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Autore: Candy Floss    17/11/2010    7 recensioni
Terza classificata e vincitrice del premio della giuria al contest "Quotes from Watchmen" indetto da DarkRose86. "Ricordo il sole penetrare tra gli alberi, ricordo l'odore della neve fredda e della resina, ricordo le grida tagliare il silenzio, ricordo la paura. Quel giorno, ho provato paura per l'ultima volta."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Matt, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Autore: WindOfTheNight

- Fandom scelto: Death Note

- Titolo della Storia: Every single day

- Numero citazione scelta: 5

- Personaggi/pairing: MattxMello

- Genere: Introspettivo, drammatico, triste

- Rating: giallo

- Avvertimenti: Au, ooc, flashfic, yaoi

 

- Note dell'autore: alla fine. Prima di iniziare, però, volevo consigliare l'ascolto di "Shattered" nella versione MTT dei Trading Yestreday durante la lettura.

 

- Breve introduzione alla storia: Ricordo il sole penetrare tra gli alberi, ricordo l'odore della neve fredda e della resina, ricordo le grida tagliare il silenzio, ricordo la paura. Quel giorno, ho provato paura per l'ultima volta.

 

Every single day

 

{And I've lost who I am, (I'm waiting)

and I can't understand (and fading)

Why my heart is so broken, (and holding)

rejecting your love, (love) without, (onto these tears)

love gone wrong; lifeless words carry on (I am crying)

But I know, all I know's that the end's beginning (I'm dying tonight)}

 

Ho paura. E' la prima volta che faccio l'amore con Mihael, e ho paura. Sussurra, mormora, sospira che mi ama. In questo vecchio granaio, nella campagna che circonda Danzica, il fieno punge la nostra pelle nuda.

E' il 1938, e ho sedici anni.

"La Germania ci ha invasi."

Mio padre ha uno sguardo grave. Non credevo che qualcosa avrebbe mai potuto spaventarlo, grazie alla sua chioma fiammeggiante così simile alla mia e alla sua corporatura possente.  

Ho diciassette anni, e ho paura.

Le voci sulle milizie tedesche si stanno diffondendo. Mihael ed io siamo di nuovo nel nostro rifugio. Non sappiamo cosa fare.

"Hanno detto che prenderanno tutti quelli come noi, insieme agli Ebrei e agli zingari, e ci uccideranno."

Ci scambiamo uno sguardo terrorizzato. Vedo nei suoi occhi e sento nel mio cuore anche la rabbia: porteranno via tutto ciò che abbiamo costruito in questi anni. I nostri sogni, le nostre speranze. Tutto cancellato perché siamo diversi.

"Dobbiamo scappare. Dobbiamo andare in America."

Ho diciotto anni, e abbiamo entrambi paura.

"Corri! Scappa, corri!"

Sono venuti a prenderci. Non so chi li abbia avvertiti, forse la fidanzata di Światło. Ci hanno sempre odiati.

Dobbiamo nasconderci e aspettare il momento giusto per incontrare la carovana di Ebrei che ci porterà alla nave. C'è anche Nathaniel con noi, il fratello minore di Mihael. I nostri genitori sono già stati portati via, e se lo trovassero ucciderebbero anche lui perché è albino, perché è diverso, perché è sbagliato, come noi.

"Vattene Mail! Salvatevi, li fermerò io!"

"NO!"

Siamo in mezzo ad un boschetto e fa freddo. E' Gennaio, e tutto è ricoperto da un manto di neve. Sento i passi pesanti delle milizie, venute a cercarci. Non credo che perderanno tempo per portarci via. Ci uccideranno qui, in mezzo agli alberi, dove una volta venivamo a giocare.

Non posso lasciarlo qui. Non potrei sopravvivere.

"Porta via Nate, portalo in America, e ricostruitevi una vita."

"Ma perché?! Perché non posso essere io a morire?"

"Perché io sto già morendo, Mail. Sono malato e avrei potuto vivere ancora pochi anni."

Il suo sguardo turchese e deciso non ammette repliche. Lui è sempre stato il più forte tra noi due.

Senza lui a guidarmi, come farò?

