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Autore: Marla Lannister    18/11/2010    10 recensioni
Ginny weasley a seguito di un aggressione perde la memoria e non si ricorda neppure come si chiama.
L'unico nome che ricorda è quello di Draco Malfoy
L'aiuterà a ricordare proprio lui che, al contrario, è così desideroso di dimenticarsi chi è?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La memoria è l'unico possedimento concreto dell'uomo,
perché non fa differenze fra la ricchezza e la povertà
 
La memoria è la capacità del cervello di conservare informazioni
Il termine prende il nome da Mnemosine, dea greca, madre di tutte le Muse
 
 
La pioggia scivolava lenta su i vetri della stanza d'ospedale dove Ginny Weasley era stata sistemata dopo il ricovero.
A lei la pioggia non piaceva, quello se lo ricorda.
Quello e poche altre cose.
Come il fatto che fosse una maga, anche se l'ospedale dove si trovava era babbano.
Era infatti stato un babbano a trovarla in una stradina appartata di Londra, svenuta, bagnata fradicia e senza borsa.
E naturalmente senza ricordi.
Per qualche strana ragione dopo la presunta aggressione Ginny non aveva ricordi di chi fosse.
Il medico le aveva spiegato che era possibile che in casi di forte shock si potesse perdere la memoria e che quindi c'era poco che loro potessero fare per lei se non accertarsi che non avesse subito danni fisici oltre che mentali.
Era stata quindi sottoposta ad una serie di analisi e test per verificare che andasse tutto bene e che, come aveva detto il medico fosse "Sana come un pesce!".
E, in effetti, era tutto a posto... se non si considerava che non aveva la più pallida idea di chi fosse... ma quelli erano dettagli no?
Sì, il medico lo aveva definito così, un dettaglio.
E dettaglio per dettaglio, ricordo per ricordo tutto sarebbe ritornato al suo posto, ovvero nella sua testa.
Semplice no? mica tanto.
Era quindi stata sistemata in una stanza dell'ospedale per i degenti dove sarebbe rimasta per un paio di giorni prima del rilascio... dopo avrebbe dovuto cavarsela da sola.
Ginny ritornò a guardare la pioggia e la gente che si affrettava a trovare un riparo o ad andare a destinazione.
C'era una bellissima bambina con un enorme impermeabile arancione che si divertiva a saltare nelle pozzanghere schizzando chi passava.
Un ragazzino che avrà avuto si e no quindici anni e che era impegnato a parlare al telefono non le fece molto caso e venne completamente lavato dalla piccola e l'apostrofò in malo modo.
"Arrogante come Malfoy a scuola" si ritrovò a pensare Ginny.
"No... aspetta un attimo... Malfoy... Draco Malfoy! Draco Malfoy!"
Ginny si alzò e corse fuori diretta verso il bancone dove un’infermiera dedicava tutta la sua attenzione nello scoprire chi, secondo la rivista, era la star più avvenente fra Tom Cruise, Edward Norton e Matthew Bellamy.
"Draco Malfoy!" le disse la ragazza
"No cara, dubito fortemente che questo sia il tuo nome... Draco è un nome maschile... oltre che davvero poco comune... " e riprese a sfogliare la rivista.
Ginny seccata le strappò la rivista dalle mani.
"Mi scusi ma io mi sono ricordata qualcosa!"
"Di certo non l'educazione! Che cosa si è ricordata?"
"Draco Malfoy! Mi sono ricordata di lui!"
"E chi è?"
"Non lo so! Ma lo conosco! Lui saprà dirmi chi sono!" concluse trionfante "Dovete cercarlo!"
"Va bene... va bene... proverò a rintracciarlo... lei però ritorni nella sua stanza e aspetti" le disse l'infermiera chiudendo la rivista e alzando la cornetta.
"No! Io aspetto qui! Devo assolutamente incontrarlo, deve convincerlo! Io aspetto qui!"
"Faccia come desidera... emmm buongiorno sono la caporeparto dell'ospedale Sant. Thomas... avrei bisogno di trovare un recapito di un certo Draco Melfoy... "
"Malfoy! E’ Malfoy!" la corresse Ginny
"Mi scusi Malfoy... è possibile? Potrebbe inviarmi via fax all'indirizzo dell'ospedale cortesemente? la ringrazio"
"Ecco fatto... ora se vuole tornare... "
"No! Aspetterò qui guardi, Non le darò fastidio... " e indicò una delle sedie nel corridoio in cui si accomodò.
L'infermiera la guardò con disapprovazione poi decise che per quel giorno le aveva dedicato abbastanza attenzioni e si dedicò di nuovo alla lettura della rivista.
Ginny non riusciva stare ferma, continuava a muovere il piede attendendo trepidante l'arrivo del fax con i dati del misterioso ragazzo che l'avrebbe aiutata a ricordare chi era.
Passò qualche minuto e il fax iniziò e ronzare e emise un foglio con scritte l’informazione che Ginny cercava.
L'infermiera lo prese "Bene... per ragioni di privacy ho solo il suo numero della ditta che dirige, numero che può essere rintracciato anche su internet... è ricco... ha una ditta propria Malfoy industries... produce vini di pregio... le dice niente questo?"
"Assolutamente no... le dispiacerebbe chiamarlo e chiedergli di venire quà?" chiese Ginny.
"Vedrò cosa posso fare... " L'infermiera riprese in mano il telefono e compose il numero.
"Buongiorno... sono il caporeparto dell'ospedale Sant Thomas in Westminster Bridge road... potrei parlare con il signor Malfoy?"
"Ci siamo" si disse Ginny "lo ha trovato! Saprò la verità!"
 
