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Autore: WindOfTheNight
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Fandom scelto: Death Note
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Titolo della Storia: Every single
day
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Numero citazione scelta: 5
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Personaggi/pairing: MattxMello
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Genere: Introspettivo, drammatico, triste
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Rating: giallo
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Avvertimenti: Au, ooc, flashfic, yaoi
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Note dell'autore: alla fine.
Prima di iniziare, però, volevo consigliare l'ascolto di
"Shattered" nella versione MTT dei Trading Yestreday durante la lettura.
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Breve introduzione alla storia: Ricordo il
sole penetrare tra gli alberi, ricordo l'odore della neve fredda e
della resina, ricordo le grida tagliare il silenzio, ricordo la paura.
Quel giorno, ho provato paura per l'ultima volta.
Every
single day
{And I've lost
who I am, (I'm waiting)
and I can't
understand (and fading)
Why my heart is
so broken, (and holding)
rejecting your
love, (love) without, (onto these
tears)
love gone
wrong; lifeless words carry on (I am crying)
But I know, all
I know's that the end's beginning (I'm dying
tonight)}
Ho paura. E'
la prima volta che faccio l'amore con Mihael, e ho paura. Sussurra,
mormora, sospira che mi ama. In questo vecchio granaio, nella campagna
che circonda Danzica, il fieno punge la nostra pelle nuda.
E' il 1938, e
ho sedici anni.
"La Germania
ci ha invasi."
Mio padre ha
uno sguardo grave. Non credevo che qualcosa avrebbe mai potuto
spaventarlo, grazie alla sua chioma fiammeggiante così
simile alla mia e alla sua corporatura possente.
Ho
diciassette anni, e ho paura.
Le voci sulle
milizie tedesche si stanno diffondendo. Mihael ed io siamo di nuovo nel
nostro rifugio. Non sappiamo cosa fare.
"Hanno detto
che prenderanno tutti quelli come noi, insieme agli Ebrei e agli
zingari, e ci uccideranno."
Ci scambiamo
uno sguardo terrorizzato. Vedo nei suoi occhi e sento nel mio cuore
anche la rabbia: porteranno via tutto ciò che abbiamo
costruito in questi anni. I nostri sogni, le nostre speranze. Tutto
cancellato perché siamo diversi.
"Dobbiamo
scappare. Dobbiamo andare in America."
Ho diciotto
anni, e abbiamo entrambi paura.
"Corri!
Scappa, corri!"
Sono venuti a
prenderci. Non so chi li abbia avvertiti, forse la fidanzata di
Światło. Ci hanno sempre odiati.
Dobbiamo
nasconderci e aspettare il momento giusto per incontrare la carovana di
Ebrei che ci porterà alla nave. C'è anche
Nathaniel con noi, il fratello minore di Mihael. I nostri genitori sono
già stati portati via, e se lo trovassero ucciderebbero
anche lui perché è albino, perché
è diverso, perché è sbagliato, come
noi.
"Vattene
Mail! Salvatevi, li fermerò io!"
"NO!"
Siamo in
mezzo ad un boschetto e fa freddo. E' Gennaio, e tutto è
ricoperto da un manto di neve. Sento i passi pesanti delle milizie,
venute a cercarci. Non credo che perderanno tempo per portarci via. Ci
uccideranno qui, in mezzo agli alberi, dove una volta venivamo a
giocare.
Non posso
lasciarlo qui. Non potrei sopravvivere.
"Porta via
Nate, portalo in America, e ricostruitevi una vita."
"Ma
perché?! Perché non posso essere io a morire?"
"Perché
io sto già morendo, Mail. Sono malato e avrei potuto vivere
ancora pochi anni."
Il suo
sguardo turchese e deciso non ammette repliche. Lui è sempre
stato il più forte tra noi due.
Senza lui a
guidarmi, come farò?
Dio, ti
prego, perdonami.
"Ti amo"
Il mio cuore
smette di battere. Lo affido a lui, a Mihael, che sacrifica la propria
vita per la nostra. Sento le voci dei militi e i colpi delle pistole
che spezzano il suo corpo. Nathaniel ed io continuiamo a correre.