Dio, ti prego, perdonami.

"Ti amo"

Il mio cuore smette di battere. Lo affido a lui, a Mihael, che sacrifica la propria vita per la nostra. Sento le voci dei militi e i colpi delle pistole che spezzano il suo corpo. Nathaniel ed io continuiamo a correre.

Ho diciannove anni, e ho paura.

"Ciao, zio Mail. Ci vediamo domani."

La nipotina di Nathaniel assomiglia in modo impressionante al fratello di suo nonno. Tratti delicati, penetranti occhi azzurri, capelli color del grano in estate.

Sono passati moltissimi anni da quel giorno. Non sono nemmeno certo di poterli contare. Ricordo il sole penetrare tra gli alberi, ricordo l'odore della neve fredda e della resina, ricordo le grida tagliare il silenzio, ricordo la paura. Quel giorno, ho provato paura per l'ultima volta.

Sono rimasto in vita per lui, per Mihael, perché glielo avevo promesso. Ora che sono vecchio, sento che finalmente posso raggiungerlo.

"Ti sono mancato?"

"Ogni singolo giorno."

Infine mi addormento, e non ho più paura.

 

{Who I am from the start, (I'm waiting)

take me home to my heart (and fading)

Let me go and I will run, (and holding)

I will not be silent, (silent) all this time (onto these tears)

spent in vain; wasted years wasted gain (I am crying)

All is lost but hope remains and this war's not over (I'm dying tonight)

There's a light, there's a sun (I'm waiting...)

taking all these shattered ones (I am waiting...)

To the place we belong

and this love will conquer all}

 

Note delle autore: Dunque, immagino che presentare una flashfic ad un contest sia una scelta piuttosto azzardata. Ci tengo a precisare che in effetti non ho avuto molta voce in capitolo, poiché purtroppo mi sono dovuta rimettere a ciò che la mia ispirazione ha dettato quando è arrivata.

Inizialmente avevo pensato di portare una one shot che avevo iniziato diverso tempo fa, molto più lunga e radicalmente diversa, ma alla fine ho lasciato perdere quella strada e ho cercato di pensare ad altro. Il risultato è stato questo.

La persecuzione degli omosessuali durante la seconda Guerra Mondiale è un tema che mi è molto caro, anche se non avevo mai pensato di scrivere qualcosa in proposito. Penso che questo lavoro sia stato ispirato da un film che ho visto di recente, "Un amor à taire", che mi ha molto colpita e che consiglio a chiunque di vedere, anche se temo che sia disponibile solo in francese.

Per tornare alla fanfiction, quello che ho cercato di far passare è stata l'interiorità di Mail, dall'emozione della sua prima volta con Mihael alla paura della persecuzione, alla tristezza e alla nostalgia per il suo amante fino al sollievo della morte. Quello che mi auguro è che le sensazioni trasparite maggiormente siano state quelle della paura e del sollievo, per l'attinenza al tema della traccia. Ovviamente, dato il genere che ho utilizzato, ossia la flashfic, non ho puntato l'accento sulla trama e sulle descrizioni fisiche, ma sulla psicologia del protagonista. La presenza di Near col nome di Nathaniel ed il suo legame di parentela con Mihael e la malattia del biondo sono stati espedienti narrativi per giustificare la fuga di Mail, in quanto immagino che senza un motivo per continuare a scappare, probabilmente non avrebbe mai lasciato il compagno a far fronte alle milizie da solo. Un po' cinico da parta mia, ma immagino che il lavoro dello scrittore consista anche in questo.

Un ultima nota: la parola "Światło"  significa "luce" in polacco, e con l'accenno alla "sua fidanzata" volevo riferirmi a Takada, come ulteriore aggancio alla storia originale.

Ringrazio ancora una volta l'organizzatrice del contest, che come al solito è riuscita a far lavorare queste mie pigre celluline grigie!   

Correttezza grammaticale: 10/10
Stile e lessico: 8,5/10
Originalità: 9/10
Caratterizzazione dei personaggi: 8,5/10
Attinenza al tema: 10/10
Apprezzamento personale: 5/5

Voto complessivo: 51/55

  
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