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"Buongiorno... sono la caporeparto dell'ospedale Sant Thomas in Westminster Bridge road... potrei parlare con il signor Malfoy?avrei bisogno della sua collaborazione per un caso della massima importanza".
"Buongiorno, attenda un attimo, controllo se è disponibile”.
Mallory digitò il numero 1 corrispondente all'interno del suo capo.
"Scusi capo... c'è al telefono un’infermiera di un ospedale babbano che cerca di lei... dice che è importante...”
"Un ospedale babbano? Me la passi, sentiamo che vuole..." rispose Draco appoggiando i piedi sulla scrivania.
"Certo capo!" rispose la segretaria diligentemente.
"Buongiorno sono Draco Malfoy cosa desidera da me?"
"Salve... ecco... è una questione molto delicata. Stamattina è stata ritrovata una ragazza di circa 25 anni che non ha memoria di chi sia l'unica cosa che ricorda è il suo nome... ”.
"Come prego?" Draco si mise composto
"Una ragazza... che non sa chi sia... è senza documenti... e senza ricordi... a parte lei... potrebbe gentilmente appena le è possibile venire in ospedale e incontrarla per cercare di aiutarla a ricordare?"
"E' uno scherzo?" chiese sospettoso "Io non ho tempo da perdere!"
"Uno scherzo? Crede forse che ne abbia io di tempo da perdere? O crede per caso che mi diverta con una situazione del genere? la trova divertente signor Malfoy?" chiese l'infermiera.
"no... certamente... ovviamente no... ” poche erano le persone che erano riuscite a metterlo in difficoltà come quell'infermiera stava facendo ora "Potrebbe descrivermi la ragazza?"
L'infermiera lanciò un’occhiata critica a Ginny "Non è molto alta, è snella, capelli rossi, occhi chiari... Ah! ha un tatuaggio sulla spalla...una piccola rondine... Sa di chi si tratta?”.
Draco cerco di ricordare quali fra le sue conoscenze babbane rispondesse alla descrizione ma non ricordava nessuna ragazza così.
"E' proprio certa che la ragazza cerchi me?"
"Naturalmente, Sa... non credo esistano tanti ragazzi con il suo nome... allora, quando intende venire? E' una cosa importante cosa crede!"
Draco sbuffò infastidito. "Credo potrei venire sulle 7 di stasera"
"L'orario delle visite finisce alle 6.30 signor Malfoy”.
"Bene allora sono convinto che per la piccola smemorata si potrà fare un’eccezione, io finisco di lavorare per quell'ora. Buona giornata!" e chiuse la chiamata
"Ma... ma... " L'infermiera rimase con il telefono in mano boccheggiando per un po’.
"Allora? Allora? Viene?" chiese Ginny
"Il suo amico è la persona più maleducata che abbia mai conosciuto... ma verrà. Alle 7, fuori orario di vista! Che spocchioso arrogante! Ora se non le dispiace la inviterei a ritornare nella sua stanza e attendere lì... “.
Ginny annuì soddisfatta e si diresse verso la sua camera raggiante.
 

