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Autore: lud_194    17/11/2010    7 recensioni
Approfitto di queste ore d'ispirazione per regalarvi un'altra one shot, o meglio una flash fic, sui nostri Castle e Beckett. Buona lettura!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Richard Castle la guardò ancora una volta e sbuffò. Sbuffò come un bambino a cui viene negato il gelato.
“Andiamo, Beckett!” Perché oggi mi stai evitando?” Kate era accanto a lui, a scrivere un verbale. Alzò giusto un po’ lo sguardo, un ciuffo di capelli le coprì un occhio.
“Non ti sto evitando, Castle.” E riprese a scrivere.
“Sì, invece! E’ tutta la mattina che mi tieni il broncio! Ho fatto qualcosa di male? Ho sbagliato qualcosa? Il caffè era troppo dolce? Troppo amaro? Ho dimenticato forse qualche data importante? Oggi non è il tuo compleanno, quindi..”
“Ti prego Castle, chiudi il becco per cinque minuti!” Lui si zittì. Incrociò le braccia al petto e mise il muso. Quel silenzio durò solo pochi minuti. Quando Ryan ed Esposito entrarono nella stanza, Rick balzò all’in piedi.
“Ehi, ehi! Voi sapete spiegarmi cos’ha Beckett contro di me, oggi?” I due alzarono le spalle, lanciando solo una breve occhiata a Kate.
“Forse è solo nervosa, è una donna..” Butto lì Ryan.
“No, no! Cioè si è una donna, ma no, non è nervosa. Lei è nervosa con me! Con me!” I due detective lo guardarono impotenti e tornarono al loro lavoro. Beckett ascoltò tutto, ma non proferì parola.
“E va bene, non mi arrendo. Vuoi dirmi che succede?” Si avvicinò a lei e quasi le sussurrò in un orecchio, cogliendola inaspettatamente. Lei sospirò, voltandosi verso di lui.
“E’ davvero così importante?”
“Sì, lo è.” Rimasero a guardarsi per alcuni istanti, la distanza era minima. Beckett fece per aprire bocca, ma il cellulare squillò. Castle sbuffò ancora una volta, forse la centesima della giornata.
“Beckett.” La telefonata durò pochi secondi, lei annuì e riagganciò.
“Un omicidio.” Spinse indietro la sedia con le rotelline dalla scrivania e si alzò, agile come una gatta.
“I morti hanno sempre un tempismo perfetto.” Mormorò Castle.
“Allora che fai, non vieni?” Gli disse Kate, già con il cappotto indossato e la borsa in spalla.
“Sì, sto arrivando..” La raggiunse quasi correndo.
“Se non hai voglia puoi restare qui.” Gli disse con estrema calma mentre entravano in ascensore e, come sempre, si posizionavano spalla a spalla.
“Sai invece di cosa ho voglia? Di sapere cosa ho fatto che non va!”
“Oh si, beh.. forse poi te lo dirò.” Concluse lei con un mezzo sorriso, mentre le porte si chiudevano. Ryan ed Esposito liberarono le risate trattenute in precedenza.
“Credi che glie lo dirà?” Chiese Ryan.
“Che volevamo solo divertirci alle sue spalle mettendolo alla prova, perché Beckett ha perso una scommessa contro di noi?” Si guardarono.
“Naaaah.” Risposero all’unisono.
  
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