Ricordi
Sirius Black entrò di corsa nella casa ormai distrutta dei Potter. Percorse velocemente le scale ed arrivò alla camera del piccolo Harry. Sperava di trovare James, Lily ed il bambino ancora vivi, ma quello che vide fu solo orrore. James era disteso a terra, davanti alla porta, privo di vita. Sirius si chinò sul suo corpo, e una lacrima gli scivolò via dal viso.
- James! - , chiamò. – James, ti prego, svegliati! James! JAMES! - . Guardando il corpo inerme dell’ amico, si ricordò del perché lui era lì. Doveva prendere Harry e portarlo al sicuro, se non voleva che qualche Mangiamorte lo prendesse. Doveva salvarlo lui, ora che i genitori del piccolo erano…
- Lily! - , si ricordò. Entrò di corsa nella stanza e rimase impietrito alla vista del corpo senza vita di Lily. Fra le braccia, la donna stringeva ancora il suo bambino. Harry piangeva. Chiamava la madre. Sirius lo prese in braccio, sfiorando dolcemente i capelli rossi dell’ amica. Una nuova lacrima gli bagnò il viso. James e Lily, i suoi migliori amici, erano morti….
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- Prendilo,
James! - .
Sirius Black tirò un Boccino al suo amico, James Potter. Il
moretto lo prese
con molta agilità, e le ragazze che lo guardavano, sparse
là intorno, emisero
degli strepitii di ammirazione. James si arruffò capelli neri e le ragazze
strepitarono ancora
di più. Ma James non voleva la loro attenzione,
bensì quella della sua amata,
Lily Evans.
- Ciao! - ,
la salutò.
- Ciao - ,
rispose lei
svogliatamente. – Scusami, ma devo andare a finire i compiti
–
- Con questo
tempo? -
, le chiese ridendo James. – Con questo sole che illumina i
tuoi occhi verdi e
si riflette sui tuoi capelli… -
-
Sì, sono molto
indietro - . Lily si alzò e si diresse verso il castello.
- Aspetta!
– la fermò
James. – Cerca di avvantaggiarti molto con i compiti, dato
che domani esci con
me –
- Non credo
- , disse
Lily. – Ho un altro appuntamento - .
James
restò immobile
mentre Lily si allontanava. Sirius gli afferrò una spalla in
segno di conforto.
- Tranquillo
- , disse
all’ amico. – Ce ne sono molte altre, di
ragazze… -
- Ma io
voglio Lily
Evans. Possono esserci anche centinaia di ragazze che mi vengono
dietro… -
- E ce ne
sono… -
-
… ma Lily è un’
altra storia, lei mi piace davvero, non riesco a togliermela dalla
testa… -
- Partita a
Quidditch?
- .
James ci
pensò un po’.
– Ci sto - , rispose all’ amico.
Alcune delle
ragazze che
prima li avevano applauditi ora li stavano guardando mentre si
avvicinavano al
campo da Quidditch.
- Ma che ci
troverà
James in quella sapientona? - , si chiedeva una di loro, una ragazza
mora di
nome Agatha.
-
Quant’ è bello… - , constatava
ancora una volta Nina, una scozzese molto carina.
- Anche
Sirius è
proprio carino… - , affermava la bionda Lara..
- Ma quella
Lily è una
smorfiosa! - , continuava Agatha. – Si crede bella solo
perché piace a James! E
ha anche il coraggio di rifiutarlo! Povero James… -
Intanto Lily
stava
salendo le scale del suo dormitorio, chiedendosi perché
avesse usato con James la
scusa che usciva con un altro ragazzo…
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Sirius guardò delle foto appese alle pareti della camera di Harry: ce n’erano molte. Alcune raffiguravano James e Lily a scuola, altre i Malandrini, ma la maggior parte erano dei Potter con il loro figliolo, Harry. Vicino ad esse c’era una foto che a Sirius apparve molto familiare… Era stata scattata nel Natale del loro settimo anno di scuola e ritraeva Sirius, Remus e James e Lily abbracciati…
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Era
Inutile dire
che James
aveva fatto salti mortali appena saputo che Lily aveva acconsentito ad
uscire
con lui. Ma, il giorno della Vigilia, Ramoso non sembrava allegro come
al
solito. Grifondoro aveva perso una partita molto importante contro
Serpeverde
giorni prima, e nemmeno la presenza della sua amata riusciva a farlo
tornare
allegro come sempre.
Lily si
accorse del
malumore del ragazzo e pensò che avrebbe passato meglio la
giornata se James
fosse rimasto scontento e non ci avesse provato con lei. Ma si
sbagliava,
perché a Lily mancava il comportamento stupido di James, gli
mancava il suo
solito atteggiamento che lei considerava snervante…
Passarono la
giornata
a divertirsi, Sirius e Remus, si intende, Lily e James non erano
dell’ umore
adatto.
Ma, quando
mancava
poco al rientro al castello, Sirius e Remus lasciarono James e Lily
soli per
entrare in un negozio a prendere dei regali di Natale. Sirius non
glielo disse
mai, ma lui e Remus rimasero a guardare gli amici invece di fare quello
che
avevano detto.
