un bambino che ha sbagliato.
«Non c'entra!» si affrettò a spiegare Watanuki, imbarazzato, seguito dal coro delle due bambine «Non c'entra, non c'entra!»
«Non dovevi essere con Himawari-chan?» chiese come se niente fosse la donna, senza nemmeno guardarlo, anzi intenta a versare del sakè a Clow.
«No..»  mormorò Watanuki incolore, lasciandosi cadere sulla poltrona con l'espressione depressa.
«Successo qualcosa, giovanotto?»
«Sì» mormorò Watanuki in direzione di Clow, per poi voltarsi verso Yuuko «Mi avevi promesso che quei dolciumi avrebbero funzionato!»
«Non è stato così?» si informò la donna, sorseggiando il contenuto del proprio bicchiere.
«No che non lo è stato!» sbuffò Watanuki, incrociando le braccia al petto.«Non sarei qui depresso, ti pare?»
«Tu sei sempre depresso.» gli fece notare la strega, alzando un sopracciglio.
L'uomo prese un biscotto dal vassoio che era messo al centro del tavolino.
«Il che fa capire che distrarsi durante una magia non è bene...» fece con aria saputa, scoppiando a ridere quando l'espressione della donna si tramutò in imbarazzata. Un delicato rossore le coprì le guance.
«TU! FINISCILA DI...»
Cosa dovesse finire Watanuki non lo seppe mai perchè Clow afferrò il viso di Yuuko fra le mani, rubandole un bacio.
«Se avete finito...»
La Strega arrossì ancora di più, spingendo via l'uomo che prese a sorseggiare il sakè come se nulla fosse.
Watanuki la guardò curioso.
«Toglimi una curiosità...Ma siete fidanzati?»
Yuuko rise insterica.
«Mannò, mannò [errore fatto appositamente. Yuuko vuole parlare così, qualche problema?? :D] ...Lui è solo un grosso insetto blu...» rispose con uno sguardo alla: '' Dì qualcosa e sei morto''.
Clow alzò lo sguardo dal sakè con un sorrisino che la diceva lunga.
«Beh, sappi che mi trattengo per la presenza di animi impressionabili.» affermò. Yuuko lo guardò con il forte desiderio di ucciderlo e si rivolse al suo tuttofare.
«Allora...Cosa c'è che non va?»
Watanuki raccontò ogni particolare: dalla uscita di quell'uomo, dall'impossibilità di trovare Himawari-chan e parlarle...All'essere finito a mangiare i cioccolattini con Doumeki.
E al fatto che lo trovasse...carino, ecco.
Alla fine del racconto Yuuko annuì pensierosa, mentre Clow scoppiava a ridere, sinceramente divertito.
In effetti Watanuki si chiese dove avesse trovato il coraggio di rivelare tante cose e tutte assieme.
A pensarci c'era qualcosa di realmente strano....
«Yuuko-san...cosa significa tutto questo?» La donna lo guardò con fare materno, un sorriso appena accennato sulle labbra, gli occhi socchiusi come se stessero seguendo i passi incerti di un bambino o i miagolii di un gattino. E rimase a guardarlo per un minuto intero mentre nella sua testa il ragazzo si immaginava i possibili ragionamenti della donna. «Allora?» la esortò, ansioso.
Il sorriso della donna si allargò «Ma è ovvio, Watanuki!»
Il ragazzo strinse le palpebre, senza capire «Non ti seguo...non lo capisco, dimmelo per una volta! Non essere così criptica!»
«Oooh il nostro Watanuki è cresciuto!» cinguettò Yuuko congiungendo le mani, e scambiò uno sguardo con Clow, cosa che fece venire ancora più ansia al giovane.
«Watanuki...tu...»
«Sì?» ormai aveva l'ansia alle stelle.
«Ti sei innamorato!»
Watanuki cadde di schianto a terra.
«MA CHE DIAVOLO STA DICENDO?!?! MA NON SI INVENTI QUESTE FESSERIE! NON MI PRENDA IN GIRO!»
Quella donna non era una semplice strega, no...era una vipera, letteralmente.
Riusciva a prenderlo in giro perfino in un momento come quello.
«Oh no non ti stavo prendendo in giro, ma se sei convinto... tanto lo capirai comunque tra qualche tempo...»
Clow sghignazzò, coprendosi la bocca col bicchiere, mentre Watanuki stringeva i pugni e i denti, furioso.
Come se non bastasse, le due bambine gli saltellavano intorno urlacchiando: "Innamorato!" "Watanuki" "E Doumeki!"
«MA QUALE INNAMORATO?! Tzè, figurati!» urlò Watanuki, scostandole malamente «Io sono innamorato solo ed esclusivamente di Himawari-chan, chiaro?»
Detto questo si voltò furioso e scomparve dietro la porta mobile, lasciando nella sala un ghignante Clow che, finalmente libero, scoppiò a ridere rumorosamente e Yuuko, che invece osservava la porta dalla quale era scomparso Watanuki con sguardo fin troppo serio.
Clow la guardò confuso, smettendo di ridere «Succede qualcosa?»
«Il comportamento di Watanuki non è normale, deve aver preso qualcosa...»
Clow arricciò le labbra.
Poi ebbe l'illuminazione.
«I cioccolattini che ha mangiato con il ragazzo!» disse, facendo schioccare le labbra.
Yuuko ghignò.
«Dovremmo dirglielo?» chiese Mokona nero, spuntato da chissà dove.
I due si guardarono negli occhi, mandando un sonoro '' Naaah!'' in contemporanea.
Mokona alzò le spalle andando in magazzino con le bambine, lasciando Yuuko e Clow da soli.
Lo stregone la guardò sorridendo.
«Che poi...Chi sarebbe l'insetto blu?» sussurrò sulle sue labbra, prima di baciarla.





x.X.x


Allora! Eccoci qui con un delirio fresco fresco di giornata! Beaaaa! Dove sei?O.o
*Si guarda intorno, senza vedere Beatrice*
D'accordo, Beatrice è morta. Dunque dicevo che...
*interviene una Winx*
 Bloom: Wiiinx! Apri le ali e vola via! Se tu lo vuoi, tu lo sarai! Una di noi!
Giulia: E mò basta! *afferra fucile, iniziando a inseguire la fatina* In ogni caso...Spero che la mia collega resusciti e che stè Winx smettano di rompere i cosiddetti! *si inchina e riparte a dare la caccia*
Ma soprattutto...
Che la storia vi piaccia e che la forza di Jedi sia con voi...
Uhm.
No.
Non era così.
Ma dettagli!
Arrivederci miei cari!

   
 
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