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Draco sbuffò nuovamente deponendo la cornetta.
"Chi era capo?" chiese Mallory, la sua segretaria guardandosi le unghie laccate rosa fluo.
"Hanno ricoverato una che non ricorda nulla... l'unica cosa che ricorda è il mio nome... inquietante no?"
"Veramente? E chi è?"
"Non si ricorda come si chiama... me l'ha solo descritta... io non conosco una babbana come lei”.
"Ne è certo? magari non è fra le conoscenze approfondite... o meglio è fra le conoscenze occasionalmente approfondite...”.
"Nessuna ragazza fra le conoscenze occasionalmente approfondite risponde alla descrizione Mel... almeno così mi pare di ricordare”.
Mallory scosse la testa. Il suo capo era attraente per quanto poco propenso a dare le dovute attenzioni alle donne che attraeva.
E Draco Malfoy era decisamente attraente
"Quindi cosa ha intenzione di fare?"
"Farò quello che mi chiedono: Andrò la e vedrò se almeno io so chi è... ci mancava solo questa... “.
Mallory sorrise "Ancora problemi con la signorina Pansy?"
Draco le lanciò un’occhiataccia e poi guardò la gigantesca scatola di cioccolatini che era stata posata sul tavolino all'ingresso. 
"Mah... Non saprei Mel tu che dici?"
Mallory sghignazzò frivola "Beh... diciamo che è una cosa carina... come se aveste 13 anni... “.
"Si certo... 13 anni... peccato ne abbiamo entrambi 26... Ti piace il cioccolato? Te la regalo! Scommetto che è di ottima qualità! Torno a lavorare, avvisami quando si fanno le 6.30 che devo andare dalla smemorata”.
"Certo capo, e grazie per i cioccolatini!"
dr alzò una mano e tornò nel suo lussuoso ufficio a Diagon Alley e Mallory si impossessò della scatola di cioccolatini.
"Nocciole o Mandorle?" si chiese osservando la scatola di cui aveva già avuto modo di gustare il contenuto.
 
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Erano le 7 meno 10 e Ginny andava inquieta avanti e indietro dal letto, alla poltrona sotto la finestra, allo specchio in bagno.
Si era fatta la doccia, sistemata il vestito e pettinata con cura i capelli. e questo tre quarti d'ora fa.
E benché non ci fosse un capello fuori posto non era soddisfatta della propria immagine.
Voleva essere perfetta davanti agli occhi di quel Draco Malfoy che l'avrebbe aiutata a ricordare chi era.
Rifece il letto ancora una volta e impilò di nuovo le tre riviste che la caporeparto le aveva prestato per la settima volta.
Erano le 7 meno 3 minuti.
 