Rimasta sola
con
James, Lily lo condusse davanti alla Stamberga Strillante. Sapeva che
al
ragazzo quel posto piaceva molto. Si sedettero su un masso imbiancato
dalla
neve. Lily guardò James, ancora imbronciato per la partita.
Non riusciva a
sopportare quell’ aria di tensione ed esplose.
- Vuoi fare
qualcosa?
- , chiese arrabbiata a James.
- Scusa,
Evans, che
hai detto? Non ti stavo ascoltando - .
Lily
guardò
innervosita James, guardò il cielo, guardò di
nuovo James e lo baciò. James
rimase piacevolmente sconvolto del comportamento di Lily e la tristezza
scomparve dal suo viso. Lily arrossì, ma mai quanto James,
che si alzò e corse
velocemente verso Hosmegade, gridando al vento solo quattro parole
ripetutamente:
- Sto con
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Sirius guardò sopra tutte le foto e ne vide una che ritraeva James, Lily e tutti i Malandrini il giorno delle nozze. Si ricordava ancora quando James chiese a Lily di sposarlo…
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La scuola
stava
finendo e le vacanze erano alle porte. Quello era l’ ultimo
anno per i
Malandrini e James era profondamente a terra.
- Che hai? -
, gli
chiese Sirius.
- Lily - ,
rispose il
suo amico. – L’ unico posto dove potevo incontrarla
era a scuola, ma adesso?
Quando ci rivedremo? –
- Lei cosa
pensa? - ,
chiese un altro Malandrino, Remus.
- Non lo so
- , disse
James. – Ma mi sembra triste anche lei – .
Sirius
guardò Remus.
Remus guardò il quarto Malandrino, Peter. Peter
guardò Sirius e Remus
perplesso.
- Pensi
anche tu
quello che penso io? - , chiese Sirius a Remus.
- Credo di
sì - ,
rispose il licantropo.
- E pensavi
che
Codaliscia capisse? –
- Ci ho
sperato –
- Mi volete
spiegare?
- , chiese loro Peter.
- Sono io
che esigo
spiegazioni! - , si intromise James. – Che cosa state
architettando? - .
Sirius e
Remus si
avvicinarono agli orecchi di Ramoso. Peter li imitò, ma
Felpato lo cacciò.
- Non ci
sono
abbastanza orecchi - , gli disse. E cominciò a spiegare il
suo piano a James.
Ramoso fece
una faccia
strana, tornò serio e infine sorrise.
- Ma dai! -
, esclamò
Peter che si era infilato nel gruppetto.
- Credete
che
accetterà? - , chiese James ai suoi amici.
- Lo
crediamo - , risposero
Sirius e Remus.
- Io non
credo - ,
disse Peter, ma, avvertendo lo sguardo minaccioso che Felpato gli stava
lanciando, cambiò parere. – Ma potrebbe
funzionare. E Lily sta arrivando - .
James
andò incontro a
Lily. Lei fece per abbracciarlo, ma lui respinse il suo abbraccio e le
si
inginocchiò davanti.
- Registra
questo
momento - , disse Sirius a Remus.
- James, ma
cosa stai
facendo? - , chiese Lily a Ramoso.
James la
guardò fissa
negli occhi, le prese la mano destra e parlò.
- Lily
Evans, mi vuoi
sposare? - .
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Sirius ricordò il loro matrimonio ed altre lacrime gli bagnarono il viso. Accanto alla foto del matrimoni di James e Lily, ce ne era una che rappresentava gli sposi con il loro figlioletto, Harry, in braccio…
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- Vieni da
papà,
Harry! - . James chiamava il figlio nella sua casa a Godric’s
Hollow.
Harry,
gattonando,
cercò di raggiungerlo, ma cadde dopo pochi passi.
- Se James
continua con
quella mania che sta cercando di trasmettergli con il Quidditch, Harry
diventerà come suo padre - , aveva detto Sirius seduto al
tavolo dei Potter in
soggiorno.
Lily gli
versò
qualcosa da bere nel bicchiere. – Speriamo un po’
più intelligente di lui - ,
gli aveva risposto la donna. – Non mi immagino Harry a fare
lo sbruffone come
suo padre! - .
Risero.
Dalla stanza
accanto venivano i rumori delle cadute di Harry.
- Parla? - ,
chiese
Sirius alla madre del piccolo.
- Non molto
- , gli
risponde lei. – Solo dei piccoli versi ed i nostri nomi
–
- Hai i tuoi
stessi
occhi, verdi come smeraldi –
- James me
lo ripete
sempre. Ne è innamorato –
- Sono stati
quelli ad
attrarlo la prima volta, mi ricordo. Non faceva che dire quanto erano
belli… -
Harry cadde
ancora, ma
stavolta si mise a piangere. Lily si alzò ed andò
dal figlio a coccolarlo.
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Stavolta Harry non piangeva, stretto fra le braccia di Sirius. Era il suo padrino a farlo. Piangeva per lui, piangeva per i suoi amici, piangeva per tutti i morti che aveva fatto quell’ uomo spregevole che non era altro che Voldemort…
Ma si ricordò di dover portare Harry al sicuro. Gettando un ultimo sguardo ai corpi dei suoi amici, Sirius uscì dalla stanza.
- Non vi lascerò senza vendetta - .