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Autore: Harumin    18/11/2010    0 recensioni
Quando il suo mondo venne ricoperto dalle tenebre, il principe Zair decise di partire per porvi rimedio.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avvertimenti: questa storia non è mia, ma è stata scritta da una mia amica. Mi raccomando commentate in tanti!

La dea Azira, stanca dell' ingratitudine degli umani, decise di stendere il suo mantello nero sulla terra, lasciandola al buio.
Il nobile principe Zair, non accettando di veder morire i suoi sudditi.  al primo quarto di luna, si mise in viaggio:  per trovare la dimora della Dea e chiederle di annullare l'incantesimo.
Il  viaggiò fu lungo e difficile,  ma al fine giunse dove voleva arrivare: "Grande Dea Azira, " proferì quando fu alla soglia della sua Casa  "ti prego, ho viaggiato molto per trovarti e rivolgerti   la mia supplica, ascoltami!" La dea si destò dal suo sonno divino e lo guardo' dall'alto in basso per qualche minuto, poi con molta calma, rispose:" Parla piccolo uomo, ti ascolto" Prendendo ancora più coraggio Il principe iniziò: " La terra, privata della luce e del calore sta lentamente morendo e con lei tutti i suoi abitanti, donne, bambini, vecchi, giovani. Solo gli animali e le piante notturne riescono a sopravvivere bene, ma fino a quando?  Ben presto il gelo  e il buio suo alleato  copriranno tutto inesorabilmente. Nessuna cosa resterà in vita solo il buio ed il freddo!" " Ti scongiuro di mettere fine a tutto questo. "
La Dea rimase pensosa e poi disse: "Giovane uomo, perchè dovrei salvare la vita a chi non sa meritarla?" Potrei far nascere dopo il buio una nuova generazione di uomini: più timorosa degli DEI:"
"Grande Dea" rispose Zair "E' vero sulla terra ci sono tanti uomini malvagi che meriterebbero di scomparire, ma esistono anche uomini degni e pii, abbi pietà di loro, non meritano la tua punizione." La Dea rimase in silenzio e poi parlò:
 "Vuoi essere tu a salvarli?" Si rispose il giovane principe Zair. "Attento, potresti morire!" "Quale sarebbe la differenza, tanto morirei comunque." Affermò con decisione il giovane principe. "Bene, allora dovrai affrontare tre prove, se le supererai, io, restituirò alla terra la luce e il calore che ho tolto affinchè i giusti possano salvarsi:" Il principe annuì e all'improvviso al batter di ciglia della dea si spalancò una voragine piena d'acqua da cui emergeva un mostro orribile. Il principe con la sua spada salda in pugno si gettò con coraggio nella lotta che fu lunga e difficile ma che vide vittorioso il giovane. Però non si era ancora ripreso che un altro mostro orribile si calò dal cielo contro di lui, bramoso di strappargli il cuore con il suo possente becco. Il nobile principe seppur stanco riuscì a frenare l'impeto del mostro e alla fine ebbe la meglio. La Dea che fino a quel momento aveva  assistito con distacco al combattimento, iniziò a guardare in maniera diversa il giovane che combatteva per la salvezza del genere umano. All'improvviso un tuono annuncio l'arrivo della terza prova, Zair era distrutto, a mala pena si reggeva in piedi, ma afferrò lo stesso  la sua spada con rinnovato coraggio. Un mostro dalle lunghe zanne arrivava al galoppo ed ecco lo impegnava in una battaglia che era per la vita. Il principe ormai allo stremo si difendeva come poteva ma era a terra, tutto era perduto quando la Dea con un cenno degli occhi fece scomparire il mostro e personalmente portò soccorso al giovane che giaceva svenuto con la spada spezzata vicino a lui. "Certo" disse "devi amare molto le persone per cui sei giunto sin qui, la terra può essere grata che esista una persona come te" "Vai, ritorna tra la tua gente, nella tua casa e porta con te la gioia della luce e del calore". Quando il nobile principe Zair riaprì gli occhi era disteso nel suo letto, nella sua casa e una luce filtrava dalle tende tirate, un viso aveva impresso nella mente il viso divino della Dea Azira che gli sorrideva felice.
   
 
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