Draco alle 7 meno 10 si trovava di fronte al grande ospedale babbano nel cuore di Londra.
Il Sant Thomas era un ospedale come tanti altri: grande, con una facciata pulita e squadrata, ad ogni piano enormi vetrate potevano permettere ad uno scrupoloso osservatore di guardarne l'interno ma Draco non aveva tempo né le capacità visive per questo e quindi entrò dentro l'edificio e si avvicinò alla reception.
"Mi scusi c'è una ragazza che ha chiesto di me... una ragazza che non ricorda chi è... “.
L'uomo aldilà del vetro senza alzare lo sguardo gli diede le indicazioni.
"Sì, sono stato informato che forse sarebbe arrivato... sesto piano, stanza 21”.
Draco si diresse verso gli ascensori e premette il pulsante corrispondente al piano mentre il suo telefono prese a squillare.
Pansy
Draco ignorò la chiamata e, sceso dall'ascensore si diresse verso la stanza indicatagli.
La porta era aperta e seduta sulla poltrona, che guardava verso la finestra, c'era l'ultima persona che mai si sarebbe immaginato di trovare.
Ginevra Weasley
Draco la guardò meglio, non si era alzata molto da quando, dopo il diploma, l'aveva vista ridacchiare come un’oca giuliva a fianco di Potter, circa 8 anni fa.
i ragazzi del suo anno e quelli dell'anno dopo si erano diplomati lo stesso anno, lo stesso giorno a causa della guerra che aveva creato dei problemi ad Hogwarts al suo settimo anno
in compenso si era fatta crescere i capelli, che aveva inscurito e aveva iniziato a vestirsi in maniera quasi accettabile.
Era diversa certo ma non c'erano dubbi...era proprio lei, la Weasley.
D stava per entrare sfoderando uno dei suoi ghigni per cui era tanto famoso ma poi ci ripensò
perché? perché doveva aiutarla?
cosa rappresentava lei per lui?
le ricordava solo cose spiacevoli, il suo passato.
E solo lui sapeva quanto aveva dovuto faticare per cancellare dalla sua vita il suo passato...
no grazie, non voleva aiutarla e ricaderci dentro.
Draco facendo meno rumore possibile si allontanò dalla stanza, attraversò il corridoio e si buttò nuovamente dentro l'ascensore guardando nervosamente le porte chiudersi ponendo la parola fine a tutta quella storia.
Squillò di nuovo il telefono 
Blaise
"Che c'è?" rispose secco il ragazzo
"Dracucciooooo!"
"Smettila di chiamarmi così! Lo fa anche Pansy, non lo sopporto! non la sopporto!"
"Lo so poverina... proprio di lei voglio parlarti... sono a casa mia, se n'è appena andata... non sai che tristezza mi fa! Soffre molto" raccontò Blaise
"Lo so ma io cosa posso farci? E' finita la nostra relazione da quanto? Tre mesi?"
"Due mesi e tre settimane" precisò l'altro.
"Esatto... e non andava bene da... da... da molto”.
"Più o meno dalla mia festa di compleanno"
"Esattamente. Ci siamo lasciati, era la cosa più giusta da fare... lo ha detto anche lei quando ne abbiamo parlato... " disse spazientito Draco.
"Si era la cosa più giusta da fare e lo credeva anche lei e non credo abbia cambiato idea solo che... le manchi... allontanarsi da una persona che si ama non è facile, anche se ci fa soffrire... te lo garantisco”.
"Certo Blaise ma bisogna farlo! Bisogna soffrire un po’ per stare meglio dopo non credi? e lei dovrebbe soffrire un po’ ora per stare meglio dopo”.
"Parlale un’ultima volta"
"Per dirle cosa? lei sa già tutto"
"Dille anche quello che non sa... mentile. Dille che hai un altra... “.
"Cosa?"
"Sì... dille così... forse così riuscirà ad andare avanti... Fai una buona azione, fallo per lei”.
"Che vuol dire fai una buona azione? Fallo per lei? Che io faccio solo cose per il mio interesse? E' questo che vuol dire? eh?" si scaldò all'improvviso Draco
"No! Certo che no! Che cosa centra... è solo un modo di dire! mi prometti che almeno ci penserai?"
"Ok... " si calmò Draco "Ci penserò ma non ti garantisco niente”.
"E' già qualcosa Draco... ma senti... va tutto bene? ti sento... ecco... un po’ nervoso" ironizzò Blaise.
"No tutto bene, grazie e scusa... ci penserò... ora devo fare una cosa”.
"Va bene Dracuccio, ti lascio. Tieni botta eh vez!"
"ciao... " salutò Draco
Fai una buona azione, fallo per lei
Le parole di Blaise risuonavano nella sua testa.
"E facciamola sta buona azione... " si disse D ritornando al sesto piano, alla camera 21 e a Ginny Weasley.
 
  
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