Ho diciannove
anni, e ho paura.
"Ciao, zio
Mail. Ci vediamo domani."
La nipotina
di Nathaniel assomiglia in modo impressionante al fratello di suo
nonno. Tratti delicati, penetranti occhi azzurri, capelli color del
grano in estate.
Sono passati
moltissimi anni da quel giorno. Non sono nemmeno certo di poterli
contare. Ricordo il sole penetrare tra gli alberi, ricordo l'odore
della neve fredda e della resina, ricordo le grida tagliare il
silenzio, ricordo la paura. Quel giorno, ho provato paura per l'ultima
volta.
Sono rimasto
in vita per lui, per Mihael, perché glielo avevo promesso.
Ora che sono vecchio, sento che finalmente posso raggiungerlo.
"Ti sono
mancato?"
"Ogni singolo
giorno."
Infine mi
addormento, e non ho più paura.
{Who I am from
the start, (I'm waiting)
take me home to
my heart (and fading)
Let me go and I
will run, (and holding)
I will not be
silent, (silent) all this time (onto these
tears)
spent in vain;
wasted years wasted gain (I am crying)
All is lost but
hope remains and this war's not over (I'm dying
tonight)
There's a
light, there's a sun (I'm waiting...)
taking all
these shattered ones (I am
waiting...)
To the place we
belong
and this love
will conquer all}
Note
delle autore: Dunque,
immagino che presentare una flashfic ad un contest sia una scelta
piuttosto azzardata. Ci tengo a precisare che in effetti non ho avuto
molta voce in capitolo, poiché purtroppo mi sono dovuta
rimettere a ciò che la mia ispirazione ha dettato quando
è arrivata.
Inizialmente
avevo pensato di portare una one shot che avevo iniziato diverso tempo
fa, molto più lunga e radicalmente diversa, ma alla fine ho
lasciato perdere quella strada e ho cercato di pensare ad altro. Il
risultato è stato questo.
La
persecuzione degli omosessuali durante la seconda Guerra Mondiale
è un tema che mi è molto caro, anche se non avevo
mai pensato di scrivere qualcosa in proposito. Penso che questo lavoro
sia stato ispirato da un film che ho visto di recente, "Un amor
à taire", che mi ha molto colpita e che consiglio a chiunque
di vedere, anche se temo che sia disponibile solo in francese.
Per tornare
alla fanfiction, quello che ho cercato di far passare è
stata l'interiorità di Mail, dall'emozione della sua prima
volta con Mihael alla paura della persecuzione, alla tristezza e alla
nostalgia per il suo amante fino al sollievo della morte. Quello che mi
auguro è che le sensazioni trasparite maggiormente siano
state quelle della paura e del sollievo, per l'attinenza al tema della
traccia. Ovviamente, dato il genere che ho utilizzato, ossia la
flashfic, non ho puntato l'accento sulla trama e sulle descrizioni
fisiche, ma sulla psicologia del protagonista. La presenza di Near col
nome di Nathaniel ed il suo legame di parentela con Mihael e la
malattia del biondo sono stati espedienti narrativi per giustificare la
fuga di Mail, in quanto immagino che senza un motivo per continuare a
scappare, probabilmente non avrebbe mai lasciato il compagno a far
fronte alle milizie da solo. Un po' cinico da parta mia, ma immagino
che il lavoro dello scrittore consista anche in questo.
Un ultima
nota: la parola "Światło"
significa "luce" in polacco, e con l'accenno alla "sua
fidanzata" volevo riferirmi a Takada, come ulteriore aggancio alla
storia originale.
Ringrazio ancora una volta l'organizzatrice del contest, che come al solito è riuscita a far lavorare queste mie pigre celluline grigie!
Correttezza grammaticale: 10/10Stile e lessico: 8,5/10
Originalità: 9/10
Caratterizzazione dei personaggi: 8,5/10
Attinenza al tema: 10/10
Apprezzamento personale: 5/5
Voto complessivo: 51/55